Comunicazione e potere
Manuel Castells (2009)
1. IL POTERE NELLA SOCIETA’ IN RETE
Una premessa

Il potere è basato sul controllo della comunicazione e
dell’informazione





sia che si tratti del macropotere dello stato o delle corporation
dei media, o del micropotere di organizzazioni di ogni sorta
Il potere è più che comunicazione, e la comunicazione
eccede il potere
Ma il potere, appunto, si fonda sul controllo della
comunicazione
Il potere della comunicazione sta al cuore della struttura e
della dinamica della società (pp. xix-xx)
Il potere nella società in rete (network society) è il potere
di comunicare (p. 57)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Il potere

La società si definisce intorno a valori e istituzioni, e ciò
che è considerato di valore e istituzionalizzato è definito
da relazioni di potere



Potere come processo fondamentale nella società
Il potere è la capacità relazionale che permette a un
attore sociale di influenzare asimmetricamente le
decisioni di altri attori sociali in modo tale da favorire la
volontà, gli interessi e i valori dell’attore che esercita il
potere
Le relazioni di potere sono inquadrate dal dominio, il
potere strutturale insito nelle istituzioni della società

Istituzioni, organizzazioni e discorsi politici e sociali come
“relazioni di potere cristallizzate”
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Meccanismi di formazione del potere
Vari elementi interagiscono nel processo di produzione e riproduzione
delle relazioni di potere
 I due principali meccanismi di formazione del potere identificati dalle
teorie del potere sono:
1)
La coercizione

(possibilità del ricorso alla) forza, violenza, dominio istituzionalizzato


Il discorso
2)
costruzione di significato condiviso, definizione di ciò che è “valore”,
insieme di linguaggio, valori e cornici interpretative che inquadrano
l’azione umana




 sfera del potere politico
 sfera della comunicazione
Ma c’è un rapporto di interazione e complementarietà tra capacità coercitiva
e capacità discorsiva nelle relazioni di potere
La coercizione deve essere integrata da un discorso in grado di legittimarla

cfr. Weber e la “violenza legittima” dello Stato, Habermas e la legittimazione
procedurale della democrazia, Foucault e i “discorsi disciplinari”
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Stato e potere nell’era globale





“Il potere è relazionale, il dominio è istituzionale”
Una forma particolarmente rilevante di dominio è
rappresentata dallo stato
Ma lo stato è un’entità storica, e la quantità di potere che esso
detiene dipende dal contesto storico e dalla struttura sociale
complessiva in cui opera
Il nostro contesto storico è contrassegnato dai processi di
globalizzazione e dall’emergere della società in rete (pp. 7-9)
Le relazioni di potere trascendono il livello nazionale


Si situano al contempo a un livello locale e globale
Lo stato-nazione non scompare, ma evolve verso lo “stato a
rete”
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
La teoria delle reti



1.
La rete è un insieme di nodi interconnessi
Qualsiasi componente di una rete è un nodo, la cui funzione e
il cui significato dipendono dai programmi della rete (e dalla
sua interazione con altri nodi della rete)
Le reti (e gli insiemi di interessi e valori che incarnano)
cooperano e competono tra loro
Cooperazione

è la capacità di comunicare tra reti, che dipende dai “protocolli di
comunicazione” (codici, standard comunicativi) e dall’accesso a punti
di connessione (commutatori, o switches)
Competizione
2.


in termini di superiore efficienza performativa e/o capacità di
cooperazione
ma anche di capacità di attacco ai switches di reti concorrenti o di
interferenza nei loro protocolli di comunicazione
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
La rete come forma di organizzazione sociale


Organizzazioni verticali/gerarchiche (stati, burocrazie, eserciti,
apparati religiosi, ecc.) storicamente predominanti
Ma la forma-rete di organizzazione sociale, sempre esistita,
diventa la forma organizzativa più efficiente grazie alle
trasformazioni tecnologiche


1.
Da energia, ferrovia, telegrafo fino alla rivoluzione microelettronica
nelle tecnologie di informazione e comunicazione (l’Età
dell’informazione)
L’efficienza delle reti dipende da 3 loro proprietà:
Flessibilità

capacità di auto-riconfigurarsi e adattarsi ai mutamenti ambientali
Scalabilità
2.

capacità di espandere o ridurre le proprie dimensioni
Capacità di sopravvivenza
3.

i codici della rete sono presenti in diversi nodi e quindi riproducibili
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

Le reti sono dunque strutture di comunicazione
complesse costruite intorno a un insieme di obiettivi che
assicurano simultaneamente unità di scopo e flessibilità di
esecuzione grazie alla loro adattabilità all’ambiente
operativo. Sono allo stesso tempo programmate (obiettivi
e procedure operative sono programmati da attori sociali)
e autoconfigurabili (capacità di autoconfigurarsi nella
ricerca continua di assetti di rete più efficienti) (p. 15)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

Le attività centrali della vita umana sono organizzate da
reti:


Mercati finanziari; produzione e distribuzione di beni e servizi;
scienza, tecnologia, istruzione universitaria; mass media;
Internet; cultura, arte, spettacolo, sport; religione; economia
criminale; istituzioni internazionali che gestiscono l’economia
globale e le relazioni intergovernative; le ONG e i movimenti
sociali (p. 20)
Tutte questi reti sono globali

Il grosso dell’esperienza umana è locale, ma la struttura sociale
è globale, data dall’interconnessione di queste reti globali
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
La società in rete globale


La società in rete è una società la cui struttura sociale
ruota intorno alle reti attivate da tecnologie
dell’informazione e della comunicazione digitali
La società in rete è una società globale



Un’architettura globale di reti incessantemente programmate e
riprogrammate, a seconda delle relazioni di potere specifiche a
ciascuna di esse
Le reti operano in base a una logica binaria:
inclusione/esclusione
L’esclusione dalle reti globali equivale all’emarginazione
strutturale nella società globale in rete

Frammentazione della società in inclusi ed esclusi come
carattere strutturale della società in rete globale
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Il valore nella società in rete


La società in rete globale è una struttura sociale
multidimensionale in cui reti di diverso tipo hanno diverse
logiche di creazione del valore
La definizione di ciò che costituisce valore dipende dalla
specificità della rete e del suo programma


Accumulazione di capitale, potere militare, dominio politico, influenza
culturale come possibili “valori supremi”
Il valore è un’espressione del potere: coloro che detengono il
potere (che spesso non coincidono con coloro che sono al
governo) decidono che cosa è di valore


Portata globale del fenomeno e importanza delle relazioni di dominio
tra reti
Media come reti-chiave nel processo di creazione del valore, in quanto
fonti primarie dei messaggi e delle immagini che raggiungono le menti
degli individui
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Lo stato a rete





Stato come insieme delle istituzioni del governo della
società e loro agenzie istituzionalizzate di rappresentanza
politica e di gestione e controllo della vita sociale
Lo stato mira ad affermare la propria sovranità
Lo stato definisce le condizioni della cittadinanza
I processi di globalizzazione (strutturazione delle relazioni
nelle reti globali) hanno provocato una crisi dello statonazione come entità sovrana
Gli stati-nazione tuttavia non scompaiono, ma si
trasformano adattandosi al nuovo contesto

Tre principali meccanismi di reazione:
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

Si associano tra loro e formano reti di stati



Ricorrono a una rete sempre più fitta di istituzioni
internazionali e organizzazioni sovranazionali per affrontare
questioni globali


A diversi livelli di funzionalità e “condivisione” della sovranità
Da UE a G20, da Nato a Nafta
Da ONU a WTO, FMI, Banca Mondiale, Tribunale Penale
Internazionale
Tendono a dare vita a un processo di devoluzione del potere ai
governi regionali e ai governi locali


Con canali di partecipazione aperti a organizzazioni non governative
Forme di “governance” come risposta/effetto della crisi di
legittimazione politica
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12


Lo stato a rete emergente è dunque caratterizzato dalla
condivisione di sovranità e responsabilità tra diversi stati
e livelli di governo, e dalla flessibilità delle procedure di
governance
Possibili progressi in termini di efficienza, ma il sistema
della rappresentanza politica diviene così più “oscuro” e
distante dal controllo dei cittadini


Lo stato a rete si trova a affrontare crescenti problemi di
coordinamento tra i vari livelli coinvolti nell’azione statale
Effetti contraddittori sulla legittimazione politica complessiva
delle istituzioni stato-nazionali
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12


Di particolare rilevanza appare il problema geopolitico
Nella nuova rete di governance globale, gli stati-nazione
continuano a perseguire principi politici tradizionali




Massimizzare interessi stato-nazione
Soddisfare interessi personali/politici/sociali degli attori politici statonazionali
Governance globale vista come un terreno di opportunità invece che
come contesto per definizione di progetti condivisi
In un mondo globalmente interdipendente e oggettivamente
multilaterale



Tendenza degli attori statali più potenti ad agire unilateralmente
Reviviscenza dei nazionalismi e dei tentativi di restaurazione della
sovranità in risposta alle crisi/contraddizioni della globalizzazione
Effetti in termini di caos sistemico e impossibilità di un sistema di
governance globale costituzionalmente fondata a rete
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Il potere nelle reti
Quattro forme distinte di potere nelle società in rete globale
(anche pp. 534-6)
1. Networking power (potere “retificante”)

Capacità di far andare un medium o un messaggio in rete tramite
procedure di gatekeeping
Forma di potere che opera per inclusione/esclusione nelle reti
Persistenza del potere di networking nelle mani dei gatekeeper,
nonostante moltiplicazione dei punti di accesso in rete



2. Network power (potere “in rete”)
È dato dagli standard, o dai “protocolli di comunicazione”, che
determinano le regole di inclusione in rete
1.
1.
2.
Quelle che si devono accettare una volta entrati
Ex.: “Washington consensus” (o neo-liberismo) come principiostandard nell’economia di mercato globale anni ‘90-2000
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
3. Networked power (potere “reticolare”)
È la forma di potere esercitata da determinati nodi su altri nodi
all’interno della rete programmando gli obiettivi della rete stessa
Questo potere è esercitato da una molteplicità di “programmatori”
in ciascuna rete




Ex.: nella rete dei mercati finanziari globali: FMI, agenzie di rating, Wall
Street, Dipartimento del Tesoro USA, Federal Reserve, ecc.
Nel caso delle reti di comunicazione, si traduce nel potere di agenda, di
direzione e di decisione editoriale
Ma sono i programmatori nel loro insieme a costituire una rete
decisionale per stabilire e gestire i programmi della rete


Nel complesso, il potere reticolare dei programmatori nella
comunicazione è finalizzato a “costituire i programmati”, vale a dire a
richiamare pubblico
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
4. Network-making power (potere di creazione delle reti)


Il potere di creare reti come “forma suprema” di potere nella società
in rete
È detenuto da quegli attori e da quelle reti di attori che, grazie alla
loro posizione nella struttura sociale, sono in grado di creare,
impiantare e programmare reti


I “meta-programmatori”, che – esempio della rete della comunicazione –
sono i proprietari e i controllori delle aziende mediatiche (mercato o
stato)
I meta-programmatori stessi sono reti aziendali, o “reti che creano reti”,
che stabiliscono la “formula” (il valore) di una rete


Creazione di profitto, creazione di potere, creazione di cultura, o tutte e tre le
cose
E di controllare il punto di connessione tra le varie reti strategiche

Commutatori (Switchers), che controllano la “commutazione reticolare”,
cioè la gestione dell’interfaccia tra due o più reti

Ex.: Murdoch e la commutazione tra reti mediatiche, politiche, finanziarie e
culturali
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Potere e contropotere nella società in rete

Nella società in rete globale, la resistenza al potere si affida ai
medesimi due meccanismi che costituiscono il potere: i
programmi delle reti e le commutazioni tra reti

Riprogrammare le reti di comunicazione significa introdurre nuove
istruzioni e nuovi codici nei programmi delle reti

Ex.: sostituzione del PIL con indicatori di crescita sostenibile, o di
percezione di “felicità” (o di soddisfazione per la vita) da parte dei
cittadini, ecc.


Esempi di “riprogrammazioni” più radicali sono quelle dei fondamentalismi
religiosi: se il “volere di Dio” è il codice assoluto, le reti istituzionali che
costituiscono il sistema giudiziario devono essere riprogrammate
L’altro meccanismo di contropotere consiste nel blocco dei
commutatori di connessione tra reti


Ex.: bloccando il collegamento tra grandi aziende e sistema politico
Minacce più radicali si indirizzano ai commutatori materiali strategici della
società in rete

Vedi gli attacchi terroristici (materiali o psicologici) a infrastrutture come
trasporti aerei, reti di computer, sistemi di informazione, ecc.
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12




Quindi, la resistenza alla programmazione e la manomissione
dei collegamenti per difendere valori e interessi alternativi
sono le forme di contropotere attuate dai movimenti sociali e
dalla società civile (p. 55)
Il problema è che le reti di potere sono di norma globali
mentre la resistenza del contropotere è di norma locale
Come raggiungere il globale dal locale è la questione strategica
chiave per i movimenti sociali della nostra epoca
Tuttavia, alcuni movimenti di contropotere sono essi stessi reti
globali-locali (movimento antiglobalizzazione, movimento
ecologista)


vedi anche l’organizzazione reticolare globale di Al Qaeda
La resistenza al potere programmato nelle reti si svolge
anch’essa mediante le reti
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
2. LA COMUNICAZIONE NELL’ERA DIGITALE
Il processo di comunicazione



La comunicazione è la condivisione di significato tramite
lo scambio di informazione
Il processo di comunicazione è definito dalla tecnologia
della comunicazione, dalle caratteristiche dei mittenti e
dei destinatari dell’informazione, dai loro codici culturali
di riferimento, e dalla portata dei processi di
comunicazione
Il significato non può essere inteso che nel contesto delle
relazioni sociali in cui informazioni e comunicazioni
vengono elaborate
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Una rivoluzione della comunicazione?

Due trasformazioni decisive:
Trasformazione tecnologica
1.

Trasformazione nella struttura organizzativa e istituzionale
della comunicazione
2.


La digitalizzazione della comunicazione
Formazione di reti aziendali globali sotto forma di grandi
conglomerati multimediali
L’esito è l’esistenza di un nuovo sistema di comunicazione
digitale e multimediale globale

Implicazioni - anche contraddittorie - regolative e giuridiche,
commerciali e finanziarie, sociali e culturali del sistema di
comunicazione globale nell’era digitale
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
La convergenza tecnologica

Un processo di convergenza tecnologica sta rimescolando
i confini tra i media




Convergenza tra reti di telecomunicazione, reti informatiche e
reti di informazione grazie al networking digitale e alle nuove
tecnologie (fibra ottica, banda larga, satellite, wireless …)
Saltano i confini tra comunicazione di massa, comunicazione
interattiva, comunicazione interpersonale e altre forme di
comunicazione
Mescolamento dei flussi di comunicazione verticali e
orizzontali, unidirezionali e interattivi, one-to-many e many-tomany
Combinazione di tutte le forme di comunicazione in un
ipertesto globale, multimodale e multicanale
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
L’autocomunicazione di massa

L’autocomunicazione di massa è questa forma
storicamente nuova di comunicazione

“Di massa” per la potenzialità di raggiungere un pubblico
globale


“Autocomunicazione”



Internet e reti p2p
Autogenerata per contenuto, autodiretta per emissione e
autoselezionata per ricezione da molti che comunicano con
molti
L’autocomunicazione di massa diversifica la produzione e
moltiplica i punti di accesso nel processo comunicativo
Potenziale di autonomia senza precedenti per i soggetti
comunicativi
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12





Gli adolescenti non riescono neppure a capire il concetto di
una televisione guardata secondo la programmazione stabilita
da qualcun altro (p. 72)
Per i teenager, ciò che importa non è avere quindici minuti, ma
quindici megabyte di notorietà (p. 77)
Le comunità online stanno conoscendo un rapido sviluppo non
come mondo virtuale ma come virtualità reale integrata con
altre forme di interazione in una vita quotidiana sempre più
ibridata dai media
La comunicazione wireless è diventata la piattaforma di
distribuzione principale per molti generi di prodotti digitalizzati
Il carattere chiave della comunicazione wireless non è tanto la
mobilità, quanto la connettività perpetua (p. 79)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Le reti aziendali multimediali globali

Trasformazioni della struttura organizzativa e istituzionale della
comunicazione



Processi di globalizzazione, digitalizzazione, networking e
deregulation
Formazione di reti globali di aziende multimediali globali
interconnesse e organizzate intorno a partnership strategiche
Reti fondate intorno a nodi dominanti


Piccolo numero di megacorporation con capacità di connettersi
ovunque a organizzazioni mediatiche focalizzate localmente e
nazionalmente
Rimozione limiti all’espansione dei media privati, consolidamento del
controllo oligopolistico da parte di poche aziende


Le “magnifiche sette” (o le “grandi sorelle”): Time Warner, Disney, News
Corporation, Bertelsmann, NBC Universal, Viacom, CBS
Più le maggiori società diversificate di internet/computer: Google,
Microsoft, Yahoo!, Apple
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Tendenze organizzative dei media globali

1.
La rete delle global media organizations si fonda su alcune
tendenze organizzative tra loro correlate:
Concentrazione della proprietà

Graduale restringimento del numero di media dominanti
Diversificazione delle piattaforme
2.

Integrazione verticale delle piattaforme (canali TV via cavo o etere,
produzione cinematografica, piattaforme di social networking, ecc.)
entro ogni grande corporation mediatica
Segmentazione e personalizzazione del pubblico
3.

Frammentazione dei canali, narrowcasting, diversificazione e
customizzazione del prodotto, dai pubblici-target al contenuto
individualizzato
Economie di sinergia
4.

Fusioni non di proprietà, ma di produzioni (partnership), in una
strategia organizzativa di retificazione globale
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Le politiche di regolamentazione


La configurazione del nuovo sistema multimediale globale è
stata resa possibile dall’evoluzione delle politiche di
regolamentazione nel mondo
I campi principali di regolamentazione della comunicazione


Le aree di regolamentazione


Broadcasting televisivo, stampa, Internet, reti di telecomunicazione
Regolamentazione del contenuto; della proprietà; del servizio per
operatori ed emittenti
Pluralità di regolatori istituzionali, anche a livello nazionale


Organi legislativi, commissioni governative, authorities garanti delle
comunicazioni, ministeri, ecc.
Difficoltà di una governance globale, ma tendenze nazionali univoche
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12


Negli USA, successive misure legislative a partire dagli anni ’80
e fino all’era dell’amministrazione Bush hanno drasticamente
ridotto le restrizioni sulla concentrazione proprietaria nelle
industrie mediatiche
Tendenza alla liberalizzazione, alla privatizzazione, alla
deregulation




Annullamento delle restrizioni sulla proprietà incrociata dei media
Possibilità di integrazione verticale tra gestori, produttori e fornitori
di contenuti
Modello di ri-regolamentazione favorevole alle grandi aziende
nell’industria delle telecomunicazioni
In Europa, politica normativa orientata a graduale, ma limitato
abbandono del controllo dei governi nazionali su radio e TV

Commercializzazione dei media e aggancio delle aziende mediatiche
alle reti di business globale
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Le nuove “recinzioni” di Internet


Internet rappresenta uno spazio potenziale di autonomia
comunicativa e il vettore principale dell’autocomunicazione di
massa
Tuttavia, la privatizzazione e la commercializzazione di internet
sono uno degli scopi dei gruppi mediatici integrati in reti
multimediali globali


Internet come risorsa per creazione di nuovi mercati e di nuove
opportunità commerciali (logica di business dei media in rete)
Trasformazione dell’infrastruttura delle comunicazione in una
serie di “aiuole recintate” gestite da operatori di rete

“Mentre noi eravamo occupati a proteggere la libera frontiera
elettronica dall’intrusione del Grande Fratello (il governo), le Grandi
Sorelle (gli operatori delle reti maggiori) […] sono divenute
responsabili del restringimento del libero spazio virtuale” (p. 129)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Verso un controllo verticale e unilaterale?




Il sistema della comunicazione digitale globale, pur
rispecchiando relazioni di potere, non è basato sulla diffusione
dall’alto verso il basso di un’unica cultura dominante
Esso è diversificato e flessibile, aperto nel contenuto dei
messaggi, dipendente da specifiche configurazioni di business,
potere, cultura
La comunicazione delle multinazionali è diversificata e, in una
certa misura, competitiva, lasciando spazio per scelte diverse
di strategia di marketing
Emerge inoltre un’audience creativa che rimescola la
molteplicità di messaggi e codici che riceve con i propri codici
e progetti di comunicazione (e quindi reinterpreta attivamente
e “negozia” i significati dei messaggi) (pp. 165-7)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
3. LE RETI DELLA MENTE E IL POTERE
La mente

La mente è il processo di creazione e elaborazione di immagini
mentali (visive o meno) nel cervello


A loro volta, le immagini mentali si appoggiano su specifiche
configurazioni di reti neurali



Le idee, ad esempio, sono configurazioni di immagini mentali
Connessioni di neuroni, o cellule nervose presenti a decine di miliardi
nel cervello e capaci di interconnettersi in infinite combinazioni
La mente è quindi un processo, ma un processo materiale che
si svolge entro un organo, il cervello, che a sua volta
interagisce con il resto del corpo
Reti di associazioni consolidate nel tempo tra certe immagini,
idee e sentimenti si strutturano in modelli neurali più stabili
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12



La mente procede per (reti di) legami, associazioni,
corrispondenze, collegamenti fra modelli neurali più o
meno “incorporati” (o inscritti materialmente nei circuiti
cerebrali) dall’esperienza personale e/o culturale e eventi
del mondo fisico
Gli eventi reali sono dunque elaborati dall’individuo in
base alle proprie mappe mentali, o reti di associazioni
costituite tra modelli neurali nel cervello
Gran parte di questa attività di elaborazione è inconscia,
ma la mente “conscia”, che richiede un livello superiore di
manipolazione delle immagini, è in grado di modificare le
corrispondenze tra eventi esterni e mappe interne
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Il ruolo delle emozioni

Le neuroscienze hanno dimostrato negli ultimi decenni (da
Damasio 1994) il ruolo preminente delle emozioni nel
comportamento sociale e nelle decisioni degli individui

Emotions are distinctive patterns of neural and chemical responses
(p. 173)




Reazioni a uno stimolo (ECS, Emotionnally Competent Stimulus)
rappresentato dal contenuto di una data percezione
Emozioni basilari: paura, disgusto, sorpresa, tristezza, felicità, rabbia
A fronte di un evento “mappato” come negativo o positivo, il cervello
attiva le relative vie emozionali (negativa o positiva) date da circuiti
(neurotrasmettitori) convergenti entrambi verso l’area cerebrale che
presiede ai processi decisionali
In questi circuiti – i marcatori somatici – si sedimenta l’esperienza
delle emozioni vissute in collegamento a una data categoria di eventi
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12



La prima implicazione importante è che le emozioni
entrano – e devono entrare – in gioco nella produzione di
ogni decisione quotidiana
Ogni processo decisionale individuale implica un processo
cognitivo che coinvolge al contempo emozioni e
ragionamenti
In assenza di emozioni – come negli individui con lesioni
cerebrali specifiche – è impossibile prendere decisioni
logiche o “razionali”, perché viene meno il supporto
dell’esperienza emotiva passata, che ci permette ad
esempio di gerarchizzare le nostre preferenze o priorità
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Emozioni e sentimenti

Le emozioni sono percepite nel cervello come sentimenti



Un sentimento è la percezione di un certo stato del corpo
accompagnato dalla percezione di un certo modo di pensare e di
pensieri con determinati temi (Damasio)
Stimoli emotivamente intensi possono essere elaborati
consciamente dal cervello come sentimenti
I sentimenti non si limitano a trascrivere, ma elaborano
emozioni nel contesto della memoria



Comprendono quindi associazioni ad altri eventi, direttamente
vissuti dall’individuo o trasmessi per via genetica o culturale
La mente “conscia” decide per capacità associativa, attivando le reti
neurali che associano sentimenti (passati) ad eventi
Ciò è possibile, appunto, grazie alla capacità del cervello di
apprendere ricordando emotivamente eventi e loro conseguenze
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Metafore e frame nel linguaggio

Il nostro cervello pensa per metafore






“Strutture fisiche nel cervello” (Lakoff)
Fisicamente, le metafore sono sinapsi (congiunzioni) di neuroni che si
attivano insieme, e che a forza di essere usati insieme si rafforzano in
quanto sinapsi
Le metafore sono fondamentali nel collegare i circuiti cerebrali al
linguaggio
Le parole, associate a campi semantici, attivano delle metafore, che a
loro volta evocano (possono evocare) dei frame
In senso cognitivo, i frame sono reti neurali di associazioni (connessioni
metaforiche) che strutturano narrazioni più ampie
Ma le strutture dei frame sono anch’esse basate sull’esperienza



Emergono dall’organizzazione sociale che definisce i ruoli sociali
Vengono fissati nei circuiti cerebrali nel corso della storia, tramite l’evoluzione
biologica e l’esperienza culturale
Ex.: l’oggetto culturale “famiglia patriarcale” si fonda sui ruoli sociali del
padre/patriarca e della madre/massaia (metafore), da cui emerge il frame morale
del “padre autoritario”
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Il framing della mente

I messaggi generati nel mondo della comunicazione attivano i
meccanismi individuali di elaborazione dell’informazione

Fra i quali quei meccanismi che mettono il contenuto e il formato dei
messaggi in relazione con i frame (modelli di reti neurali) esistenti
nella mente



Importanza della relazione tra produzione delle notizie nei media e
modalità di selezione e interpretazione da parte del pubblico
Il framing della mente pubblica è effettuato in gran parte tramite
processi che si svolgono nei media
Il framing è il processo con cui si selezionano e sottolineano
alcuni aspetti o temi, e si stabiliscono tra loro connessioni in
modo tale da promuovere una particolare interpretazione,
valutazione e/o soluzione (Entman 2004)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

Il framing è un meccanismo fondamentale nell’attivazione
della mente perché lega direttamente la struttura di una
narrazione veicolata dai media alle reti neurali cerebrali


Fornisce infatti una connessione diretta tra il messaggio e il
cervello ricevente
Solo quei frame che sono in grado di connettersi al
messaggio di frame preesistenti sono efficaci nell’attivare
una condotta

I frame che impiegano i termini culturalmente più consonanti
(risonanza culturale) e che vengono ripetuti più spesso
(magnitudine) hanno maggiori probabilità di evocare pensieri e
sentimenti simili in un pubblico più vasto
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

Il framing è dunque un processo interpretativo che si svolge
nella mente umana in base a idee e sentimenti correlati
immagazzinati nella memoria

I frame sono organizzati in reti di schemi abituali che provvedono
all’applicazione di analogie


“i frame non sono esterni alla mente” ? (p. 196)
In assenza di contro-frame alle informazioni fornite dai media, il
pubblico graviterà verso i frame gli vengono suggeriti


Per esercitare una scelta nell’interpretazione, i cittadini hanno
bisogno di contro-frame
Ma il framing dei media è un processo stratificato che inizia con un
negoziato tra attori politici chiave o gruppi d’interesse e i media prima
di raggiungere la mente della cittadinanza

Cfr. Il modello di “attivazione a cascata” di Entman (2004)

Relazioni tra framing delle notizie, opinione pubblica e potere
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
4. Intervenire sulle reti di comunicazione
La media politics

Le relazioni di potere dipendono anche dalla capacità di
plasmare la mente umana mediante il trasferimento di senso
attraverso la costruzione di immagini



Per la società, la costruzione di immagini avviene nella sfera
della comunicazione socializzata attraverso i media
La media politics è la conduzione della politica sui media e con
i media


Le idee sono immagini (visive o meno) nel nostro cervello
Nel nostro contesto storico, la politica è in primo luogo politica
mediatica
Messaggi, organizzazioni e leader che non hanno presenza sui
media non esistono nella mente del pubblico

Logica binaria di inclusione/esclusione della rete
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Media e potere

I media non sono i detentori del potere, ma non sono neanche il
Quarto Potere

“Sono molto più importanti: sono lo spazio dove si costruisce il
potere”


Lo spazio in cui le relazioni di potere vengono decise tra attori politici e
sociali in competizione
Gli attori e i messaggi devono passare per i media per poter
conseguire i propri obiettivi

Devono quindi accettare le regole dell’intervento mediatico, il
linguaggio dei media e gli interessi dei media



Gli attori mediatici non sono neutrali, ma costruiscono piattaforme di
comunicazione e producono messaggi in linea con i lori specifici interessi
organizzativi e professionali
Diversità degli attori mediatici e pluralità dei loro interessi commerciali e
politici
Variabilità della relazione dei media con gli attori politici e con l’audience
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
La pratica della politica mediatica

Diversi compiti chiave svolti dalla pratica della politica
mediatica
L’accesso ai media
L’elaborazione di messaggi e la produzione di immagini
La trasmissione del messaggio
Il finanziamento delle attività legate alla politica mediatica
1.
2.
3.
4.
La politica mediatica non si limita alle campagne elettorali

È il continuo processo di informazione e la diffusione di immagini
politicamente rilevanti che conformano la mente del pubblico

La politica mediatica si diversifica in base alla specificità
istituzionale e culturale di ciascun paese

Ma tendenza mondiale alla convergenza della politica verso la
politica mediatica


Americanizzazione o globalizzazione?
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Elementi della politica mediatica

Il monitoraggio dell’accesso


Accesso all’informazione e accesso a pagamento
Livelli del processo di gatekeeping




Linguaggio dell’infotainment; sensazionalismo; personalizzazione e
candidate-centered politics; celebrity frame; politica come horse-race
Il doppio filtro del controllo governativo e del management editoriale
Lo spin del messaggio


Il messaggio è l’uomo politico
Ma formato e piattaforme del messaggio sono selezionati ad hoc





Dalla proprietà dei media alla logica d’attrazione del pubblico
The message is the medium
I think tank politici e la progettazione del messaggio
Marketing elettorale e profiling della cittadinanza
Costi e finanziamenti della campagne
“Politica informazionale” e manipolazione delle notizie
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

La campagne elettorali

Strategie e piattaforme comunicative delle campagne



Interazione tra media mainstream e internet
I dibattiti elettorali
La politica della personalità





Fattori che concorrono alla centralità della personalità
percepita dei candidati
Low-information rationality (Popkin)
Percezione di affidabilità e potenziale di leadership
Capacità relazionale e valutazione emozionale
Impatto della personalizzazione politica sui meccanismi di
selezione dei candidati
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

La politica dell’aggressione


La politica dello scandalo



Opposition research
Gli effetti “indeterminati” (p. 320) della politica scandalistica
Relazioni tra politica dello scandalo, politica mediatica e
declino della fiducia pubblica (p. 366)
La crisi di legittimazione della politica


Pubblicità della corruzione/percezione della corruzione
Effetti non scontati della crisi di fiducia politica sulla
partecipazione politica e elettorale


Forme nuove e/o alternative di mobilitazione dei cittadini
Fra crisi della democrazia e reinterpretazione della pratica
democratica
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
5. Riprogrammare le reti di comunicazione
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Il cambiamento sociale

Il cambiamento sociale è prodotto dall’interazione tra
mutamento culturale e cambiamento politico


Il mutamento culturale è il cambiamento di valori e credenze
elaborato nella mente umana su una scala sufficientemente
ampia da interessare la società nel suo insieme
Il cambiamento politico è l’adozione istituzionale dei nuovi
valori che si diffondono attraverso la cultura di una società



Le istituzioni sono cristallizzazioni di pratiche sociali relative a
momenti storici anteriori
Hanno le loro radici nelle relazioni di potere, perché risultano dai
conflitti e dai compromessi tra attori sociali guidati dai rispettivi valori
e interessi
Il cambiamento sociale è un processo graduale e
multidimensionale, non istantaneo e generalizzato
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Gli attori del cambiamento sociale



Gli attori sociali che mirano al cambiamento sociale
attraverso un mutamento di valori sono i movimenti
sociali
Il processo che porta a un cambiamento politico
istituzionalizzato, in discontinuità con le istituzioni
politiche esistenti, può essere definitivo come “politica
insorgente” (insurgent politics)
Gli esiti dei movimenti sociali e della politica insorgente
sono valutabili in termini di trasformazione strutturale nei
valori istituzionalizzati in una data società, in tempi
successivi e differiti rispetto a quelli dell’azione collettiva
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Lo spazio pubblico

I movimenti sociali e la politica (“insorgenti” e non)
nascono e vivono nello spazio pubblico




Lo spazio dell’interazione sociale di significato in cui le idee e i
valori sono formati, trasmessi, sostenuti e respinti
Le reti di comunicazione multimodale costituiscono la
gran parte dello spazio pubblico nella società in rete
Forme differenti di manipolazione e controllo dei
messaggi e della comunicazione nello spazio pubblico
sono il nucleo di formazione del potere
Ma lo spazio pubblico è anche un territorio conteso, in cui
è possibile contestare le immagini create e proiettate dai
poteri costituiti e rinnovare la “mente pubblica”
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Cambiamento sociale e riprogrammazione delle reti

Nella società in rete, la battaglia delle immagini e dei frame,
all’origine della “battaglia per le menti”, si svolge dunque entro le
reti di comunicazione multimediali



Queste reti sono programmate in base alle relazioni di potere esistenti al
loro interno
Esse costituiscono l’ambiente simbolico per la manipolazione delle
immagini e l’elaborazione delle informazioni nelle nostre menti,
determinanti ultimi delle pratiche individuali e collettive
Il processo del cambiamento sociale richiede quindi la
riprogrammazione delle reti di comunicazione nei termini dei loro
codici culturali e dei valori, e degli interessi sociali e politici impliciti
che essi veicolano



Creazione di nuovi contenuti e nuove forme nelle reti che connettono le
menti e il loro ambiente comunicazionale
Introduzione di messaggi che mettono in discussione valori e interessi
dominanti nelle reti di comunicazione
Ristrutturazione dell’”impianto” delle nostre menti (reframing)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
Conclusioni




Il potere è multidimensionale e si costituisce attorno a
reti programmate in vari campi dell’attività umana
secondo gli interessi e i valori degli attori sociali
Tutte le reti di potere lo esercitano influenzando la mente
umana prevalentemente (ma non esclusivamente)
tramite le reti multimediali di comunicazione di massa
Le reti di comunicazione sono così le reti fondamentali di
costituzione di potere nella società
La rete di potere costituita intorno allo stato e al sistema
politico svolge un ruolo fondamentale nella retificazione
complessiva del potere (p. 544)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12

Metodologicamente, la ricerca su “chi detiene il potere” nella
società in rete va condotta analizzando la specifica configurazione
reticolare degli attori, interessi e valori che si dedicano alle strategie
di creazione del potere


Specificità nell’analisi delle relazioni di potere


Specie connettendo le proprie reti di potere alle reti di comunicazione di
massa, che sono appunto la fonte della costruzione di significato nella
mente pubblica
Ricerca delle specifiche reti di attori che esercitano il potere nelle
rispettive aree di influenza
Una pista di ricerca:



I detentori del potere vanno cercati nelle connessioni tra reti di
comunicazione aziendali, reti finanziarie, reti dell’industria culturale, reti
della tecnologia e reti della politica
Esaminando la loro retificazione globale e il loro funzionamento locale
Identificando i frame diffusi nelle reti che impongono uno schema alla
nostra mente (pp. 548-51)
Analisi dell'opinione pubblica 2011/12
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Comunicazione e potere - Dipartimento di Scienze sociali e politiche