Periodo
Tema Principale
Esigenze
Generi letterari
Tecniche Narrative
Rapporti col Positivismo
Crisi
• Ultimi tre decenni del 1800
• Racconto fedele del mondo popolare di cui si teme la scomparsa con le nuove politiche
centralistiche dell’Italia postunitaria
•Nuovi strumenti per interpretare la situazione delle classi popolari
•Fedeltà al vero
•Oggettività
•Romanzo (ciclo dei romanzi)
•Novella
•Dramma (in dialetto)
•Solidi Intrecci
•Trame dense di fatti
•Maggior focalizzazione sulle descrizioni
•Il racconto funge da modello di vita
•Scienza utilizzata ai fini di scoprire e capire i comportamenti umani, le situazioni sociali
•Fine 1800  Crisi del Positivismo  Impossibilità da parte della scienza di fornire un modello
esatto di conoscenza
NATURALISMO
• Francia
• Attenzione rivolta verso il
proletariato urbano
• Animati da un intento
politico e di miglioramento
sociale  Progressisti
 Ottimisti
• Letteratura come scienza
della società; analisi
sociologica dell’individuo 
Positivisti
VERISMO
• Italia
• Attenzione rivolta verso i
contadini (Sud Italia)
• Convinti che gli sviluppi del
paese abbiano portato una
regressione delle popolazioni
rurali  Conservatori
 Pessimisti
• Letteratura come
rappresentazione obiettiva
della realtà; oggetto
principale la scienza del
cuore umano
GIOVANNI VERGA NASCE NEL 1840 A CATANIA DA UNA FAMIGLIA
APPARTENENTE ALLA MEDIA BORGHESIA
FORMAZIONE
IL PRIMO PERIODO
CATANESE
• FREQUENTA LA SCUOLA DI DON ANTONIO ABATE UN SACERDOTE
ATTIVO POLICAMENTE NELLA LOTTA AI BORBONE
• NEL 1860 ABBANDONA GLI STUDI DI GIURISPRUDENZA PER
ARRUOLARSI NELLA GUARDIA NAZIONALE
IL PERIODO
FIORENTINO
• NEL 1869 SI TRASFERISCE A FIRENZE DOVE ENTRA IN CONTATTO CON
IMPORTANTI SCRITTORI E LETTERATI COME CATERINA PERCOTO
IL PERIODO MILANESE
• NEL 1872 SI TRASFERISCE A MILANO DOVE ENTRA IN CONTATTO CON
I ROMANZI DEI PRINCIPALI ESPONENTI DEL NATURALISMO
L’ULTIMO PERIODO
CATANESE
• QUESTO PERIODO È CARATTERIZZATO DA UN CUPO PESSIMISMO E
DA POSIZIONI IDEOLOGICHE SEMPRE PIÙ CONSERVATRICI
MUORE A CATANIA NEL 1922 A CAUSA DI UNA TROMBOSI
Romanzi
catanesi
Passionalità
risorgimentale
Mescolanza di
eventi storici e
peripezie
romanzesche
I carbonari della
montagna
Si ispira alle ultime
lettere di Jacopo
Ortis
Romanzi
fiorentini
autobiografismo
Una peccatrice il
romanzo viene
disconosciuto dall’
autore
troppe analogia
con il protagonista
Romanzi
milanesi
Segnano il
passaggio dal
patetico al
passionale
,conflitto tra ideali
e realtà, influenza
della scapigliatura
Eva , Eros prima
volta che verga
utilizza il narratore
esterno
NOVELLE
AFFRESCO DELLA
SOCIETÀ ITALIANA
Vita dei campi
1880
Raccolta che
propone di
trattare del
mondo
contadino
Il tema
principale è l’
amore
Preannuncia i
Malavoglia
Novelle
rusticane
Per le vie
1883
1882
Fallimento degli
ideali risorgimentali
Uomo impotente
davanti alla natura
Queste novelle
preannunciano il
Mastro-don
Gesualdo
Storie del
proletariato
urbano e del
mondo
cittadino
I ricordi del
capitano d’
Arce
Raccolta in
preparazione al
romanzo La
duchessa di Leyra
Affronta il tema
della
superficialità dei
sentimenti della
classe
aristocratica
Anticipazione dei
contenuti del romanzo «I
Malavoglia»
•Fanno la loro comparsa i futuri Padron ‘Ntoni, Mena, Alfio,
Bastianazzo, Luca, ‘Ntoni.
Contrapposizione totale
tra la Dama e i Personaggi
•Contrapposizione tra il futuro romanzo «I Malavoglia» e la precedente
produzione Verghiana rivolta a un pubblico borghese.
Temi principali che si
ritroveranno ne «I
Malavoglia»
Legame con i precedenti
romanzi mondani
Il ciclo dell’esistenza
•Visione attenta al degrado
•Visione attenta alla disoccupazione
•Visione attenta alla distruzione del nucleo famigliare
•Presenza dell’autore
•Polemica verso la superficialità borghese
•Idealizzazione del mondo dei pescatori
•Metafora delle formiche
•La gente di mare riesce a riorganizzarsi e a ricominciare
•Rappresentazione della ciclità della vita paesana
La visione al
microscopio
L’ideale
dell’Ostrica
• Per comprendere il mondo è necessario osservarlo da
vicino, col microscopio
• Esigenza del Realismo quella di assumere un punto di vista
«dal basso»
• La superiorità e la superficialità della dama contrastano
con la profondità dello sguardo verghiano .
• E’ il comportamento assunto dai pescatori secondo la
dama
• Come l’ostrica rimane aggrappata allo scoglio per
difendersi dalle insidie del mare e del palombaro, così gli
abitanti di Aci Trezza restano fedelmente attaccati al loro
mondo e alle loro tradizioni per difendersi dall’azione
distruttrice della società e della natura
• E’ una risorsa per resistere alle tempeste della vita, una
fatale necessità
Caro Farina, eccoti non un racconto, ma l'abbozzo di un racconto. Esso almeno avrà il
merito di essere brevissimo, e di esser storico - un documento umano, come dicono oggi interessante forse per te, e per tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore. Io te lo
ripeterò così come l'ho raccolto pei viottoli dei campi, press'a poco colle medesime parole
semplici e pittoresche della narrazione popolare, e tu veramente preferirai di trovarti
faccia a faccia col fatto nudo e schietto, senza stare a cercarlo fra le linee del libro,
attraverso la lente dello scrittore. Il semplice fatto umano farà pensare sempre; avrà
sempre l'efficacia dell'essere stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle sensazioni che
sono passate per la carne.
Prefazione a l’amante
di Gramigna
1)Il racconto deve essere breve e deve
essere privo di un eccessivo uso di figure
retoriche
2)Devono essere rispettate la storicità e la
veridicità del fatto
Principio di
impersonalità del
narratore
L’amante di Gramigna
contenuto
lingua
temi
Storia di una ragazza che si
innamora di un furfante ,
che sceglie una vita di
miseria e sofferenza anzi
che una vita agiata con
l’uomo a cui era promessa
Il linguaggio usato è molto
semplice infatti vi è una
corrispondenza fra stile e
materia
Il tema principale è
l’amore
Qui di chi è? — sentiva rispondersi: — Di Mazzarò. — E passando vicino a una
fattoria grande quanto un paese, coi magazzini che sembrano chiese, e le galline
a stormi accoccolate all’ombra del pozzo, e le donne che si mettevano la mano
sugli occhi per vedere chi passava: — E qui? — Di Mazzarò.
Tutta roba di Mazzarò. Pareva che fosse di Mazzarò perfino il sole che
tramontava
ma aveva la testa ch’era un brillante, quell’uomo.
Infatti, colla testa come un brillante, aveva accumulato tutta quella roba
Quando uno è fatto così vuol dire che è fatto per la roba.
Ed anche la roba era fatta per lui
Sicchè quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare
all’anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando
a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: — Roba mia,
vientene con me!
• Verga apre la novella descrivendo i possedimenti del protagonista e
poi dando una breve descrizione fisica del protagonista
I SEQUENZA
II SEQUENZA
• L’autore descrive come Mazzarò grazie al suo ingegno e alla sua
volontà sia riuscito ad accumulare più roba di quello che una volta
possedeva il suo padrone
III SEQUENZA
• La terza sequenza ci mostra Mazzarò anziano e pensoso non sulla
sua vita ma sulla sua roba e la fine che questa avrebbe fatto dopo la
sua morte.
• Favola tragica
TEMI
NARRATORE
LINGUA
• L’avidità
• Uomo vittima del destino
• Narratore esterno
• La parola viene data ai personaggi mediante il
discorso indiretto libero
• Linguaggio tipico del parlato mediante l’utilizzo di
proverbi
• i periodi sono lunghi e si usa molto l’enumerazione
per polisindeto che da la sensazione di dilatare lo
spazio della terra di Mazzarò
LA
DIMENSIONE
FIABESCA
• IL PROTAGONISTA DELLA NOVELLA PASSA DA UNA
CONDIZIONE DI POVERTÀ AD UNO DI RICCHEZZÀ
• LA CAMPAGNA SI IDENTIFICA CON LA SICILIA E CON
MAZZARÒ
LA
DIMENSIONE
EPICA
• LA DIMENSIONE EPICA SI PUÒ INDIVIDUARE DAL
CONFRONTO TRA I POSSEDIMENTI DEL PROTAGONISTA(NE
POSSEDEVA FIN DOVE ARRIVAVA LA VISTA) E LA
PICCOLEZZÀ DEI CONTADINI CHE LAVORAVANO PER LUI
LA
DIMENSIONE
RELIGIOSA
• IL PROTAGONISTA VIENE DESCRITTO DA VERGA COME UN
SACERDOTE DELLA RELIGIONE DELLA ROBA (MAGAZZINO
GRANDE COME UNA CHIESA-QUANDO UNO È FATTO COSÌ
VUOL DIRE CHE è FATTO PER LA ROBA)
• VIENE ANCHE DESCRITTO COME UN PERSONAGGIO
PARSIMONIOSO E CHE NON SI LASCIAVA TENTARE DAL
FUMO O DALLE DONNE
Trama
Origine della
Rivolta
• La ribellione dei contadini di Bronte e la repressione da
parte dei Garibaldini di Nino Bixio
• La mancata distribuzione delle terre ai contadini
Scopo della
Rivolta
• Difesa degli ideali risorgimentali
• Libertà dai padroni
• Riscatto della condizione di contadini
Similitudini
• Folla dei contadini come marea che tutto sommerge
• Ribelli come lupo affamato che sgozza le prede per
rabbia
La restaurazione
dell’ordine
• Rivolta come un carnevale
• Repressione come una festa di paese  Libertà
attraverso lo spargimento di sangue
Concetto di
Libertà
Il ritorno
alla
normalità
• Dal punto di vista dei
contadini
• Dal punto di vista dei
galantuomini
• Legge della sopravvivenza
 sopravvivenza attraverso
la cooperazione tra uomini
• I galantuomini non possono
coltivare le proprie terre
senza i contadini, i contadini
non possono lavorare e
vivere senza i galantuomini
- Come riscatto sociale
- Al fine di ottenere le terre
 libertà mancata
- Per placare la rivolta
- Per sbarazzarsi dei contadini
rivoltosi  libertà mancata
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