Presentato
da
Maria P. Caforio e Antonio Calò
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Studioso delle scienze cognitive e della
filosofia della mente
Allievo di Chomsky, attualmente insegna
alla City University di New York
Con “The Modularity of Mind” (1983),
prospetta il modularismo:
Una struttura cognitiva della mente
disposta in moduli (adibiti all’analisi
dell’input) e sistemi centrali per le
elaborazioni più complesse.
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Nello specifico, il modularismo
propone:
un’architettura cognitiva
(struttura della mente)
disposta in strutture verticali
specializzate (moduli)
adibite all’analisi dell’input,
trasformando questi ultimi in
rappresentazioni (la codificazione
dell’informazione sul mondo) che
vengono offerte ai sistemi centrali
per le elaborazioni più complesse.
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Il neocartesianesimo: la struttura della mente
concepita come struttura della conoscenza
La struttura mentale come architettura
funzionale: le facoltà orizzontali
La struttura mentale come architettura
funzionale: le facoltà verticali
L'associazionismo
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Noam Chomsky, descrive la mente come strutturata,
geneticamente ed intrinsecamente, in facoltà psicologiche
o organi mentali.
La sua concezione deriva dalla dottrina sulle idee innate
di Cartesio, che egli applica alla teoria della mente:
L’uomo ha in sé uno schema generale entro cui inserisce
l’esperienza: una struttura cognitiva innata (delle “idee
innate” che possono spiegare la nostra competenza
linguistica).
Questa struttura psicologica intrinseca sarebbe ricca e
differenziata sin dalla nascita dell'organismo.
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Ciò che è rappresentato in modo innato può
costituire oggetto di atteggiamenti proposizionali,
quindi i principi linguistici universali sono anche
conosciuti (non solo posseduti) in modo innato.
”La terra è fatta di cioccolato”
A.P.  disposizione mentale verso una
proposizione.
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Analogie tra sviluppo delle facoltà psicologiche e
sviluppo delle strutture anatomiche: sia per il
linguaggio che per il cuore, o qualsiasi altro organo,
lo sviluppo è lo svolgimento di un “processo
determinato intrinsecamente”.
Distinzione tra strutture psicologiche ed
anatomiche: lo sviluppo di organi non richiede
l’accesso a dei contenuti proposizionali dati per via
innata (cosa che richiede lo sviluppo del linguaggio).
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Chomsky ritiene sia innato: un corpo di
informazioni (dei contenuti proposizionali)
che si sviluppa inconsciamente.
Tali strutture proposizionali vengono
invocate dall‘uomo in ogni momento e,
attraverso la prestazione, si strutturano nel
comportamento.
La prestazione ha la funzione di
“ghiandola pineale” di Chomsky, il
meccanismo grazie al quale, davanti a: 3 +
5 = ? io riesco a raccogliere
immediatamente ciò che so sui numeri e
rispondere: “3 + 5 fa 8”.
Quindi, il mio comportamento corrisponde
alle mie strutture proposizionali.
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Questa concezione si oppone a tutte le forme di
empirismo per le quali :
1)
lo sviluppo è uniforme lungo tutti i domini
cognitivi;
2)
le proprietà intrinseche dello stato iniziale della
mente sono omogenee e indifferenziate.
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Questi aspetti dell’empirismo sono condivisi da
una gamma di autori che va da Skinner a Piaget.
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Per Fodor la sua teoria si accorda con quella di
Chomsky a patto che le informazioni innate
costituiscano conoscenza di tipo proposizionale:
Il motivo di ciò è dato dall'assunto che l'interazione
che avrà luogo fra questi dati innati e l'esperienza sia
di tipo computazionale.
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La psicologia delle facoltà ha 2 varianti Il funzionalismo
orizzontale e il funzionalismo verticale.
Funzionalismo orizzontale dice: una facoltà psicologica non è
un insieme di idee, ma è un meccanismo che viene individuato
in riferimento ai suoi effetti tipici, alla sua funzione.
Esempio: Se esiste una facoltà del linguaggio, essa consiste
nelle funzioni del meccanismo neurologico che media
l’assimilazione e l’impiego delle capacità verbali (Locke?).
f.o. vede i processi cognitivi come interazione tra più facoltà
mentali (memoria, giudizio, immaginazione, percezione ecc.),
dalla cui mescolanza particolare risulta caratterizzato il
processo.
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Centrale nel funzionalismo orizzontale è il concetto di
giudizio che ha la funzione di riconoscere identità e differenze
tra più contenuti mentali (idee estetiche, matematiche, ecc),
operante in ogni tipo di attività
La memoria è il luogo in cui tutti i ricordi-credenze vengono
a trattenersi:
dove la posizione di un determinato ricordo-credenza nel
“contenitore” non dipende dal suo contenuto ma dal tempo
che è passato
è un’enorme facoltà, è un contenitore orizzontale a cui ogni
contenuto mentale può accedere in ogni momento.
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Fodor recupera alcune intuizioni della tradizione verticale della
psicologia delle facoltà di Franz Joseph Gall (frenologia ‘700).
Per Gall non esistono delle “facoltà”(usa il termine attitudine)
orizzontali (giudizio, attenzione, volizione, memoria), ma solo
verticali
Punto principale della teoria di Gall: ogni attitudine è
competente per un certo dominio cognitivo
Argomentazione di Gall contro le FO:
Se vi è solo una facoltà (es. la memoria), qualcuno che è in grado
di ricordare un tipo qualsiasi di cose, dovrebbe ricordare cose di
tutti i tipi. Dato che questo non è vero, le varie facoltà devono
disporre per lo meno di aree di memoria distinte.
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L’apporto maggiore di Gall alla teoria di Fodor sono le
quattro caratteristiche delle facoltà verticali che sono:
1)
specifiche per dominio,
2)
geneticamente determinate (determinate per via innata),
3)
associate a strutture neurali distinte (hardwired)
4)
computazionalmente autonome.
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Questa tassonomia sarà quella che Fodor adotterà per
introdurre il concetto di modulo, aggiungendo
l’incapsulamento informazionale.
Esso limita l’elasticità dei processi periferici rendendoli meno
intelligenti ma, dato il carico ridotto delle informazioni che
elaborano, molto veloci.
Es. I processi percettivi impiegati nel vedere le linee sono
incapsulati: refrattari alle conoscenze che il soggetto ha a
disposizione per interpretare la figura
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I presupposti per spiegare l’organizzazione degli
associazionisti sono:
1)
L'esistenza di un insieme di elementi sulla cui base sono
costruite le strutture psicologiche; gli elementi possono
essere, a seconda del tipo di associazionismo, i riflessi o
le idee
2)
una relazione associativa che lega gli elementi di base o
anche elementi di ordine superiore a loro volta associati
3)
le leggi dell'associazione
4)
i parametri teoreticamente rilevanti delle strutture
psicologiche, come la forza delle associazioni.
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1.
Per Fodor:
la tradizione associazionista è riduzionista in quanto
ammette solo una facoltà della mente: la capacità di
formare associazioni;
2.
l'idea di associazionismo è confinata ad un livello
neuronale, dove i processi computazionali
potrebbero essere svolti utilizzando elementi di base
combinati secondo semplici regole;
3.
sono da criticare anche le unità TOTE (Test-OperateTest-Exit) proposte da Miller, Galanter e Pribram, a
suo dire un forzato "sposalizio di concetti
associazionistici con concetti della matematica dei
calcolatori".
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Fodor sottolinea come i sistemi modulari siano con ogni
probabilità gli unici sistemi che possono realmente essere
compresi.
In polemica con chi individua nella teoria modulare una
visione auto-limititativa dell'intelligenza umana, Fodor
dichiara:
“Tutte le psicologie dei processi cognitivi che sono state
proposte, fossero o meno modulari, implicano l'esistenza di
limiti; e alcune delle psicologie meno modulari implicano i
limiti epistemici più drastici".
La fase di stallo in cui oggi si trovano gli studi
sull'Intelligenza Artificiale e le difficoltà di spiegare l'attività
dei sistemi cognitivi centrali, sembrano dare ragione alle
conclusioni di Fodor.
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La mente modulare di Jerry A. Fodor