IMMUNITA’ E PROFILASSI
La Profilassi
La profilassi consiste in una serie di misure, atte a
prevenire la diffusione di una malattia.
La profilassi che fa parte della medicina preventiva si
può dividere in:
PROFILASSI GENERALE
PROFILASSI SPECIFICA
PROFILASSI SPECIFICA
 È detta anche profilassi immunitaria, in quanto agisce
sulle persone sane, conferendo loro immunità.
 La profilassi specifica agisce aumentando le difese
dell’individuo contro una specifica malattia.
 L’immunità di una malattia può essere naturale o
indotta.
Immunità naturale
Si acquista dopo aver superato la malattia in questione: il
soggetto guarito possiede gli anticorpi per difendersi
per cui è immune
Immunità artificialmente indotta
Si ottiene iniettando nel soggetto sostanze che:
1. favoriscono la formazione di difese anticorporali;
2. Costituiscono esse stesse difese anticorporali.
Questi metodi si chiamano rispettivamente:
Vaccinoprofilassi e Sieroprofilassi
PROFILASSI IMMUNITARIA ATTIVA
In questo caso non si iniettano nel soggetto anticorpi,
bensì l’agente stesso della malattia. Il vantaggio che si
trae è: il soggetto si immunizza per tutta la vita senza
contrarre la malattia. È ovvio però che l’immunità non
è immediata, poiché si deve dare il tempo
all’organismo di produrre gli anticorpi.
I vaccini possono essere divisi in vivi, inattivati, misti,
polivalenti.
Vaccini Vivi
Sono costituiti da batteri o virus, attenuati della loro
virulenza.
Si somministrano per via parenterale (attraverso il
derma), è sufficiente una sola somministrazione
perché provocano una prolungata stimolazione
amtigenica.
Es. Vaccino per la tubercolosi, morbillo, rosolia, parotite
ecc…
Vaccini Inattivati
Costituiti da batteri o virus uccisi con mezzi fisici
(calore, UV) o chimici (formolo, acetone) senza che
perdano il potere antigenico.
Si somministrano per via parenterale ed in più dosi per
ottenere una buona immunità di base (richiami).
Es. vaccino per tifo, pertosse, influenza…
Si possono distinguere in:
Vaccini formati solo dall’antigene purificato (e non
dall’intera struttura del microrganismo).
Nel caso in cui si conoscano gli antigeni di superficie
responsabili della penetrazione e diffusione della
malattia nell’ospite.
Hanno il vantaggio di ridurre le reazioni tossiche e di
avere una migliore risposta anticorporale.
Si inoculano per via parenterale.
Es. Epatite, meningococco.
Vaccini costituiti da anatossine del microrganismo.
Un’anatossina è una tossina batterica che, mediante
trattamento con 0,4% di formaldeide a 38-40 °C è stata
privata del potere tossico ma non di quello
immunogeno.
Si Somministrano per via parenterale.
Es. antitetanica e antidifterico.
I vaccini misti sono vaccini che possono essere
somministrati contemporaneamente (es. antidifterico
e antitetanico).
I Vaccini Polivalenti consentono di introdurre diversi
antigeni in un’unica somministrazione.
Quali sono i requisiti dei vaccini?
I vaccini devono essere innocui ed efficaci.
L’innocuità del vaccino vivo consiste nell’incapacità di
causare la malattia di cui sono responsabili.
Che non si rimanifesti la virulenza e che non si
trasmettano da un vaccinato ad un non vaccinato.
L’efficienza immunizzante viene valutata in rapporto
alla risposta anticorporale.
Controindicazioni vaccinazione:
Le controindicazioni più comuni ai vaccini sono:
 Soggetti affetti da malattie acute febbrili;
 Soggetti esposti a terapie immunodepressive;
 Soggetti con malattie maligne;
 Donne in gravidanza.
Strategie vaccini
Quando in una popolazione si riesce a vaccinare l’80%
degli individui si determina una vaccinazione di massa
che protegge anche i non vaccinati.
La vaccinazione è selettiva quando mira a proteggere
gruppi di popolazione esposti ad un rischio elevato
della malattia (es. rosolia nelle bambine).
I vaccini obbligatori sono solo:
antidifterite, antitetanica,
antiepatite e antipoliomelite
Profilassi immunitaria passiva
Consiste nel somministrare al malato anticorpi già
pronti, estratti dal siero di sangue animale o umano.
Il trattamento a differenza del precedente fornisce
un’immunità immediata, il problema è che l’organismo
considera questi anticorpi come corpi a lui estranei e
non solo li rigetta ma può costruire anticorpi contro
anticorpi.
Se il siero proviene dall’animale si chiama siero
eterologo, se proviene dal sangue umano siero
omologo.
Quanto dura la vaccinazione?
L’immunità passiva è di breve durata: 4-6 settimane per i
sieri umani, 2 settimane per i sieri di animale.
La somministrazione può provocare malattie da siero o
shock anafilattico.
La malattia da siero si presenta per ipersensibilità
immediata.
Lo shock anafilattico si può manifestare in soggetti
trattati in precedenza.
Le immunoglobuline possono essere normali:estratte da
mescolanze (circa 1000 donatori) oppure specifiche:
estratte da donatori immunizzati contro un certo virus.
L’uso di sieri è indicato solo a scopo preventivo.
Chemioprofilassi
 In alcuni casi si possono somministrare chemioterapici
e antibiotici.
 In questo modo si può impedire l’attecchimento
dell’infezione (somministrazione precedente al
contagio);
 O la manifestazione della malattia (somministrazione
durante l’incubazione).
 La chemioprofilassi ha il valore di protezione
individuale e limitato al periodo dell’assunzione.
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