CERCHI…NELL’ACQUA
LE RISORSE IDRICHE IN ASIA E AFRICA
Classi 2C e 2D AFM
La distribuzione dell’acqua nel mondo
L'accesso all'acqua potabile è ancora oggi un privilegio: notevole appare il divario tra
Europa, Nord-America, Giappone, Australia che possono usufruire di grandi quantità di
acqua e il resto del mondo.
Fra tutti i paesi del mondo, soltanto 11 dispongono di 50.000 o più m3 d'acqua dolce
all'anno per ogni abitante. Tra gli 11 Paesi con la maggiore disponibilità idrica al mondo in
rapporto agli abitanti, il più vasto è il Canada, Panama è l'unico dell'America centrale, 2
sono in America latina, 2 in Asia, 3 in Europa ed altrettanti in Africa ed uno in Oceania.
Due sono i continenti con maggiori risorse idriche in rapporto alla popolazione: il Sud
America e l'Oceania, dove la quasi totalità dei Paesi ha una disponibilità d'acqua dolce per
persona compresa tra 10.000 e 50.000 metri cubi l'anno.
I paesi africani e mediorientali hanno seri problemi di approvvigionamento idrico.
La Commissione mondiale
per l’acqua indica circa 40
litri al giorno a persona la
quantità minima per
soddisfare i bisogni
essenziali (per alcuni
questa quantità
rappresenta l’acqua di
intere settimane).
L’Italia è prima in Europa
per il consumo d’acqua e
terza al mondo con 1200
metri cubi di consumi
all’anno pro capite. Più di
noi consumano soltanto gli
abitanti di Stati Uniti e
Canada.
Il mondo verso la crisi idrica
Entro il 2025 circa 3 miliardi e mezzo di
persone (circa la metà della popolazione mondiale)
potrebbero trovarsi di
fronte a gravi carenze d’acqua. Le cause
dell’emergenza idrica sono:
1) L'aumento della popolazione mondiale che
comporta una sempre crescente richiesta di questa
risorsa.
2) L'inquinamento che causa l'esclusione di
importanti fonti di approvvigionamento idrico
a) gli scarichi civili riversano nei fiumi una tale
quantità di materia organica da
bloccare le naturali potenzialità autodepurative
dell'acqua
b) gli scarichi industriali riversati direttamente nei
fiumi o in mare, o che arrivano indirettamente a fiumi
e laghi attraverso le precipitazioni metereologiche.
c)I fertilizzanti e i pesticidi usati in agricoltura
provocano l'inquinamento delle falde acquifere.
3) I cambiamenti climatici globali:
a) l'effetto serra causato dall'aumento della
concentrazione di CO2 nell'atmosfera ha gravi
ripercussioni sull'assetto idrico del pianeta
b) l’aumento annuo della temperatura con
conseguente calo delle precipitazioni del 10% circa
causa l’aumento della desertificazione
c) variazione dei regimi pluviali anche nelle regioni a
clima freddo o temperato con aumento delle
precipitazioni nei periodi invernali (di 2-3 volte) e
diminuzione del 20-40% nei periodi primaverili.
I problemi dell’Africa
In molte aree dell’Africa per poter
usufruire dell’acqua è necessario:
alti livelli di tecnologia e risorse
finanziarie per accedere alle risorse
idriche del sottosuolo (perforazioni
molto profonde del terreno e sistemi
di pompaggio complessi)
 costosi processi per rendere
idropotabile l'acqua del mare
infrastrutture che permettano di
condurre l'acqua dove ve n'è
richiesta
impianti di depurazione delle acque
batteriologicamente impure: circa un
miliardo e 800 milioni di persone
possono accedere ad un'acqua
qualitativamente impura, contaminata
da batteri del tifo, del colera etc.
La crescente domanda nei prossimi
decenni a causa dell’aumento
demografico e la necessita’ di irrigare
i terreni per ottenere raccolti più
abbondanti, rendono sempre più
pressante il problema acqua.
I problemi dell’Asia
aree desertiche con disponibilità
idrica scarsa (es Medio Oriente)
necessità di alti livelli di tecnologia
e risorse finanziarie per accedere
alle risorse idriche
necessità di una pianificazione e
di uno sfruttamento razionale
nell’utilizzo delle risorse idriche che
tendono a una drastica riduzione
crescente urbanizzazione
verificatasi nei paesi in via di
sviluppo che ha determinato la
crescita di enormi quartieri sorti
senza alcuna pianificazione, senza
che fossero predisposte dalle
autorità locali condutture fognarie
ed idriche per la popolazione
insediata
guerre per l’acqua: ossia conflitti
che si prevedono sempre più accesi
per lo sfruttamento delle già scarse
riserve idriche
Le guerre dell’acqua
Molti dei conflitti incentrati sulle
risorse, come l'acqua, vengono
camuffati: chi controlla il potere
preferisce far passare le guerre per
l'acqua o per l'accaparramento di
materie prime come petrolio, oro,
diamanti... come fossero conflitti
etnici, tribali, religiosi, conflitti per
la sicurezza contro il terrorismo...!
Da molti anni persiste una grande tensione tra Turchia - da un lato - e Iran, Iraq e Siria dall'altro - per quanto riguarda i bacini del Tigri e dell'Eufrate, in quella terra che
conosciamo come la "Mesopotamia", la culla della civiltà
L’acqua c’è ma ….
In Africa le faglie sotterranee, superano di ben cento volte la quantità d’acqua
che si trova oggi in superficie. Le riserve maggiori si trovano nelle regioni
settentrionali dell’Africa: in Libia, Algeria e Chad, in enormi, e antichi, bacini
sedimentari. Si tratta di aree coperte da uno strato d’acqua spesso 75 metri. E
pensare che nel continente sono circa in 300 milioni a non avere accesso ad
acqua potabile - senza contare che, al momento, solo il 5% della terra
coltivabile è irrigata. È però sconsigliato scavare e posare condotte ad alta
portata senza prima aver svolto precise ricognizioni sullo stato delle riserve
locali, in alcune aree le riserve, una volta utilizzate, non sono infatti ricostituibili.
In altre parole: in quel caso quando l'acqua finisce finisce.
Il Medio Oriente è la chiara dimostrazione di come la
disponibilità d'acqua di un territorio dipenda anche dal
livello di tecnologia e dalle risorse finanziarie che
possono esser impiegate per far fronte alla domanda.
L'acqua, infatti, è necessaria non solo per usi civici ma è
sicuramente connessa al settore agricolo: qualora non
sia possibile disporne in quantità sufficienti, la
produzione cala vertiginosamente e si innesca un
circolo
vizioso
di
povertà
e
denutrizione.
Grazie ad una tecnologia molto avanzata e ad ingenti
risorse finanziarie, Israele è riuscito a soddisfare tutte le
esigenze del proprio Paese.
L’acqua non potabile fonte di malattie
In molti paesi la disponibilità d'acqua non implica la risoluzione dei problemi connessi alle
risorse idriche. L'acqua è una risorsa preziosa ma, per divenire potabile, deve esser
sottoposta a rigidi controlli e ad eventuali depurazioni per evitare che si trasformi in un
vettore di malattie ed infezioni. Il 50% delle morti infantili avviene in Africa. Bambini
malnutriti e già colpiti da altre malattie, prima fra tutte l’infezione da HIV, sono infatti a
maggior rischio di complicanze, la diarrea debilita i bambini e ne rallenta la crescita, in un
circolo vizioso. Inoltre si è calcolato che circa un miliardo e 800 milioni di persone
possono accedere ad un'acqua qualitativamente impura, contaminata da batteri del tifo,
del colera etc.
La crescente urbanizzazione verificatasi nei paesi in via di sviluppo ha, inoltre, determinato la crescita
di enormi quartieri sorti senza alcuna pianificazione, senza che fossero predisposte dalle autorità locali
condutture fognarie ed idriche per la popolazione insediata. Di qui un pericoloso incremento delle
infezioni a causa di "interferenze" fra acque potabili e acque inquinate: si determina un'enorme
disparità tra quartieri appartenenti ad uno stesso organismo urbano. I bambini risultano "soggetti a
rischio" per il maggiore bisogno di liquidi richiesto dalla loro struttura corporea.
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