Il 30 Gennaio 1933 un politico di origine austriaca, Adolf Hitler, viene nominato cancelliere della Germania. Si concretizza così la presa al potere del partito nazionalsocialista. All’ inizio agli ebrei erano imposte restrizioni sociali : come per esempio indossare una stella di David per farsi riconoscere, oppure di non poter vivere nei quartieri dove vivevano anche ariani (considerati una razza pura, superiore a quella ebrea), ma essi dovevano trasferirsi nei ghetti. Le deportazioni consistevano nel confiscare tutti i beni alle famiglie ebree, esse avvenivano attraverso camion per le merci oppure treni per chi abitava più lontano. Gli ebrei deportati (le deportazioni non colpivano solo gli ebrei ma anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova e ogni sorta di nemico politico) venivano condotti nei cosiddetti campi di lavoro, o campi di concentramento, dove venivano spogliati di tutto anche della propria dignità. Tutto questo avveniva nel 1939. I campi di concentramento più importanti si concentravano nell’ asse Auschwitz- Bikernau- Monowitz. Nel 1931 la comunità ebrea in Europa era pari a nove milioni di ebrei. Nel 1945 la comunità ebrea in Europa ammontava a due milioni di ebrei. I kindertransport erano treni che,con l’ autorizzazione degli ufficiali tedeschi, permettevano ai bambini ebrei con una sola valigia e sotto i dodici anni rimasti senza familiari, di andare in Inghilterra. In Italia la shoah deportò menti come quella Primo Levi. Ma ci furono anche persone come Giorgio Perlasca che non vollero stare in silenzio e salvarono moltissimi ebrei. Il 27 Gennaio 1945 furono abbattute le porte di Auschwitz e da allora ogni anno in questa data si ricorda quello che è stato.