OPPORTUNITÁ E RISCHI DI UN FENOMENO SOCIALE
“VOLANO” DI UN NUOVO
MECCANISMO DI COMUNICAZIONE
dott. Maurizio Vescovi -Presidente SNAMID Parmadott.ssa Marisa Mengarelli -Psicologa clinica-
Internet e le tecnologie digitali
offrono opportunità straordinarie di
accesso a nuove informazioni
MA
trasformano il modo di
analizzare le cose e i
meccanismi stessi dell’apprendimento?
Passando dalla pagina di carta
allo schermo perdiamo la
capacità di concentrazione?
Cioè corriamo il rischio di
ragionare in modo più superficiale?
Diventiamo dei “PANCAKE PEOPLE”?
Come dice il commediografo
Richard Foreman
larghi e sottili come una frittella.
L’analisi profonda corre il
rischio di diventare innaturale?
TECNOFILI
o
TECNOFOBI?
È questo il problema?
INTERNET
Uccide la creatività individuale?
Jerome Lanier, il genio
dell’intelligenza artificiale.
Derrick de Kerckhove:
“La mente accresciuta”
“È la mente così come la conosciamo dentro le
nostre teste, ma esteriorizzata, condivisa,
moltiplicata, accelerata, accessibile in ogni singolo
elemento e generalmente elaborata in un processo
connettivo che avviene fuori dalle nostre teste”.
“La mente accresciuta”, D. de Kerckhove, e-pub
Tre sono le caratteristiche fondamentali della rete:
connettività
ipertestualità
interattività
Tutte e tre definiscono la virtualità.
L’individuo, utilizzando abitualmente Internet, sviluppa capacità
cognitive ulteriori: ha una mente che gli permette di conservare una
propria identità individuale ma, nel contempo, partecipa
all’intelligenza collettiva attingendo sapere e condividendo
esperienze.
Si tratta di una mente “connettiva” piuttosto che collettiva.
Le nuove tecnologie influenzano
la struttura stessa del cervello?
Proprio a livello cellulare?
Le relazioni influenzano
la struttura stessa del cervello
La Scuola dovrebbe abituare
ad usare con saggezza le nuove tecnologie.
Educatori e bibliotecari si
stanno abituando all’idea che
tutta l’informazione possa essere
distribuita in forma digitale?
Videoconferenza , e-Learning
Il “MEZZO” conta?
McLuhan ci dice di sì.
Il libro aiuterebbe la concentrazione.
Senza libri è più difficile concentrarsi e
si è spinti a cercare di volta in volta
su Internet nozioni fin qui apprese e
archiviate nella nostra memoria profonda.
La perdita della memoria di
lungo periodo è un rischio?
L’esercizio della libertà
richiede responsabilità,
capacità di mettere a fuoco
i problemi, di risolverli
anche nell’universo digitale.
Quando una nuova tecnologia
diventa di uso comune tende
a cambiare e nostre abitudini,
il modo in cui lavoriamo e
il modo in cui socializziamo
ed educhiamo i nostri figli.
È successo in passato con l’alfabeto e
l’introduzione della stampa.
Sharon Begley, Newsweek
Pubblicato su: “Internazionale, 17 marzo 2011”
“Twitter e Facebook hanno rivoluzionalo la nostra
vita. Con una conseguenza imprevista: troppe
informazioni paralizzano il cervello e spingono a
prendere decisioni sbagliate.
Le scelte migliori si fanno
SOTTO LA DOCCIA…..”
Strumento di comunicazione
può diventare anche di
incomunicabilità?
“Città senza wi-fi, Italia da Preistoria”
Articolo di Raffaello Masci
Fonte: La Stampa
Giovedì, 7 ottobre 2010
Italy (ind.)
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Italy
Aggiornamento
Lunedì, 11 ottobre 2010
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Qual è l’atteggiamento dei GENITORI
nei confronti della Rete?
LE PAURE:
1. cattivi incontri: da appuntamenti virtuali ad appuntamenti reali;
2. sottrae tempo alle attività formative come studio/sport;
3. superficialità di comunicazione e di rapporti: un cattivo esempio;
4. un mondo virtuale che non prepara al mondo reale;
5. minaccia del “nuovo”: qualcosa che non conosciamo bene;
6. perdita del controllo: cadere nella dipendenza.
Chi sono gli ADOLESCENTI?
Il punto di vista Biologico
 Il cervello continua i suoi processi di maturazione fino circa ai 20 anni.
 L'area del cervello maggiormente coinvolta
corteccia prefrontale, la parte dell'encefalo
complesso, che permette il ragionamento
conseguenze, di dare priorità, di controllare
comportamento a tutto questo.
in questa evoluzione è la
responsabile del pensiero
astratto, di anticipare le
gli impulsi, e di adattare il
Biologicamente, gli adolescenti, non hanno le stesse capacità di controllare le
loro azioni e prendere decisioni totalmente ponderate come gli adulti.
Quali conseguenze
Bassa percezione del rischio sia a livello individuale che di gruppo
inoltre
Popolazione addictive integrata e non più marginale: sempre più le persone
affette da dipendenza non mostrano “caratteristiche” indesiderabili
Difficoltà ad individuare gli indicatori di malattia
Percezione dell’addictive risk molto bassa
Usare la Rete:
Normalità vs Problematic Internet Use (P.I.U.)
Kandell ,J.J. “Internet addiction on campus: the vulnerability of college students.”
CyberPsychology & Behavior 1998; 1:11–7
• a reduced level of parental monitoring,
• free access to the Internet (particularly on university campuses),
• the great availability of free time.
Milani L.,Osualdella, Di Blasio, P.
“Quality of interpersonal relationships and Problematic Internet Use in adolescence”
Cyberpsychology & Behavior, Volume 12, Number 6, 2009
Campione:
n=98 (52 femmine), età 14/19
63,3% (n= 62) del campione non ha mostrato particolari problemi
P.I.U.:
• allungamento dei tempi di navigazione
• relazioni interpersonali non soddisfacenti
• stile di coping tendente all’evitamento
• scopo principale socializzare
Come comportarsi?
1) Non perdere di credibilità:
VIGILARE senza CONTROLLARE
NON DEMONIZZARE senza CONOSCERE
CONDIVIDERE senza AUTOINVITARSI
2) Fornire informazioni corrette:
COME PROTEGGERE LE INFORMAZIONI SENSIBILI
I.A.D. -Internet Addiction DisorderFATTORI di RISCHIO
1. psicopatologie preesistenti: in più del 50% dei casi la IAD può essere indotta da
alcuni tipi di disturbi psichici preesistenti come depressione, disturbo ossessivocompulsivo, disturbo bipolare, compulsione sessuale, dipendenze;
2. condotte a rischio: fare uso di sostanze, cercare forti sensazioni, riduzione delle
esperienze di vita e di relazione “reali”;
3. eventi di vita sfavorevoli: problemi lavorativi, familiari;
4. potenzialità psicopatologiche: sentimenti di onnipotenza che, favoriti dallo
anonimato, possono degenerare in pedofilia virtuale, sesso virtuale, creazione di false
identità, gioco d’azzardo, etc-
I.A.D. : una dipendenza diversa?
Dominanza: l’attività (come la sostanza) domina costantemente pensieri e comportamenti
Tolleranza: è presente nel tempo la necessità di incrementare la quantità di attività (o di
sostanza) per ottenere l’effetto piacevole, il quale tende altrimenti ad esaurirsi
Astinenza: quando si interrompe o si riduce il comportamento (la sostanza) compare un
senso di malessere psicofisico
Instabilità dell’umore: l’inizio dell’attività (come l’assunzione della sostanza) induce dei
cambiamenti nel tono dell’umore
Negazione del problema: è presente, come in tutte le dipendenze, soprattutto nella fase
della “luna di miele”, cioè quando il comportamento (come l’uso della sostanza) determina
ancora prevalentemente una sensazione piacevole
Conflitto: è conseguenza del comportamento disturbato, e determina evidenti
conseguenze sull’armonico adattamento familiare, sociale, scolastico e lavorativo
Ricadute: vi è la frequente tendenza a ricominciare l’attività (come l’uso della sostanza)
dopo averla interrotta
I.A.D. : 7 domande per riconoscerla
I.A.S. - Internet Addiction Syndrome
Web Addiction
P.C.U. - Pathological Computer/Internet Use
Il test risulta positivo nel caso in cui l’intervistato risponda affermativamente ad almeno
cinque della seguenti domande:
1.
Ti senti eccessivamente assorbito da Internet (pensi al collegamento precedente o pianifichi già la
prossima sessione on-line)?
2.
Senti il bisogno di passare sempre più tempo collegato alla Rete per ottenere la stessa
soddisfazione?
3.
Hai ripetutamente tentato di controllare, ridurre o interrompere l’uso di Internet, ma senza successo?
4.
Ti senti irrequieto, nervoso, depresso o irritabile quando tenti di ridurre o interrompere l’uso di
Internet?
5.
Rimani on-line più a lungo di quanto originariamente intendessi?
6.
Hai mentito ai familiari, al terapeuta o ad altri per nascondere l’entità del tuo coinvolgimento nella
Rete?
7.
Usi Internet come mezzo per scappare dai problemi o per alleviare l’umore disforico (per esempio,
sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione)
I.A.D. : tante forme di dipendenza
Secondo Kimberly Young, fondatrice del Center for Online
Addiction USA, sono stati riconosciuti 5 tipi specifici di dipendenza
online:
Sesso virtuale scaricamento, utilizzo e commercio di materiale pornografico online, o
frequentazione di chat-room per soli adulti
Relazioni virtuali: gli individui che ne sono affetti diventano troppo coinvolti in relazioni
online o possono intraprendere un adulterio virtuale
Giochi di rete: comprende una vasta categoria di comportamenti, compreso il gioco
d'azzardo patologico, i videogame, lo shopping compulsivo e il commercio online compulsivo
Sovraccarico cognitivo: gli individui trascorreranno sempre maggiori quantità di tempo
nella ricerca e nell'organizzazione di dati dal Web.
Gioco al computer: questi giochi non prevedono l'interazione di più giocatori e non sono
giocati in rete
….. altri osservatori aggiungono …..
Connessione, aggiornamento e controllo della propria pagina web
Amicodipendenza ovvero la ricerca di nuove amicizie virtuali da poter registrare
sul proprio profilo
IL TRATTAMENTO
A Brusson (Valle d’Aosta)
la “Terapia del Bosco”
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