APPARIZIONE DEI
DIRITTI DELLE DONNE

IL RICORSO ALLE LEGGI DI NATURA, LE UNICHE
RITENUTE IMMODIFICABILI, SERVIVA PER LEGITTIMARE
LA SITUAZIONE DI DISEQUILIBRIO ALL’INTERNO
DELLA FAMIGLIA E IL MANCATO ACCESSO DELLE
DONNE ALLA VITA COSÌ DETTA “PUBBLICA” CHE NE
ERA IL RIFLESSO.

ALL’UOMO ERA PERMESSO DI VIVERE ED AGIRE IN
ENTRAMBE LE SFERE, LA DONNA A CAUSA DELLA SUA
CONFORMAZIONE BIOLOGICA ERA GIUDICATA
ADATTA A VIVERE SOLO NELLA SFERA PRIVATA

“IL SISTEMA POLITICO E CULTURALE È STRUTTURATO
DUNQUE SULLA SEPARAZIONE TRA PUBBLICO E
PRIVATO. IL PRIVATO VIENE VISSUTO COME UNA
STRUTTURA SEPARATA DAL MONDO, DOVE È POSSIBILE
SALVAGUARDARE UNA SFERA DI RELAZIONI NATURALI. LA
SEPARAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO, PERÒ, HA
SIGNIFICATO PER LA METÀ FEMMINILE DELLA
SOCIETÀ, NON SOLO LA PRIVAZIONE DEI DIRITTI
CIVILI E POLITICI, MA ANCHE LA PERDITA
DELL’AUTONOMIA NECESSARIA PER PARTECIPARE ALLA
GESTIONE DELLA COMUNITÀ E CONDIVIDERE LE SCELTE
RELATIVE AI CONTENUTI E ALLE REGOLE DELLA VITA
COMUNE”
QUESTA
SEPARAZIONE/COMPLEMENTARIETÀ
DI ATTIVITÀ E VALORI HA RICADUTE ANCHE
NELLA EDUCAZIONE E NELLA MORALE MA
ANCHE NELLE FORME GIURIDICHE CHE
SONO PRINCIPALMENTE DISPOSIZIONI DI
ESCLUSIONE DELLE DONNE DA
ATTIVITÀ E LAVORI RISERVATI AGLI
UOMINI
 DIRITTO DI PARTECIPARE AL
GOVERNO DELLA NAZIONE E DI
VOTARE ED ESSERE VOTATE


L’UOMO RAZIONALE È PER
ECCELLENZA L’INDIVIDUO DI
SESSO MASCHILE, MENTRE SI
ASSUME CHE NELLE DONNE
PREVALGA L’EMOTIVITÀ, IL
SENTIMENTO, CARATTERI INADATTI
ALLE DECISIONI ECONOMICHE,
POLITICHE E GIURIDICHE.
RIVOLUZIONE FRANCESE
DIMOSTRAZIONI DI FOLLA (MICCE
INCENDIARIE)
 DIBATTITI
 CLUBS
 GIORNALI


L’ATTIVISMO FEMMINILE DURANTE LE VARIE
FASI DELLA RIVOLUZIONE FRANCESE FU
CONSIDERATA DA BURKE UNO DEI SEGNALI
DELLA NEGATIVITÀ DI TALE MOVIMENTO

DIBATTITO DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE
NEL 1793: UNA LEGITTIMA DOMANDA, ALLA
LUCE DI QUELLA CHE ERA STATA LA
CONSUETUDINE SECOLARE: NELLA CATEGORIA
DEGLI ESSERI UMANI DOVEVANO ANCHE ESSERE
RICOMPRESE LE DONNE?
PIERRE GUYOMAR,VICINO AI
GIRONDINI ERA ANCHE MEMBRO DEL
CERCLE SOCIAL, UNO DEI PRIMI E
POCHI CLUB AD ACCOGLIERE LE
DONNE, CHE SI CARATTERIZZÒ PER
LE RIVENDICAZIONI IN MATERIA DEI
DIRITTI DELLE DONNE NELL’AMBITO
POLITICO MA SOPRATTUTTO CIVILE.
 1793 CHIUSURA DEI CLUB FEMMINILI

LA RIVENDICAZIONE DEI DIRITTI FEMMINILI



CONDORCET: SUR L’ADMISSION DES
FEMMES AU DROIT DE CITÈ (1790)
OLYMPE DE GOUGES:
DÉCLARATION DES DROITS DE LA
FEMME ET DE LA CITOYENNE (1791)
MARY WOLLSTONECRAFT: A
VINDICATION OF THE RIGHTS OF
WOMAN (1792)
CONDORCET (1743-1794)

“L’ABITUDINE PUÒ FAMILIARIZZARE
GLI UOMINI CON LA VIOLAZIONE DEI
LORO DIRITTI NATURALI, AL PUNTO
CHE, TRA QUELLI CHE LI HANNO PERDUTI,
NESSUNO SI SOGNA DI RECLAMARLI, NÉ
CREDE DI AVER PROVATO UN’INGIUSTIZIA.
SONO PROPRIO ALCUNE DI QUESTE
VIOLAZIONI CHE SONO SFUGGITE AI
FILOSOFI E AI LEGISLATORI, MENTRE SI
OCCUPANO COL MASSIMO ZELO DI
ISTITUIRE I DIRITTI UNIVERSALI DEGLI
INDIVIDUI DELLA SPECIE UMANA, PER
FARNE IL FONDAMENTO UNICO DELLE
ISTITUZIONI POLITICHE”

“PER ESEMPIO, TUTTI NON HANNO VIOLATO IL
PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA DEI DIRITTI,
PRIVANDO TRANQUILLAMENTE LA METÀ DEL
GENERE UMANO DI QUELLO DI CONCORRERE
ALLA FORMAZIONE DELLE LEGGI, ESCLUDENDO
LE DONNE DAL DIRITTO DI CITTADINANZA? ESISTE
UNA PIÙ FORTE PROVA DEL POTERE DELL’ABITUDINE,
ANCHE SUGLI UOMINI ILLUMINATI, DI QUELLA DI VEDER
INVOCARE IL PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA DEI DIRITTI
A FAVORE DI TRE O QUATTROCENTO UOMINI PRIVATI DI
ESSO DA UN PREGIUDIZIO ASSURDO, E DI
DIMENTICARSENE RIGUARDO A DODICI MILIONI
DI DONNE?”

“PERCHÉ QUESTA ESCLUSIONE NON FOSSE UN ATTO DI
TIRANNIA, BISOGNEREBBE O PROVARE CHE I DIRITTI
NATURALI DELLE DONNE NON SONO
ASSOLUTAMENTE GLI STESSI DI QUELLI DEGLI
UOMINI, O MOSTRARE CHE ESSE NON SONO CAPACI
DI ESERCITARLI. ORA, I DIRITTI DEGLI UOMINI DERIVANO
UNICAMENTE DAL FATTO CHE ESSI SONO ESSERI
SENSIBILI, SUSCETTIBILI DI ACQUISIRE IDEE MORALI
E DI RAGIONARE SU QUESTE IDEE. COSÌ LE DONNE,
DAL MOMENTO CHE HANNO QUESTE STESSE QUALITÀ,
HANNO NECESSARIAMENTE UGUALI DIRITTI.”

“O NESSUN INDIVIDUO DELLA SPECIE
UMANA HA DEI DIRITTI VERI, O TUTTI
HANNO GLI STESSI; E COLUI CHE VOTA
CONTRO IL DIRITTO DI UN ALTRO,
QUALE CHE SIA LA SUA RELIGIONE, IL
SUO COLORE O IL SUO SESSO, HA DA
QUEL MOMENTO IN POI RINUNCIATO
AI PROPRI”
ECCELLENZE

“AMMETTENDO NEGLI UOMINI UNA SUPERIORITÀ DI
SPIRITO CHE NON SIA LA CONSEGUENZA
NECESSARIA DELLA DIFFERENZA D’EDUCAZIONE (IL
CHE NON È AFFATTO PROVATO, E DOVREBBE ESSERLO PER
POTER, SENZA INGIUSTIZIA, PRIVARE LE DONNE DI UN
DIRITTO NATURALE), QUESTA SUPERIORITÀ NON PUÒ
CONSISTERE CHE IN DUE PUNTI. SI DICE CHE NESSUNA
DONNA HA FATTO SCOPERTE IMPORTANTI NELLE SCIENZE,
HA DATO PROVE DI GENIO NELLE ARTI, NELLE LETTERE ECC.;
MA, SENZA DUBBIO, NON SI PRETENDERÀ AFFATTO
DI ACCORDARE IL DIRITTO DI CITTADINANZA AI
SOLI UOMINI DI GENIO”
DEBOLEZZA FISICA

“SAREBBE DIFFICILE PROVARE CHE LE DONNE SONO
INCAPACI DI ESERCITARE I DIRITTI DI CITTADINANZA
PERCHÉ ESSERI ESPOSTI A GRAVIDANZE E A
INDISPOSIZIONI PASSEGGERE, NON POTREBBERO
ESERCITARE DEI DIRITTI DI CUI NESSUNO SI È MAI
IMMAGINATO DI PRIVARE QUELLI CHE HANNO LA
GOTTA OGNI INVERNO E CHE SI AFFREDDANO
FACILMENTE?”
FAMIGLIA/CASA

“MA SI DIRÀ, QUESTO CAMBIAMENTO SARÀ CONTRARIO AL BENE
GENERALE, PERCHÉ ALLONTANERÀ LE DONNE DAI DOVERI
CHE LA NATURA LE HA RISERVATO. QUESTA OBIEZIONE MI
APPARE POCO FONDATA. QUALSIASI FORMA DI COSTITUZIONE SI
STABILISCA È CERTO CHE NEL PRESENTE STATO DI CIVILIZZAZIONE
FRA LE NAZIONI EUROPEE, SARÀ NECESSARIO SOLO UN
LIMITATO NUMERO DI CITTADINI CHE SI OCCUPI DEGLI
AFFARI PUBBLICI…LA PRINCIPALE FONTE DI QUESTA PAURA È
L’IDEA CHE OGNI PERSONA AMMESSA AI DIRITTI DI CITTADINANZA
ASPIRI IMMEDIATAMENTE A GOVERNARE GLI ALTRI…. E COSÌ È APPENA
IL CASO DI CREDERE CHE PERCHÉ LE DONNE POSSONO DIVENTARE
MEMBRI DI ASSEMBLEE NAZIONALI, CHE ESSE ABBANDONEREBBERO I
LORO BAMBINI, LE LORO CASE E I LORO DOVERI”
1786 SPOSA SOPHIE DE
GROUCHY
 SALOTTO LETTERARIO
 TRADUZIONE IN FRANCESE
DELLE OPERE DI THOMAS PAINE
E ADAM SMITH

OLYMPE DE GOUGES (1748-1793)

“UOMO, SEI CAPACE D’ESSERE GIUSTO? E’ UNA DONNA CHE TI PONE
LA DOMANDA; TU NON LA PRIVERAI ALMENO DI QUESTO DIRITTO
DIMMI? CHI TI HA CONCESSO LA SUPREMA AUTORITÀ DI
OPPRIMERE IL MIO SESSO? LA TUA FORZA? IL TUO
INGEGNO? OSSERVA IL CREATORE NELLA SUA SAGGEZZA;
SCORRI LA NATURA IN TUTTA LA SUA GRANDEZZA, DI CUI
TU SEMBRI VOLERTI RAFFRONTARE, E DAMMI, SE HAI IL
CORAGGIO, L’ESEMPIO DI QUESTO TIRANNICO POTERE. RISALI
AGLI ANIMALI, CONSULTA GLI ELEMENTI, STUDIA I VEGETALI, GETTA
INFINE UNO SGUARDO SU TUTTE LE MODIFICAZIONI DELLA MATERIA
ORGANIZZATA; E RENDI A TE L’EVIDENZA QUANDO TE NE OFFRO I
MEZZI;
CERCA,
INDAGA
E
DISTINGUI,
SE
PUOI,
I
SESSI
NELL’AMMINISTRAZIONE DELLA NATURA. DAPPERTUTTO TU LI
TROVERAI CONFUSI, DAPPERTUTTO ESSI COOPERANO IN UN INSIEME
ARMONIOSO A QUESTO CAPOLAVORO IMMORTALE”

“SOLO L’UOMO S’È AFFASTELLATO UN
PRINCIPIO DI QUESTA ECCEZIONE.
BIZZARRO, CIECO, GONFIO DI SCIENZA E
DEGENERATO, IN QUESTO SECOLO
ILLUMINATO E DI SAGACITÀ,
NELL’IGNORANZA PIÙ STUPIDA, VUOLE
COMANDARE DA DESPOTA SU UN
SESSO CHE HA RICEVUTO TUTTE LE
FACOLTÀ INTELLETTUALI;
PRETENDE DI GODERE DELLA
RIVOLUZIONE, E RECLAMA I SUOI
DIRITTI ALL’UGUAGLIANZA, PER NON DIRE
NIENTE DI PIÙ”.

“LE MADRI, LE FIGLIE, LE SORELLE, RAPPRESENTANTI
DELLA NAZIONE, CHIEDONO DI POTERSI COSTITUIRE
IN ASSEMBLEA NAZIONALE.
CONSIDERANDO CHE L'IGNORANZA, L'OBLIO O
IL DISPREZZO DEI DIRITTI DELLA DONNA
SONO LA CAUSE DELLE DISGRAZIE PUBBLICHE
E DELLA CORRUZIONE DEI GOVERNI, HANNO
DECISO DI ESPORRE, IN UNA DICHIARAZIONE
SOLENNE, I DIRITTI NATURALI, INALIENABILI E SACRI
DELLA DONNA”

ARTICOLO I: LA DONNA NASCE LIBERA E HA GLI
STESSI DIRITTI DELL'UOMO. LE DISTINZIONI SOCIALI
NON POSSONO ESSERE FONDATE CHE
SULL'INTERESSE COMUNE.
ARTICOLO II: LO SCOPO DI OGNI ASSOCIAZIONE
POLITICA È LA CONSERVAZIONE DEI DIRITTI
NATURALI E IMPRESCRITTIBILI DELLA DONNA E
DELL'UOMO: QUESTI DIRITTI SONO LA LIBERTÀ, LA
PROPRIETÀ. LA SICUREZZA E SOPRATTUTTO LA
RESISTENZA ALL'OPPRESSIONE.
ARTICOLO III: IL PRINCIPIO DI OGNI SOVRANITÀ
RISIEDE ESSENZIALMENTE NELLA NAZIONE. CHE È
LA RIUNIONE DELLA DONNA E DELL'UOMO:
NESSUN ORGANO, NESSUN INDIVIDUO PUÒ
ESERCITARNE AUTORITÀ CHE NON PROVENGA
ESPRESSAMENTE DA LORO.
ARTICOLO IV

LA LIBERTÀ E LA GIUSTIZIA
CONSISTONO NEL RESTITUIRE TUTTO
QUELLO CHE APPARTIENE AGLI ALTRI;
COSÌ L’ESERCIZIO DEI DIRITTI
NATURALI DELLA DONNA HA
COME LIMITI SOLO LA TIRANNIA
PERPETUA CHE L’UOMO LE
OPPONE; QUESTI LIMITI DEVONO
ESSERE RIFORMATI DALLE LEGGI DELLA
NATURA E DELLA RAGIONE

ARTICOLO VI: LA LEGGE DEVE ESSERE L'ESPRESSIONE
DELLA VOLONTÀ GENERALE:TUTTE LE CITTADINE E I
CITTADINI DEVONO CONCORRERE PERSONALMENTE. O
CON I LORO RAPPRESENTANTI. ALLA SUA FORMAZIONE; ESSA
DEVE ESSERE UGUALE PER TUTTI: TUTTE LE CITTADINE E TUTTI I
CITTADINI, ESSENDO UGUALI AI SUOI OCCHI, DEVONO ESSERE
UGUALMENTE AMMESSI A TUTTE LE DIGNITÀ, POSTI E IMPIEGHI
PUBBLICI, SECONDO LE LORO CAPACITÀ E SENZA ALTRE
DISTINZIONI CHE QUELLA DELLE LORO VIRTÙ E DEI LORO
TALENTI.

ARTICOLO VII: NON È ESCLUSA NESSUNA DONNA; ESSA È
ACCUSATA, ARRESTATA E DETENUTA NEI CASI STABILITI DALLA
LEGGE. LE DONNE OBBEDISCONO COME GLI UOMINI A QUESTA
LEGGE RIGOROSA.
ARTICOLO X

NESSUNO DEVE ESSERE MOLESTATO
PER LE SUE OPINIONI ANCHE DI
PRINCIPIO, LA DONNA HA IL
DIRITTO DI SALIRE SUL
PATIBOLO, ESSA DEVE AVERE
PURE QUELLO DI SALIRE SUL
PODIO SEMPRE CHE LE SUE
MANIFESTAZIONI NON TURBINO
L'ORDINE PUBBLICO STABILITO
DALLA LEGGE
“PER AVER VOLUTO ESSERE UOMO DI
STATO E DIMENTICATO LE VIRTÙ CHE SI
CONVENGONO AL SUO SESSO”
MARY WOLLSTONECRAFT
1759-1797
DONNE/SPECIE UMANE

“CONSIDERO LE DONNE DELLE
CREATURE UMANE CHE ALLO STESSO
MODO DELL’UOMO SONO STATE
POSTE SULLA TERRA PER SVILUPPARE
LE PROPRIE FACOLTÀ”
EDUCAZIONE

“UN SISTEMA EDUCATIVO
FALLACE, SUGGERITO DA LIBRI
SULL’ARGOMENTO SCRITTI DA
UOMINI CHE, ANSIOSI DI
RENDERE LE DONNE AMANTI
SEDUCENTI PIUTTOSTO CHE
MOGLI FEDELI E MADRI RAZIONALI,
HANNO GUARDATO A LORO COME
FEMMINE E NON COME A ESSERI
UMANI”
EMILE-ROUSSEAU

“POTREI ESSERE ACCUSATA DI ARROGANZA MA DEVO
DICHIARARE CIÒ IN CUI CREDO FERMAMENTE E CIOÈ
CHE TUTTI GLI SCRITTORI CHE HANNO PARLATO
DELL’EDUCAZIONE FEMMINILE, DA ROUSSEAU AL DR.
GREGORY HANNO CONTRIBUITO A RENDERE LE
DONNE PIÙ ARTIFICIALI, DEBOLI DI CARATTERE
PIÙ DI QUANTO LO SAREBBERO STATE E DI
CONSEGUENZA DEI MEMBRI DELLA SOCIETÀ MENO
UTILI”

“IO DESIDERO PERSUADERE LE DONNE A
COMPORTARSI IN MODO DA ACQUISIRE
FORZA, NELLA MENTE E NEL CORPO, E
A CONVINCERLE CHE LE FRASI DOLCI, LA
DELICATEZZA DEI SENTIMENTI E I GUSTI
RAFFINATI SONO SPESSO ASSOCIATI ALLA
DEBOLEZZA….E ALLE PERSONE CHE
SUSCITANO PIETÀ, OGGETTO DI
DISPREZZO”

“ROUSSEAU AFFERMA CHE LA DONNA NON DOVREBBE MAI
SENTIRSI INDIPENDENTE E CHE DOVREBBE ESSERE
GOVERNATA DAL TIMORE DI ESERCITARE LA SUA NATURALE
ASTUZIA;

ELLA DOVREBBE DIVENTARE UNA SCHIAVA CIVETTUOLA AL
FINE DI ESSERE SEDUCENTE OGGETTO DI DESIDERIO,
DOLCE COMPAGNA DELL’UOMO OGNI QUALVOLTA EGLI
DECIDA DI SVAGARSI….E INSINUA CHE LA VERITÀ E LA FORZA,
PIETRE MILIARI DI TUTTE LE VIRTÙ UMANE, DEBBANO ESSERE
COLTIVATE CON LIMITATEZZA, GIACCHÈ LA GRANDE
LEZIONE DA IMPARTIRE ALLE DONNE CON RIGORE INESORABILE È
L’OBBEDIENZA”
APPELLO ALLE DONNE

“DESIDERO DIMOSTRARE CHE
L’ELEGANZA È INFERIORE ALLA
VIRTÙ, CHE IL PRIMO FINE DI
UN’AMBIZIONE LODABILE È DI
ACQUISIRE IL CARATTERE DI
ESSERE UMANO, A PRESCINDERE
DALLE DISTINZIONI SESSUALI, E CHE LE
OPINIONI SECONDARIE DOVREBBERO
ESSERE RICONDOTTE A QUESTA
SEMPLICE PIETRA DI PARAGONE”
ROUSSEAU: “È COLPA NOSTRA SE CI
PIACCIONO QUANDO SONO BELLE, SE LE
LORO MOSSE AGGRAZIATE CI SEDUCONO
SE L’ARTE CHE ESSE IMPARANO DA VOI CI
ATTIRA E CI INCANTA, SE CI PIACE VEDERLE
AGGIUSTATE CON GUSTO, SE
CONSENTIAMO LORO DI AFFILARE A
PIACERE LE ARMI CON CUI CI
SOTTOMETTONO? […] PIÙ VORRANNO
SOMIGLIARE AGLI UOMINI, MENO LI
DOMINERANNO ED È ALLORA CHE ESSI
DIVENTERANNO DAVVERO I PADRONI
 WOLLSTONECRAFT: IO NON VOGLIO
CHE ABBIANO IL POTERE SUGLI UOMINI: MA
SU SE STESSE”

VIRTÙ

“SE LE DONNE SONO PER NATURA
INFERIORI ALL’UOMO, LE LORO VIRTÙ
DEVONO AVERE LA STESSA NATURA,
O LA VIRTÙ È UN’IDEA RELATIVA; DI
CONSEGUENZA LA LORO
CONDOTTA DOVREBBE FONDARSI
SUGLI STESSI PRINCIPI E SULLO
STESSO SCOPO”
Età dei lumi

“IN QUESTA EPOCA DEI LUMI DOVREBBE ESSERE
LECITO CONTESTARE IL DIRITTO DIVINO DEI
MARITI E DEI RE SENZA ALCUN PERICOLO,E
ANCHE SE LA PERSUASIONE NON METTESSE A TACERE
GLI INTERLOCUTORI ESALTATI, TUTTAVIA
NELL’ATTACCARE UN PREGIUDIZIO COMUNE, I SAGGI
RIFLETTEREBBERO E LASCEREBBERO ALLE PERSONE
DALLA MENTE RISTRETTA IL COMPITO DI SCAGLIARSI
CON VEEMENZA E IN MODO SCONSIDERATO
CONTRO L’INNOVAZIONE”
Matrimonio e lavoro
“SE LE DONNE FOSSERO EDUCATE CON MAGGIOR METODO,
POTREBBERO PRATICARE ATTIVITÀ DI VARIO GENERE, E CIÒ
POTREBBE
SALVARNE
MOLTE
DALLA
PROSTITUZIONE
COMUNE E LEGALE.
LE DONNE NON SI SPOSEREBBERO PER TROVARE SOSTEGNO
CON LA TENACIA CON CUI GLI UOMINI ACCETTANO POSTI DAL
GOVERNO E TRASCURANO I RELATIVI DOVERI IMPLICITI; NÉ IL
TENTATIVO LODEVOLISSIMO DI MANTENERSI DA SOLE LE FAREBBE
DISCENDERE
AL
LIVELLO
DI
QUELLE
POVERE
CREATURE
ABBANDONATE CHE VIVONO DI PROSTITUZIONE. LE MODISTE E LE
SARTE NON VENGONO FORSE CONSIDERATE COME LORO PARI? I
POCHI
LAVORI
APERTI
ALLE
DONNE, BEN
DALL’ESSERE LIBERALI, SONO SERVILI”
LONTANI

“SE GLI UOMINI SPEZZASSERO CON GENEROSITÀ
LE NOSTRE CATENE E SI ACCONTENTASSERO
DELL’AMICIZIA
RAZIONALE
INVECE
DELL’OBBEDIENZA SERVILE, TROVEREBBERO
IN NOI FIGLIE PIÙ RISPETTOSE, SORELLE PIÙ
AFFETTUOSE, MOGLI PIÙ FEDELI E MADRI PIÙ
RAGIONEVOLI;
MIGLIORI.
LI
IN
UNA
PAROLA,
AMEREMMO
CITTADINE
DUNQUE
CON
MAGGIORE AFFETTO PERCHÉ AVREMMO IMPARATO
A RISPETTARE NOI STESSE”

“IN FUTURO, CREDO CHE LE DONNE
DOVREBBERO AVERE DELLE
RAPPRESENTANTI, INVECE DI VENIRE
ARBITRARIAMENTE GOVERNATE
SENZA AVERE ALCUN POTERE NELLE
DECISIONI DEL GOVERNO”
AMORE PER LA LIBERTÀ
 IMPORTANZA
DELL’EDUCAZIONE COME
MEZZO DI EMANCIPAZIONE
 RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI
NATURALI DELL’UOMO COME
BASE DA CUI PARTIRE PER
AFFERMARE L’UGUAGLIANZA DI
TUTTI GLI ESSERI UMANI

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

G. Bock, Le donne nella storia europea, Roma/Bari, Laterza, 2003

Condorcet, Sur l’admission des femmes au droit de citè, in Journal de la
société de 1789

G. Conti Odorisio, Storia dell’idea femminista in Italia, Torino, ERI, 1980

G. Conti Odorisio, La rivoluzione femminile, in Enciclopedia italiana di
scienze, lettere e arti, Appendice 2000, Istituto della enciclopedia italiana,
Roma, Treccani, 2001

O. De Gouges, Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne, 1791

G. Duby, M. Perrot, G. Fraisse M. Perrot (a cura di) Storia delle donne.
L’Ottocento, Bari, Laterza, 1998

J. Duran, Eight women philosophers: theory, politics, and feminism,
University of Illinois Press, 2006

A. Facchi, Breve storia dei diritti umani, Bologna, Il Mulino, 2007

J. J. Rousseau, Emilio o dell’educazione, Milano, vol. II, Fabbri Editori, 2001

M. Wollstonecraft, A Vindication of the Rights of Woman, 1792
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