Liceo Scientifico “E. Boggio Lera”
Catania
Comunicazione e testi:
le funzioni della lingua
Docente: Prof. S. Piccinini
Tirocinante: Simona Scoletta
CLASSE I B
Le tappe del nostro percorso…
Che cos’è un testo?
La comunicazione e le funzioni linguistiche
Il testo letterario
Scrittura
Comunicazione
Messaggio
Scopo
Lingua
Oralità
Autore
Segni linguistici
Fruitore
Parole
Testo
La parola testo deriva dal latino
TEXTUM, “tessuto”.
Numerose definizioni…
 Il
senso etimologico fa pensare al testo come ad un
tessuto, la cui trama è riccamente ordita
intrecciando vari fili.
 Il testo è una successione fissa di segni grafici
portatori di significati.
Il testo è uno strumento di comunicazione.
Il processo comunicativo secondo
Roman Jakobson
Elementi
Definizione
Emittente
È colui che invia il messaggio.
Messaggio
È ciò che viene comunicato
dall’emittente.
Destinatario (o ricevente)
È colui al quale è diretto (o che
riceve) il messaggio.
Codice
È ogni linguaggio che permette di
formulare il messaggio.
Canale
È il mezzo fisico che porta il
messaggio dall’emittente al
destinatario.
Contesto
È la situazione nell’ambito della
quale si comunica il messaggio.
Emittente
Contesto
Canale
Messaggio
Codice
Canale
Destinatario
Le funzioni della lingua
Scopo
Funzione
Tipo di testo
Informare, esporre, avvisare,
descrivere
Informativa (o denotativa o
referenziale)
Orari, avvisi, inserzioni,
verbali, cronache…
Esprimere sentimenti,
opinioni, stati d’animo
Espressiva (o emotiva)
Diari, memorie, confessioni,
lettere d’amore o di odio,
commenti critici…
Persuadere, esortare il
destinatario a modificare il
suo comportamento
Persuasiva (o conativa o
imperativa)
Leggi, divieti, regolamenti,
messaggi pubblicitari…
Stabilire il contatto tra
emittente e destinatario.
Facilitare la comunicazione.
Fàtica (o di contatto)
Saluti, intercalari, richiami
all’attenzione…
Spiegare e descrivere il
funzionamento della lingua
stessa.
Metalinguistica
Glossari, dizionari, manuali
di grammatica…
“Far poesia”. Arricchire il
messaggio con ulteriori
significati.
Poetica (o connotativa o
immaginativa)
Testi letterari in prosa e in
versi.
Adesso lavoreremo con tre testi differenti che trattano la
stessa tematica. Siete in grado di distinguere il testo
letterario dal testo non letterario?
TRIESTE: Capoluogo della regione Friuli-Venezia Giulia e
della provincia omonima. Adagiata sulla sponda orientale
del suo golfo, tra la costa e le alture carsiche, è il porto più
settentrionale del Mare Adriatico, al confine italo-sloveno,
e un importante centro commerciale e industriale. Il nucleo
più antico della città sorge su un promontorio, occupato
dal colle di San Giusto, il quale chiude a S il Porto Vecchio
con la stazione marittima. […]
[…] Ci misero circa un’ora ad arrivare all’Arsenale, un’ora di felicità
perfetta, nella notte chiara in quell’aria limpida, rinfrescata da un autunno
anticipato. Ella sedette sul muricciolo che fiancheggiava la via ed egli
rimase in piedi dominandola tutta. Vedeva proiettarsi quella testa,
illuminata da una parte dalla luce di un fanale, sul fondo oscuro:
l’Arsenale che giaceva sulla riva, tutta una città, in quell’ora morta. – La
città del lavoro!- disse egli sorpreso d’esser venuto là ad amare. Il mare,
chiuso dalla penisola di faccia, nascosto dalle casse, nella notte era sparito
dal panorama. Restavano le case sparse alla riva come su una scacchiera,
poi, più in là, un vascello di costruzione. La città del lavoro pareva anche
maggiore che non fosse. Alla sinistra, dei fanali lontani parevano segnarne
la continuazione.
Ho attraversata tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
TESTI D’USO E TESTI
LETTERARI
I messaggi verbali danno vita a testi verbali
orali e scritti di tipo diverso in relazione:
-Al contesto
-allo scopo
-al destinatario
Testi d’uso
Testi letterari
Testi della
comunicazione
quotidiana con scopi
pratici.
Opere artistiche con
scopo essenzialmente
estetico.
Informativo-referenziale
o persuasiva.
Poetico-espressiva con
una molteplicità di
significati.
La realtà
rappresentata
Riferimento a vicende
accadute e a persone
reali.
Finzione creata
dall’immaginario
dell’autore con
ambientazione
verosimile.
Il messaggio
Significato denotativo
Significato connotativo
Lo scopo
La funzione
Situazione comunicativa
Comunicazione letteraria
Emittente
L’autore del testo
Destinatario
Il lettore
Messaggio
Non sempre il messaggio che l’autore
voleva inviare al
lettore arriva realmente a quest’ultimo,
ciò per i motivi
più diversi (codice poco chiaro al
lettore, contesto
sconosciuto, ecc.)
Codice
Differenze di significato tra la lingua
letteraria e la lingua d’uso.
Contesto
Contesti
situazionali, linguistico-letterari,
storico-culturali, che
possono essere a noi poco noti
Qualche suggerimento per accostarsi
correttamente al testo letterario
 Collocare il testo nella situazione comunicativa in cui è stato
prodotto (CONTESTO SITUAZIONALE).
 Collocare il testo nella tradizione letteraria (CONTESTO
LINGUISTICO-LETTERARIO).
 Collocare il testo nel contesto storico-culturale.
E la classe rispose…
Grazie per l’attenzione!
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Power point Introduzione al testo narrativo a cura della prof.ssa