Approccio cognitivista
costruttivista
 costruisce attivamente la propria conoscenza
 interazione bidirezionale tra ambiente e individuo
 pensiero infantile e qualitativamente diverso dal
pensiero adulto
 gli stadi dello sviluppo cognitivo compaiono
secondo una sequenza invariante ed universale
Piaget
vita
Metodo
osservativo
clinico
critico
Epistemologia
Teoria di
sviluppo
Stadi
La vita di Piaget (1896-1980)
Piaget nasce in Svizzera nel 1896, da giovanissimo dimostra
interesse per le scienze, in particolare per la biologia e le scienze
naturali. La prima pubblicazione risale a quando aveva soli 11 anni e
si trattava di un articolo su un passero albino che aveva osservato in
un parco. Continuò la sua attività di scrittore pubblicando circa 50
libri. Intorno al 1920, durante un soggiorno di studi e ricerca a Parigi,
alla Sorbona, si avvicina alla psicologia. Agli inizi degli anno ’20 si
trasferisce a Ginevra, all’Istituto di Rosseau, dove conduce varie
ricerche sul linguaggio, il ragionamento, il pensiero morale. Cresce
l’interesse nell’autore di ampliare questi studi anche alla prima
infanzia e così conduce varie ricerche sui propri figli.
Oltre a svolgere un’intensa attività di ricerca, di incarichi di
insegnamento, di collaborazioni a riviste fonda il Centro
internazionale dell’ Epistemologia genetica.
Per la fama e la stima internazionale viene insignito di Lauree honoris
causa da diverse Università.
Jean Piaget (1896-1980)
• Piaget si interessa in primis di biologia
(studi sull’evoluzione animale)
• Successivamente sviluppa l’interesse per
l’EPISTEMOLOGIA ( origini della conoscenza).
• Collaborando con Binet cerca di comprendere i
processi attraverso i quali i bambini giungono ad
una conoscenza del mondo.
• L’intento è di costruire una teoria generale della
conoscenza
• Per tutta la vita fu affascinato dal modo
in cui gli esseri umani comprendono il
mondo
Epistemologia genetica
•
•
•
Epistemologia= ramo della filosofia che si occupa dello studio della
conoscenza
Per Piaget relazione tra soggetto pensante e oggetti della sua esperienza
Genetica non significa innato ma sviluppo, conoscenza
•
LA CONOSCENZA CHE UN BAMBINO HA DEL MONDO CAMBIA CON LO
SVILUPPO DEL SUO SISTEMA COGNITIVO
La teoria di Piaget
Ipotesi
innatista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
interna
Piaget
respinge
Piaget
propone
Ipotesi
ambientalista
Le strutture
cognitive hanno
un’origine
esclusivamente
ambientale
Teoria organismica
L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali,
né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle
proprie conoscenze
Orientamento teorico:Empirico o Innatista
INNATISTE – EMPIRISTE
“Io non sono né l’uno né l’altro essendo il mio problema
centrale quello della formazione congiunta di nuove strutture
che non sarebbero preformate né nell’ambiente né nel
soggetto stesso, nel corso degli stadi anteriori del suo
sviluppo”
Metodologia
OSSERVATIVO
METODI:
CLINICO
CRITICO
L’ipotesi di partenza è che lo sviluppo proceda senza improvvise modificazioni
ma attraverso un lento e graduale processo di adattamento del bambino
alla realtà circostante, frutto a sua volta dell’alternarsi del meccanismo di
assimilazione ed accomodamento.
Metodo osservativo
Le ricerche condotte da Piaget, sui suoi tre figli,
hanno preso in esame, mediante l’osservazione, i
comportamenti che i bambini mettono in atto nei
primi 2-3 anni di vita.
Le osservazioni vengono compiute in modo
sistematico e mirano a verificare o smentire
ipotesi teoriche.
Metodo clinico
Per bambini più grandi si adotta un altro tipo di metodologia
definito metodo clinico, esso consiste nell’avviare con i
bambini una conversazione partendo da domande
formulate, necessita seguire il corso del pensiero del
bambino senza forzarlo riuscendo comunque a condurlo
dove è interessato lo sperimentatore.
.
Tale metodo è rappresentato nell’opera La rappresentazione del mondo del
fanciullo (1926).
Metodo critico
Il metodo critico si differenzia dal clinico in quanto il
bambino è posto di fronte a una situazione
sperimentale basata sull’utilizzo di materiali e
oggetti che è invitato ad utilizzare seguendo le
istruzioni dello sperimentatore.
Il metodo critico ha in comune con il metodo clinico
l’uso del colloquio clinico fra bambino e adulto e
la flessibilità dell’esperimento. I lavori che si
basano sull’uso di tale metodo si caratterizzano
per impegno e rigore interpretativo.
Criticità
Punti di criticità:
In molti lavori manca il numero dei soggetti esaminati, inoltre, non sono
delineate le loro caratteristiche. I metodi utilizzati da Piaget rappresentano
spesso da soggetto a soggetto delle variazioni che non consentono
un’affidabile confrontollo delle situazioni.
Piaget osserva
“personalmente rifuggo sempre dal dare un’elaborazione statistica dei nostri
risultati. Non che mi dispiaccia la statistica ma, fare delle tabulazioni
statistiche dei risultati ottenuti, quando ogni bambino veniva intervistato
in modo diverso mi sembra si presti ad ampie critiche”
(Tanner,Inhelder,1956,p.89).
APPROCCIO BIOLOGICO
•
•
LA CRESCITA COGNITIVA E’ SIMILE ALLA CRESCITA BIOLOGICA:
UNA STRUTTURA ORGANIZZATA DIVENTA SEMPRE PIU’ DIFFERENZIATA
APPROCCIO STRUTTURALISMO
LE STRUTTURE COGNITIVE SONO CHIAMATE SCHEMI
UNO SCHEMA E’ UN PATTERN ORGANIZZATO DI COMPORTAMENTI
PER ESEMPIO LO SCHEMA DEL “SUCCHIARE”
CON LA CRESCITA IL BAMIBNO DIFFERENZIERA’ OGGETTI DA SUCCHIARE E
OGGETTI DA NON SUCCHIARE
Approccio stadiale
Piaget sostiene che lo sviluppo avviene attraverso una serie di
stadi.
Uno stadio è un periodo di tempo in cui il pensiero e il
comportamento del bambino, in una varietà di situazioni,
riflettono un particolare tipo di struttura mentale
APPROCCIO STADIALE
CARATTERISTICHE:
1- Uno stadio è una totalità strutturata in stato di equilibrio
Ogni stadio ha una sua struttura diversa che determina un diverso odo di
interagire con l’ambiente (cambiamenti qualitativi)
2-Uno stadio deriva dal precedente, lo incorpora e prepara lo stadio
successivo.
Impossibile la regressione
3- Gli stadi seguono una sequenza invariante
4- Gli stadi sono universali
5-Ciascun stadio include una preparazione ad essere
Il concetto di stadio di sviluppo
• Stadio di sviluppo: tappa di crescita caratterizzata
da un particolare modo di pensare il mondo,
secondo certi schemi.
• Ogni stadio è qualitativamente diverso dai
precedenti e successivi ed internamente coerente.
Integrazione gerarchica tra stadi
• 4 stadi principali  3 momenti di profonda
riorganizzazione mentale per ricreare un equilibrio
più complesso e adatto all’ambiente
Stadi di sviluppo cognitivo
Stadio
Età
Descrizione
0-2 anni
Il bambino “comprende” il mondo in base
a ciò che può fare con gli oggetti
e con le informazioni sensoriali
Preoperatorio
2-7 anni
Si rappresenta mentalmente gli oggetti
e può usare i simboli (le parole e le immagini
mentali)
Operatorio
concreto
7-12
anni
Compare il pensiero logico e la capacità di
compiere operazioni mentali
(classificazione, seriazione, ecc.)
Operatorio
formale
dai 12
anni
È capace di organizzare le conoscenze in
modo sistematico e pensa in termini
ipotetico-deduttivi
Sensomotorio
1. Senso-motorio (0 - 18/24 mesi)
Passaggio da un organismo “riflesso” ad uno “riflessivo”.
La conoscenza del mondo deriva dai sensi e dalle azioni sugli oggetti.
Non vi è una rappresentazione mentale interna degli oggetti.
Suddiviso in 6 sotto-stadi
I 6 sotto-stadi del periodo senso-motorio
1.
2.
3.
4.
5.
6.
(0-1 mese): esercizio dei riflessi (applicati a nuovi oggetti)
(1-4 mesi): reazioni circolari primarie (prime abitudini, azioni
centrate sul proprio corpo)
(4-8 mesi): reazioni circolari secondarie (azione sugli oggetti
esterni, studio conseguenza azione – visione + prensione)
(8-12 mesi): schemi di azioni intelligenti (mezzi fini: sequenza
di azioni per raggiungere uno scopo – tentativi di assimilazione
dell’oggetto a schemi posseduti per conoscerlo)
(12-18 mesi): reazioni circolari terziarie (azioni complesse sugli
oggetti – prove ed errori – variazioni per sperimentare e
comprendere meglio gli eventi)
(18-24 mesi): pensiero simbolico(rappresentazione mentale
della realtà: permanenza dell’oggetto – imitazione differita –
gioco simbolico – pianificazione azioni in base a realtà
immaginate)
Caratteristiche senso-motorio
1.
2.
3.
4.
Il bambino apprende le proprietà degli oggetti e le loro relazioni
Le strutture cognitive diventano più organizzate
I comportamenti diventano più intenzionali
Il sé si differenzia dall’ambiente
Periodo sensomotorio
In principio le strutture basate su riflessi sono molto semplici
come la suzione.
Se diamo una bambola a una bambino piccolo questi inizierà a
succhiarla invece di giocarci come farebbe un bambino di due
anni, in quanto assimila la bambola al suo schema di suzione,
allo stesso tempo però apprende che la bambola offre altre
possibilità la accarezza, la culla, il bambino, quindi, pian piano
si adegua alla natura dell’oggetto.
Intelligenza senso-motoria: caratterizzata dall’azione diretta
che il bambino compie sugli oggetti che vengono manipolati e
conosciuti come realtà limitate nel tempo e nello spazio.
Ricerca dell’oggetto nascosto
concetto della permanenza dell’oggetto
• Tra i 4 e gli 8 mesi circa comincia la ricerca attiva
dell’oggetto parzialmente nascosto.
• Tra gli 8 e i 12 mesi il bambino cerca attivamente
l’oggetto nascosto nel punto dov’è scomparso.
Errori di perseveranza.
• Tra i 12 e i 18 mesi: cerca attivamente l’oggetto
nascosto dove è stato visto scomparire l’ultima
volta. Tuttavia non è in grado di immaginare
movimenti che non ha visto direttamente.
• Tra i 18 ed i 24 mesi il bambino riesce a
rappresentarsi l’oggetto e riesce a trovarlo anche
in seguito a spostamenti invisibili e soltanto
inferiti
La conquista della permanenza
dell’oggetto
Inizialmente quando un oggetto scompare dalla vista,il bambino perde
rapidamente interesse.
Dal primo al quarto mese, alla scomparsa dell’oggetto guarda con più intensità
nella direzione in cui è scomparso l’oggetto, con attesa
Conquiste dello stadio senso motorio

Pattern rigidi di azione → Pattern flessibili di azione

Pattern isolati di azione → Pattern coordinati di azione

Comportamento reattivo → Comportamento intenzionale

Azioni manifeste → Rappresentazioni mentali
Acquisizioni intorno ai 2 anni
• Comparsa delle nozioni di permanenza dell’oggetto,
spazio, tempo e causalità
• Comparsa della rappresentazione
Il bambino può agire in un ambiente in cui gli oggetti hanno un’esistenza fisica,
spaziale e temporale propria e sono fonti autonome di causalità.
Il bambino ricostruisce le cause quando sono presenti solo gli effetti e –
viceversa – è in grado di prevedere gli effetti di un oggetto come fonte
potenziale di azioni.
2. Pre-operatorio (2 – 7 anni)
• Il bambino è in grado di utilizzare i SIMBOLI  imitazione
differita, gioco simbolico, linguaggio
(schemi verbali per rappresentare la realtà).
• Le azioni mentali non sono ancora sistematiche e coordinate fra
loro, viene considerato un solo aspetto alla volta del compito, non
ci sono ancora le operazioni mentali (azioni interiorizzate)
PERCHÈ?
PERIODO PREOPERAZIONALE
(2 – 7 anni)
Quanto è stato raggiunto in termini di azioni
Ora va raggiunto in termini di RAPPRESENTAZIONE:
All’inizio del periodo la capacità simbolica è inadeguata e non flessibile ed
il pensiero è caratterizzato da EGOCENTRISMO INTELLETTUALE, cioè
incorre in errori quali: attribuire le proprie caratteristiche ad
oggetti inanimati, credere che il proprio pensiero sia qualcosa di
materiale, nella valutazione spaziale e temporale.
Periodo preoperatorio
P.Cosa fa il
sole quando ci
sono le nuvole
e piove?
B. Va via
perché c’è
brutto
tempo.
P.:
Perché?
B: Perché
non vuole
bagnarsi!
Ostacoli nell’uso delle operazioni mentali
• Egocentrismo
• Animismo
• Rigidità
• Ragionamento prelogico
L’egocentrismo
Egocentrismo: caratteristica di funzionamento della mente che
spinge il soggetto a guardare la realtà unicamente dal suo
punto di vista, senza essere consapevole dell’esistenza di altre
prospettive e della parzialità della propria.
Il compito delle tre montagne
Si chiede al bambino di scegliere
da una serie di fotografie del panorama
quella che corrisponde a una prospettiva diversa dalla propria.
Fino a 8 anni i bambini non sono capaci di immaginare quale
potrebbe essere la prospettiva di un’altra persona
Animismo
• Tendenza ad estendere le caratteristiche degli organismi
viventi anche agli esseri inanimati.
• Incapacità di distinguere oggetti inanimati da esseri viventi
 “Alla sedia dispiace che qualcuno le si sieda sopra?”
• Graduale distinzione:
– Ogni oggetto è animato e cosciente
– Solo le cose che si muovono sono animate
– Sono animate solo le cose con moto spontaneo
– Animali ed esseri umani sono animati
Rigidità di pensiero
• Si manifesta in diversi modi, ad esempio:
– Irreversibilità: tendenza a pensare gli oggetti e gli eventi
nell’ordine in cui sono stati originariamente sperimentati; per cui i
bambini non riescono a invertire mentalmente le sequenze.
– Il bambino non è in grado di annullare gli effetti di una azione
mentale attraverso l’esecuzione di un’altra azione mentale ad
essa opposta.
Ragionamento prelogico
• Il ragionamento non è ancora logico  i bambini
non sanno compiere né induzioni, né deduzioni:
tendono a vedere una relazione causale che non esiste tra due
elementi concreti solo perché i due elementi si verificano insieme,
oppure invertono causa ed effetto.

Ostacola l’acquisizione di alcune nozioni fondamentali,
tra cui quella di CONSERVAZIONE  comprensione che le
caratteristiche di base della materia non vengono modificate da
cambiamenti nel loro aspetto esteriore
Conservazione della massa
(stadio preoperatorio)
Giudizio morale
•
Un bambino nella fase preoperatoria giudica la scorrettezza di un
atto sulla base della gravità del danno e della punizione
trascurando altre variabili come per esempio l’intenzionalità
3. Operatorio concreto (7 – 11 anni)
• Capacità di decentrarsi dal proprio punto di
vista
• Il pensiero è organizzato in operazioni mentali
• Operazioni mentali: forme interiorizzate di
azioni precedentemente sperimentate sul
mondo fisico. Sono caratterizzate dalla
reversibilità: possibilità di annullare l’effetto
di un’azione mentale eseguendone un’altra.
• Le operazioni sono concrete  vincolate a casi
concreti e specifici di cui si fa esperienza
diretta
Periodo operatorio concreto
Il bambino è capace di tener conto mentalmente di più fattori
della realtà raggiungendo la capacità di cogliere tra le cose
e gli eventi delle relazioni che precedentemente con
venivano colte.
Questa capacità di tener presente diversi fattori di una stessa
situazione, di decentrare la propria attenzione da un
aspetto all’altro dell’esperienza, rende il pensiero
reversibile.
Acquisizioni nello stadio
operatorio concreto
• SERIAZIONE: organizzare mentalmente degli
elementi in base a determinati criteri. Possibilità di
compiere inferenze transitive legate all’esperienza
concreta.
• CLASSIFICAZIONE: classificare gli oggetti in
gruppi basandosi su certi criteri, individuando le
relazioni fra i gruppi. Es.: inclusione in categorie.
• NUMERO: idea più matura del numero e della sua
invariabilità.
• CONSERVAZIONE di volume, lunghezza, numero,
dimensione, massa.
Dalla dipendenza della percezione alla dipendenza della
logica
4. Formale (dagli 11 anni)
• Pensiero al massimo livello in cui il soggetto riesce a
condurre ragionamenti corretti senza la necessità di partire
da un dato di esperienza e di verificare il ragionamento
attraverso un dato di esperienza.
“ Marco è più alto di Paolo, Paolo è più alto di Andrea.
Chi è il più alto?”
• Il bambino è in grado di sviluppare un ragionamento
ipotetico-deduttivo, probabilistico.
Acquisizioni
• Ragionamento sulle astrazioni: capacità di ragionare
sulle cose mai sperimentate direttamente
• Applicare la logica: capacità di prendere una
proposizione generica e calcolare le conseguenze sulla
base del “se-allora”
• Problem solving avanzato: capacità di costruire ipotesi,
elaborare mentalmente risultati e prospettare varie
soluzioni possibili prima di sottoporle a verifica
Consente di compiere operazioni
logiche su premesse ipotetiche e di
ricavarne le conseguenze appropriate
Pensiero
ipoteticodeduttivo
Una volta individuati i potenziali fattori
coinvolti in un fenomeno, li varia in
modo sistematico per verificare quali
causano quel fenomeno
Lo sviluppo cognitivo
•
•
L’intelligenza è un caso particolare di adattamento biologico.
L’adattamento è la tendenza ad adeguarsi alle richieste ambientali.
Lo sviluppo cognitivo quindi comporta dei processi di
progressiva modifica delle proprie strutture mentali
(SCHEMI) in base alle richieste ambientali. Ciò avviene
attraverso i processi di assimilazione e accomodamento.
L’intelligenza secondo Piaget
ASSIMILAZIONE
ACCOMODAMENTO
Incorpora nei propri schemi i
dati dell’esperienza
Modifica i propri schemi per
adattarli ai nuovi dati
Conservazione
Novità
ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE
EQUILIBRIO
ADATTAMENTO
Lo sviluppo procede senza improvvise modificazioni ma
attraverso un lento e graduale processo di adattamento del
bambino alla realtà circostante, frutto a sua volta
dell’alternarsi del meccanismo di assimilazione ed
accomodamento.
Adattamento
L’adattamento rappresenta un principio biologico
fondamentale, in base al quale è possibile che l’individuo si
modifichi in funzione dei bisogni che emergono dalla
relazione fra soggetto e ambiente.
L’intelligenza
ASSIMILAZIONE
ACCOMODAMENTO
Incorpora nei propri schemi
i dati dell’esperienza
Modifica i propri schemi
per adattarli ai nuovi dati
Conservazione
Novità
ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE
EQUILIBRIO
Assimilazione
Accomodamento
Il piccolo scienziato
Successo  equilibrio  utilizzo
degli schemi
Situazione nuova  tentativo di assimilarla allo schema
preesistente
Insuccesso  disequilibrio 
modifica degli schemi
Contributi importanti a livello
scientifico
•
•
•
•
Pensiero dei bambini qualitativamente diverso dal pensiero adulto
Lo sviluppo cognitivo è continuo fin dalla nascita
I bambini apprendono attivamente
Si possono indagare molti fenomeni per comprendere lo sviluppo cognitivo
dei bambini
Contributi importanti a livello quotidiano
• Implicazioni educative:
– Coinvolgimento attivo
– Apprendere facendo
– Costruire un ambiente stimolante per favorire una
costruzione autonoma della conoscenza
– Adattamento dei compiti al livello cognitivo del bambino
• Nella vita quotidiana:
– A 4-5 anni: uso di “espedienti magici” (ad es. bambola
magica per sopportare il dolore); attenzione a tazze e
bicchieri della stessa forma; fascino irresistibile dei
travestimenti!
– A 8-9 anni: fascino per scacchi, calcio o per collezionare
oggetti
– Adolescenza:condurre una discussione su un tema astratto o
lontano dall’esperienza portando diverse argomentazioni
portando opinioni personali; discutere su ogni cosa!
Critiche
• Pessimismo nella valutazione delle abilità dei bambini
 alcune abilità acquisite prima se valutate con altri
metodi (Bower  ricerca visiva dell’oggetto nascosto:
3 mesi; McGarigle e Donaldson  conservazione del
numero: 4 anni)
• Metodo:
– Influenza dell’ambiente socio-culturale
– Linguaggio
– Familiarità dei compiti
• Sviluppo a stadi: esiste un’età definita in cui “scatta”
un cambiamento qualitativo nel funzionamento
cognitivo? Es. egocentrismo: bambini più piccoli di 7
anni in certe situazioni non si comportano in maniera
egocentrica.
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piaget - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali