Studio funzioni Premesse Definizione di funzione Considerazioni preliminari Campo esistenza Limiti Funzioni crescenti, decrescenti Massimi, minimi Derivate Chiudi Premesse Intervalli di numeri o punti Gli intervalli possono essere : a seconda che un estremo o tutti e due Limitati, Illimitati siano + o - infinito Aperti, Chiusi a seconda che comprendano o no gli estremi Intorno di un punto o numero reale Si chiama intorno di un punto x’ (o di un numero reale x’) ogni intervallo che contenga x’. Sommario Dati due insiemi A e B, si dice funzione ( f : A B) una relazione di natura qualsiasi tale che ad ogni elemento di A associa uno ed uno solo elemento di B Esempi A ore Temp 1 2 3 5 4 7 -5 8 -5 37 4 5 9 -4 10 11 -3 -2 B 12 13 14 15 0 1 2 4 Continua Sommario Quando i due insiemi A e B sono insiemi di numeri allora si parla di funzioni numeriche. Spesso in questi casi la relazione è esprimibile con espressioni algebriche. Esempio : la funzione f definita nell' insieme dei numeri reali x 3x - 2 Indicata normalment e come y 3x - 2 cioè si associa ad ogni valore di x un valore di y. f :R R Si può farne il grafico sul piano cartesiano. ( Es. : Se x 1 y 1 ; x 2 y 4) In questi casi la variabile x viene detta variabile indipenden te ed y viene detta variabile dipendente . Nel nostro studio ci occuperemo solo di questo tipo di funzioni e come definizione di funzione prenderemo la seguente : Si dice che una variabile dipendente y è funzione di una variabile indipendente x quando esiste un legame di natura qualsiasi che ad ogni valore di x faccia corrispondere uno e uno solo valore di y. Sommario Si definisce campo di esistenza (dominio) di una funzione l’insieme dei valori che posso assegnare alla variabile indipendente x in modo da poter calcolare il valore della variabile dipendente y. Normalmente il dominio di una funzione formato da uno o più intervalli di numeri reali (graficamente intervalli di punti) Clicca qui per semplici esempi di ricerca di dominio. L’insieme dei valori assunti dalla y (variabile dipendente si chiama codominio Continua Sommario Noi sappiamo dal calcolo algebrico che : • Una frazione non può avere un denominatore nullo • Un radicale con indice pari non può avere un radicando negativo • L’ argomento di un logaritmo deve essere positivo (non può essere nemmeno il valore 0) Qualora nell’espressione delle funzioni che saranno oggetto del nostro studio non compaiano né frazioni, né radicali con indice pari, né logaritmi il campo di esistenza sarà tutto l’asse reale. Esempi Sommario Negli esempi escluderemo il caso meno significativo in cui non ci siano limitazioni. • Esempi con frazioni • Esempi con radicali • Esempi con logaritmi Sommario Trova il dominio della seguente funzione : x -1 y x 4 In questo caso il dominio è dato da tutti i numeri reali 2 che non annullano il denominato re. I valori da escludere sono le soluzioni dell' equazione x 4 0 cioè x 2, x 2. 2 1 2 Di conseguenz a il dominio è dato dai seguenti tre intervalli : x -2, - 2 x 2, x 2. Il primo è illimitato a sinistra, aperto e limitato a destra Il secondo è limitato ed aperto sia a destra che a sinistra Il terzo è aperto e limitato a sinistra, illimitato a destra Altro Es. frazioni Grafico Altri esempi Sommario Trova il dominio della seguente funzione : x 1 y x 2x 1 In questo caso il dominio è dato da tutti i numeri reali 2 2 che non annullano il denominato re. I valori da escludere sono le soluzioni dell' equazione x 2 x 1 0 cioè x x 1. Quindi un solo valore. 2 1 2 Di conseguenz a il dominio è dato dai seguenti due intervalli : x 1, x 1.Si può dire altrimenti , per x 1. Il primo è illimitato a sinistra, aperto e limitato a destra Il secondo è aperto e limitato a sinistra, illimitato a destra Grafico Altri esempi Sommario Trova il dominio della seguente funzione : x -1 x2 4 In questo caso il dominio è dato da tutti i numeri reali y x -1 che rendono 0. Infatti il radicando di una 2 x 4 radice di indice pari deve essere 0. Bisogna quindi risolvere una disequazio ne fratta, le sue soluzioni sono il dominio della funzione. Le soluzioni, in questo caso, sono date dagli intervalli : - 2 x 1 ed x 2. Il primo è limitato, aperto a sinistra , chiuso a destra. Il secondo limitato, aperto a sinistra, illimitato a destra. Grafico Tali intervalli sono il campo di esistenza della funzione. Altro Es. radicali Altri esempi Sommario Trova il dominio della seguente funzione : y 3 2x x2 In questo caso il dominio è dato da tutti i numeri reali che rendono 3 2 x x 2 0.( Il radicando di una radice di indice pari deve essere 0) Bisogna quindi risolvere una disequazio ne di 2, le sue soluzioni sono il dominio della funzione. Le sue soluzioni sono date dall' intervallo : - 1 x 3. Tale intervallo è limitato, chiuso a sinistra ed a destra. Grafico Altri esempi Sommario Trova il dominio della seguente funzione : x1 x2 9 In questo caso il dominio è dato da tutti i numeri reali y log x1 0. Infatti l' argomento di un 2 x 9 logaritmo può essere solo positivo ( 0). che rendono Bisogna quindi risolvere una disequazio ne fratta, le sue soluzioni sono il dominio della funzione. Le sue soluzioni, in questo caso, sono date dagli intervalli : - 3 x 1 ed x 3. Il primo è limitato, aperto a sinistra ed a destra. Il secondo limitato, aperto a sinistra, illimitato a destra. Tali intervalli sono il campo di esistenza della funzione. Grafico Altro Es. logaritmi Altri esempi Sommario Trova il dominio della seguente funzione : y log (4 - x 2 ) In questo caso il dominio è dato da tutti i numeri reali che rendono 4 - x 2 0, in quanto l' argomento di un logaritmo deve essere maggiore di 0. Bisogna quindi risolvere una disequazio ne di 2 grado, le sue soluzioni sono il dominio della funzione. Esse sono date dall' intervallo : -2 x 2. L' intervallo è limitato, aperto a sinistra ed a destra. Tale intervallo è il campo di esistenza della funzione. Grafico Altri esempi Sommario Ci poniamo prima questi quesiti : • Perché studiare una funzione ? • Cosa significa studiare una funzione ? • Che strumenti matematici ci occorrono per lo studio di una funzione ? Sommario Il concetto di limite è uno tra i più importanti concetti matematici ed anche uno tra i più difficili da acquisire. Cercheremo di arrivarci in modo intuitivo adoperando anche termini e diciture non formalmente corretti. Partiamo da un fatto verosimile a cui voi sicuramente avete assistito, o forse ne potreste essere stati protagonisti. Un’ automobile sta percorrendo una strada, ad un certo momento incomincia a sbandare e va a finire contro un ostacolo. Come potremo dare una risposta al seguente quesito : Che velocità aveva l’automobile al momento dell’ impatto ? Continua Limiti Prendiamo in considerazione una funzione di cui riusciamo a calcolarci il valore: x x y x 1 3 Il suo dominio è formato da tutti i numeri reali diversi 1. Non possiamo quindi calcolarci il suo valore per x=1, vediamo allora cosa succede se diamo ad x valori leggermente più piccoli o leggermente più grandi di 1. Cliccare qui. Continua Limiti Diamo la definizione di limite finito di una funzione in un punto con la speranza di capire almeno i termini matematici che vengono adoperati per formularla. Si dice che la funzione y=f(x) ammette per x tendente ad x0 , limite finito l e si scrive Lim f ( x ) l x x0 Se fissato un numero e0 piccolo a piacere esiste un intorno completo H del punto x0 tale che, per ogni x appartenente ad H eccetto al più x0 , risulti f ( x) l e L’ultima disequazione si può anche scrivere sotto questa forma Commenti Esempi l – e f(x) l + e Limiti Vogliamo verificare che x3 x 2 Lim x 1 x 1 per verificare questo limite dobbiamo risolvere questa disequazio ne x3 x 2 e x 1 x ( x 1) 2 e x ( x 1)( x 1) 2 e x 1 x2 x 2 e Questa disequazio ne equivale al sistema x2 x 2 e x2 x 2 e 0 2 2 x x 2 e x x 2 e 0 La prima disequazio ne ha per soluzioni l' intervallo - 1 - 9 4e - 1 9 4e x 2 2 La seconda disequazio ne ha per soluzioni gli intervalli x - 1 - 9 4e 2 x -1 9 4ε 2 Grafico Limiti Vogliamo verificare che x2 x 2 3 Lim x 1 x 1 per verificare questo limite dobbiamo risolvere questa disequazio ne x2 x 2 3 e x 1 x23 e ( x 2)( x 1) 3 e x 1 x 1 e Questa disequazio ne equivale al sistema x 1 e x 1 e Risolvendo : x 1 e x 1 e Grafico Altro esempio Limiti Limite infinito in un punto Prendiamo ora in considerazione la seguente funzione: x y x 1 Il suo dominio è formato da tutti i numeri reali diversi 1. Non possiamo quindi calcolarci il suo valore per x=1, vediamo allora cosa succede se diamo ad x valori leggermente più piccoli o leggermente più grandi di 1. Cliccare qui. Continua Limiti Definizione di limite infinito di una funzione in un punto. Si dice che la funzione y=f(x) , ammette per x tendente ad x0 , limite infinito e si scrive Lim f ( x ) x x0 Se fissato un numero M grande a piacere esiste un intorno completo H del punto x0 tale che, per ogni x appartenente ad H, eccetto al più x0 , risulti f ( x) M L’ultima disequazione è equivalente all’ unione delle seguenti disequazioni: f(x) > M ed f(x) < - M ; cioè è soddisfatta dalle soluzioni di ambedue. Commenti Esempi Limiti Vogliamo verificare che x 1 Lim x0 x per verificare questo limite dobbiamo risolvere questa disequazio ne x 1 M le cui soluzioni si ottengono risolvendo le seguenti x x 1 x 1 disequazio ni M; M x x la prima soddisfatt a per 1 0x intorno destro di 0 M -1 la seconda soddisfatt a 1 x 0 intorno sinistro di 0 M 1 Uniti formano l' intervallo 1 1 x M 1 M -1 Chiarament e un intorno completo di 0. Grafico Altro esempio Limiti Vogliamo verificare che 1 per verificare questo limite dobbiamo risolvere Lim 2 x 1 (x 1) 1 questa disequazio ne M. 2 (x 1) Se le soluzioni comprendon o un intorno completo di 1, il limite è verificato. Risoluzion e : 1 M(x 2 2x 1) 0 2 (x 1) Il denominato re per x 1 è sempre positivo ( 0) Vediamo il numeratore 1 Mx 2 2Mx M 0 Mx 2 2Mx M - 1 0 Equazione associata : Mx 2 2Mx M - 1 0 Soluzioni 2M 4M 2 - 4M 2 4M 2M 4M M M x 2M 2M M M M M 1 1 1 M M M2 M La disequazio ne è soddisfatt a dal seguente intervallo : 1 1 1 x 1 M M Chiarament e un intorno completo di 1. Nota il valore 1 va escluso perchè annulla il denominato re. Grafico Limiti Limite finito per x tendente all’infinito Prendiamo ora in considerazione la seguente funzione: x y x 1 Il suo dominio è formato da tutti i numeri reali diversi 1. Diamo ad x valori sempre maggiori in valore assoluto, cioè valori grandi con segno positivo o negativo. Cliccare qui. Continua Limiti Definizione di limite finito di per x tendente all’infinito. Si dice che la funzione y=f(x) , ammette limite finito l per x tendente ad , e si scrive Lim f ( x ) l x Se fissato un numero e piccolo a piacere, esiste un numero N tale che, per ogni |x|>N, risulti f ( x) l e L’ultima disequazione si può anche scrivere sotto questa forma Commenti Esempi l – e f(x) l + e Limite infinito per x tendente all’infinito Limiti Vogliamo verificare che x 1 1 Lim x x per verificare questo limite dobbiamo risolvere questa disequazio ne x 1 1 e; x e constatare che è soddisfatt a per valori di x che superano i valore assoluto un numero N molto grande. x 1 x 1 x 1 1 1 e; e; e x le cui soluzioni x x x e si ottengono unendo le soluzioni delle seguenti disequazio ni : x 1 e ed x 1 e . Essendo e molto piccolo 1 e N è molto grande. Grafico Altro esempio Limiti Vogliamo verificare che 2x2 1 2 Lim x x2 per verificare questo limite dobbiamo risolvere la disequazio ne 2x2 1 2 e x2 e vedere se è verificata per x in valore assoluto maggiore di un numero N molto grande 2x2 1 2x2 1 2x2 2 e; e; x2 x2 1 e x2 x2 1 e che equivale a : 1 x2 . e Disequazio ne di 2 grado. Equazione associata : x 2 1 e ; Soluzioni x Disequazio ne verificata per x - 1 e e per x Essendo e un numero molto piccolo N Grafico 1 e 1 e 1 e 1 e . sarà molto grande. Limiti Definizione di limite infinito di per x tendente all’infinito. Si dice che la funzione y=f(x) , ammette limite infinito per x tendente ad , e si scrive Lim f ( x ) x Se fissato un numero M grande a piacere, esiste un numero N tale che, per ogni |x|>N, risulti f ( x) M L’ultima disequazione equivale alle seguenti due disequazioni f(x) >M ; f(x)< -M Commenti Limiti Concetto intuitivo di limite Limite finito in un punto Limite infinito in un punto Limite finito all’ infinito Limite infinito all’ infinito Utilità dei limiti Calcolo dei limiti Funzioni continue Asintoti Sommario Utilità dei limiti nello studio di funzione Dopo aver dato le varie definizioni di limite, vediamo a cosa servono ilimiti nello studio di funzioni. Essenzialmente il calcolo dei limiti ci serve per conoscere il comportamento della funzione, che si sta studiando, agli estremi del campo di esistenza. Cioè, dopo che noi abbiamo trovato gli intervalli che formano il campo di esistenza, dobbiamo vedere come si comporta la funzione avvicinandosi a gli estremi di detti intervalli. Dobbiamo vedere se la funzione tende ad un valore finito, se ha un andamento asintotico, o un ramo parabolico . Limiti Abbiamo dato il concetto di limite, abbiamo visto come si possa verificare l’ esistenza oppure no di un limite in un punto o all’infinito. Vediamo ora come si opera, normalmente, per calcolare un limite. Come prima operazione si sostituisce, nell’ espressione della funzione, ad x il valore per cui si deve trovare il limite e si vede cosa capita. I casi, che si possono presentare, si possono assimilare, nella maggior parte delle volte, a questi tre :(Note per il calcolo) 1. Il calcolo si può fare senza nessun problema: il valore trovato è proprio il limite cercato. (Esempi) 2. Nel calcolo entrano, come operandi, 0 (zero) o (infinito), ma ciononostante, calcolare il limite. (Esempi) 3. Nel calcolo si presenta una forma indeterminata, ed allora si cerca qualche artificio per cercare il valore del limite.(Esempi)(Esempi) Limiti Si dice che una una funzione f(x) definita in un intervallo (a,b) è continua in un punto c (interno a questo intervallo), se risulta: Lim f(x) = f(c) xc . . . . In altre parole, f(x) è continua in un punto c quando: 1. La funzione f(x) esiste nel punto c 2. La funzione f(x) ammette limite per x --> c 3. Il valore del limite coincide col valore della funzione in c Quando una funzione è continua in tutti i punti dell’intervallo (a,b), si dice che la funzione è continua nell’intervallo (a,b). Continua Limiti Abbiamo visto quando una funzione è continua in un punto.Se non è continua si dice discontinua. Il punto in cui non è continua si dice punto di discontinuità. I punti di discontinuità possono essere di tre specie : Prima specie: Un punto di discontinuità si dice di Ia specie, se in tale punto la funzione ammette limite destro, ammette limite sinistro, ma tali limiti non coincidono.(Esempio) Seconda specie: Un punto di discontinuità si dice di IIa specie, se in tale punto almeno uno dei limiti destro o sinistro, o è infinito o non esiste(Esempio) Terza specie: Un punto di discontinuità si dice di IIIa specie, se in tale punto la funzione ammette limite destro, ammette limite sinistro, tali limiti coincidono ma la funzione in quel punto o non esiste, o se esiste ha un valore diverso dal valore del limite. In questo caso si parla di discontinuità eliminabile. (Esempio) Limiti Una retta r è detta asintoto della curva y=f(x) se la distanza, di un punto P(x,y) della curva, dalla retta r tende a zero, quando il punto indicato si allontana indefinitamente dall’origine delle coordinate.(Quando almeno una delle due coordinate del punto P tende all’infinito) Se la retta r è parallela all’asse x si dirà asintoto verticale cioè sarà del tipo x=k. Esempio Se la retta r è parallela all’asse y si dirà asintoto orizzontale cioè sarà del tipo y=k. Esempio Se la retta r non è parallela né all’asse x, né all’asse y si dirà asintoto obliquo, cioè sarà del tipo y=mx+q. Bisogna trovare sia m che q per determinarlo. Esempio Limiti Concetto di derivata Definizione di derivata Regole di derivazione Significato geometrico della derivata Sommario Concetto di derivata Consideriamo due problemi già incontrati anche in altre discipline : il calcolo del costo marginale (Tecnica, Economia), la ricerca della tangente ad una curva. Costo marginale : Il costo marginale è sicuramente stato definito come il costo che si sostiene per produrre una unità aggiuntiva di prodotto e per calcolarlo supposto che C(x) sia la funzione costo C(x0+1)-C(x0) totale si opera in questo modo : (x0+1)-x0 Supponiamo che invece di produrre una unità in più volessimo vedere la tendenza del costo totale per produrre qualcosa ( h ) in più, il costo sarebbe : C(x0+h) – C(x0) C(x0+h) – C(x0) (x0+h) - x0 h Il costo marginale si definisce come : Lim C(x0+h) – C(x0) h ->0 h Continua Derivate Vediamo ora il problema della tangente ad una curva : Prendiamo due punti sulla curva P e Q corrispondenti alle ascisse x0 ed x0 +h, avranno come ordinate f(x0 ), f(x0 +h) troviamo la retta congiungente i due punti, che taglierà la curva in P ed in Q : Retta per due punti P(x 1 , y 1 ), Q(x2 , y 2 ) : y - y1 x - x1 y 2 y 1 x 2 x1 y - y1 Il coefficiente angolare é y 2 y1 ( x - x1 ) x 2 x1 y 2 y1 x 2 x1 Nel nostro caso P(x 0 , f(x0 ), Q(x0 h, f(x0 h) ) : y - f(x0 ) f(x0 h) f(x0 ) (x - x0 ) (x0 h) x 0 Il coefficiente angolare é y - f(x0 ) f(x0 h) f(x0 ) h f(x0 h) f(x0 ) (x - x0 ) h Grafico Derivate Definizione di derivata Si chiama derivata della funzione f(x) nel punto x0 il limite, se esiste ed è finito, del rapporto incrementale, al tendere a 0 dell’ incremento h della variabile indipendente. f ( x0 h) f ( x0 ) f ( x0 ) Lim h0 h ' Quando si vuole generalizzare prendendo invece di x0 un punto generico qualsiasi si scrive : f ( x h) f ( x ) f ( x ) Lim h0 h ' Esempio Derivate Abbiamo dato la definizione di derivata, abbiamo visto che la derivata di una funzione, calcolata per un generico valore x, è essa stessa una funzione. Ci chiediamo ora se, per calcolare una derivata, dobbiamo sempre calcolarci il limite del rapporto incrementale. Rispondiamo subito di no. Ci sono le regole di derivazione, applicando le quali, data una qualsiasi funzione f(x) possiamo calcolarci f ’(x). Abbiamo visto da esempi precedenti, calcolando il limite del rapporto incrementale, che : Data f(x) = x2 – 2x + 3 f ‘(x) = 2x – 2 Data f(x) = x3 + 3 f ‘(x) = 3x2 Continua Derivate Enunciamo ora le regole di derivazione più semplici che però ci daranno la possibilità di derivare la quasi totalità delle funzioni che ci si presenteranno : f(x)= f ‘(x)= k 0 Esempi xn nxn-1 Esempi f(x)*g(x) f ’(x)*g(x)+f(x)*g’(x) Esempi f(x) g(x) f ’(x)*g(x) - f(x)*g’(x) g(x)2 Esempi f(g(x)) f ’(g(x))*g’(x) Esempi Derivate Una funzione f(x), definita in un intervallo (a,b), si dice crescente nell’intervallo (a,b) se per ogni coppia di valori x1 , x2 con x2> x1 risulta f(x2)> f(x1) (esempi 1, 2) (Detto in altre parole :Una funzione è crescente in un intervallo (a,b) se al crescere di x cresce anche y) Una funzione f(x), definita in un intervallo (a,b), si dice decrescente nell’intervallo (a,b) se per ogni coppia di valori x1 , x2 con x2> x1 risulta f(x2)< f(x1).(Esempi 1, 2) (Detto in altre parole :Una funzione è decrescente in un intervallo (a,b) se al crescere di x , y decresce) Esempi di funzione con intervalli di crescenza e intervalli di decrescenza 1, 2 Sommario Diciamo subito, visto che spesso si fa confusione che si deve distinguere tra due tipi di Massimo(Minimo): Massimo assoluto e Massimo relativo. I due concetti sono profondamente diversi. Il massimo assoluto (Minimo assoluto) non è altro che il più grande (il più piccolo) valore assunto dalla funzione ed è unico. Un punto x0 è di massimo relativo (minimo relativo) se esiste un intorno H di tale punto tale che per ogni x H risulta f(x)f(x0 ) [f(x) f (x0 ) minimo relativo]. Commenti Esempi(1,2,3,4) Sommario Abbiamo visto che la derivata di una funzione ci dà il coefficiente angolare della tangente alla curva nel punto in cui si calcola la derivata. Ricordiamo che se una retta ha coefficiente angolare nullo è parallela all’asse x, se ha coefficiente angolare > 0 (positivo) forma un angolo minore di 90° con l’asse x, se ha coefficiente angolare < 0 (negativo) forma un angolo maggiore di 90° con l’asse x. Possiamo dire che: dove la derivata prima è > 0(positiva), la tangente ha coefficiente angolare >0 e di conseguenza la funzione è crescente. (Grafico) Dove la derivata prima è < 0(negativa), la tangente ha coefficiente angolare <0 e di conseguenza la funzione è decrescente. (Grafico) . Dove la derivata prima è =0 (nulla), la tangente ha coefficiente angolare =0 e di conseguenza la funzione è ha un massimo relativo o un minimo relativo o un flesso. (Grafico) Derivate