POTERE POLITICO E FUNZIONE AMMINISTRATIVA Avv. Luciana Zabatta Scuola di Formazione Politica Kosmopolis Biblioteca Antoniana 20 dic 2014 COSTITUZIONE ITALIANA : ART. 97 “ I PUBBLICI UFFICI SONO ORGANIZZATI SECONDO DISPOSIZIONI DI LEGGE IN MODO DA ASSICURARE L’IMPARZIALITÀ ED IL BUON ANDAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE ART. 98: I PUBBLICI IMPIEGATI SONO AL SERVIZIO ESCLUSIVI DELLA NAZIONE. NELL’INTENZIONE DEL COSTITUZIONALISTA NON SI VOLEVA AFFERMARE LA PREMINENZA DEI FUNZIONARI SUI POLITICI BENSÌ IL CONTESTUALE RICONOSCIMENTO DI DUE PRINCIPI: QUELLO DELL’INDIPENDENZA DAL CONDIZIONAMENTO POLITICO E QUELLO DELLA CONNESSA RESPONSABILITÀ RISPETTO ALLA GESTIONE DEGLI AFFARI DI PROPRIA COMPETENZA. funzionari politici L. 142/90 : 2. SPETTA AI DIRIGENTI LA DIREZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI SECONDO I CRITERI E LE NORME DETTATI DAGLI STATUTI E DAI REGOLAMENTI CHE SI UNIFORMANO AL PRINCIPIO PER CUI I POTERI DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO SPETTANO AGLI ORGANI ELETTIVI MENTRE LA GESTIONE AMMINISTRATIVA E' ATTRIBUITA AI DIRIGENTI. 3. SPETTANO AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI, COMPRESA L'ADOZIONE DI ATTI CHE IMPEGNANO L'AMMINISTRAZIONE VERSO L'ESTERNO, CHE LA LEGGE E LO STATUTO ESPRESSAMENTE NON RISERVINO AGLI ORGANI DI GOVERNO DELL'ENTE. SPETTANO AD ESSI IN PARTICOLARE, SECONDO LE MODALITA' STABILITE DALLO STATUTO, LA PRESIDENZA DELLE COMMISSIONI DI GARA E DI CONCORSO, LA RESPONSABILITA' SULLE PROCEDURE D'APPALTO E DI CONCORSO, LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI. 4. I DIRIGENTI SONO DIRETTAMENTE RESPONSABILI, IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DELL'ENTE, DELLA CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA E DELL'EFFICIENZA DELLA GESTIONE. LA L. 142/90 E SUCC. MODIFICHE IN SINTESI AFFERMANO CHE * L’ATTIVITÀ : DELLA P.A. DEVE ESSERE INFORMATA AI PRINCIPI DI ECONOMICITÀ, EFFICACIA ED EFFICIENZA. * INOLTRE SI AFFERMA IL PRINCIPIO CHE TUTTO È PUBBLICO ED ACCESSIBILE, CON PRECISI OBBLIGHI DELLA P.A. NEI RAPPORTI CON I CITTADINI. IL PROCESSO DI RIFORMA AVVIATO DALLA 142 CONTINUA CON LE LEGGI BASSANINI. * DETTE LEGGI SI BASANO SUL PRINCIPIO DI DISTINZIONE A TUTTI I LIVELLI DI GOVERNO, TRA ATTIVITÀ DI INDIRIZZO POLITICO ED ATTIVITÀ DI GESTIONE. * CON 3 PRINCIPI COSTITUZIONALI: QUELLO DEMOCRATICO, DELL’ IMPARZIALITÀ DELL’ AMMINISTRAZIONE E QUELLO DEL BUON ANDAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE, INDISPENSABILI PER GARANTIRE L’ATTUAZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI. L’ 51 DELLA 127/97 ATTRIBUISCE AD DIRIGENTE LE SEGUENTI: A) LA PRESIDENZA DELLE COMMISSIONI DI GARA E DI CONCORSO; B) LA RESPONSABILITÀ DELLE PROCEDURE D'APPALTO E DI CONCORSO; C) LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI; D) GLI ATTI DI GESTIONE FINANZIARIA, IVI COMPRESA L'ASSUNZIONE DI IMPEGNI DI SPESA; E) GLI ATTI DI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE; F) I PROVVEDIMENTI DI AUTORIZZAZIONE, CONCESSIONE O ANALOGHI; G) LE ATTESTAZIONI, CERTIFICAZIONI, COMUNICAZIONI, ...; H) GLI ATTI AD ESSI ATTRIBUITI DALLO STATUTO E DAI REGOLAMENTI O, IN BASE A QUESTI, DELEGATI DAL SINDACO". ART IL PRINCIPIO DI DISTINZIONE DI COMPETENZE TRA ATTIVITÀ GESTIONALI E DI INDIRIZZO VIENE RAFFORZATO TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI QUALE ALL’ART. 107 DISPONE: ULTERIORMENTE NEL (DLGS. 267/00) 4. LE IL ATTRIBUZIONI DEI DIRIGENTI, IN APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI CUI ALL'ARTICOLO 1, COMMA 4, POSSONO ESSERE DEROGATE SOLTANTO ESPRESSAMENTE E AD OPERA DI SPECIFICHE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE. 6. I DIRIGENTI SONO DIRETTAMENTE RESPONSABILI, IN VIA ESCLUSIVA, IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DELL'ENTE, DELLA CORRETTEZZA AMMINISTRATIVA, DELLA EFFICIENZA E DEI RISULTATI DELLA GESTIONE. NELLA L. 142 ERA STATO STABILITO: SPETTANO AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI CHE LA LEGGE E LO STATUTO ESPRESSAMENTE NON RISERVINO AGLI ORGANI DI GOVERNO DELL’ENTE MENTRE IL “ TESTO UNICO PRECISA: SPETTANO AI DIRIGENTI TUTTI I COMPITI NON RICOMPRESI ESPRESSAMENTE DALLE LEGGE O DALLO STATUTO TRA LE FUNZIONI DI INDIRIZZO E CONTROLLO POLITICO – AMMINISTRATIVO DEGLI ORGANI DI GOVERNO DELL’ENTE”. LO STATUTO NON PUÒ DEROGARE ALLA LEGGE; PUÒ SOLO AMPLIARE E NON RESTRINGERE LA SFERA DI ATTRIBUZIONI DEL DIRIGENTE. La separazione tra indirizzo politico amministrativo e attività gestionale di competenza degli organi burocratici è lineare: secondo la legge lo svolgimento dell’attività gestionale e la determinazione delle scelte operative dovrebbe avvenire in piena autonomia, senza alcuna influenza degli organi politici, chiamati a verificare successsivamente il raggiungimento dei risultati. L’azione amministrativa deve essere improntata ai criteri legalità, trasparenza , efficacia ed efficienza desumibili dalla 142/ 90. Infatti gli stessi uffici di gabinetto del sindaco possono essere costituiti, ex art. 90 testo unico enti locali, solo per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo, non possono occuparsi di attività gestionale. Il manager come tale dipende da chi gli demanda il suo incarico in relazione alle risorse che questi gli mette a disposizione e deve essere lasciato libero di stabilire modalità di gestione. Infatti compito del dirigente è di condurre la gestione amministrativa nel rispetto di criteri aziendalistici dell’agire nel rispetto delle norme giuridiche poste a tutela del bene pubblico. E’ questo che caratterizza e rende anche eticamente peculiare il compito del manger pubblico rispetto a quello privato. Art. 109 del testo unico prevede … 1. Gli incarichi dirigenziali sono conferiti a tempo determinato …, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi indicati nel programma amministrativo del sindaco … e sono revocati in caso di inosservanza delle direttive del sindaco , della giunta o dell'assessore di riferimento, o in caso di mancato raggiungimento al termine di ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati … o per responsabilità particolarmente grave o reiterata … L'attribuzione degli incarichi può prescindere dalla precedente assegnazione di funzioni di direzione a seguito di concorsi. 2. Nei comuni privi di personale di qualifica dirigenziale le funzioni di cui all'articolo 107, commi 2 e 3, fatta salva l'applicazione dell'articolo 97, comma 4, lettera d), possono essere attribuite, a seguito di provvedimento motivato del sindaco, ai responsabili degli uffici o dei servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale, anche in deroga a ogni diversa disposizione. A tal fine nella Legge Brunetta : 1) si ampliano le competenze dei dirigenti, sia nei processi di valutazione del personale sia nelle procedure di mobilità con riguardo al personale appartenente a ruoli che presentano situazioni di esubero; 2) viene riordinata la disciplina del conferimento e della revoca degli incarichi dirigenziali, regolando il rapporto tra organi di vertice e dirigenti titolari di incarichi apicali in modo da garantire la piena e coerente attuazione dell’indirizzo politico degli organi di governo in ambito amministrativo; 3) vengono fissate nuove procedure per l’accesso alla dirigenza; 4)viene promossa la mobilità, sia nazionale che internazionale, dei dirigenti ; A tal fine nella Legge Brunetta : 5) vengono introdotte nuove forme di responsabilità dei dirigenti legate sia al raggiungimento degli obiettivi assegnati sia al controllo sulla produttività del proprio personale; 6) vengono riorganizzate le competenze e la struttura del Comitato dei Garanti; 7) si stabiliscono le modalità per l’assegnazione del trattamento economico accessorio, la cui erogazione avviene secondo criteri prefissati sul base del principio della valorizzazione del merito. In sintesi, si può affermare che la nuova normativa valorizza la figura del dirigente il quale, finalmente, oltre ad essere titolare di numerose competenze, avrà a disposizione reali e concreti strumenti per operare e sarà parimenti sanzionato, anche economicamente, qualora non svolga efficacemente il proprio lavoro. Corte dei Conti, sez. 3a giurisdizionale centrale, n. 78 del 13 marzo 2002 Non sussiste la responsabilità dei componenti degli organi politici di una P.A. che abbiano approvato una delibera illegittima e produttiva di danno erariale, quando, dubitando della legittimità della proposta di delibera prima dell'approvazione, abbiano richiamato su di essa l'attenzione degli uffici tecnici o amministrativi titolari dell'istruttoria, dimostrando così da un lato di avere svolto in modo ponderato la loro funzione e dall'altro allertando e ulteriormente responsabilizzando i funzionari responsabili dell'istruttoria. Infatti dall'aver richiesto un supplemento istruttorio, gli amministratori debbono ragionevolmente attendersi un'istruttoria particolarmente accurata, provenendo da funzionari il cui ruolo attivo e responsabile rispetto alla delibera che si va ad assumere è stato ben sottolineato dagli amministratori stessi. Non può condividersi l'assunto della sostanziale inaffidabilità degli appartenenti agli uffici amministrativi e tecnici di una P. A., tutte le volte che siano chiamati ad esercitare funzioni che potranno avere effetti anche su se medesimi) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: SERVIZIO DI PULIZIA LOCALI COMUNALI – ATTO DI INDIRIZZO … GIUNTA COMUNALE CONSIDERATO che è prossima la scadenza naturale del contratto biennale relativo all’affidamento del servizio di pulizia dei locali comunali quali: uffici comunali, Palazzo del Podestà, Centro Polifunzionale Socio-Sanitario e servizi igienici pubblici; RITENUTO, pertanto, stante la mancanza, in organico di personale comunale da adibire allo svolgimento del suddetto servizio, dover dar corso a nuova gara, da esperirsi tra ditte operanti nel settore, per un totale di mesi 31 nell’importo complessivo a base d’asta di € 76.000,00; RITENUTO quindi dover assegnare in tale senso apposito atto di indirizzo al responsabile del Servizio Affari Generali, il quale, con propri atti, procederà a quanto necessario per l’affidamento del servizio in argomento; VISTO il D.Lgs 267/2000; VISTO il D.Lgs 163/06 e ss.mm.ii.; VISTO il vigente regolamento comunale per i lavori, le forniture e i servizi in economia, approvato con deliberazione C.C. n. 3 del 30.03.2010; DATO ATTO che si prescinde dall’acquisizione dei parere trattandosi di atto di indirizzo; CON VOTI unanimi favorevoli resi ai sensi di legge; DELIBERA 1 – DI DETERMINARE, per le motivazioni esposte in premessa, quale atto di indirizzo, l’indizione di gara per l’affidamento del servizio di pulizia dei locali comunali: - PALAZZO VIGEVANI-GRAVAGHI (SEDE COMUNALE) - PALAZZO DEL PODESTA’ - CENTRO POLIFUNZIONALE SOCIO SANITARIO - SERVIZI IGIENICI PUBBLICI 2 2 – DI DARE ATTO CHE: - si definisce in mesi 31 (01.06.2012 – 31.12.2014) la durata contrattuale; - l’importo a base d’asta viene quantificato complessivamente in Euro 76.000,00; - il responsabile del Servizio affari Generali, con propri atti, procederà a quanto necessario per l’affidamento del servizio di cui trattasi; - si individua nel medesimo funzionario la figura del responsabile del procedimento; il medesimo funzionario sarà pure Presidente della gara e sottoscriverà il relativo contratto con l’impresa aggiudicataria; - la spesa troverà capienza in appositi interventi di spesa nei singoli Bilanci di Previsione; 3 – Per l’urgenza, ad unanimità la presente è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi del 4° comma dell’art. 134 del Decreto Legislativo 18.08.2000, n. 267. COMUNE DI CASTELL’ARQUATO PROVINCIA DI PIACENZA POTERE POLITICO E FUNZIONE AMMINISTRATIVA Avv. Luciana Zabatta Scuola di Formazione Politica Kosmopolis Biblioteca Antoniana 20 dic 2014