Docente: Eva Maltinti Anno scolastico 2013/2014 Istituto Comprensivo “G. Mariti” di Fauglia Nell’ambito dei laboratori opzionali del venerdì pomeriggio, i bambini delle classi 3° - 4° - 5° hanno lavorato alla realizzazione del famoso Singspiel in due atti di W. A. Mozart: “IL FLAUTO MAGICO” ♦ Lettura della riduzione per bambini di V. Lamarque e Filippo M. Battaglia (Ed. Fabbri) ♦ Visione del dvd “Die Zauberflote” in versione integrale e senza sottotitoli (Ed. Cascade Medien) e del dvd di animazione musicale di Gianini e Luzzati (Ed. Gallucci) ♦ Lettura del libro “Il flauto magico” di Colombo e Di Biase (Ed. Erga) da cui sono stati presi spunti per la realizzazione delle bozze per scenografie e costumi ♦ Introduzione di piccoli elementi di teoria musicale partendo dalle domande e dalla curiosità suscitata nei bambini dalla visione dell’opera: spiegazione del significato del termine singspiel (“canto e recitazione”); differenze tra questo stile operistico, con recitativo parlato e l’opera italiana, dove il recitativo è cantato; ♦ ascolto di brani di altre opere di Mozart ♦ Attribuzione dei personaggi da interpretare a ciascun bambino con riflessioni sulle caratteristiche specifiche del proprio ruolo ♦ Realizzazione dei dialoghi e stesura dell’intero testo ♦ Analisi dei vari quadri dell’opera per imparare le parti selezionate da interpretare (cantate o recitate) La scelta del “Flauto magico” è stata fatta all’interno di un percorso partito dall’esame della fiaba popolare fino ad arrivare alla fiaba musicale per dimostrare come il linguaggio musicale sia universale e riesca perciò ad interessare anche i bambini, aiutandoli a comprendere concetti culturalmente e simbolicamente variegati. Il malvagio Sarastro ha rapito la principessa Pamina; sua madre, la regina Astrifiammante, ha chiesto al valoroso Tamino di andare a riprenderla, superando le avversità grazie al flauto magico. Durante il viaggio però, Tamino grazie al potere benefico che la musica del flauto ha sui nemici, impara a guardare il mondo con occhi diversi: in realtà Sarastro è un uomo saggio che ha salvato Pamina dai desideri di vendetta della terribile madre. La vera sfida è dunque imparare a mantenere il cuore saldo, combattendo contro le proprie paure e non contro gli altri: la musica è l’elemento magico che tranquillizza l’animo e che sprona Tamino e Pamina a sconfiggere paure ancestrali quali l’acqua e il fuoco, fino a renderli un uomo e una donna saggi e forti. Per sfidare mostri, onde, fiamme, fulmini e saette ci vuole però anche un amico leale, sincero e generoso: Papageno! Sarà lui a condurre i due innamorati nel Regno della Notte e poi nel Regno del Sole e anche lui, in cerca dell’amore, troverà alla fine la sua compagna ideale: Papagena. I personaggi dell’opera, talvolta buffi e semplici, talvolta arrabbiati o saggi, con le loro caratteristiche personali sono risultati molto vicini alla sensibilità dei bambini, affascinandoli talmente da far loro apprezzare nella fase “esplorativa” del nostro progetto, cento minuti di opera lirica in lingua tedesca fino alla fine, senza evidenti cali di attenzione! L’assiduità e l’impegno dei ragazzi nella realizzazione della messa in scena de “Il flauto magico”, ha orientato in modo quasi automatico la scelta del soggetto da rappresentare alla festa di fine anno scolastico. Data la natura dell’argomento si è ritenuto opportuno far coincidere la nostra rappresentazione con la “festa della musica”, coinvolgendo nella produzione anche i bambini delle classi 3°, 4°, 5° che non hanno frequentato i laboratori opzionali del venerdì pomeriggio. L’idea era quella di far approfondire ai ragazzi la conoscenza di W. A. Mozart in una sorta di “incontro con l’autore” raccontato, sceneggiato, musicato… Tutti in scena!! Siamo partiti dalla lettura di un testo fondamentale nella biblioteca di un bambino: “In viaggio con Wolfang” di Chiara Carminati (Ed. Fabbri) che narra la storia, tra mito e realtà, dell’infanzia di Mozart. I bambini si sono così ritrovati a mettere in piedi, in poche settimane, un’introduzione a “Il Flauto magico”, così suddivisa: ■ PARTE NARRATA: bambini-lettori che raccontavano episodi della vita di Mozart ■ PARTE RECITATA: bambini-attori che drammatizzavano i suddetti episodi ■ PARTE MUSICATA: bambini-musicisti che si sono cimentati con tastiera, violino, chitarra, fisarmonica, flauto, triangoli e nacchere. Alla fine c’è stata l’esibizione corale di un testo inventato sulla melodia dell’ultimo movimento della Sonata n° 11 per pianoforte K. 331 meglio conosciuto come “MARCIA TURCA”, che abbiamo intitolato “Mozart bambino”, in cui i ragazzi, divisi a tre voci, hanno eseguito un ritmatissimo canone.