LA SCHIZOFRENIA DEMENTIA PRAECOX Dal greco σχίζω (divido) e φρήν (cervello) MENTE DIVISA 2015 © GSCATULLO Con il supporto della prof.ssa Gabucci CARATTERI GENERALI DELLA SCHIZOFRENIA La schizofrenia è un grave disturbo psicotico: L'individuo schizofrenico può fare discorsi senza senso, può stare seduto per ore senza muoversi né Chi ne è affetto diventa del tutto parlare e altro ancora. indifferente a ciò che accade, Generalmente molte tra le persone reagisce in modo assurdo o affette da schizofrenia fanno fatica incoerente agli eventi esterni, perde a trovare un lavoro e a prendersi il contatto con la realtà e si isola in cura di loro stesse, tanto da dover un mondo suo proprio, dipendere dagli altri. incomprensibile agli altri. A causa della sua caratteristica destrutturante della personalità, la schizofrenia compromette tutti gli aspetti della vita del soggetto, sconvolgendo profondamente la sua rete relazionale e, quindi, coinvolgendo anche il nucleo familiare. INCIDENZA DELLA MALATTIA L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che le persone affette da questa malattia sono circa 24 milioni nel mondo. Una combinazione di fattori può far presagire che si tratti di schizofrenia in circa l'80% dei giovani che sono ad alto rischio di sviluppare tale patologia. La schizofrenia compare in età adolescenziale o giovanile: tra i 17 e i 30 anni negli uomini, più tardi (20-40 anni) nelle donne. EPIDEMIOLOGIA Schizofrenia per 100.000 persone nel 2004: ██ nessun dato ██ ≤ 185 ██ 185–197 ██ 197–207 ██ 207–218 ██ 218–229 ██ 229–240 ██ 240–251 ██ 251–262 ██ 262–273 ██ 273–284 ██ 284–295 ██ ≥ 295 Componenti genetiche Complicazioni del parto o agenti infettivi - ereditarietà: la probabilità di sviluppare la malattia è dieci volte maggiore tra i parenti che tra la popolazione generale - Se durante il primo trimestre di gestazione si contrae ad esempio il virus influenzale, il rischio di schizofrenia aumenta di circa sette volte - 7 geni coinvolti -- ipossia perinatale Eziologia Fattori ambientali -esposizione ad agenti tossici -sostante inquinanti Fattori psicologici - stress Schizofrenia paranoide È quella più comune. Le persone affette sono molto sospettose nei confronti degli altri e spesso tutto il loro comportamento è dettato da un complicato delirio di persecuzione nei loro confronti. Le allucinazioni e, molto più spesso, i deliri persecutori sono l'aspetto predominante in questa forma di schizofrenia. Schizofrenia indifferenziata In questo caso la persona ammalata presenta tanti sintomi di schizofrenia; ma non è possibile decidere in quale delle categorie che abbiamo elencato più sopra potrebbe rientrare; ci sono troppi sintomi e nessun sintomo è assolutamente chiaro. Disordine schizoaffettivo Schizofrenia disorganizzata Discorsi incomprensibili. La persona manifesta stati d'umore ed emozioni non consone agli avvenimenti che sta vivendo. Normalmente non ci sono allucinazioni. In questa forma di schizofrenia i pazienti presentano i sintomi della malattia ed inoltre hanno dei gravi disturbi dell'umore, come depressione maggiore, mania di tipo bipolare o mania mista. Schizofrenia residua Schizofrenia catatonica La persona è totalmente rinchiusa in se stessa, negativa, si isola; sono presenti marcati disturbi motori. La persona ha sofferto in passato di allucinazioni, deliri, o di parlata e comportamenti disorganizzati; ma, al presente, sembra mancare della voglia o dell'incentivo a qualunque cosa nella vita di tutti i giorni. I SINTOMI NEGATIVI Apatia Appiattimento affettivo Deficit nella produttività e fluidità dell’eloquio Perdita d’iniziativa Povertà ideativa Difficoltà a mantenere l’attenzione Compromissione dei rapporti interpersonali, del funzionamento sociale e lavorativo. I DELIRI, intesi come convinzioni contrarie alla realtà, durature, fermamente sostenute malgrado le prove del contrario, dissonanti rispetto al contesto di riferimento. Quelli più frequenti sono quelli di persecuzione, di grandezza, di riferimento, di lettura del pensiero. Le ALLUCINAZIONI, cioè alterazioni della percezione per cui la persona crede di percepire cose che in realtà non ci sono. Tipiche quelle uditive, quando la persona sente voci che la insultano, la minacciano, la comandano o commentano le sue azioni. La disorganizzazione e la frammentazione del . pensiero Il comportamento bizzarro e disorganizzato I SINTOMI POSITIVI DIAGNOSI • Si definisce schizofrenico il soggetto che ha la presenza persistente di due o più dei sintomi precedentemente elencati, per un periodo significativo che si considera di almeno un mese LA FASE PREMORBOSA Nella fase premorbosa si può rilevare l'influenza di fattori di rischio vulnerabilità evolutive LA FASE PRODROMICA Nella fase prodromica, segni e dei sintomi subclinici (come ritiro, irritabilità, sospettosità e disorganizzazione) si sviluppano prima della malattia manifesta, segnalando l'imminente scompenso. LA FASE PRECOCE Nella fase precoce di malattia, l'esordio di sintomi positivi, di sintomi deficitari e di disabilità funzionali conduce alla diagnosi di schizofrenia. LA FASE CENTRALE Nella fase centrale, i periodi sintomatici possono essere episodici (con esacerbazioni e remissioni ben identificabili) o continui (senza remissioni identificabili); i deficit funzionali peggiorano. LA FASE TARDIVA Nella fase tardiva di malattia il decorso può stabilizzarsi, così come i livelli di disabilità, oppure possono manifestarsi miglioramenti tardivi. I RISCHI • La schizofrenia è associata a un rischio di suicidio del 10% circa. Il suicidio è la principale causa di morte prematura nelle persone con schizofrenia • Il disturbo riduce la durata di vita dei malati di 10 anni in media IPOTESI DOPAMINERGICA I neuroni dopaminergici dell'area tegmentale ventrale scaricano molta più dopamina sui neuroni gabaergici situati nel sistema mesocorticale (corteccia prefrontale) e nel sistema mesolimbico (nucleo striato ventrale). Nel primo caso essendo presente sulla membrana post sinaptica dei neuroni gabaergici il recettore D1 per la dopamina si ha una iperattivazione dell’attività gabaergica che rilascia il neurotrasmettitore GABA sui neuroni glutammatergici. Si inibiscono, con conseguente rallentamento dell'attività prefrontale e comparsa dei classici sintomi negativi. Nel secondo caso essendo presente sulla membrana post sinaptica dei neuroni gabaergici il recettore D2 per la dopamina si ha una inibizione dell'attività gabaergica lasciando in questo modo il sistema limbico disinibito che porta alla comparsa dei sintomi positivi della schizofrenia. LA STRUTTURA CEREBRALE FUMO E ABUSO DI SOSTANZE Alcuni soggetti che fanno abuso di droghe mostrano sintomi simili a quelli della schizofrenia; parallelamente soggetti con schizofrenia possono essere scambiati per tossicodipendenti. La gran parte dei ricercatori non crede che l’ abuso di sostanze causi la schizofrenia, ma per i soggetti malati è più probabile un abuso di droghe o di alcol rispetto alla popolazione generale FARMACI: ANTIPSTICOTICI TIPICI Clorpromazina (Largactil®, Prozin®) Aloperidolo (Haldol®, Serenase®) Perfenazina Flufenazina (Moditen®). FARMACI: ANTIPSTICOTICI ATIPICI clozapina (Leponex®) Olanzapina (Zyprexa®) Quetiapina (Seroquel®) Ziprasidone (Zeldox®) Aripiprazole (Abilify®) Paliperidone (Invega®) LA PSICOTERAPIA • Associato alla terapia farmacologica, per la cura della schizofrenia è fondamentale un intervento psicologico-riabilitativo con il paziente. Gli interventi di tipo cognitivo-comportamentale (psicoterapia) mirano allo sviluppo di abilità di base (per esempio di cura personale come lavarsi e vestirsi) e sociali (Social Skills Training) e al controllo di comportamenti problematici quali aggressività, autolesionismo, iperattività. Delirio di dismorfismo corporeo Delirio erotomaniaco Delirio di gelosia Delirio genealogico Delirio di grandezza Delirio di identificazione Delirio indotto Delirio di ipocondria Delirio di nichilismo Delirio religioso Delirio di persecuzione Delirio di povertà Delirio somatico Kontaktmangelparanoid Licantropia Parassitosi allucinatoria Querulomania Sindrome dell’inquilino fantasma BIBLIOGRAFIA • P. Pancheri, La schizofrenia, Elsevier srl, 2007. ISBN 978-88-214-2946-0 • E. Sacchetti, Linee guida per il trattamento della schizofrenia, Elsevier srl, 1999. ISBN 978-88-214-24465 • Carlo Lorenzo Cazzullo, Massimo Clerici e Paolo Bertrando, La Schizofrenia: 100 domande e 100 risposte per capire il malato e i suoi problemi, FrancoAngeli, 1994. ISBN 978-88-204-8446-0 • Piero De Giacomo, Salomon Resnik, G. Pierri, Psicologia medica e psichiatria clinica e dinamica, Piccin, 1980.ISBN 978-88-212-0790-7 • Marguerite A. Sechehaye, Diario di una schizofrenica, Giunti Editore, 2000, pp. 8–. ISBN 978-88-0901638-5 • Aurelio Molaro, Modelli di schizofrenia, Cortina, Milano 2013 ISBN 978-88-7043-167-4 ALESSIA MASSARI V°AC