Il movimento è parte integrante dello sviluppo e favorisce una crescita corporea armonica, sia fisica sia psicologica aumenta agilità, resistenza e forza muscolare migliora l'autostima e il senso di benessere favorisce l'apprendimento e riduce l'ansia per le prestazioni scolastiche favorisce la socializzazione abitua al rispetto delle regole La sedentarietà e l’eccessiva disponibilità di cibo predispongono ad obesità, dislipidemia ed insulinoresistenza L’attività motoria è un mezzo per prevenire molte malattie L’attività fisica regolare è un fattore protettivo per malattie cardiovascolari e diabete, sia in termini di mortalità che di morbilità riduce la pressione arteriosa e i valori dei trigliceridi nel sangue aumenta il colesterolo HDL (colesterolo buono) migliora la tolleranza al glucosio Il movimento non è solo pratica sportiva. È gioco, attività all’aria aperta, corsa, passeggiata. Soprattutto a partire dai 6 anni, da quando comincia la scuola, il bambino può incorrere nel rischio della sedentarietà: le ore trascorse dietro il banco sommate al tempo necessario per lo svolgimento dei compiti a casa e al tempo trascorso davanti a televisione e computer possono condizionare il benessere e l’equilibrio psicofisico Secondo le Raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fine di migliorare le condizioni cardiorespiratorie, scheletriche e muscolari dei bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 17 anni e i loro indicatori di salute metabolici e cardiovascolari: occorre accumulare almeno 60 minuti di attività fisica al giorno se si supera l’ora giornaliera di esercizio fisico, l’organismo ne trarrà vantaggi in termini di benessere e salute la maggior parte dell’esercizio fisico è bene che sia di tipo aerobico (quello che aumenta cioè la richiesta di ossigeno da parte dell’organismo) attività di elevata intensità vanno praticate almeno 3 volte a settimana, incluse quelle che rafforzano muscoli e ossa (che possono essere svolte nell’ambito di giochi come corsa e salto). ("Global Recommendations on Physical Activity for Health“, WHO, 2004) Klakk H, Andersen LB, Heidemann M, Møller NC, Wedderkopp N. Six physical education lessons a week can reduce cardiovascular risk in school children aged 6-13 years: A longitudinal study. (Scand JPublic Health, 2013) Lo svolgimento di 6 ore di attività fisica la settimana a scuola riduce il rischio di patologie cardiovascolari. I dieci consigli degli esperti (Ministero della Salute, luglio 2013) Ricorda che il movimento è essenziale per prevenire molte patologie Cerca di essere meno sedentario, infatti la sedentarietà predispone all’obesità Bambini e ragazzi devono potersi muovere sia a scuola sia nel tempo libero, meglio se all’aria aperta L’esercizio fisico è fondamentale anche per gli anziani Muoversi significa camminare, giocare, ballare andare in bici I dieci consigli degli esperti (Ministero della Salute, luglio 2013) Se possibile, vai al lavoro o a scuola a piedi Se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale Cerca di camminare almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a passo svelto Sfrutta ogni occasione per essere attivo (lavori domestici, giardinaggio, portare a spasso il cane, parcheggiare l’auto più lontano) Pratica un’attività sportiva almeno 2 volte a settimana (o in alternativa usa il fine settimana per passeggiare, andare in bici, nuotare, ballare… Drop-out sportivo nell'adolescenza Nella fascia adolescenziale il 35% abbandona l’attività sportiva In particolare dati recenti mostrano un anticipo, nell’età tra 11 e 15 anni Confronto 2001 – 2011 sui dati di diffusione della pratica sportiva continuativa per sesso ed età Tavolo nazionale governance dello sport Indagine annuale Istat 2012 Aspetti della vita quotidiana I dati Istat aggiornati al 2012 rilevano un anticipo a 11 ANNI dell’età in cui comincia il drop out Nel 2012 la fascia di età 6-10 anni è risultata la più attiva rispetto a tutte le altre: il 57% dei più piccoli praticano sport in maniera continuativa Motivi del Drop-out sportivo nell'adolescenza eccessivo impegno richiesto dallo studio (56,5%) modalità di svolgimento dell'attività, rapporto con allenatori e compagni fare sport "è venuto a noia" (65,4%) Motivi Drop-out sportivo nell'adolescenza istruttori troppo esigenti (19,4%) istruttori che non seguono (14,2%) "troppa fatica" (24,4%) difficoltà a socializzare (28,7%) difficoltà legate al rapporto con "l'organizzazione" dell'attività praticata. necessità di rivedere il modello organizzativo delle Società Sportive. Motivi Drop-out sportivo nell'adolescenza Le società sportive tendono all’avviamento precoce allo sport agonistico con selezioni ed allenamenti intensivi Chi è fuori dall’attività agonistica si ritiene «fuori gioco» e quindi tende ad abbandonare tutti gli sport Quante ore di attività fisica nei programmi scolastici? Educazione fisica obbligatoria, in tutti i curricula nazionali le ore minime dedicate variano sensibilmente da un paese all’altro in alcune nazioni, questo limite non è fissato a livello centrale, ma demandato alle decisioni delle scuole Scuole primarie: orario medio minimo raccomandato oscilla tra le 37 ore annuali in Irlanda e le 108 in Francia, Scuole secondarie :in vetta alla classifica, Austria e ancora Francia (dalle 102 alle 108 ore di “Educazione Fisica e Sportiva”) In Francia gli studenti del ciclo di istruzione secondaria obbligatoria dedicano all’educazione fisica il 15% dell’orario complessivo In Italia la percentuale scende al 7% (in media con la media Europea) e a valori più bassi in paesi come Irlanda, Spagna, Malta e Turchia. Orario minimo assegnato all’educazione fisica, come percentuale dell’orario totale nell’istruzione primaria e nell’istruzione secondaria obbligatoria di tipo generale a tempo pieno, 2011/12 Istruzione primaria (rosso) Istruzione secondaria obbligatoria di tipo generale (grigio) Confronto delle percentuali di sedentarietà in Italia e nell’unione europea Tavolo nazionale governance dello sport Abitudini e Stili di Vita degli Adolescenti (Indagine SIP 2012) L’INDAGINE Abitudini e stili di vita degli adolescenti Campione nazionale rappresentativo di 2081 studenti della terza media (1042 ragazzi – 1039 ragazze) GENERAZIONE SEDUTA Oltre il 60% degli adolescenti, in periodo scolastico, trascorre 10 - 11 ore al giorno seduto 3 - 4 sono le ore trascorse in media davanti a uno schermo: TV e/o PC. GENERAZIONE SEDUTA Dopo 4 anni di declino la TV torna ad esercitare un certo fascino: coloro che la guardano per più di 3 ore passano dal 15,3 al 17,3%. Due cattive abitudini (una di vecchia data, una recente): consumare i pasti guardando la TV e studiare rimanendo collegati via Internet con gli amici. GENERAZIONE SEDUTA Anche l’uso di Internet continua a crescere GENERAZIONE SEDUTA Il 40% dei ragazzi, il 44% delle ragazze oltre alle due ore di «educazione fisica» previste dall’orario scolastico, non pratica alcuna attività sportiva o pratica sport per meno di due ore alla settimana. GENERAZIONE SEDUTA I grandi utenti di TV e Internet sono prevalentemente i poco o per nulla sportivi 4 ore di attività fisica alla settimana non compensano le 4 ore di computer (o TV) al giorno!! GENERAZIONE SEDUTA Per il 43% l’automobile è il mezzo utilizzato più frequentemente per andare a scuola. TOT Maschi Femmine Mi accompagnano in auto 43,1 40,3 45,8 A piedi 33,6 33,9 33,3 Mezzi pubblici 16,2 15,5 16,9 Bicicletta o motorino 7 10,1 3,9 Uno stile di vita più attivo può essere raggiunto con: esercizio aerobico quotidiano (camminare, correre, andare in bicicletta, ecc.); incremento dell'attività fisica nella routine quotidiana a casa o a lavoro, usando meno l'automobile o l’ascensore, dedicandosi ai lavori manuali, come il giardinaggio; una maggiore partecipazione ad attività di ricreazione (danza, sport, etc). La piramide dell’attività fisica Quando iniziare? E’ fondamentale: iniziare precocemente; educare le famiglie (LO STILE DI VITA E’ UN “PATRIMONIO” DELLA FAMIGLIA); diversificare i programmi per gli adolescenti. In Italia il mondo della scuola non riesce a determinare un livello adeguato di pratica sportiva ( dati CONI ) numero minore di ore di attività fisica a scuola in rapporto alla media Europea non ci sono programmi adeguati mancanza di strutture sportive scolastiche occorrono 4 miliardi di euro per rimettere a norma tutte le palestre scolastiche. Messaggio SIP LA SFIDA DEI PEDIATRI è coinvolgere tutta la società nel contrasto alla sedentarietà L’attività fisica e quella motoria devono essere percepite come fattori che migliorano la qualità della vita e la salute A lungo termine si riducono i costi sanitari proposte Garantire l’effettivo svolgimento dell’attività fisica prevista dal curriculum scolastico, intesa come momento educativo e formativo essenziale. Incoraggiare la mobilità fisica autonoma e quotidiana dei bambini, anche attraverso iniziative con supporto istituzionale Proposte Sviluppare piani, progetti e programmi urbanistici finalizzati a realizzare città a misura di bambino Stimolare le società sportive a garantire e valorizzare l’ attività sportiva anche a livello non agonistico Diffondere i contenuti della piramide dell’attività motoria nelle scuole Eat less and exercise more - is it really enough to knock down the obesity pandemia? (Physiol Res. 2009) La risposta della SIP: It works