II – Tra modello e sfida :
lo sport fascista e
l’Europa sportiva
1 – La prima politica di
edilizia sportiva in
Europa
« Un governo che prende sul serio lo
sport ? », Il Paese Sportivo, 19
novembre 1922
« E’ quello che attualmente
governa l’Italia, è il governo di
Mussolini. Il Presidente è uno
sportsman convinto. La scherma
e l’automobilismo sono gli
sports da lui preferiti. »
Nel marzo 1923, il ministro
dell’Istruzione Pubblica
Giovanni Gentile annuncia la
creazione dell’Ente Nazionale
per l’Educazione Fisica.
Programma della Coppa del mondo
1934 organizzata dalla FIGC
Il Presidente della
repubblica
francese Gaston
Doumergue saluta
i giocatori
dell’Olympique
Marsiglia prima
dell’inizio della
finale della Coppa
di Francia (1927).
• Da 1927 a 1934, il regime
mette in opera una vasta
campagna di costruzione di
stadi e terreni sportivi.
• Questi sono di due tipi :
- Un modello standardizzato per
la pratica di massa nello scopo
di fare degli italiani « una
nazione sportiva » : il Campo
Littorio con spogliatoi, tribuna,
pista per l’atletica leggera,
terreno di calcio. Tra ottobre 28
e l’inizio del 30, 3. 283 sono
realizzati campi Littori.
Stadio XXVIII Ottobre di Napoli
Lettera di Giorgio Vaccaro al prefetto
di Torino, 3 febbraio 1939
«A Torino come nelle altre grandi città, la
necessità dell’urbanesimo hanno
soppresso alcune aeree molto utili alle
più modeste categorie di calciatori,
sicchè lo sport praticato dai giovani e
dagli operai ne ha vivamente sofferto
tanto che il numero delle gare della
Sezione Propaganda si è ridotto a meno
della metà. I pochi appezzamenti utili
vengono utilizzati dalle prime ore del
mattino fino al tardo pomeriggio, ma
purtroppo non sono sufficienti. »
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