Università degli Studi di Genova
TecnologicaMentis: Andragogia oggi …
Relatore: Leonardo Flamminio
La formazione dell’adulto: l’andragogia
Il valore da perseguire nella formazione è la centralità della persona come individuo
che possiede conoscenze, competenze, esperienze e potenzialità in continua evoluzione
attraverso un mondo relazionale. Uno dei mezzi per raggiungere questi valori è quello di
“collegarsi alla vita reale” che si svolge nella specifica organizzazione, contestualizzando il più
possibile approcci, concetti e metodi alle specificità organizzative. (T.A.S.C.A.)
Parlare di formazione continua significa rivolgersi ad un mondo di adulti e del loro bisogno
di apprendere.: la formazione degli adulti si differenzia sostanzialmente da quella infantile,
cioè pedagogica, e viene denominata andragogia.
Il più noto degli studiosi di tale disciplina è stato senza dubbio Malcom Knowles (Knowles 1997),
secondo il quale l’obiettivo per l’apprendimento adulto è la progressiva autonomia sia per
svolgere i ruoli propri delle diverse fasi della vita, sia per imparare ad imparare.
(Essere non solo sapienti ma essere agenti,utilizzando sinergicamente teoria e pratica)
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La formazione dell’adulto: l’andragogia
Il modello andragogico pone sei punti cardine:
1) Sapere perché occorra apprendere qualcosa e a quale scopo possa essere
utile: avere la consapevolezza del proprio “bisogno di conoscere” in una società in piena trasformazione
attivando stimoli ed esperienze reali o virtuali (il web, il personal Computer) in cui l’uomo
scopre il divario tra il punto in cui è e quello dove vuole arrivare;
2) Il bisogno dell’adulto di essere percepito come indipendente ed autonomo dagli
altri. Importante per la necessità costante di autoformazione (essere autonomo).
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La formazione dell’adulto: l’andragogia
3) Fondamentale il ruolo delle esperienze vissute, sia come pregresso
negativo e costituente una barriera di pregiudizi, sia come una base ampia in cui rapportare i nuovi
apprendimenti. Questi sono una costante integrazione con le esperienze precedenti, inoltre spesso le
risorse di apprendimento più ricche sono costituite proprio dal capitale umano di ognuno di noi.
4) Quando un adulto si pone il raggiungimento di obiettivi precisi,
la sua disponibilità appare mirata al loro raggiungimento. Quindi gli adulti sono disponibili ad
apprendere ciò che hanno bisogno di sapere e di saper fare per
affrontare nella maniera migliore le situazioni della loro vita reale.
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La formazione dell’adulto: l’andragogia
5) l’orientamento dell’adulto all’apprendimento è diretto
alla vita reale. Gli adulti sono motivati ad impegnarsi per risolvere i problemi che incontrano
nelle situazioni della loro vita reale.
Essi apprendono nuove conoscenze, abilità, valori ed atteggiamenti molto più facilmente quando sono
presentati nel contesto della loro applicazione alle situazioni reali.
6) Nell’adulto le motivazioni più forti sono quelle provenienti
dall’interno: il miglioramento lavorativo, l’autostima, la qualità di vita.
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La formazione dell’adulto: l’andragogia
Questi concetti fondamentali dell’andragogia, si possono adattare a pieno all’interconnessione al mondo
reale, cui si rapporta continuamente l’adulto, costituisce parte integrante della metodologia formativa.
In questo modo viene soddisfatto il bisogno di conoscere ed il concetto di utilità, l’autostima grazie al
miglioramento delle pratiche lavorative e all’incremento delle conoscenze, l’interconnessione
con le esperienze precedenti diviene fondamentale in un contesto di scambio
e di apprendimento sul campo.
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La società, le nuove generazioni diffidano oggi di quello che è il loro “passato”, non ricordandosi
che presto anche loro saranno “un passato” … ma senza quei valori,quella dignità che
hanno permesso di essere oggi liberi.
Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.
Gandhi
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