Corso Regionale di aggiornamento
per insegnanti di religione cattolica della Lombardia
La progettazione della didattica dell’IRC in una
logica di accertamento di competenze
Eremo di Bienno 15-17 novembre 2013
a cura di luciano pace
Una filosofica provocazione
 Distinzione tra sapere (conoscenza), saper fare
(abilità), saper essere (competenza).
 2 tendenze nell’insegnamento:
 Chi propende per le conoscenze: un alunno E’ ciò che sa
(es. sa che, Gesù nel Corano è chiamato “Principe della
pace”, ma non Figlio di Dio”
 Chi propende per le abilità: un alunno E’ ciò che sa fare
(es. sa distinguere i capitoli biblici dalle sure coraniche).
Come mitigare la contrapposizione di queste due
tendenze in una logica per competenze?
La sapienze socratica
“Socrate: Ti pare che conosca se stesso chi sa soltanto il proprio
nome o chi, avendo esaminato se stesso e le sue attitudini
rispetto alle funzioni cui l’uomo è stato destinato, sa valutare le
sue capacità, come i compratori di cavalli, i quali non ritengono
di conoscere il cavallo che vogliono conoscere prima di aver
esaminato se è docile o indocile, se è forte o debole, se è veloce o
tardo, e, insomma, quali sono i pregi o i difetti rispetto all’uso
che se ne voglia fare?
Eutidemo: Mi sembra, rispose, che chi non conosce le proprie
attitudini, ignora se stesso.
Socrate: E non è chiaro che moltissimi beni vengono agli uomini
dalla conoscenza di se stessi, moltissimi mali, invece, dalla falsa
valutazione del proprio valore?”
(Senofonte, Memorabili, IV, 2, 24-26)
1. Progettare a
scuola alla luce
dei TSC
La progettazione
didattica intesa come
via al miglioramento
delle competenze
disciplinari
Progettazione
 Progettare, dal latino pro-iectum (gettare avanti,
causare): indica l’insieme delle azioni sistematiche e
procedurali con cui si valuta una situazione presente,
che appare come problematica, con l’intento di
promuoverne il cambiamento, secondo una direzione
considerata di miglioramento.
 Ciò che si intende con “gettare avanti, causare” è
“trasformare”: il presente non è osservato nel suo
“essere ora”, ma nel suo poter/dover essere tra un po’.
Progettazione secondo due logiche
logica di pre-visione:
logica di procedura
 prefigurazione di un possibile
 individuazione di azioni
cambiamento a partire da una
situazione di partenza;
 alla luce di una certa idealità
e visione progettuale;
 che incide sul piano degli
ideali, degli obiettivi e dei
bisogni di un contesto.
orientate a produrre
cambiamento;
 alla luce di un piano di azione
procedurale;
 Che incide sul piano dei
metodi, degli strumenti, delle
risorse e delle procedure.
Progettazione didattica
La progettazione didattica, indica l’insieme delle
azioni sistematiche e procedurali compiute dal docente
e dagli studenti con cui egli valuta una situazione di
partenza di una classe, in ciò che appare come
problematico, con l’intento di promuoverne il
cambiamento in termini di apprendimento disciplinare,
secondo una direzione considerata di miglioramento
delle competenze scolastiche di ciascun alunno.
Progettazione e divenire umano
Tipologie di modificazioni di una persona alla luce di un
progetto:
 cambiamento/trasformazione: passaggio da una situazione
A ad una situazione B dove B ≠ A (es. cambio di scuola).
 sviluppo: passaggio da una situazione A ad una situazione
B dove B=An e n є A (es. sviluppo puberale).
 crescita: passaggio da una situazione A ad una situazione B
dove B=A+n dove n ≠ A (es. accumulo di informazioni)
 miglioramento/perfezionamento: passaggio da una
situazione A ad una situazione B dove B=An e dove n non є
A (es. competenza professionale).
Progettazione, TSC e apprendimento
Per progettare alla luce dei TSC, è opportuno immaginare il
processo di insegnamento-apprendimento scolastico:
 non solo come un accumulo di contenuti disciplinari (crescita
intellettuale);
 nemmeno solo come potenziamento delle doti intellettive
(sviluppo cognitivo);
 neppure solo come modificazione delle abitudini mentali
(conversione cognitiva);
 Ma come un potenziamento dell’autonomia di giudizio,
della capacità di problem solvig e dell’utilizzo funzionale e
creativo degli apprendimenti disciplinari in vista della
maturazione della persona.
Miglioramento, TSC e IRC
Secondo ciò che si legge nel D.P.R. 11 febbraio 2010, l’IRC mira
alla formazione di persone “migliori” di come sono in
partenza in questo senso:
 capaci di porsi domande sul senso della loro vita;
 capaci di confrontare le loro domande con le risposte
offerte dalla tradizione cristiana;
 capaci di elaborare un libero ed autonomo progetto di vita
alla luce di tale confronto;
 capaci di dialogo e di comunicazione con persone di altre
culture e/o religioni alla luce di tale progetto.
2. Procedure
standard di
progettazione
Quali atti è chiamato a
compiere un
professionista della
progettazione?
Procedure progettuali
Qualsiasi tipo di progettazione in ogni ambito
di vita si struttura come processo di:
 Ideazione
 Pianificazione
 Programmazione
 Attuazione
 Valutazione
di una soluzione risolutiva
di obiettivi da raggiungere
di attività da compiere
delle attività da compiersi
dei risultati raggiunti
Processo di ideazione (TSC)
 Processo di individuazione delle finalità generali del
progetto. L’individuazione delle finalità progettuali è
coerente con gli ideali del contesto entro cui si progetta
(nessuna progettazione è a-contestuale)
 In genere, gli ideali sono racchiusi nello statuto su cui un
determinato contesto si fonda e che è espressione della
“cultura” da cui quel contesto sorge e su cui si fonda.
Ottica pedagogica
 Ideare un progetto, non è inventare nuovi ideali ma ri-
definire ideali educativi pre-esistenti in un contesto dentro
un nuovo quadro progettuale.
Processo di pianificazione (O.A)
 Processo di individuazione degli obiettivi del progetto.
L’individuazione degli obiettivi progettuali deve essere
coerente con le finalità generali individuate nell’ideazione.
 Degli efficaci obiettivi progettuali si configurano come
precisi e verificabili indicatori di miglioramento del
contesto.
Ottica pedagogica
 Pianificare degli obiettivi è pianificare obiettivi educativi e
disciplinari sotto forma di traguardi di miglioramento
valutabili sia in itinere (val. formativa) che a fine percorso
(val. sommativa)
Processo di programmazione (D.P)
 Processo di individuazione delle procedure sistematiche
di intervento. Le procedure sistematiche di azione
devono essere coerenti con la pianificazione.
 Delle buone procedure sanno indicare quando, come, dove
e chi fa che cosa durante lo svolgimento del progetto.
Ottica pedagogica
 Programmare delle procedure d’azione non è immaginare
processi educativi che si pensa accadano in maniera
spontanea, ma fare in modo che delle procedure di azione
diventino, nel tempo, agite spontaneamente.
Processo di attuazione (U.A)
 Processo di messa in atto delle attività concrete del
progetto. Le attività da svolgersi devono essere coerenti
con le procedure sistematiche programmate.
 Delle azioni procedurali sono tanto più efficaci quanto più
sono metodiche, cioè quotidiane e ricorsive nel tempo
secondo una logica evidente a chi le compie.
Ottica pedagogica
Attuare un progetto non è fare in modo che le persone
facciano qualche cosa. Ma fare in modo che ciò che le si
orienta a fare diventi educativo per loro mentre lo
compiono.
Processo di valutazione (S.D.V)
 Processo di verifica degli indicatori di miglioramento
progettuali. La verifica degli indicatori deve essere
coerente con le attività svolte.
 Degli indicatori di valutazione efficaci sanno indicare
perché una azione ha prodotto, del tutto, per nulla,
parzialmente, il miglioramento desiderato.
Ottica pedagogica
 Valutare un progetto è fare in modo di individuare degli
elementi per discernere in che modo e in qual misura si
sono raggiunti gli obiettivi progettuali dopo aver agito le
procedure di intervento.
Corollario
Nella descrizione della
logica di un progetto
si va dall’ideazione
alla valutazione
MA
Nella predisposizione
di un progetto si
parte dalla
valutazione e si sale
fino all’ideazione.
3. La
progettazione
dell’IRC alla luce
dei TSC e degli OA
Come le procedure di
progettazione sono
collegabili all’IRC?
IRC, Ideazione e pianificazione didattica
I processi di ideazione e di pianificazione didattica
dell’IRC non fanno capo al singolo docente. Come per
ciascuna disciplina sono contenuti nelle indicazioni
nazionali.
In particolare:
 Ideazione = T.S.C (finalità generali del progetto).
 Pianificazione = O.A. (individuazione obiettivi).
 L’attività del docente inizia con la “programmazione”.
IRC e programmazione didattica
Per fare in modo che il documento di programmazione
didattica sia congruo con i TSC e gli O.A. l’insegnante è
chiamato a compiere queste azioni mentali:
 Concettualizzazione di uno o più dei T.S.C.
 Catalogazione di uno o più O.A. collegati al T.S.C.
concettualizzato.
Tali azioni consentono al docente di introdurre i TSC e
gli OA all’interno del contesto di insegnamento in cui
egli opera.
Concettualizzazione
E’ il procedimento tramite cui si rendono espliciti e più chiari alcuni
significati collegati ad un concetto più ampio, non chiaro e non
ben specificato.
Esempio concetto di “libro sacro”.
Processo di concettualizzazione:
 libro scritto da autori sacri (agiografi), cioè uomini ispirati da Dio
mentre lo scrivevano;
 libro “canonico”, non “apocrifo” entrato a far parte di una serie ben
precisa di testi;
 libro “religioso”, diverso da un libro scientifico o letterario, ecc..
 libro “liturgico”, cioè proclamato durante precise cerimonie rituali di
ascolto della parola di Dio.
 Ecc…
Domande per la concettualizzazione
 Che cosa significa un concetto dentro il contesto del sapere






teologico cristiano?
Che cosa significa quello stesso concetto dentro altre forme di
sapere religioso o culturale?
Quali sono alcuni altri significati disciplinari fondamentali
collegabili a quel concetto?
Se dovessi scomporre il concetto in tre sotto-concetti, quali
parole utilizzerei?
Quali aggettivi affiancherei al concetto per specificarne diverse
sfumature di significato?
Con quali parole posso rendere accessibile quel concetto e i suoi
significati per un bambino della primaria?
Quali sono i sinonimi e i contrari di quel concetto in diversi
contesti di applicazione semantica?
Concettualizzazione e sapere disciplinare
Affinché un processo di concettualizzazione sia efficace per la
programmazione didattica, esso deve far leva sulle conoscenze
disciplinari del docente (teologico-dottrinali).
Le conoscenze teologiche sono a servizio del docente in questa
fase. Non si possono, infatti, concettualizzare concetti di cui non
si conoscono i significati.
Ottica pedagogica
Insegnare, secondo un’ottica per competenze, non è “ripetere i
concetti che si conoscono” ad una classe ma utilizzarli in modo
che diventino fonte di sapere adattato a quella classe secondo il
TSC che deve raggiungere.
Catalogazione
E’ il procedimento tramite cui, alla luce della concettualizzazione, si
cerca di tradurre ciascuno dei significati collegati al concetto, in
contenuti da poter proporre a lezione alla luce di uno o più O.A.
collegabili al T.S.C.
Es. significato “libro liturgico”.
O.A: “Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri
della religione cristiana (modi di pregare, di celebrare…)”
Catalogazione:
 libro che si proclama durante la liturgia della parola a messa;
Contenuto di una lezione: spiegazione di cos’è e come si svolge la
liturgia della parola durante la messa per i cristiani;
 libro che si medita durante la preghiera; Contenuto di una lezione:
illustrazione dei modi con cui i cristiani meditano la parola di Dio
rispetto ad altre religioni.
Domande per la catalogazione
 Quali contenuti disciplinari collego a ciascun significato di un






concetto da me individuato?
Quali aspetti del contesto di vita degli alunni si collegano ai
diversi significati del concetto?
A quali fonti di conoscenza posso far riferimento per illustrare
ciascuno specifico significato del concetto?
A quali persone, a quali avvenimenti, a quali luoghi e a quali
tempi della storia dell’umanità, della religione e del
cristianesimo, collegherei in maniera emblematica i significati di
quel concetto?
A quali espressioni non letterarie della cultura collegherei i
significati del concetto?
In che modo il mio libro di testo scolastico mi aiuta nel processo
di catalogazione?
Quali O.A. si abbinano maggiormente alla mia opera di
catalogazione?
Catalogazione e creatività didattica
Affinché un processo di catalogazione sia efficace per la
programmazione didattica, esso deve far leva sulla
creatività del docente.
La fantasia, la capacità di associare in maniera originale
determinati contenuti ad alcuni O.A. è determinante in
questa fase. Non si possono, infatti, catalogare tutti i
contenuti associabili ad un determinato significato.
Ottica pedagogica
Insegnare, secondo un’ottica per competenze, non è
“trasferire dei contenuti standard” ad una classe presi da un
libro di testo ma utilizzare dei contenuti disciplinari per
raggiungere un determinato O.A.
Programmare gli indicatori
Una volta concettualizzati i TSC e gli OA si tratta di
presentare un “Piano di lavoro” (o programmazione)
che segua la logica della valutazione per competenza.
Quindi:
 Elencazione delle U.A. con l’indicazione di contenuti,
abilità metodi e strategie di valutazione.
 Tempi previsti per l’attuazione delle U.A in classe.
 Individuazione degli indicatori per la valutazione delle
competenze costruendo una “Rubrica valutativa”
Indicatori di competenze
 E’ inutile, per un docente, aprire una discussione
(epistemologica) sul significato del concetto di
competenza. Per due motivi:
 i TSC e gli OA ci sono già ed indicano già quali sono le
competenze in IRC;
 avere un’unica definizione di competenza in testa, condivisa
con tutti i colleghi, non significa programmare per
competenze.
 Compito del docente che programma è individuare
indicatori che accertino a quale grado gli alunni di una
determinata classe manifestano il possesso della
competenza oggetto dei TSC e degli O.A. concettualizzati e
catalogati.
Conclusione
 Ogni docente che intende insegnare secondo la logica
delle competenze legga bene questo documento:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32006H0962:IT:NOT
 Il documento citato ricorda ad ogni docente europeo
impegnato nell’istruzione e nella formazione che è suo
compito: “identificare e definire le competenze chiave
necessarie per la realizzazione personale, la
cittadinanza attiva, la coesione sociale e l'occupabilità
in una società della conoscenza”.
 I TSC e gli OA sono la risposta data dall’IRC
all’orientamento europeo.
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