IMPERATIVO
Prendere
Sentire
Parlare
(tu) parla! (Lei) parli! prendi! prenda! senti! senta!
prendiamo!
sentiamo!
(noi) parliamo!
prendete!
sentite!
(voi) parlate!
Capire
capisci!capisca
capiamo!
capite!
L’imperativo negativo si ottiene mettendo “non” davanti al verbo.
Unica eccezione “tu” che si forma con “NON”+ INFINITO
(tu) Non parlare! (Lei ) Non parli!
(voi) Non parlate!
Alcuni imperativi irregolari
Avere
Essere
abbi! abbia!
(tu) sii! (Lei) sia!
Abbiate!
(voi) siate!
abbiamo!
(noi) siamo!
Altri verbi come dare e fare
Dare
Da’/dai!
diamo!
date!
andare
stare
dire
Fare
Fa’/fai!Faccia!
Fate!
Facciamo!
Va’/vai Vada
Sta’/stai Stia
Di’
Dica
IMPERATIVO
Imperativo Informale e Pronomi
I pronomi oggetto diretto, indiretto, riflessivi e doppi SEGUONO le
forme dell’imperativo positivo e formano una parola sola.
Parlare
Vedere
Sentire
Capire
Sentiamole!
Parlagli!
Vediamolo!
capiscimi!
Con l’imperativo negativo il pronome puo’ seguire o precedere il verbo.
Non parlargli!/Non gli parlare!
Non lavatevi!/Non vi lavate!
IMPERATIVO
Imperativo formale e Pronomi
I pronomi oggetto diretto, indiretto, riflessivi e doppi precedono
sempre le forme dell’imperativo.
Parlare
Vendere
(non) Gli Parli!
(non) Lo Venda!
Sentire
(non) Lo Senta!
Capire
(non) Mi capisca!
IMPERATIVO
Imperativi Monosillabici
Con questi verbi, che al TU sono monosillabici, si raddoppia
La consonante del pronome. Unica eccezione: “GLI”.
Andare
(tu) vacci!
ci
Va’!
Dare
(tu) dammi!
mi
Da’!
Fare
(tu) fallo!
lo
Fa’!
Stare
(tu) stacci!
ci
Sta’!
Dire
(tu) dimmi!
Dire
(tu) digli!
mi
gli
Di’!
Di’!
Simone dice:
alzare il braccio/la gamba
dare il libro al tuo amico
prendere la penna/il libro
scrivere la parola cuore
leggere il titolo del libro
camminare fino alla porta
saltare
battere le mani
toccare il naso/la bocca/ le orecchie
pulire il banco
andare da .....
fare un passo avanti
E lucean le stelle...
e olezzava la terra...
stridea l'uscio dell'orto...
e un passo sfiorava la rena.
Entrava ella, fragrante,
mi cadea tra le braccia.
Oh dolci baci, o languide carezze,
mentr'io fremente
le belle forme disciogliea dai veli!
Svanì per sempre
il sogno mio d'amore...
L'ora è fuggita,
e muoio disperato...
e muoio disperato...
E non ho amato mai tanto la vita!
Tanto la vita...
Tanto la vita..
Libiamo, libiamo ne'lieti calici
Che la belleza infiora.
E la fuggevol ora s'inebrii
A voluttà.
Libiamo ne'dolci fremiti
Che suscita l'amore,
Poiché quell'ochio al core omnipotente va.
Libiamo, amore fra i calici
Più caldi baci avrà.
Tra voi tra voi saprò dividere
Il tempo mio giocondo;
Tutto è follia nel mondo ciò
Che non è piacer.
Godiam, fugace e rapido
E'il gaudio dell’amore,
E'un flor che nasce e muore,
Ne più si può goder.
Godiam c'invita un fervido
Accento lusighier.
(Godiamo, la tazza e il cantico
La notte abbella e il riso;
In questo paradiso ne sopra il nuovo dì.)
La vita è nel tripudio
Quando non s'ami ancora.
Nol dite a chi l'ignora,
E' il mio destin così ...
Godiamo, la tazza e il cantico
La notte abbella e il riso;
Che gelida manina,
se la lasci riscaldar.
Cercar che giova?
Al buio non si trova.
Ma per fortuna
è una notte di luna,
e qui la luna
l'abbiamo vicina.
Aspetti, signorina,
le dirò con due parole
chi son, e che faccio,
come vivo. Vuole?
Chi son? Sono un poeta.
Che cosa faccio? Scrivo.
E come vivo? Vivo.
In povertà mia lieta
scialo da gran signore
rime ed inni d'amore.
Per sogni e per chimere
e per castelli in aria,
l'anima ho milionaria.
Talor dal mio forziere
ruban tutti i gioelli
due ladri, gli occhi belli.
V'entrar con voi pur ora,
ed i miei sogni usati
e i bei sogni miei,
tosto si dileguar!
Ma il furto non m'accora,
poichè, poichè v'ha preso stanza
la speranza!
Or che mi conoscete,
parlate voi, deh! Parlate. Chi siete?
Vi piaccia dir!
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