Riempire le giornate non era mai stato un vero problema per Will. Magari non era orgoglioso del fatto di non essersi realizzato lungo tutta una vita, ma era orgoglioso della sua capacità di stare a galla nel vasto oceano di tempo che aveva a disposizione; un uomo con meno risorse, pensava, sarebbe potuto andare a fondo e annegare. […] Il suo modo di affrontare le giornate era quello di pensare alle cose da fare come a unità di tempo: ogni unità era composta di circa trenta minuti. Trovava che le ore intere intimorissero di più, e la maggior parte delle cose che si potevano fare in una giornata richiedevano una mezz’ora. Leggere il giornale, fare il bagno, riordinare l’appartamento, guardare Home and Away, guardare Countdown, fare un cruciverba al volo sul water, fare colazione, pranzare, andare nei negozi della zona… Queste erano nove unità di una giornata di venti unità (le serate non contavano) riempita solo dalle necessità di base. Di fatto era arrivato a un punto tale che si chiedeva come facessero i suoi amici a destreggiarsi con la vita e un lavoro. (N. Hornby, Un ragazzo) TEMPO COME STRUMENTO CHE ORDINA L’ESPERIENZA UMANA • COORDINAMENTO E REGOLAZIONE (ORARI, CALENDARI) • PERIODIZZAZIONE VITA SOCIALE E INDIVIDUALE (ETA’) • SUCCESSIONE FRA AZIONI E DURATA • ASPETTATIVE • SIGNIFICATO DI PASSATO, PRESENTE E FUTURO • MEMORIA INDIVIDUALE E COLLETTIVA • “IL TEMPO E’ UNA SINTESI SIMBOLICA PER METTERE IN RELAZIONE POSIZIONI DEL DIVENIRE FISICO NATURALE, DEL DIVENIRE SOCIALE E DEL CORSO DELLA VITA INDIVIDUALE” (N. ELIAS) – CAMBIAMENTO/CONTINUITA’ – ROTTURA/RIPETIZIONE – ASPETTATIVE DISATTESE/ATTESE • “OGGI MI SONO LAUREATO/A E AL MATTINO HO TROVATO ALLO SPECCHIO IL MIO PRIMO CAPELLO BIANCO: DEVO METTERE LA TESTA A POSTO, NON HO MICA PIU’ VENT’ANNI!” CONCEZIONE CULTURALE DEL TEMPO LEGATA ALLA PRATICA E ALL’ORGANIZZAZIONE SOCIALE • INTERPRETAZIONE INDUSTRIALE E CAPITALISTICA DEL TEMPO COME ASTRATTO, QUANTITATIVO, LINEARE. – – – – – – ESTENDERSI LOGICA MERCANTILE HORARIUM BENEDETTINO ETICA CALVINISTA OROLOGI MANIFATTURA E ORGANIZZAZIONE LAVORO DISCIPLINAMENTO DELLE MASSE LAVORATRICI ESPERIENZA SOGGETTIVA DEL TEMPO • RAPPORTO FRA ATTESE O SPERANZE PRATICHE E MONDO SOCIALE • ANTICIPAZIONE PRATICA COME ESPERIENZA DEL TEMPO (PRE-OCCUPAZIONE) • ROTTURA DELLA COLLUSIONE TACITA (DELL’ARMONIA) FRA CORSO DEL MONDO, MOVIMENTI ASTRONOMICI (STAGIONI) O BIOLOGICI (INVECCHIAMENTO), O PROCESSI SOCIALI (CARRIERA, FAMIGLIA) REGOLARITA’ TEMPORALI E TEMPI SOCIALI • STRUTTURE RIGIDE DI SUCCESSIONE – FORMALIZZATE (FOGLIO ROSA/PATENTE) – NON FORMALIZZATE (CARRIERA, MATRIMONIO/FIGLI IN ALCUNI CONTESTI) • DURATE PREVEDIBILI – FORMALIZZATE (SCUOLA) – NON FORMALIZZATE (SPETTACOLI) – SOCIALITA’ • ASPETTATIVE SOCIALI DI DURATA (MERTON): • • • • ISTITUZIONALI CREDENZE COLLETTIVE INTERAZIONI (TURNI CONVERSAZIONE) DIFFUSE MA NON UNIVERSALIZZATE (HABITUS, SPAZIO DEI POSSIBILI: BAMBOCCIONI ECC,) • COLLOCAZIONE TEMPORALE STANDARD – PROGRAMMAZIONE E PREVEDIBILITA’ (LEZIONI) – FATTORE COSTRITTIVO (ALIMENTAZIONE, RIPOSO PER I BAMBINI) • FREQUENZA UNIFORME NELLA RICORRENZA – PERIODICITA’ FUNZIONALE DEI CICLI NATURALI E’ SOSTITUITA DA QUELLA MECCANICA DI ORARI E CALENDARI • PROBLEMATICHE INTERCULTURALI – RITARDO (LA TEMPORALITA’ SI INSCRIVE NEI CORPI) STRUTTURAZIONE TEMPORALE COME REGOLARITA’ COGNITIVA • REGIONALIZZAZIONE DEI TEMPI • “ARREDO DEL TEMPO” (ATTIVITA’, OGGETTI, PRATICHE) ES: PUBBLICITA’ ASPETTI “QUALITATIVI” DELL’ORGANIZZAZIONE TEMPORALE • CALENDARI E CLASSIFICAZIONI GENERAZIONALI COME ELABORAZIONE CULTURALE • NON TUTTI I COMPORTAMENTI HANNO LO STESSO SIGNIFICATO IN CONTESTI RAPPRESENTATI TEMPORALMENTE DIFFERENTI • “Will aveva cercato di non pensare al Natale; man mano che si avvicinava, però, cominciava a scartare l’idea di guardare alcune centinaia di video e fumarsi alcune migliaia di canne. L’idea non gli sembrava molto… festiva […]. Passare il Natale in una certa maniera era un po’ come dire al mondo a che punto stavi nella vita, dare una qualche indicazione di quanto profonda era la tana che eri riuscito a scavarti; quindi trascorrere tre giorni da solo a fonderti la testa diceva cose che potevi non aver voglia di dire.” (Hornby, Un ragazzo) IL CALENDARIO • Costituisce un sistema che scandisce in modo collettivo dei momenti straordinari, separandoli e distinguendoli dal tempo ordinario • Misura il tempo del gruppo (le ‘ricorrenze’) e su differenze qualitative (il sacro, le stagioni, le vacanze) • E’ in realtà costituito da una serie di calendari-orari che si intersecano e danno adito a meccanismi di sincronizzazione e desincronizzazione LE GENERAZIONI • Sono costruite socialmente (cfr. categorie Istat) • Differenza fra traguardi istituzionali e riti di passaggio (es. 18 anni) Differenza fra liminare e liminoide • E’ l’invecchiamento sociale la variabile rilevante, non quello biologico Rapporto col futuro • Costruzione generazioni nel quadro di un modello legato alla vita da artista: società del giovanimento TEMPO E POTERE • Misurazione (lotta di classe, diatribe sui ritardi, aspetto simbolico) • Controllo del tempo (flessibilità, accessibilità) • Attesa Violenza simbolica