ISTRUZIONI PER L’USO DEGLI
OLIGONUCLEOTIDI ANTISENSO
Utilizzare controlli appropriati
Verificare l’inibizione dell’espressione del
bersaglio
Utilizzare le minime concentrazioni necessarie a
inibire il bersaglio
Non utilizzare oligonucleotidi contenenti 4 residui
di guanina contigui
Non utilizzare oligonucleotidi contenenti un
motivo CpG non modificato (negli esperimenti con
gli animali)
PROBLEMI LEGATI ALL’USO DEGLI
OLIGONUCLEOTIDI ANTISENSO
Stabilità biologica
Targeting cellulare
Uptake cellulare
Efflusso dagli endosomi
APTAMERI
• Sequenze oligonucleotidiche (ssDNA o ssRNA)
o peptidiche relativamente brevi (12-30
nucleotidi o aminoacidi)
• In vivo assumono strutture tridimensionali
specifiche in grado di legarsi con elevata
affinità (range nM/pM) alle proteine bersaglio
SELEX
systematic evolution of ligands by exponential enrichment
APTAMERI vs. ANTICORPI
•
•
•
•
Maggiore stabilità
Non immunogenici
Ridotta variabilità da un lotto all’altro
Piccole dimensioni  migliore penetrazione

clearance più rapida
• possibilità di modificarne la struttura, p.e. per
migliorare la stabilità o alterarne le proprietà
PK
MACUGEN® (pegaptanib sodio)
• Primo aptamero approvato, nel dicembre 2004,
per l’uso clinico nella degenerazione maculare
senile (AMD)
• ssRNA costituito da 28 nucleotidi, specifico
per una delle 6 isoforme di VEGF
• Modificato a livello dello zucchero per
aumentare la resistenza alle nucleasi
• aggiunta covalente di due molecole di PEG (20
kD ca.) per aumentare t½
MACUGEN® (pegaptanib sodio)
APTAMERI nella terapia dei tumori
• GB10: DNA aptamero che si lega alla tenascina
C
• aptameri peptidici diretti vs. le regioni di
dimerizzazione e di legame al DNA di STAT3
• AS1411: ssDNA 26-mero ricco di guanosina,
forma un complesso con la nucleolina e il
fattore modulatore essenziale di NFκB (NEMO)
Copyright ©2006 American Association for Cancer Research
Effetto in vitro di AS1411
IC50
~1.1
Effetto in vivo di AS1411
AS1411
• Studi tossicologici pre-clinici:
nessuna tossicità nel ratto e nel cane
• Studi clinici (fase I) in NSCLC e carcinomi
renali
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oligonucleotidi - Università dell`Insubria