 Nasce
1925 - Romania - da famiglia
ebrea
 La Romania diviene filonazista
 Trasferimento a Bucarest
 Inverno ‘40-’41 si salva da un pogrom
perché alto, con pelle chiara e capelli
lisci- Lavori forzati
 23 Agosto 1944 armistizio con l’Armata
Rossa
 Finita
la guerra fa il saldatore e si rimette
a studiare.
 Fonda una rivista ma viene censurata!
 Aderì a un movimento sionista-marxista
per fondare in Palestina comunità laiche
e solidali fino alla fine del 1946
Estate 1947 viaggia prima in Italia e poi a
Parigi
• Oggi dirige il Laboratoire Européen de
Psychologie Sociale della Maison des
Sciences de l’Homme di Parigi
• Fra le opere:
- La Psychanalyse, son image et son public
1961
- Psciologia delle minoranze attive 1976
- Le rappresentazioni sociali 1984
•
Negli ultimi tempi i mass media hanno messo a
disposizione della collettività una gran quantità di
informazioni circa mondi culturalmente diversi,
ideologie, valori e modi di pensare molto lontani dal
proprio mondo conosciuto; il processo di
globalizzazione richiede conoscenze e competenze
molto superiori a quelle possedute da qualsiasi
individuo. In queste occasioni si sente la necessità di ricostruire un terreno comprensibile per tutti, una teoria
del senso comune condivisa. Sempre di più anche le
teorie scientifiche, inerenti ad esempio la medicina, la
psicologia, la biologia diventano oggetto di
rappresentazioni sociali che permettono alle persone
di indirizzare il proprio comportamento in maniera
ritenuta competetente.
•
La psicanalisi, come teoria della vita psichica e cura,
verso la metà del Novecento era molto dibattuta
nella società
tesi di laurea
•
Moscovici si poneva il problema di come una teoria
scientifica particolare (come quella freudiana),
diffondendosi tra il pubblico, potesse trasformarsi in
un sistema di immagini, idee, valutazioni ecc. capace
di contribuire alla comprensione della realtà sociale,
agendo come strumento interpretativo, più o meno
condiviso, di tale realtà.
Uno strumento per esprimere
l’interscambio tra livello individuale e
livello collettivo dando conto sia
dell’oggetto studiato (psicanalisi) sia
dell’elaborazione di esso già operata in
un momento storicamente
determinato di relazioni e
comunicazioni sociali
 Atto
con cui la coscienza riproduce un
oggetto interno o esterno
 Contenuto di tale operazione riproduttiva
ATTENZIONE: PARLIAMO DI
RAPPRESENTAZIONE SOCIALE
La ricerca mostra come il pensiero scientifico professionale
sulla psicoanalisi venga rielaborato e trasformato nel sapere
comune che enfatizza alcuni concetti, ne cambia altri e alcuni
ne ignora, in base al gruppo sociale d’appartenenza e in
particolare agli stili comunicativi tipici della stampa a cui il
gruppo si riferisce:
•Diffusione
•Propagazione
•Propaganda
Poi (1984)aggiunge un altro genere comunicativo
•Conversazione
quotidiana
Le discussioni dei caffè, dei circoli, dei salotti, così come le
chiacchiere fatte dalle casalinghe nei centri commerciali e
sui pianerottoli dei condomini, sono piene di argomenti
scientifici, o religiosi, o morali, o ideologici, trattati in modo
competente, anche se ad un livello di precisione misurato su
quanto appare sui giornali o alla televisione.
Come si cura il cancro, quali sono le probabilità di
sopravvivenza ad esso, come si allevano i bambini, perché ci
sono i terremoti… su ognuno di questi argomenti si constata
l’accordo e il disaccordo, l’esistenza o meno di un discorso
comune (Palmonari A. 2002, pp. 85-86)
PENSIERO PRIMITIVO



Crede nel potere illimitato
della mente di dar forma
alla realtà
Pensiero agisce sulla realtà:
magia
Teme le forze della natura
PENSIERO SCIENTIFICO



Crede nel potere illimitato
degli oggetti di dar forma
alla mente
Il pensiero reagisce alla
realtà
Teme le forze del pensiero
l’uomo distingue
l’apparenza dalla realtà
delle cose
Ma riusciamo a fare questa distinzione
perché siamo in grado di passare
dall’apparenza alla realtà per mezzo di
una
nozione o un’immagine
Es. la rivoluzione copernicana


L’elaborazione che un gruppo o una comunità fa di
un oggetto sociale (o di un gruppo) in modo da
permettere ai propri membri di comportarsi e di
comunicare in modo comprensibile
Le rappresentazioni sociali ricostruiscono, non
costruiscono da zero la realtà perché:
• partono da un fenomeno rilevante, da una struttura
materiale o intellettuale e non da un dato bruto
• ripetono e riordinano ciò che è stato formulato e ordinato
da qualcun altro in altra sede
 La
rappresentazione esprime il senso
delle operazioni attraverso le quali i dati
del mondo esterno si trasformano in
idee. Non sono concetti ma forme
particolari di conoscenza socialmente
elaborate e condivise. Sono una
ricostruzione simbolica della realtà
(1976) socialmente elaborata: società
pensante
Le rappresentazioni sociali per Moscovici
possono:
• essere condivise dai membri di un gruppo ampio e
fortemente strutturato, anche se non elaborate dal
gruppo stesso
• essere il prodotto di idee o conoscenze di sottogruppi, in
contatto più o meno stretto, in un dato contesto sociale
• non essere condivise dall’intera società ma soltanto da
alcuni gruppi più o meno ampi e essere elaborate negli
incontri e nei conflitti determinati dalle relazioni tra i
gruppi diversi
 Rappresentazioni
collettive 1898
 Nuclei di idee che nate in società (i miti,
le religioni) vanno al di là di essa
 Sono stabili e fisse nel tempo
 Hanno la funzione di mantenere la
consistenza sociale
RAPPRESENTAZIONI
COLLETTIVE




Costrittive
Statiche e stabili
Generali
Sono collettive
RAPPRESENTAZIONI
SOCIALI





Cooperative
mutevoli, plastiche
Specifiche
Collettive e individuali allo
stesso tempo
Centrate sulla
comunicazione
 Rendere
familiare ciò che è inconsueto o
ignoto:creare un universo in cui
possiamo sentirci a casa
 Permettere una continuità tra vecchio e
nuovo, provocando modificazioni di
valori e sentimenti
Quali sono i processi che trasformano un elemento
socialmente rilevante in rappresentazioni sociali ?
I processi alla base delle rappresentazioni sociali sono:
Ancoraggio
Oggettivazione
Lo scopo di questi processi è di ridurre la paura o lo
stupore che un oggetto o fenomeno nuovo produce
Committente: Partito
socialista italiano. - Roma :
Tumminelli, 1946. - 1
manifesto : color. ; 80x54
cm. (Supplemento
dell´Avanti!-n.120 del 23
maggio 1946).
Fonte: Archivio istituto
Gramsci Emilia Romagna in
www.regione.emiliaromagna.it/wcm/repubblica/pagine/galleria_fotografica/istituto_g
ramsci.htm&usg=__JKLiNOfALvFWYIlPtrq7G5UkkQ=&h=796&w=552&sz=103&hl=it&start=8&zoom=1&itbs=1&tbn
id=m8tCOjh8KBHInM:&tbnh=143&tbnw=99&prev=/images%3Fq
%3DGRAMSCI%2BGES%25C3%25B9%26hl%3Dit%26sa%3D
G%26gbv%3D2%26tbs%3Disch:1

Fonte:www.leiweb.it/people-enews/eventi/09_g_forattini_mostra_milan
o_7.shtml&usg=__YnFmZNap1Cgfy2di0h
Deb2uulKw=&h=528&w=384&sz=12&hl=it
&start=1&zoom=1&itbs=1&tbnid=Hhefq9c
EJV9y5M:&tbnh=132&tbnw=96&prev=/im
ages%3Fq%3Dforattini%2Bcraxi%26hl%
3Dit%26gbv%3D2%26tbs%3Disch:1
•
Ancoraggio:
– Permette di classificare, denominare e spiegare qualcosa
che non è familiare mettendolo in rapporto con le
categorie sociali già possedute dall’attore sociale; questa
familiarizzazione, indispensabile nella vita quotidiana,
permette anche di orientare comportamenti e relazioni
sociali.
– Conferimento di connotazione positiva e negativa e quindi
facilitare le interazioni fra persone
Es. la psicanalisi come confessione religiosa;L’idea di
rivoluzione come giudizio finale; martiri (e non caduti o
eroi) della libertà
•
Oggettivazione:
– Dà consistenza materiale alle idee e dà corpo a degli schemi
concettuali traducendo in immagini i concetti astratti
– “l’immagine del concetto cessa di essere un segno e diventa
una replica della realtà”
– Questo oggetto diviene così parte del mondo oggettuale che ci
circonda, non ha più bisogno di passare attraverso altri
processi di elaborazione cognitiva: entra il nostro processo
psichico direttamente tramite un processo percettivo
Es. L’apparato psichico tri-composto nella psicanalisi; le immagini
religiose (linguaggio artistico)
 Le
rappresentazioni hanno sempre due
facce la iconica e la simbolica, ogni
rappresentazione è
contemporaneamente immagine e
significato
Ex un nevrotico
Questi meccanismi rendono l’inusuale
usuale,
il
Primo
[ancoraggio],
trasferendolo nella nostra particolare
sfera, dove siamo in grado di
confrontarlo e interpretarlo, il secondo
[oggettivazione] riproducendolo fra le
cose che noi possiamo vedere e toccare
e perciò controllare (Moscovici 1984)
MODELLI COGNITIVI




Convenzionalizzazione
Attenzione ai meccanismi
interni
Riconoscono il ruolo del
sociale ma solo in un’ ottica
individuale
Tendono ad essere
riconosciuti come stabili
RAPPRESENTAZIONI
SOCIALI





Convenzionalizzazione
Attenzione ai meccanismi
interni e esterni
Sono un principio
organizzatore sociale
Sono mobili e circolanti
Hanno funzione normativa
 Moscovici
ipotizza l’esistenza di due
sistemi cognitivi
 - operativo: procede ad associazioni,
inclusioni ecc.
 - meta sistema di controllo: verifica e
controlla le associazioni secondo modelli
socialmente costruiti. E’ strutturato su
valutazione positiva o negativa in base a
norme e valori

Secondo Moscovici le rappresentazioni possono
essere espresse sotto forma di:
• opinione = asserzione valutativa su un oggetto sociale
che ha caratteri di instabilità, plasticità e specificità. Non
ha rapporti diretti e immediati con i comportamenti
• atteggiamento = orientamento positivo o negativo verso
l’oggetto sociale; si rivela attraverso il comportamento
globale
• stereotipi = risposta stabile e priva di ambiguità nel
rifiutare un oggetto sociale
Una precisazione
La visione tradizionale
stimolo
risposta
La proposta di Moscovici
stimolo
rappresentazione
risposta
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Rappresentazioni sociali