Meccanismi di incentivazione nella pubblica amministrazione: l'esperienza della premialità nazionale dei fondi strutturali 2000-06 Roma, 12 giugno 2006 Monica Brezzi –Unità di Valutazione degli Investimenti pubblici Outline della presentazione A. Premesse del meccanismo di premialità nazionale B. Risultati raggiunti rispetto alle premesse C. Fattori per il successo/insuccesso D. Prospettive A. Premesse del meccanismo di premialità nazionale Rafforzamento della capacità istituzionale e amministrativa nelle politiche regionali è un obiettivo esplicito dell’azione pubblica (condizione necessaria per l’attuazione della strategia del QCS 2000-06); Schema competitivo può stimolare le Amministrazioni pubbliche ad accelerare il raggiungimento di alcuni obiettivi; Gli indicatori sono definiti in modo che sia chiara l’attribuzione delle responsabilità; Obiettivi intermedi circoscritti per assicurare la misurabilità, sussiste comunque un problema di incompletezza dell’informazione. A. Sistema di premialità del 6% Risorse coinvolte:1,3 mld di euro + cofinanziamento nazionale delle risorse del QCS 2000-06 Obiettivi: le risorse sono condizionate al raggiungimento di 12 obiettivi di innovazione e modernizzazione della Pubblica amministrazione (6); promozione di riforme in settori strategici (4) e qualità del Programma (2) Partecipanti: 6 Regioni e 6 Ministeri beneficiari di fondi strutturali per il 2000-06; Periodo di validità: aprile 2001 – marzo 2003; scadenza dei target settembre 2002. Meccanismo di assegnazione: pro quota secondo indicatori soddisfatti; meccanismo competitivo: le risorse non assegnate per obiettivi non conseguiti sono distribuite secondo i migliori risultati B. Risultati raggiunti: identificazione responsabilità Responsabili dei programmi DPS Esperti di settore 1. Identificazione e discussione delle strategie: esperti e amministratori identificano le questioni rilevanti 2. Definizione degli indicatori: Proposta da parte di un’unità tecnica (UVAL) che tiene conto dei vincoli di misurabilità e affidabilità dell’informazione 3. Decisione: discussione degli indicatori e dei target con le amministrazioni centrali e regionali coinvolte B. Risultati raggiunti, completare l’informazione parziale Monitoraggio attivo nel corso della realizzazione del meccanismo (interim monitoring) per far emergere nei casi di indeterminatezza interpretazioni con significato sostanziale condiviso e affrontare eventi non previsti Gruppo tecnico di valutazione misto Relazioni periodiche di monitoraggio Costruzione del consenso intorno al meccanismo premiale (rischio di collusione) Ruolo della trasparenza dei meccanismi e della pubblicità dei risultati (effetti reputazione) Disponibilità tempestiva e pubblica dell’informazione B. Un esempio di misurabilità e responsabilità Obiettivo: provvedimenti legislativi per la modernizzazione della PA Indicatore: diffusione e attivazione degli Sportelli Unici per le Attività Produttive RESPONSABILITA’ AR responsabili per il raggiungimento del target e beneficiarie delle risorse PARTENARIATO TERRITORIALE Comuni responsabili attuazione della riforma Gruppo tecnico (DPS) MISURABILITA’ Dipartimento della Funzione Pubblica (PCM) Prefetture provinciali (Min. degli Interni) PARTENARIATO ISTITUZIONALE B. Funzionamento del meccanismo Indicatori soddisfatti dalle Regioni al 30/9/2002 6 5 Sardegna Calabria Campania Sicilia Puglia Basilicata Regioni 4 3 2 1 0 A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 A.6 A.7 A.8 A.9 A.10 B Indicatori A.1 Conferimento degli incarichi dirigenziali A.2 Attivazione dell’unità di controllo interno di gestione A.3 Creazione e funzionamento dei Nuclei di valutazione A.4 Società dell’informazione nella Pubblica Amministrazione A.5 Sportello Unico per le imprese A.6 Servizi per l’impiego A.7 Attuazione della pianificazione territoriale e paesistica A.8 Servizio idrico integrato A.9 Attuazione della gestione dei rifiuti urbani in ATO A.10 Istituzione e operatività delle ARPA B Attuazione dei Progetti Integrati Territoriali C Concentrazione delle misure C B. Risultati: indicatori e target raggiunti Circa il 57% dei target sono stati raggiunti (oltre il 62% degli indicatori) Risultati molto variabili tra Regioni Risultati molto diversi tra indicatori, ma tutti raggiungibili (almeno da qualcuno) Funzionamento dell’incentivo per raggiungere i target (accelerazione verso la scadenza del sistema) Riforme importanti sono state almeno avviate. B. Risultati raggiunti, competizione Totale risorse attribuite per la premialità 6% (al 2004) Milioni di euro PROGRAMMI REGIONALI Risorse potenziali(a) Basilicata Calabria Campania Puglia Sardegna Sicilia Risorse assegnate (b) b/a (%) 45,48 69,89 153,7 122,11 79,36 65,0 234,20 272,52 116,4 161,61 174,92 108,2 119,17 79,88 67,0 236,22 234,23 99,2 Distribuzione delle risorse dovuto alle diverse performance e al meccanismo competitivo C. Fattori di successo/insuccesso Partenariato nella definizione delle regole: indicatori discussi con i soggetti istituzionali almeno un anno prima dell’approvazione del QCS 2000-2006 (credibilità del sistema); Indicatori dipendono direttamente dall’azione amministrativa, ma coinvolgimento di tutti i livelli (anche politico); Meccanismo competitivo (peer control sul soddisfacimento degli obiettivi); Ruolo del gruppo tecnico (monitoraggio attivo, garanzia di imparzialità); Flessibilità del meccanismo di assegnazione delle risorse Sforzo richiesto alle Amministrazioni per conseguire (alcuni) obiettivi, non commisurato ai tempi; Numero di obiettivi (indicatori) troppo elevato; Difficoltà a coinvolgere i livelli istituzionali necessari (es. Consiglio regionale) C. Fattori di successo/insuccesso: quando usare meccanismi di incentivazione Nella nostra esperienza si possono utilizzare indicatori collegati a premi e sanzioni solo se: Gli indicatori sono definiti con precisione, misurabili e chiaramente collegati alle scelte di policy; Gli obiettivi che misurano sono strategici per le amministrazioni partecipanti; Selezionati attraverso un processo partenariale; Trasparenza del processo e disponibilità dell’informazione; L’informazione utilizzata per formulare giudizi è affidabile, replicabile e completa. D. Prospettive Quanto i processi innescati sono diventati autonomi o comunque patrimonio delle Amministrazioni? Ci sono casi di adempimenti solo formali (o al contrario progressi non colti dagli indicatori?) Ci sono obiettivi che è opportuno continuare a perseguire? Gli obiettivi intermedi conseguiti si stanno traducendo in risultati sostanziali? D. Prospettive: nuove iniziative 1. Meccanismi di premialità regionali 2. Informazione sul consolidamento degli obiettivi della riserva nazionale del 6% 3. Target vincolanti per obiettivi di servizio nel QSN 2007-2013 D. Prospettive: realizzazione di sistemi regionali di premialità Finalità: incentivare i livelli locali di governo per la realizzazione di progetti di qualità (patrimonio culturale, ambientale e società dell’informazione) e per la diffusione dei processi di avanzamento istituzionale Dotazione finanziaria: 76,5 Meuro per le Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise +Obiettivo 1), Delibera CIPE 20/2004 Soggetti interessati: Regioni e enti locali (SFS e UVAL in iniziale definizione tecnica dei meccanismi) Le amministrazioni regionali inizialmente coinvolte attuano meccanismi simili a quello nazionale nei confronti degli Enti Locali (scelte ambiti di interesse, definizione puntuale di indicatori, gruppi tecnici di valutazione ecc.) D. Prospettive: consolidamento degli obiettivi della riserva premiale nazionale /1 Monitoraggio al 31 gennaio 2006 X ? I PROGRESSI DELLE AMMINISTRAZIONI * + # RICERCA SCUOLA SICUREZZA SVILUPPO LOCALE TRASPORTI PESCA SICILIA SARDEGNA PUGLIA CAMPANIA INDICATORI CALABRIA BASILICATA Situazione per indicatore di avanzamento istituzionale della riserva di premialità del 6 per cento Legenda al 30.9.2002 al 30.9.2003 al 31.7.2004 al 31.1.2005 al 31.7.2005 al 31.1.2006 + X X X + X X X X X X X X * * X X INDICATORI PER PROGRAMMI REGIONALI E NAZIONALI A.1 CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI A.2 ATTIVAZIONE DELL’UNITÀ DI CONTROLLO INTERNO DI GESTIONE A.3 CREAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI NUCLEI DI VALUTAZIONE A.4 SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE X ? X X X X * X X X X X X X X X * X # X INDICATORI PER PROGRAMMI REGIONALI A.5 SPORTELLO UNICO PER LE IMPRESE (al 30.09.2004) A.6 SERVIZI PER L’IMPIEGO (al 31.12.2004) (3) A.7 ATTUAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E PAESISTICA X X X X X X X X X X X X X X A.8 SERVIZIO IDRICO INTEGRATO X * X A.9 ATTUAZIONE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI X ? A.10 ISTITUZIONE E OPERATIVITÀ DELLE ARPA X X X * ? ? D. Prospettive: Sistema di informazione sul consolidamento degli obiettivi della premialità dei fondi strutturali /2 Monitoraggio (Uval, DPS, Adg) Monitoraggio semestrale degli indicatori di avanzamento istituzionale della premialità nazionale sulla base di tavole sintetiche di raccolta informazioni Monitoraggio leggero (non ci sono premi o sanzioni associati al soddisfacimento dei requisiti) Elementi informativi ulteriori per cogliere effettiva operatività Relazione annuale (Nuclei, Uval, DPS), marzo 2005 D. Prospettive: target vincolanti per obiettivi di servizio/1 Selezionare un numero limitato di obiettivi di diffusione e qualità dei servizi a cui applicare target vincolanti per il prossimo ciclo di programmazione comunitaria (2007-2013). Differenza con gli indicatori della premialità 6% del QCS: non più obiettivi intermedi dell’azione di politica economica ma obiettivi finali D. Prospettive: target vincolanti per obiettivi di servizio/2 Requisiti degli obiettivi di servizio molto rilevanti per l’obiettivo strategico e rappresentare in sé un miglioramento percepibile delle condizioni di vita dei cittadini o delle condizioni di contesto per l’attività economica. comprensione e condivisione della rilevanza dell’obiettivo da parte dei cittadini alto (funzioni di cittadinanza attiva che a loro volta contribuiscono al perseguimento dell’obiettivo). Requisiti per applicare target vincolanti Misurabilità (gli indicatori e i target misurano la qualità e il miglioramento del servizio reso) Responsabilità (descrizione dell’assetto istituzionale rilevante per il raggiungimento dell’obiettivo e identificazione precisa delle responsabilità in capo ai diversi attori) D. Prospettive: target vincolanti per obiettivi di servizio/3 OBIETTIVI INDICATORI PROPOSTI DISPONIBILITA’ DATI RESPONSABI LITA’ SUL TERRITORIO AMM CENTRALE Istruzione 1) percentuale di giovani (età 18-24 anni) con titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria superiore e che non partecipa ad altre attività formative 2) livello delle competenze degli studenti 15-enni, in particolare nell’area della lettura, della matematica e delle scienze 3) numero di posti disponibili in asili nido sul totale della popolazione in età da zero fino al compimento di 3 anni 4) quota di asili che coprono non meno di 8 ore giornaliere o che coprono non meno di 46 settimane l’anno 5) Percentuale di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata sulla popolazione di età superiore a 64 anni 6) percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata OK Serie storica a livello regionale (fonte ISTAT) Regione/ Provincia MIUR Indagine ogni tre anni; supplemento di indagine (sovracampionamento) per avere dati regionali; coinvolgimento Regioni Parzialmente aggiornati Necessaria integrazione indagini esistenti con coinvolgimento delle Regioni e Comuni Parzialmente aggiornati Necessaria integrazione indagini esistenti con coinvolgimento delle Regioni e Comuni OK – serie storica a livello regionale (fonte database Min. Salute) Regione/ Provincia Istituti scolastici MIUR Regione/ Comuni Ministero della Salute OK serie storica a livello regionale (fonte APAT) OK serie storica a livello regionale (fonte APAT) Dati rilevati da COVIRI; necessario accordo per trasmissione dati Comuni/Autorità d’Ambito MATT Regione/ Autorità d’Ambito MATT Regione/ Autorità d’Ambito MATT Occupazione femminile Rifiuti 7) volumi di rifiuti urbani avviati a effettivo recupero energetico Acqua 8) Copertura percentuale del servizio idrico integrato Comuni Comuni Per saperne di più http://www.dps.tesoro.it/uval Sistema di premialità: http://www.dps.tesoro.it/uval_linee_premialita.asp http://www.dps.tesoro.it/materialiuval/ml.asp Numero 9 (2006) Consolidamento obiettivi premialità www.dps.tesoro.it/qcs/monitoraggio_premialita/asp Quadro Comunitario di Sostegno 2000-06 http://www.dps.tesoro.it/qcs/qcs.asp Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 http://www.dps.tesoro.it/qsn/qsn.asp [email protected] Obiettivi di avanzamento istituzionale della premialità nazionale del 6% e target specifici/1 OBIETTIVO Provvedimenti legislativi nazionali che promuovono la modernizzazione della Pubblica Amministrazione OBIETTIVO Innovazioni per l’accelerazione e la maggiore efficacia della spesa dei fondi strutturali INDICATORE Conferimento incarichi dirigenziali (D.lgs. n. 29/93) Attivazione unità di controllo interno (D.lgs n.286/99) TARGET Recepimento D.lgs 29/93 e emanazione provvedimento di indirizzo annuale per la valutazione dei dirigenti Adozione progetto realizzazione sistema; costituzione del servizio deputato; nomina responsabili e strutture; progetto di formazione del personale; operatività del sistema Attivazione Sportelli Unici sul territorio regionale 80% di popolazione regionale coperta da SPUN; conclusione del 95% dei procedimenti entro i termini o tempo medio procedimenti avvio nuovi impianti produttivi non > al 75% del termine Completamento percorso istituzionale e attivazione delle funzioni avanzate di servizio per l’utenza per almeno il 50% della popolazione regionale. TARGET Adozione dell'atto formale di costituzione con specificazione funzioni attribuite;nomina Responsabile; selezione componenti Trasmissione telematica di dati di monitoraggio relativi ad almeno il 50% dei beneficiari finali per un importo pari almeno al 60% dalla spesa effettuata Attivazione Servizi per l’Impiego sul territorio regionale INDICATORE Istituzione e avvio Nuclei di Valutazione regionali e centrali (L. 144/99) Diffusione della Società dell’informazione nella P.A. Obiettivi di avanzamento istituzionale della premialità nazionale del 6% e target specifici /2 OBIETTIVO Riforme settoriali OBIETTIVO INTEGRAZIONE CONCENTRAZIONE INDICATORE Pianificazione territoriale e paesistica Attuazione del Servizio Idrico Integrato (L.36/94) Gestione rifiuti urbani da parte degli ATO Istituzione e operatività delle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) INDICATORE Attuazione dei Progetti Integrati Territoriali Concentrazione delle risorse finanziarie in un numero limitato di misure TARGET Adeguamento ai requisiti richiesti per ciascuna regione in base al TU 499/99 Scelta da parte dell'Ente di ambito delle modalità di affidamento del servizio idrico integrato per almeno il 60% della popolazione o per l'unico ATO (ai sensi art. 9 L 36/94) Emanazione disposizioni per la delimitazione ATO; istituzione organismi per la cooperazione prescelta; determinazione tariffa di ambito e sue articolazioni; approvazione programma investimenti Approvazione legge regionale istitutiva ARPA; nomina direttore e organi amministrativi; predisposizione regolamento interno ARPA; assegnazione risorse finanziarie e umane TARGET I. Rapporto tra impegni assunti per i PIT e totale delle risorse POR >=al 70% del valore medio del rapporto per tutti i POR II. Rapporto maggiore o uguale al valore medio Concentrazione del 70% delle risorse in un numero di misure minore o uguale al numero medio di misure in cui sono concentrate il 75% delle risorse per tutti i POR. Ambiti di interesse scelti PROGETTI DI QUALITÀ ABRUZZO MOLISE BASILICATA X X X CALABRIA CAMPANIA X PUGLIA SARDEGNA SICILIA X RAFFORZAMENTO ISTITUZIONALE X X X X X X Definizione puntuale di indicatori OBIETTIVI DI AVANZAMENTO ISTITUZIONALE BASILICATA Avanzamento procedurale degli interventi Funzionalità unità di coordinamento o gestione CALABRIA Istituzione e attivazione Ufficio Comune/Unico (funzioni di servizio; monitoraggio e rendicontazione; rispetto piani di spesa; attivazione partenariato) CAMPANIA Assetti organizzativi degli Uffici Unici/Comune Avanzamento spesa Avanzamento procedure ambientali PUGLIA Qualificazione ambientale aree urbane SARDEGNA SICILIA Gestione rifiuti Diffusione Società dell’informazione utilizzo e diffusione servizi tra i cittadini e imprese Rete ecologica - Parchi Regionali Indicatori di tutela patrimonio, Sistemi di gestione Ambientale, fruizione e valorizzazione patrimonio culturale Cooperazione tra istituzioni locali (associazione tra comuni, protocolli , reti informatiche, sportelli unici) Utilizzo Strumenti di programmazione Avanzamento pianificazione urbanistica Approvazione o attuazione Piani regolatori o PTP Diffusione utilizzo monitoraggi e rispetto scadenze Finanza di progetto: numerosità progetti Accelerazione spesa: rispetto tempistica Coordinamento con altri enti (atti ) SOGGETTI INTERESSATI PIT Organismi gestione dei PIT P I e Beneficiario finale del progetto Enti locali anche collegati in PI Comuni aderenti agli ATO Comuni aderenti alla RUPAR Enti locali (anche collegati in PI) Enti di gestione aree naturali protette Aggregazioni di comuni Soggetti pubblici previsti PIT, PIOS, PROVINCE PIT, PIOS, PROVINCE PIT, PIOS, PROVINCE PIT, PIOS, PROVINCE