Teorie e tecniche
del giornalismo scientifico
Rossella Castelnuovo
Università di Tor Vergata – Anno accademico ’08-’09
Le scienze alla tv
Scienza e tv: la comunicazione “estrema”
Il fattore immagine
Produrre per la tv
I programmi più seguiti
“Un’immagine è un piccolo
pezzo di realtà presentato con
tanta esagerazione “
Robert Musil 1880-1942
Scienza e tv:
la comunicazione “estrema”
telespettatori
98,5 % degli italiani
8.000.000 usano la tv come unico
mezzo di informazione
26.000.000 hanno al massimo la licenza
elementare
1.200.000 sono analfabeti
scienza
divertimento
possono stare insieme?
Scienza e tv: un esercizio “estremo”
Pubblico
Attenzione
Comprensione
Organizzazione
Costi
Caccia all’ascolto (“WINNER TAKE ALL”)
Auditel garantisce una stima statistica, autorevole e
imparziale, dell’ascolto della televisione in Italia.
Dal 1986, Auditel rileva, 24 ore su 24, minuto per
minuto, “tutta” la TV, nazionale e locale, vista
attraverso diverse fonti: terrestre, satellitare,
analogica e digitale.
Il fattore “immagine”
le immagini in tv
Sono indispensabili
Richiedono tempo
Rappresentano importante voce di
costo
Immagini “vere” per
Documentare
Rappresentare simbolicamente
Impressionare
Emozionare
colpiscono i sentimenti più che la ragione
Immagini “finte” per
Rappresentare graficamente un fenomeno
Usare animazioni didattiche
Rappresentare luoghi impenetrabili con
sistemi virtuali
Visualizzare l’infinitamente grande e
l’infinitamente piccolo
stimolano la ragione più che i sentimenti
IL CASO
MYTHBUSTERS
Simulazioni per verificare miti e leggende metropolitane,
utilizzando esperimenti scientifici
ed effetti speciali per il cinema
Dove trovare le immagini


per le riprese serve :
una troupe e un sopralluogo
per il repertorio si fa ricerca in:
archivio
società di produzione o distribuzione
fonti professionali
internet
L’intervista
il valore della testimonianza diretta: permette di entrare nel
mondo di quel campo e coglierne il “sapore”


la scelta del “contesto” completa il messaggio
l’atteggiamento del viso e del corpo avvicina e/o allontana
l’attenzione

spesso si trova anche il luogo per le riprese o fonti privilegiate
di immagini


l’uso a “frammenti” utile per il montaggio
l’uso delle domande semplici o retoriche per rinforzare la
comprensione, verificare il servizio, completare il valore delle
immagini

Aldilà delle immagini…..
gran parte della scienza, soprattutto moderna, non è
visualizzabile, mentre la Tv vive di immagini

la scienza è in genere molto complessa, ma la televisione è
vista dal pubblico meno preparato a seguirla

per capire un argomento scientifico bisogna conoscerne le
premesse, ma raramente in televisione c’è modo di farlo

nella scienza sono importanti i modelli e i concetti più che i
singoli fatti, mentre la televisione racconta meglio proprio i
fatti

essendo competitiva e generalista, la televisione ha
difficoltà ad affrontare argomenti di nicchia

capire la scienza richiede impegno, mentre nella televisione
il pubblico cerca soprattutto intrattenimento

Produrre scienza per la tv
“La differenza tra una lezione e una storia
è la differenza tra quello che
l’autore (o lo scienziato) vuol dire
e quello che il pubblico vuole sentire”
ovvero
“È la differenza tra dovere e piacere di capire”
Giovanni Carrada – “Comunicare la scienza” – Sironi 2005
Gli strumenti televisivi



scenografia
immagini
testi

sceneggiatura

musica
Lavoro di gruppo

produttore

autore

regista

operatore

fonico

speaker grafico

montatore

attrezzature di ripresa

saletta per la postproduzione

materiali di consumo
Quanto costa la scienza in tv
50.000 €/ora = circa 1.000 € /min
costo di produzione
50
voci di spesa del budget di produzione di Quark
60
persone direttamente coinvolte nella produzione di Quark
… con delle conseguenze importanti


peso della pubblicità
intensa competizione per gli spazi nei palinsesti

intensa competizione tra i network

tendenza al continuo aumento dei costi di produzione
“pressioni” per fare programmi (anche di scienza)
sempre più popolari e di intrattenimento

domande da porsi prima di decidere
è un’informazione nuova? O un nuovo modo di parlare
di cose note?


può rispondere a un interesse dello spettatore?

può suscitare emozioni?

ci sono delle (belle) immagini da mostrare?

può essere spiegato al pubblico televisivo?

a quale obiettivo punta?

mi interesserebbe?
6 consigli per costruire “il racconto”
per l’apertura
trovare un punto di vista che susciti un’emozione
per continuare
dopo essere partito da dove vuole lo spettatore, prova a
“tirarlo” pian piano verso ciò che tu consideri importante
per l’argomentazione
possibilmente stupire con una sorpresa, ad esempio un
risultato controintuitivo
per lo sviluppo del discorso
seguire un solo filo, senza prendere strade laterali né
perdersi in dettagli
per farsi capire
“sdoppiarsi” mentalmente nello spettatore per vedere se
capisce, per anticiparne reazioni, curiosità, difficoltà,
emozioni, perdite di attenzione e di interesse
per chiudere
rifarsi all’inizio o alla domanda, lasciando qualcosa in
mano allo spettatore
Testi per le immagini


non devono andare per conto loro
né come temi, né come tempi
non devono descrivere quello che già raccontano
le immagini

i loro effetti si dovrebbero sommare

consigliabile, nelle spiegazioni, parla di “noi”

conoscere e sfruttare sia le regole della comunicazione
giornalistica che quelle dello spettacolo
Alla tv la scienza “fa notizia”
3,9%
percentuale dello spazio dedicata alla scienza nei
telegiornali
8,4%
percentuale dei giorni in cui una delle tre notizie di
apertura dei telegiornali è di carattere scientifico
1,7%
percentuale del resto dei palinsesti dedicata alla scienza
GENERI DI SCIENZA IN TV
Notiziari ( Tg Leonardo – Rai 3 ; Tg2 Salute – Rai 2)
Documentari (Geo&Geo – Rai3)
Fiction (ER ; Dr. House; X-files….I Simpson…..)
Programmi (Quark; Gaia; Discover; Atlantide; Rai-Edu..)
Cronache – Dibattiti su attualità
(Rifiuti in Campania; Problemi energetici; Terremoto ….)
CANALI TEMATICI A PAGAMENTO
Discovery (vari)
National Geographic (vari)
Animal planet
History
Salute
Cosa PIACE di Quark
ricchezza contenuti
coinvolgimento basato sulla curiosità
intellettuale
la chiarezza
lo stile tranquillizzante
l’autorevolezza e il ruolo “istituzionale”
l’’”abitudine”
la presenza di messaggi di carattere culturale
e sociale
Cosa NON PIACE di Quark
non facile da seguire
tradizionale, poco dinamico
lentezza, monotonia, durata
prevalenza del parlato sulla spettacolarità delle
immagini
assenza di pubblico
conduzione poco brillante
“paternalismo”
Cosa piace di “Gaia”
Scienziato-conduttore
Vivacità
Viaggi e riprese in diretta
Scelta di argomenti di attualità
Impegno socio-politico
Cosa NON piace di “Gaia”
Spettacolarizzazione
Conduzione veloce
Effetti speciali
Testi complessi
Problematicità degli argomenti
Riassumendo:
la televisione è diversa
dagli altri mezzi di comunicazione di massa perché:

si può parlare solo di ciò che si riesce a illustrare

l’autore/giornalista non è solo

bisogna per forza parlare a tutti

è difficile proporre argomenti di nicchia

ci vogliono molti più soldi

è molto più difficile entrarci
TELEVISIONE COME UNA PIAZZA
di ieri……
…..e di oggi
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