Le esperienze di integrazione operativa tra le fonti di finanziamento per la formazione continua Struttura Sistemi e Servizi Formativi Roma, Corso d’Italia 33 www.fondinterprofessionali.isfol.it www.formazionecontinua.isfol.it Tavolo regionale per la formazione continua Bologna, 28 marzo 2012 A partire dall’Accordo tripartito del 2007 2007-2008 Stipula di accordi quadro tra Regioni e Parti Sociali 2008–2011 Accordi operativi tra Regioni , e in alcuni casi Province con delega alla formazione continua, e singoli Fondi o Parti sociali Sperimentazioni operative di integrazione 2008 Regione Toscana 2009-2011 Regione Toscana (ambito crisi) 2010 Regione Lombardia (con Formazienda) 2011 Regione Lombardia (con nove Fondi) 2011-2012 Provincia di Genova (piani di fattibilità) Sperimentazioni operative a confronto Gli impegni: le Amministrazioni Gli impegni: i Fondi Modelli di integrazione Modelli di integrazione: tra logica complementare e addizionale Esperienze di integrazione Modello di integrazione rispetto ai target e alle risorse Regione Toscana Complementare rispetto ai target e addizionale rispetto alle risorse e alle imprese Regione Lombardia Complementare e addizionale rispetto ai target, imprese e risorse (dipenderà dalle imprese coinvolte se aderenti o meno) Provincia di Genova Prevalenza della logica complementare per le tematiche trattate, e addizionale per le imprese e i target. Per le risorse prevale la logica addizionale, ma in alcuni piani le fonti finanziano in modo distinto le imprese (complementarietà) Tipologie di integrazione PIANO UNICO DI FORMAZIONE PER DIVERSI DESTINATARI AZIENDALI PIANO DI SVILUPPO DELL’IMPRESA INTEGRAZIONE CONTESTUALE STIMOLATA DALLE OPPORTUNITA’ Un’ipotesi ISFOL