Incontro tra la Teoria dell’evoluzione-Genetica molto
positivo, nasce” La Teoria dell’evoluzione molecolare”
Charles Darwin (1809-1882)
Gregor Mendel (1822-1884)
La teoria dell’evoluzione di Darwin
Mutazioni casuali
Producono forme biologiche
sempre nuove
Tra cui l’ambiente seleziona la
versione più adatta a
sopravvivere
La genetica
Studia il fenomeno
dell’ereditarietà
Cioè la trasmissione dei
caratteri degli esseri
viventi da una
generazione all’altra
A partire dagli
esperimenti di Mendel si
capisce che l’ereditarietà
è il trasferimento di copie
di geni (“fattori” per
Mendel)u dagli individui
parentali alla progenie
Tempi molto ravvicinati
ma si “incontrarono” solo nel 1943
Articolo: “Esperimenti con
gli ibridi delle piante” 1865
Prima edizione “L’Origine delle
specie “
1859 , edizioni successive fino
al 1876
Perché così tardi?
Diversa accoglienza della comunità
scientifica
Malgrado la disputa con i neocreazionisti dei primi anni del
‘900, fu pienamente accolta (le
1250 copie della prima stampa
vendute in un giorno)
La “Teoria dei fattori” invece venne
rifiutata da tutta la comunità
scientifica per ben 34 anni
La silenziosa rivoluzione
mendeliana
Vigeva il modello dell’”ereditarietà diretta”
(Ippocrate)
Da ciascuno degli organi degli individui
parentali si staccano minuscole particelle
corrispondenti a piccole miniature dell’organo
stesso confluenti poi nelle cellule germinali
Critiche al modello dell’
Ereditarietà Diretta
• Già Aristotele aveva notato che
1. Spesso i nipoti somigliano più ai nonni
che ai genitori
2. Le mutilazioni non vengono ereditate
La Rivoluzione silenziosa
• Ribaltò il modello dell’Ereditarietà diretta
proponendo che per ogni carattere biologico vi sono
dei “fattori” IN DOPPIA COPIA che contengono
l’informazione per la sua produzione
• Il fenomeno dell’ereditarietà consiste nella
trasmissione di copie di “fattori” che hanno
l’informazione per produrre le strutture
• Con questo modello da due individui perfettamente
identici per un carattere possono produrre progenie
differente
Cosa sono i fattori?
Johanssen li chiamò GENI
Perché Mendel non venne
creduto?
Non erano stati ancora descritti gli elementi citologici che
contengono “i fattori”, cioè i cromosomi
La CITOGENETICA viene descritta in buona parte tra il 1880 e
il 1900 e proprio nel 1900….
Tre gruppi di ricerca separatamente
• Riproposero la teoria mendeliana dei
fattori
• Ma ancora solo una piccola parte della
comunità scientifica fu d’accordo, venne
considerata solo un’ipotesi ad hoc senza
fondamento
T.H. Morgan (1866-1945) :
prima avversario e poi il grande continuatore
della genetica mendeliana
Ha peccato di eccessivo sperimentalismo
Anche Darwin ignorò Mendel
Mendel aveva fatto stampare una quarantine di copie del
suo articolo e ne inviò una a Darwin
Questa copia venne trovata intatta nella sua biblioteca dopo
la sua morte
Darwin stesso nel 1868 aveva fatto esperimenti di incrocio
di piante con carattere alternativi ma non era riuscito a
interpretare i risultati
La teoria cromosomica
dell’ereditarietà
I cromosomi sono presenti in coppie e durante la gametogenesi solo
uno dei due cromosomi va a far parte del gamete
Boveri (fine XIX sec) osservò che il corretto sviluppo del riccio di
mare dipende da un corretto corredo cromosomico
I cromosomi sono la base fisica dei fattori mendeliani
Ma Morgan ancora non ci crede
Perché i cromosomi non sono sempre visibili nella cellula
1910: Morgan in un sol colpo si converte alla
teoria dei fattori e a quella cromosomica
Merito di un moscerino: Drosophila melanogaster
1943: Mendel e Darwin si
incontrano
• Test di fluttuazione di Luria e Delbruck
Le mutazioni che rendevano Escherichia coli resistente al
batteriofago insorgono spontaneamente e non in dipendenza dal
contatto col batteriofago stesso
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Relazione tra teoria dell`evoluzione e genetica