FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEI MAGISTRATI Stretta connessione tra PROFESSIONALITA’ e INDIPEDENZA dei magistrati: 1. INDIPENDENZA come LIBERTA’ DI GIUDIZIO da ogni ingerenza interna ed esterna come POTESTA’ 2. ADEGUATEZZA PROFESSIONALE senza la quale INDIPENDENZA=PRIVILEGIO ADEGUATEZZA PROFESSIONALE è QUESTIONE COMPLESSA, coinvolge: RECLUTAMENTO PROGRESSIONE IN FUNZIONI FORMAZIONE PROFESIONALE VERIFICA DELLA PROFESSIONALITA’ QUALE RAPPORTO TRA FORMAZIONE e VERIFICA DELLA PROFESSIONALITA’? CORRELAZIONE o BINARI PARALLELI? VALUTAZIONE DELLA PROFESSIONALITA’ come esigenza INTERNA della magistratura: «è l’ANM per prima a chiedere un MIGLIORAMENTO della FORMAZIONE e un più ADEGUATO SISTEMA di VALUTAZIONE della PROFESSIONALITA’» 2003 RICHIESTA DI RIFORMA per la PIENA REALIZZAZIONE DEL MODELLO COSTITUZIONALE: MAGISTRATURA AUTONOMA, INDIPENDENTE e PROFESSIONALE Rilievo centrale per la PROFESSIONALITA’ per una GIUSTIZIA come SERVIZIO ai CITTADINI ed alla COMUNITA’ PRINCIPI COSTITUZIONALI PRESUPPONGONO un GIUDICE PROFESSIONALMENTE PREPARATO «non possono essere suggeriti ai giudici INDIRIZZI o ORIENTAMENTI circa l’INTERPRETAZIONE delle leggi da alcun organo od autorità dello Stato, né da POTERI ESTERNI né dallo stesso POTERE GIUDIZIARIO» «il giudice, che si trova di fronte alla legge che DEVE interpretare senza alcun ausilio esterno, ha bisogno di una FORMAZIONE PERMANENTE di ALTISSIMO LIVELLO dovendo da solo ricercare e acquisire gli strumenti dell’interpretazione della legge ed assumersene la PIENA RESPONSABILITA’» CSM, Relazione al Parlamento 1994 PROFESSIONALITA’ come CONDIZIONE PRIMARIA di INDIPENDENZA e PRESUPPOSTO NECESSARIO DI IMPARZIALITA’ “GIOCO DI SCATOLE” Scatola più grande INDIPEDENZA ESTERNA contiene INDIPENDENZA INTERNA, che ne contiene un’altra IMPARZIALITA’ Ma c’è scatola ulteriore… La PROFESSIONALITA’ finalizzata alla realizzazione del principio che rappresenta il NUCLEO ESSENZIALE delle scatole: LIBERTA’ del GIUDICE al momento del GIUDIZIO DIRITTO del CITTADINO ad un GIUDICE INDIPENDENTE ed IMPARZIALE contiene in sé il DIRITTO ad un GIUDICE PROFESSIONALMENTE CAPACE NECESSITA’ di garantire una ADEGUATA PREPARAZIONE PROFESSIONALE Quindi… La professionalità DIFFUSA come PREMESSA indispensabile della TUTELA EFFETTIVA dei DIRITTI dei cittadini e di un “SERVIZIO GIUSTIZIA” efficiente CENTRALITA’ della FORMAZIONE: INIZIALE e PERMANENTE INIZIALE In UE attribuita ad ORGANSMI AD HOC (Francia) In ITALIA al CSM (tirocinio ordinario/mirato) PERMANENTE In ITALIA inizia di fatto negli anni ’90: Struttura di formazione professionale organizzato dal CSM ex ACCORDO con MINISTRO COMITATO SCIENTIFICO con FREQUENZA NON OBBLIGATORIA COMMISSIONE PER TIROCINIO E FORMAZIONE PROFESSIONALE Corsi di formazione interni con Comitato scientifico 40/50 corsi per 3000 magistrati l’anno RETE EUROPEA PER LA FORMAZIONE GIUDIZIARIA http://www.ejtn.net/en/ http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=//EP//NONSGML+MOTION+B7-20120150+0+DOC+PDF+V0//IT Cooperazione Scambio Conoscenza del diritto UE (sistema integrato – Relazione sullo stato della giustizia 2011) IL DECRETO LEGISLATIVO N. 26 DEL 2006 La Scuola ha competenza in via esclusiva in materia di aggiornamento e formazione dei magistrati TITOLO III disposizioni in tema di aggiornamento professionale e formazione dei magistrati Ai fini della formazione e dell'aggiornamento professionale, nonche' per il passaggio dalla funzione giudicante a quella requirente e viceversa e per lo svolgimento delle funzioni direttive, il comitato direttivo approva annualmente il piano dei relativi corsi nell'ambito dei programmi didattici deliberati, tenendo conto della diversita' delle funzioni svolte dai magistrati. Corsi di formazione e di aggiornamento professionale I corsi di formazione e di aggiornamento professionale si svolgono presso le sedi della Scuola e consistono nella frequenza di sessioni di studio tenute da docenti di elevata competenza e professionalità I corsi sono teorici e pratici, secondo il programma e le modalità previste dal piano approvato dal comitato direttivo Tutti i magistrati in servizio hanno l’obbligo di partecipare almeno una volta ogni quattro anni ad uno dei corsi, individuato dal Comitato direttivo in relazione alle esigenze professionali, di preparazione giuridica e di aggiornamento di ciascun magistrato e tenuto conto delle richieste dell’interessato NEI PRIMI 4 ANNI DI SERVIZIO OBBLIGO DI FREQUENZA ANNUALE