UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA Comunicazione Interculturale e Multimediale QUAMQUAM RIDENTEM DICERE VERUM, QUID VETAT? SATIRA, CRITICA ED INFORMAZIONE ATTRAVERSO IL CASO SATYRICON Relatore: Chiar.mo Prof. Bruno Tonoletti Tesi di laurea di Valentina Linoci A.A. 2005/06 IL DIRITTO DI SATIRA Definizione Tutela Diritto soggettivo a rilevanza costituzionale Art. 9, 21, 23 e 33 Cost. Linguaggio: simbolico, ironico e sarcastico Caratteristiche Fine: quamquam ridentem dicere verum Bersagli: potere, costumi e luoghi comuni I LIMITI LIMITI INTERNI LIMITI ESTERNI Personaggio noto Nesso coerenza causale Requisito della continenza IL CASO SATYRICON INTERVISTA • Indagini per ricostruire i movimenti finanziari delle holding di Berlusconi • presenza del boss mafioso Vittorio Mangano nella casa di Berlusconi tra il 1974 e il 1976 come stalliere • Presunta affermazione di Berlusconi:"se non andiamo in politica ci accuseranno di essere mafiosi". • video-intervista al magistrato antimafia Paolo Borsellino • conflitto di interessi DIKTAT BULGARO Uso criminoso della TV italiana Querela: 10 cause di risarcimento ACCUSA DIFESA Intervista diffamatoria: lesiva dell’onore, della reputazione, dell’immagine di uomo politico e dell’identità personale Legittimo esercizio dei diritti di cronaca, di critica politica e di satira Il Tribunale di Roma ha ritenuto che nell’intervista non potessero ravvisarsi gli estremi del delitto di diffamazione Battute e commenti di Luttazzi sono privi di valenza offensiva poiché metro di valutazione palesemente riconoscibili come delle battute notazioni comiche ed attinenti satiriche di Luttazzi all’ attività pubblica ed imprenditoriale dell’attore. L’opinione critica del giornalista Marco Travaglio è ancorata a metro fatti di valutazione veri di sicuro interesse per delle opinioni critiche l'opinione pubblica di Travaglio CONCLUSIONI • Rapporto tra satira ed informazione • Tutela identità VS art. 21 Cost. • Case by case SATIRA ED INFORMAZIONE limitarsi a deformare la realtà da cui trae spunto (semplice caricatura legata ad un personaggio) divulgare la verità (informa, condanna, dimensione morale) Risata fine a se stessa scuotere le coscienze indurre alla riflessione capire il significato opposto della banalità, dell’ovvio, dell’ipocrisia e soprattutto della violenza che ogni potere esprime (Dario Fò) Tutela art. 21 Cost. Tutela della persona Satira oltrepassa i limiti sfociando nella denigrazione: Alterazione nome/immagine (accostamenti sconci, ripugnanti) uso di espressioni volgari, scurrili esposizione non funzionale al discorso ironico svolto CASE BY CASE Ampio margine di discrezionalità del giudice (mancanza di parametri certi ed obiettivi) sensibilità giuridica, sociale e morale contesto socio-culturale Analisi comparativa di alcuni casi giuridici Cass. Pen. sez. V, 2 aprile 2004 Giorgio Bocca VS Cesare Previti Trib. Milano, sez. Feriale, 7 settembre 2004 Associazione Investici VS Trenitalia s.p.a. Cass. pen., sez. V, 3 novembre 2004 Carlucci G. VS giornalista legittimo esercizio del diritto di critica (nelle forme dell’ironia e del sarcasmo) legittimo esercizio del diritto di satira (critica a Trenitalia s.p.a. complice della guerra in Iraq) Satira Illecita (lesione della reputazione; gratuito insulto) Castigare ridendo mores (esito di carattere etico) Satira lecita = sferza vizi, abitudini e concezioni ma non sfocia nell’insulto gratuito Limiti di correttezza formale e di continenza Satira illecita = intacca i valori fondamentali 1996 1994 1992 2004 2000 1998 Satira illecita = meramente denigratoria Satira illecita = immagini ironiche di contenuto offensivo, collegate ad articoli giornalistici Satira lecita = rappresentazione in toni satirici di vicende e fatti di pubblico dominio relative a personaggi noti 2006 Al giudice spetta quindi il compito di valutare di volta in volta ogni singolo caso influenzato dalla situazione concreta e dall’evoluzione del contesto sociale, politico e culturale