Progettare le Unità capitalizzabili Montecatini 13-14 Gennaio 2005 Domande Perché si progetta per Unità capitalizzabili Quali sono le caratteristiche delle Unità capitalizzabili Quali sono le fasi della progettazione e della programmazione didattica Caratteristiche dei corsi IFTS • Offerta formativa idonea alla formazione di quadri e tecnici intermedi • Modularità dei percorsi • Struttura in Unità capitalizzabili • Certificazione integrata intermedia e finale • Riconoscimento dei crediti • Flessibilità e personalizzazione dei percorsi Flessibilità e personalizzazione Linee di intervento QUALI • Accreditamento delle competenze in ingresso (modalità ordinarie per l’accesso ai corsi) - Riconoscimento dei relativi crediti formativi in termini di riduzione della durata del percorso • Possibilità di iscrizione e partecipazione anche parziale ai corsi - certificazione intermedia • Articolazione degli orari per facilitare (EDA): Aumento della scolarità Apprendimento continuo (lifelong learning) • Riduzione della durata dello stage, in relazione al lavoro prestato in azienda • Formazione a distanza (FAD) - Strumento significativo per la flessibilità del sistema formativo • Risorse per offrire percorsi formativi per giovani ed adulti occupati e non. Competenze Certificazione Credito formativo Insieme di competenze che possono essere riconosciute nell’ambito di un ulteriore percorso di formazione o di lavoro, e le modalità del loro riconoscimento Il tutto rappresenta il dispositivo essenziale volto a garantire l’integrazione dei sistemi formativi e la massima capitalizzazione delle esperienze individuali e professionali, comunque acquisite. Riconoscimento dei crediti Sistema di certificazione Sistema di standard minimi e Unità capitalizzabili Prerequisito strutturalmente rilevante Integrazione Interconnessione tra sistemi Sistema di standard minimi e Unità capitalizzabili Gli standard minimi di competenze individuano la base minima comune di competenze da acquisire in esito a un percorso formativo, che la persona deve dimostrare di possedere. Essi costituiscono il punto di incontro tra la domanda di professionalità del sistema produttivo e la costruzione di un percorso formativo coerente, che assicuri la più ampia “occupabilità” della persona e insieme il suo sviluppo culturale e professionale, anche in relazione a successivi cicli di apprendimento in percorsi di studio e di lavoro Standard minimi nel senso che possono essere personalizzati e arricchiti nel contenuto Sistema di standard minimi e Unità capitalizzabili A) Le competenze sono state classificate in: • competenze di base Insieme delle conoscenze (e delle loro capacità d’uso) che costituiscono sia la base minima per l’accesso al lavoro, sia il requisito per l’accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore • competenze trasversali Entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare i saperi in comportamenti lavorativi efficaci in contesti specifici • competenze tecnico professionali Saperi e tecniche connesse all’esercizio delle attività richieste dai processi di lavoro nei diversi ambiti professionali (processi aziendali nei quali la figura professionale è impegnata). Attraverso appropriate metodologie di “analisi del lavoro” occorre essere in grado di “leggere” le attività e ricostruire il quadro delle competenze. Competenze di base e trasversali Componenti ‘integrative’, quelle cioè basate su competenze cognitive, processuali, comportamentali - Competenze a carattere generale e a largo spettro che: • Riguardano il saper comunicare in lingua inglese con le espressioni tipiche del settore, leggere contesti aziendali, riconoscere i propri diritti e doveri nell’ambito lavorativo, usare correttamente i tipici strumenti informatici e statistici • Sono connesse ai processi di pensiero e di cognizione, alle modalità di comportamento nei contesti sociali e lavorativi, alle capacità di riflettere, usare strategie di autoapprendimento e di autocorrezione (“pensare” e “agire” lavorativo degli individui) Competenze di base e trasversali Sono state raggruppate in quattro aree: • linguistica • scientifica e tecnologica • giuridico-economico-aziendale • trasversale Sistema di standard minimi e Unità capitalizzabili B) E’ stata individuata una modalità standard di rappresentazione: l’Unità capitalizzabile Insieme di competenze autonomamente significativo e autoconsistente, riconoscibile dal mondo del lavoro come componente specifica di professionalità, ed identificabile (dall’impresa, dal sistema formativo) quale risultato atteso di un processo formativo. Sistema delle unità capitalizzabili Rappresenta l’interfaccia tra sistema di progettazione e sistema di certificazione • Segmento formativo: unitario, autonomo e compatto - finalizzato al raggiungimento di precise competenze che devono essere esplicitate e verificate (risultato atteso) - valore riconoscibile sul mercato del lavoro componibile - progettata in modo tale che risulti possibile collegarla ad altre unità o a crediti acquisiti in forma diversa dal percorso formativo pluridisciplinare - richiede la padronanza di conoscenze e abilità riguardanti diverse discipline descritto secondo modalità standardizzabili - costruita secondo un formato finalizzato allo sviluppo e al riconoscimento delle competenze, sia per le modalità sia per lo stile redazionale • Riferimento per la certificazione delle competenze acquisite e base per il riconoscimento di crediti formativi • Proposta organica di percorso didattico con esplicitazione delle ragioni delle scelte e il ruolo formativo assunto da ciascun tema, declinazione del repertorio delle competenze e delle prestazioni con i relativi indicatori • Strumento di lavoro per i formatori/docenti direttamente coinvolti nella programmazione didattica e nello svolgimento delle attività La UC non fornisce indicazioni sulle caratteristiche del percorso formativo che deve essere realizzato ai fini dell’apprendimento di quelle competenze. La UC, in altre parole, esplicita le competenze obiettivo (il soggetto è in grado di) e le componenti costitutive delle stesse (il soggetto ha bisogno di sapere come), nonché le condizioni per effettuare una valutazione, ma non declina di fatto il processo formativo. Ciò accade perché è stato scelto di lasciare ampia libertà ai progettisti nel definire le strategie e le modalità formative che possono dipendere da una quantità di variabili: profilo di riferimento, territorialità e tipologia di utenti. Dunque è necessario sviluppare e rendere trasparenti la strategia e il procedimento (durata, contenuti, metodologie, ecc) con il quale si intende guidare l’acquisizione delle competenze attese in uscita dal percorso. Utilizzare la progettazione per l’UFC significa quindi dichiarare, tramite indicatori di trasparenza del percorso formativo (UF), la quantità e a qualità di formazione collegata direttamente a ciascuna UC. U.F.C. Unità formativa Capitalizzabile UF Indicatori di trasparenza del percorso •Contenuti •Durata •Prerequisiti •Occasioni di apprendimento •Forme di valutazione PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE A) Soggetti Comitato tecnico scientifico (scuola, università, impresa, associazioni, parti sociali ….) Funzioni: • Coordinamento e supervisione della programmazione delle attività; • Gestione operativa • Monitoraggio e valutazione • Armonizzazione e integrazione dei soggetti coinvolti e all’apporto dei loro contributi individuali PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE Docenti Provenienti da contesti diversi (mondo produttivo, consulenza, insegnamento, accademico) devono esplicitamente dimostrare capacità di integrazione con i colleghi soprattutto strutturando i loro interventi in modo funzionale agli obiettivi del corso e in modo coordinato Docente coordinatore didattico = Project manager Funzione di: • coordinatore delle attività (in aula e in azienda) e delle risorse impiegate (gestione accurata delle risorse tecniche e del personale ) • Monitoraggio PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE Docenti Sono in grado di: • trasmettere contenuti e conoscenze • attivare competenze e stimolare reazioni • predisporre attività di accoglienza e orientamento • accertare le competenze • valutare le attitudini professionali • accompagnare lo studente nella fase di preinserimento lavorativo E’ veicolo di cultura del lavoro accompagnando l’allievo nella direzione della flessibilità e dell’autoapprendimento, consentendogli di essere "imprenditore di sé stesso" PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE A) Fasi 1. Progettazione del percorso - a cura del soggetto o dei soggetti promotori dell'iniziativa Rappresenta il momento in cui si prospetta un percorso che abbia una certa novità e congruenza con i bisogni di formazione emergenti 2. Programmazione didattica - compiuta dai singoli docenti Esposizione ordinata e particolareggiata di ciò che si vuole o si deve fare (piano di lavoro da svolgere entro la durata assegnata del modulo) Per la progettazione è necessario: • partire dall'analisi dei fabbisogni di professionalità del contesto economico-produttivo locale (a breve e medio periodo), attraverso strumenti e con modalità particolari: esame di fonti statistiche e dei risultati di indagini specifiche effettuazione di indagini ad hoc da parte delle stesse agenzie formative e con la collaborazione dei soggetti economici del territorio esame delle linee di programmazione regionale e nazionale • descrivere la figura professionale partendo dall'analisi dei compiti e delle mansioni da svolgere, secondo tipologie di competenze (di base, tecnico-specialistiche e trasversali) • individuare gli obiettivi formativi, tenendo conto di: target dei destinatari, che possono avere livelli di competenze in ingresso fortemente differenziati; in alcuni casi sono previsti moduli di omogeneizzazione o di riequilibrio; scansione in U.C., che consenta cioè una relativa indipendenza di ciascuna U.C. rispetto alla sequenza dell'apprendimento, oltre alla certificazione delle competenze acquisite al termine di ciascuna U.C., anche in relazione all'attribuzione di crediti formativi e all'eventuale riduzione dei percorsi strutturazione delle diverse attività formative, quali le lezioni, laboratori, esercitazioni, tirocini, ecc. Per la programmazione didattica Il docente di ogni U.C. ha il compito di realizzare un' esposizione ordinata e particolareggiata di ciò che si vuole o si deve fare - Piano di lavoro da svolgere entro la durata assegnata all’U.C.. Quindi occorre • Procedere all’analisi della situazione di partenza • Definire gli obiettivi dell’UFC • Strutturare le sequenze di apprendimento, individuando metodi e strumenti • Individuare e applicare modalità di verifica e valutazione • Collaborare al processo di certificazione delle competenze