Il genio della porta accanto Carmela Caffo Chi è? Si chiama Caffo Orazio ha 33 anni e lavora nel campo dell’informatica da molti anni, io lo seguo da sempre …è mio fratello. Diamo il via all’intervista … Ciao Orazio, parlami un po’ della tua carriera scolastica e poi lavorativa. La mia carriera scolastica nasce innanzitutto da una grande passione per l’informatica e mi sono iscritto all’Istituto Tecnico Informatico “Galileo Ferraris” di Acireale proprio per far diventare quello che sin da piccolo era un piacere qualcosa di più… Continua pure.. … in realtà non pensavo ancora al lavoro quando mi sono diplomato con 52/60 e frequentando un corso post-diploma organizzato proprio dalla mia scuola per avviare i giovani al lavoro, ebbi l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa in un’azienda informatica, la “Xenia Progetti” di Acireale. Il periodo di stage fu così positivo che ebbi la mia prima offerta di lavoro … che ovviamente accettai!!! Cosa porti con te di quest’esperienza? In realtà quella è stata l’esperienza della mia vita perché, non solo mi ha introdotto nel mondo del lavoro, ma è stata altamente formativa per le altre esperienze lavorative. Ho lavorato alla Xenia Progetti per più di 10 anni ho imparato tanto, ma non tutto infatti non ho abbandonato la formazione universitaria.. Cioè tu hai lavorato e studiato contemporaneamente … Si si, è stato molto faticoso ma ritengo che per raggiungere determinati livelli sia necessaria non solo l’esperienza ma anche una formazione certificata. Per questo non ho abbandonato gli studi e mi sono laureato in Informatica presso l’Università degli Studi di Catania. Dove lavori adesso?? Dopo 10 anni alla Xenia Progetti ho deciso di ampliare le mie esperienze così mi sono trasferito in provincia di Varese e dopo un anno di intenso lavoro a Milano presso “l’Avanade”, ho trovato impiego in Svizzera nell’I.T. di Ermenegildo Zegna. Torniamo alla tua passione per l’informatica nata in un periodo in cui non era un fenomeno di massa … E si, io avevo circa 10 anni quando ho avuto il mio primo pc, un Commodore 64. Ne ero gelosissimo infatti guardavo a vista chi gli si avvicinava, addirittura litigavo con mia mamma che spolverandolo, secondo me, avrebbe potuto romperlo, ero proprio fissato!!! Così la passione nasce con il gioco, il divertimento e a partire da questo ho deciso ciò che avrei voluto fare da grande; con tanta dedizione, fermezza e un pizzico di fortuna ci sono riuscito. Cosa pensi del ruolo dell’informatica nella società moderna? L’informatica oggi ha un ruolo di primaria importanza nella nostra società. E’ un requisito che si chiede ai nuovi assunti, ma è anche necessaria nella vita quotidiana, con un clic si possono pagare le bollette o fare acquisti. … Insomma l’utilizzo del pc ha reso tutto più veloce e per chi ha un po’ di dimestichezza con la tecnologia anche più comodo. Secondo me vale la pena impegnarsi un po’ per imparare anche le cose basilari e rimanere al passo coi tempi. Ritieni che sia importante oggi insegnare l’informatica a scuola? Penso sia FONDAMENTALE! Le nuove generazioni non possono prescindere dall’informatica, inoltre è risaputo che i bambini iniziano a giocare con le console da molto piccoli, così utilizzando il pc a scuola possono imparare velocemente perché si lavora su un terreno già spianato. Bisogna avere sempre un occhio di riguardo per la formazione. Come potresti riassumere le tue esperienze in tre parole-chiave? Direi … FORMAZIONE, CORAGGIO e PASSIONE. Ti ringrazio Orazio per avermi dedicato il tuo tempo! Grazie a te, è stato un piacere!!!