ove non c’è desiderio, c’è passione. Parrebbe un’assurdità, un paradosso tascabile di scarsa volata e scadentissima bizzarria. Pure, ci è parsa la cifra, unica e incontrovertibile, di alcune campagne. Facile a dimostrarsi nel caso di Reset, nel filone surreale e crudele a cui Vigorsol ci ha abituato da tempo: rarissimo esempio di umorismo un po’ nero, inglese ov- D GIULIA CERIANI PER FILO& PER SEGNO vuole La Repubblica sua promotrice, ma insomma è altra cosa rispetto a un corpicino prezioso. Le passioni, sono azioni in movimento; verbi colorati dall’anima, che siano tormenti segreti o inclinazioni vivaci, o ancora e semplicemente affezioni, picchi di emotiva intensità. Nella pub- sgressione fatica a trattarsi, essendo tutto, le storie e anche i codici, già visto, già usato; e ne è tra tutti un esempio il «viaggio a Cortina» – tuttora presente sul sito – del trio machista che vorrebbe anche essere tanto peccaminoso (due donne, un ragazzotto sempre in alternanza occupato), ma lascia di ghiaccio. Se sia colpa del format consunto, o di una provocazione consunta a sua volta, non sta a noi giudicare. Poi c’è l’acqua Lilia. Deliziosa, non si sa se al sapore ma per le gentili testimonial chiamate in causa: Betty Boop e Mafalda e altre squisite che hanno fatto la storia del fumetto d’autore. Ultrasettantenni e in gran forma, APPASSIONATAMENTE viamente. Succede che lui arriva un po’ prima del tempo e si accomoda sul divano di casa; col mastino di lei, ringhioso e famelico al giusto. Lei si cambia, lui butta giù due compressine (Reset, appunto) per migliorare l’alito e anche il nervosismo da attesa. Ma succede l’imprevedibile: il mastino fiuta e impazzisce d’amore, e bacia l’aspirante di veemente passione. Finale ambiguo, perché lei sopraggiunge e si scandalizza o quanto meno dispiace; è l’inizio di una nuova vita (un reset…) o solo un’imbarazzante parentesi? Capita anche per Stefanel, che si ostina a perseguire una strada già tracciata da altri, così facili da indovinare che nominarli è superfluo: un sogno di desideri immateriali e una passione vera e carnale, da giovanetto ardente che nient’altro si aspetta se non suggellare sulle labbra del vecchiotto compagno di branda amori e quant’altro. Che cosa possa portare alla marca la strada che ruota intorno al concetto della trasgressione «Now», non sappiamo: anche perché di tra- 10 dice il pay off. Ancora appassionanti, diciamo noi. E se è vero che il cartoon prestato alla pubblicità non è più originalissimo, tuttavia è bello, per una volta, fare il confronto con le altre acque: quelle che fanno volare (pur avendo un residuo fisso magari impressionante), quelle che fanno belli, quelle che depurano, quelle che gli orsi se le strappano di zampa sulla cascata. Insomma, va bene così. Poi c’è un’altra passione, quella da equivoco. Sentirsi guardate, guatate, avvicinate fin troppo in uno scompartimento di treno, dallo sconosciuto che passa e senza altri testimoni; infiammare di vergogna, di rabbia, di emozione, forse infine anche di, potenziale, passione. Per poi vedersi strappare dalle mani il libretto (e quello soltanto), che sarà di sicuro un grande romanzo del Novecento, come Dall’alto, le campagne Reset Vigorsol (BBH London e Selection), Acqua Lilia (McCann Erickson), Stefanel, Acqua Prata (Abrinicio), Romanzi di Repubblica (Lowe Pirella). blicità hanno sempre avuto casa, per dire di una volontà estrema di congiunzione, di una tensione non sopportabile se non nell’abbraccio affettuoso della marca o dello stesso prodotto. Dovrebbero, in teoria, essere l’enfasi di un desiderio, l’apice della sua maturazione; qui, invece, sembrano semplicemente sostituirvisi, con un colpo di coda un po’ ruvido. O ex abrupto o per nulla. O «now» o giammai.