Dipartimento di Scienze Economico-estimative e degli Alimenti
Università degli Studi di Perugia
Seminario
Acqua
Diritti
Governance
13 luglio 2010, Ore 9:00
Aula D della Facoltà di Agraria - Perugia
Apertura
Lorena Pesaresi,
Assessore alle Politiche Energetiche ed Ambientali del Comune di Perugia
Relazioni
Tullio Seppilli, Fondazione Angelo Celli
Carlo Andrea Bollino, Facoltà di Economia
Pierluigi Maria Grasselli, Facoltà di Economia
Paolo Polinori, Facoltà di Scienze Politiche
Giovanni Marini, Maria Rosaria Marella, Facoltà di Giurisprudenza
Francesco Mannocchi, Facoltà di Agraria
Adriano Ciani, Facoltà di Agraria
Coordina
Prof. Fosco Valorosi
Direttore del Dipartimento di Scienze Economico-estimative e degli Alimenti
Intervento conclusivo
Francesco Pennacchi
Preside della Facoltà di Agraria di Perugia
Acqua, Diritti, Governance
Le norme di recente approvate introducono
significative innovazioni istituzionali per
l’organizzazione dei servizi pubblici locali, tra cui
quello idrico su cui si concentra l’attenzione di questo
incontro. Il servizio è sottratto alla gestione pubblica,
salvo condizioni specifiche di partecipazione privata,
ed attribuito invece a quella privata o pubblico-privata.
Questa scelta politica da una parte ha alimentato la
crescita della critica concentrata sull’accresciuto ruolo
di soggetti non pubblici; dall’altra ha cercato di attirare
l’attenzione dei soggetti istituzionali e della
cittadinanza sulla necessità accrescere l’efficienza
nell’offerta dei servizi in questione. Il quadro del
dibattito avviato - e, almeno in apparenza, assai presto
sopito - è complicato da due circostanze. La comunità
internazionale, per quanto sia complicato talvolta
identificarne i confini e trascurare le diversità che
include, ha sostanzialmente sancito la trasformazione
dell’accesso all’acqua da diritto umano a bisogno. Tale
diversa concettualizzazione sembra avere capacità di
influenzare il dibattito interno e, in particolare,
parrebbe rafforzare le posizioni di coloro che
accordano importanza preminente al tema
dell’efficienza produttiva ed organizzativa. L’altra
circostanza rilevante è rappresentata dalla riconosciuta
insufficienza del contesto di regolazione entro cui si
collocano i cambiamenti promossi dalle nuove norme.
Sarebbero, cioè, insufficienti sia i sistemi di regole
necessarie a sostenere i Comuni nell’erogazione di
servizi di qualità, sia quelli in qualche misura richiesti
a tutela degli investitori. Sembra così che esistano
buone premesse per una raccolta solo parziale dei
benefici della “liberalizzazione della gestione” del
servizio idrico. Proprio la debolezza del contesto
istituzionale entro cui si collocano le nuove norme apre
un particolare spazio di confronto. L’occasione del
seminario è, in questo senso, solo il primo passo di un
percorso che si auspica di maggiore respiro. Tre
specifici ambiti di riflessione sembrano proporsi
all’attenzione.
Il primo è rappresentato dalla questione se la
prospettiva imprenditoriale, per sua natura sia capace o
meno di fronteggiare e soddisfare le richieste delle
comunità locali. Senza con questo volere disegnare
l’impossibile confronto tra contrapposte visioni del
mondo, il tema da affrontare, senza pregiudizi, è se il
cambiamento della forma gestionale sia effettivamente
in grado di integrare i livelli di efficienza auspicati. A
questo tema di associa quello relativo all’interrogativo
circa la distribuzione dei guadagni di efficienza tra i
soggetti partecipanti all’impresa. Il secondo tema
degno di riguardo ci sembra quello, di apparente
ascendenza tecnica, che riconosce nel servizio idrico
l’offerta organizzata a partire dall’uso di una risorsa,
l’acqua, che è in realtà è oggetto di una domanda di
origine agricola, industriale, urbana e rurale.
Riteniamo che una riflessione ampia su questi temi – e
sulle loro implicazioni etiche e sociali, oltre che
economiche e gestionali – possa contribuire alla
definizione di modelli gestionali centrati sulla natura
pubblica dell’acqua e capaci di costruire il significato
dell’accesso all’acqua senza farne un astratto bisogno
di consumo.
Informazioni: Prof. Gaetano Martino 075- 5857135 – [email protected]
Dr.ssa Luisa Paolotti – 075-5856294 - [email protected]
Scarica

Diapositiva 1