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ATTUALITÀ
28 maggio 2014
Si sono ritrovati a 40 anni dall’apertura, a Cussanio, della prima sezione sperimentale della Granda
La rimpatriata dei pionieri
della scuola per agrotecnici
DI LUIGINA AMBROGIO
CUSSANIO. Arrivano alla spicciolata da Diano d’Alba, Somano,
Sale Langhe, Piasco, Montaldo
Roero, Pianfei, Barbaresco, Monastero Vasco, Cravanzana e
financo dal Tirolo. Si guardano
un po’ d’attorno e poi si riconoscono, nonostante la “pelata” o
i capelli bianchi. Si abbracciano
commossi e si danno qualche
pacca sulle spalle. “Sei proprio
tu?” E si chiamano con l’appellativo con cui si chiamavano al
tempo della scuola.
Sono i “pionieri” della scuola
per agrotecnici.
Quarant’anni fa partì il primo
“nucleo” di questo istituto sperimentale in provincia di Cuneo
e fu proprio l’istituto agrario di
Cussanio ad ospitarlo. In precedenza chi intendeva approfondire
le materie attinenti l’agricoltura
frequentava due anni di scuola
professionale a cui poi non seguivano però i tre anni che avrebbero consentito di conseguire il
diploma. Dal 1974 venne istituita
a Cussanio la prima sezione per
agrotecnici. Vi si iscrissero 15
ragazzi provenienti dalle “scuole
agrarie” di tutta la provincia;
poiché la gran parte di essi risiedeva parecchio distante era
stato previsto un convitto. Scuole,
mensa e dormitorio erano ospitate
nell’ex seminario, il complesso
annesso al santuario (nel 1982
venne costruita la nuova scuola
vicino all’azienda verso la statale
per Savigliano).
I “pionieri” della scuola per
agrotecnici della Granda hanno
deciso una rimpatriata a 40
anni dall’istituzione della loro
sezione. E si sono dati appuntamento, di buon’ora, con alcuni
loro insegnanti, proprio a Cussanio, davanti al santuario, per
una visita alla loro vecchia scuola
e al convitto.
Poi hanno raggiunto il cimitero
di Piasco e quello di Somano
per “salutare” due loro compagni
che non ci sono più; infine si
sono ritrovati a pranzo a Cravanzana terminando la rimpatriata a notte fonda.
La vecchia
“scuola agraria”
“Su, ragazzi, entriamo”.
Giuseppe Olivero, insegnante
di Agraria (che iniziò la sua carriera scolastica con questi allievi
diventando poi preside della
scuola), non senza commozione
guida i suoi ex studenti nella
visita all’ex istituto insieme al
collega Vittorio Faroppa, insegnante di Economia. Ad accompagnarli c’è suor Luigina, a cui
il rettore del santuario, don Pierangelo, ha affidato il compito
di aprire le porte di quei locali
purtroppo da tempo inutilizzati.
Al piano terra i ragazzi ora quasi
sessantenni riconoscono il salone
dove si giocava a ping pong e a
calcio balilla.
L’incidente
con una... scrofa
Si sale al piano di sopra. Prima
di arrivare all’aula insegnanti,
Faroppa, riconoscendo l’alloggio
del compianto don Rostagno
(all’epoca rettore del santuario
e direttore del convitto), racconta
qualche simpatico aneddoto.
“Ricordate quando quel giovane
sacerdote, poi missionario in
Argentina, murò in una notte
questa porta e al mattino don
Rostagno, al momento di uscire,
si trovò un muro? Si affacciò
alla finestra urlando…”. “E
quell’altra volta che andò con
il preside della scuola a casa di
un alunno per spiegare che il figliolo non si comportava bene
(allora si faceva così, non si convocavano i genitori…) e i due si
scontrarono con una scrofa? I
ragazzi erano in studio e l’assistente disse con tono serio:
«Preghiamo per don Rostagno
che ha avuto un incidente con
una scrofa»”.
“Con don Rostagno c’era un
buon rapporto - prosegue Faroppa -. Devo dire che c’è stato
un buon rapporto con tutti i sacerdoti di Cussanio”.
Il convitto
Gli ex allievi hanno visitato
con interesse il locale (ora impolverato e scrostato) che il
primo anno funse da camerone;
negli anni successivi vennero
loro assegnate delle camerette
a due letti. La mensa era al
piano terra; a cucinare c’erano
suor Anna e suor Rositea.
Lo studio (con i banchi allineati, tipo aula scolastica) era
sistemato al primo piano nel
locale più prestigioso, che all’epoca del decentramento universitario venne adibito da
aula magna a sala di rappresentanza. I ragazzi svolgevano
i compiti sotto lo sguardo attento e severo degli assistenti
(domenica scorsa era presente
uno di essi, Roberto Monge, poi
diventato insegnante). Si finivano presto i compiti per poi
correre a giocare a ping pong,
oppure nel campetto di fronte
al “Pinguin” a giocare a calcio.
Restando a Cussanio l’intera
settimana, i ragazzi dell’Agraria
avevano legato con i frazionisti.
Nacquero belle amicizie e anche
alcune storie d’amore; uno dei
15 trovò moglie a Cussanio...
Domenica scorsa i ragazzi degli Anni 50 osservavano con nostalgia i luoghi della loro adolescenza, ricordando le ragazze
dell’epoca, la simpatica Gabry
che serviva loro il caffè al Pinguin, la ragazza del casello della
ferrovia, e tante altre ragazzine.
Ma anche molte altre persone
del paese, cui si erano affezionati.
Dedicate a San Francesco e a Santa Chiara; con illuminazione notturna
FOSSANO. Hanno avuto
una lunga gestazione le due
nicchie dedicate a San Francesco e Santa Chiara che da
alcune settimane abbelliscono
il Convento dei Frati francescani, sul lato di via Cesare
Battisti; ma ne valeva la pena,
perché il lavoro è stato fatto
con grande perizia.
Il desiderio di far dipingere
l’effige di San Francesco in
una delle due nicchie, da sempre vuota, era presente da
tempo sia tra i frati che tra i
parrocchiani di San Bernardo
con i quali è da anni in corso
un’ottima collaborazione. Nel
settembre scorso, in occasione
di un pellegrinaggio ad Assisi,
promosso da padre Roberto,
parteciparono diversi parrocchiani di San Bernardo. “Ad
Assisi, girando tra le botteghe
artigiane, trovammo delle piastrelle dipinte a mano dedicate
a San Francesco - racconta
Angelo Barolo - e decidemmo
di acquistarle pagandole con
Dipinte due nuove nicchie
al convento dei frati Cappuccini
I “pionieri”
Agù Giorgio, Bogliotti Bartolo (l’unico fossanese), Bolla Roberto,
Bosca Pietro, Clerico Piergiorgio, Fiorito Eligio, Garello Paolo,
Garello Pierluigi, Giordanengo Michele, Lurgo Romolo, Musso
Daniele, Roagna Alfredo, Turco Marco, Vacchetti Mario,
Zublasing Anton. Domenica 12 maggio non è mancato l’appello.
L’insegnante Faroppa lo ha fatto a memoria (ha poi ammesso
di essersi preparato bene la sera prima...). Erano presenti
anche quattro insegnanti: oltre ai già citati Giuseppe Olivero
e Vittorio Faroppa, c’erano Vittorio Monge e Silvio Strocco.
Quel divertente tema
sulla fienagione
Faroppa, che è una vera sagoma, si è divertito a raccontare
aneddoti non risparmiando
gli ex allievi (esclusi i presenti,
ovviamente).
Simpaticissimo quello riferito
a un componimento sul tema
“Una giornata alla scuola di
Cussanio”.
Secondo i ricordi di Faroppa
l’alunno avrebbe scritto: “Vorrei
descrivere una giornata alla
zienda graria. E particolarmente vorrei descivere la fienagione. Si taglia l’erba, la si
fa seccare al sole finché diventa
fieno; poi lo si inquarela, e poi
c’è il perito che va con la macchina e lascia le balle sul prato.
Dopo di che va con il tamagnone e le carica con l’aiuto dei
salariati e le porta in azienda
dove, sempre con l’aiuto dei
salariati e a volte anche della
moglie, le portano sul fienile,
le balle”.
Il direttore
dell’azienda agraria
Il “perito” di cui parla l’allievo
nel tema è il compianto perito
agrario Allasia, all’epoca direttore dell’azienda agraria che,
dal punto di vista didattico, si
occupava delle esercitazioni
degli allievi in azienda; inoltre
era anche il direttore dell’azienda, ma, essendo un gran lavoratore, se ne occupava anche
da un punto di vista pratico. Insegnanti ed ex allievi ricordano
con affetto il direttore dell’azienda agraria con gli stivaloni,
intento ad irrigare i campi, o a
falciare l’erba, o ancora a “imballare” - come racconta l’allievo
nel tema - e a caricare le “balle
di fieno”. C’erano anche gli animali; il perito seguiva tutto: l’alimentazione, i parti...
L’azienda era di proprietà
della Cassa di risparmio e il perito Allasia la conduceva consentendo di ricavarne un certo
profitto. Vecchi tempi...
IN BREVE • IN BREVE
Prevenzione del diabete, a Bene
determinazione della glicemia gratis
■ BENE VAGIENNA. L’associazione Diabetici Savigliano
Fossano Saluzzo comunica che l’evento dedicato alla prevenzione
del Diabete - previsto lo scorso 23 maggio - è stato annullato
a causa delle modifiche alla viabilità dovute al passaggio del
Giro d’Italia nel Fossanese. Il nuovo appuntamento per la prevenzione del diabete si svolgerà dalle 9 alle 12 di venerdì 30
maggio, in piazza Botero a Bene Vagienna; sarà effettuata la
determinazione della glicemia in modo gratuito.
Raccolta di prodotti per i bisognosi
nei Famila, Maxisconto e Bigstore
i fondi residui del nostro viaggio. Risolti i problemi tecnici
per la sistemazione, stavamo
per procedere quando padre
Roberto ci annunciò di aver
ricevuto un’offerta per l’acquisto delle piastrelle raffiguranti Santa Chiara. A questo punto il lavoro si complicava perché il collegamento
elettrico con la seconda nicchia
si presentava più complesso.
Quindi abbiamo preso tempo
e abbiamo deciso di inaugurare i dipinti in occasione di
Pasquetta, una giornata in
cui la comunità di San Bernardo si ritrova con quella
dei Frati per un momento di
festa: si celebra messa insieme
e poi si mangia la carne alla
brace nel cortile. Quest’anno,
dopo la messa, sono state scoperte le due nicchie, poi benedette da padre Roberto”.
La realizzazione dell’opera
è stata possibile grazie alla
disponibilità di alcuni artigiani:
Lino Fruttero ha messo a disposizione il ferro per le inferriate, installate dall’artigiano
Piumetti; Piero Manassero ha
fornito i vetri antisfondamento;
il piastrellista Paolo Barroero
ha sistemato le piastrelle e
Renato Ambrogio ha effettuato
gli scavi. I lavori sono stati
svolti da alcuni volontari del
borgo: oltre ad Angelo Barolo
(che ha coordinato il tutto)
Giacinto Alladio, Luca Zanusso
ed Eraldo Re.
“Abbiamo anche predisposto
i cavi per l’eventuale illuminazione della croce in centro
al cortile e per una eventuale
futura irrigazione del prato”
- spiega Barolo.
Previdenti, non c’è che dire.
l.a.
■ FOSSANO. Nella giornata
di sabato 31 maggio, nei
supermercati e ipermercati
Famila, Maxisconto e Bigstore, i clienti potranno acquistare prodotti per l’infanzia e articoli per l’igiene e donarli a persone che vivono
in condizioni di difficoltà. L’iniziativa, dal titolo “Metti
un sorriso alla solidarietà”,
è lanciata dalle tre insegne
con la Croce rossa italiana:
proprio i volontari della Croce rossa saranno presenti nei supermercati e ipermercati per illustrare il progetto di solidarietà
e dare consigli ai clienti sui prodotti che è meglio donare
(pannolini, omogeneizzati, succhi,...). Il materiale raccolto sarà
distribuito tramite i Comitati territoriali della Croce rossa.
L’appuntamento del 31 maggio segue quello del 29 marzo,
quando fu lanciata l’iniziativa “Metti in tavola la solidarietà”:
un terzo appuntamento, sempre sul fronte della solidarietà,
è previsto per dicembre. Maggiori informazioni su queste
iniziative sono disponibili sui siti www.ipermercatibigstore.it,
www.famila.it, www.supermercatimaxisconto.it; all’indirizzo
web www.donaconselex.it si può trovare l’elenco di tutti i supermercati che aderiscono.
I nuovi orizzonti nell’impianto
di protesi d’anca
■ MONDOVÌ. Venerdì 30 maggio l’ospedale Regina Montis
Regalis di Mondovì ospiterà un congresso scientifico di altissimo
livello, al quale parteciperanno alcuni dei maggiori specialisti
ortopedici per ragionare sulle nuove frontiere in tema di
interventi di protesi d’anca. Nel corso del 2013, dopo il trasferimento da Saluzzo del dr. Scagnelli con buona parte della sua
équipe, gli interventi ortopedici a Mondovì si sono moltiplicati:
nel solo 2013 si sono registrati 1.315 interventi di cui 361
impianti di protesi e 13.658 passaggi ambulatoriali.
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