L’EPOCA ANTICA DI GENOVA La posizione geografica di Genova, addossata a colline che cingono e riparano un’insenatura sicura e quieta, ci fa pensare che da antichissimo tempo in essa dovessero trovare rifugio delle popolazioni in caso di attacchi. Fin dal 7° secolo a. C. i liguri furono in relazione con i Greci, poi con gli Etruschi e con i Cartaginesi, assimilandone costumi ed elevandosi ad un notevole grado di civiltà. Notizie storiche di Genova tuttavia si hanno solo dall’epoca romana ed il primo documento in cui siano nominati i genovesi è la famosa “Tavola di Bronzo” dell’anno117a.C., dove è riportata la decisione presa da una commissione mandata da Roma per definire il confine fra Genuates e Vitruvii. Durante l’invasione di Annibale, a Genova, rimasta fedele ai Romani, sbarcò il console Publio Cornelio Scipione. Per questa sua fedeltà ai Romani, Genova fu assalita da Magone, fratello di Annibale, che la distrusse, portandone il bottino a Savona, schieratasi a favore dei Cartaginesi. Due anni dopo (203 a.C.) la città fu riedificata dal pretore Spurio Lucrezio e fu nominata socia di Roma. La città fu Municipium, sicura sede della flotta, tanto che qui Agrippa, ammiraglio romano, costruì il suo palazzo, i cui ruderi si vedono tuttora sotto la chiesa di S. Maria delle Grazie. Negli anni successivi, data la crescente importanza di questa città, il porto fu ingrandito. Secondo la tradizione, la Liguria fu convertita al Cristianesimo molto presto, per opera di S.Nazaro e di S.Celso. Genova nel VI sec. d. C. entrò a far parte dell’impero bizantino, ma il popolo sentiva maggiormente la sua dipendenza dal vescovo che non dal lontano Imperatore di Costantinopoli. La città resistette all’invasione longobarda, ma nel 641 purtroppo anch’essa fu conquistata da Rotari, che la ridusse a Borgata, facendone abbattere le fortificazioni. L’attività marinara di Genova non si spense per questo, anzi delle navi genovesi si servirono i nuovi dominatori per tentare l’occupazione di altre terre o per difendersi dai pirati arabi. Tale attività i Genovesi continuarono anche sotto il dominio dei Franchi. San Giorgio Carlo Felice Porta Soprana Genova La lanterna Galeone ormeggiato nel porto