Fabrizio Barile “Elementi essenziali di fotografia creativa” 1962 Nasce a Genova in un quartiere di periferia trascorrendo un’infanzia ed una giovinezza serena 1980 Sente la necessità di far parte di gruppi antagonisti giovanili che stavano nascendo proprio in quel periodo, senza alcuna coscienza politica 1989 Si avvicina alla fotografia amatoriale frequentando un gruppo di fotoamatori genovesi, che gli hanno messo a disposizione la loro esperienza. Da questo momento in poi è stato preso da un’irrefrenabile voglia di scattare, che con il passare dei mesi, ha dato vita a dei progetti concreti. 1992 Allestisce la prima mostra fotografica intitolata “Vivere skinhead” a Città S.Angelo (Pescara) 1993 La stessa mostra viene arricchita ed esposta alla galleria “Sagrado 17” di Genova 1995 Realizza una mostra sui monumenti cimiteriali di Staglieno che hanno rappresentato un importante esercizio di ripresa e di stampa fotografica 2003 Nuovo allestimento della mostra presso la Feltrinelli di Genova, questa volta con il titolo “Generazione fuori controllo punk + skin = T.N.T.” Dice Fabrizio Barile in occasione di questa mostra: “Ogni epoca ha la sua Generazione Fuori Controllo ispirata dallo stesso desiderio di libertà, che non ha età, vinti o vincitori. Casualmente la mia Generazione Fuori Controllo ha coinciso con quella di PUNKS e SKINHEADS. Ma è solo casualità. Avrei potuto fotografare i Teddy Boys, i Greesers, i Rappers, gli Skaters o chissà chi altro. Lascio ad altri il compito di studiare, catalogare, modellare…” Per tale occasione realizza anche un libro di immagini, ricevendo delle buone critiche che gli permetteranno, negli anni successivi, l’esposizione in vari centri sociali. 2005 Le stesse foto vengono esposte a Savona nel Circolo Bardamù, in occasione dell’esposizione di magliette punk dal titolo “ Magliette strappate ”. Le sue foto sono utilizzate per dischi, manifesti di concerti. Ha realizzato anche foto notturne nei sottopassaggi genovesi e nei quartieri di periferia Oggi I suoi lavori in fase di ultimazione riguardano foto in studio di fiori e immagini a colori che devono provocare imbarazzo e fastidio all’osservatore