Rete e diadi Aspetti strutturali e processuali Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Il modello network Network degli attori attori Network attività delle attività risorse Network delle risorse 2 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 ATTORI gestiscono e controllano attività attraverso il controllo sulle risorse fondano le loro attività sul controllo diretto o indiretto delle risorse perseguono obiettivi soggettivi che possono essere di varia natura e che privilegiano tanto più quanto più sono in posizione di potere Hanno diversa conoscenza e prospettiva/percezione degli altri attori/risorse/attività 3 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Risorse impianti, macchinari, know-how, risorse tecniche, capacità oranizzative, qualità della manodopera, disponibilità finanziarie risorse tangibili ed intangibili Sono le fonti di posizioni di “potere” degli attori il valore della risorsa risiede nel suo uso e dalla sua combinazione con altre risorse minore è la disponibilità di una risorsa maggiore è il suo valore: importanza della risorsa scarsa eterogeneità delle risorse 4 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Risorse … continua La risorsa “conoscenza” è alla base del vantaggio differenziale • Know-what (sapere cosa … i fatti) • Know-why (sapere perchè delle cose … le conoscenze scientifiche) • Know-how (sapere fare cose … competenze pratiche, tecniche) • know-who (sapere chi fa cosa …. dove risiede la conoscenza) scarse importanti per l’obiettivo poco replicabili 5 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Attività le attività si sviluppano quando gli attori usano, scambiano, combinano risorse possono essere di trasformazione (modificano le risorse) o di trasferimento (delle risorse) le attività possono essere collegate in modo sequenziale (un’attività si svolge se è già stata svolta l’altra); in modo indiretto (sono collegate da attività intermedie; in modo generico se I risultati di un’attività hanno una qualche influenza su un’altra 6 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Le principali forze del network attori, attività e risorse formano un sistema interdipendente le relazioni di potere tra gli attori si basano sul controllo di attività e risorse rilevanti in funzione degli obiettivi le conoscenze tra attori sono complementari e possono generare valore il network e la sua dinamica è il prodotto della storia 7 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 La relazione diadica Mutual orientation Flussi di scambio Fiducia Legami deboli e legami forti Adattamento e investimenti specifici Potere e dipendenza Stabilità e dinamismo Cooperazione e conflitto Ciclo di vita delle relazioni I vincoli delle relazioni 8 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 I flussi di scambio materiali cognitivi/informativi finanziari sociali personali logistici tecnici 9 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 La fiducia La fiducia come “la convinzione da parte di A che se A o B dovessero incontrare un problema nell’esecuzione dei loro obblighi transazionali impliciti o espliciti, B si comporterà come avrebbe fatto A se avesse avuto la disponibilità di risorse di B” La fiducia è tanto più importante quanto maggiore è l’incertezza La fiducia è frutto dello scambio sociale, dei rapporti tra le persone e si forma sulla base dei comportamenti passati, è frutto della storia 10 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 L’impatto della fiducia sulle dimensioni critiche delle relazioni Opportunismo Costi di transazione Incertezza decisionale - + fiducia conflitto Scambio di informazioni Investimenti idiosincratici Coinvolgimento Competitività efficienza 11 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Il processo di sviluppo della fiducia nelle relazioni Fiducia iniziale Affidabilità Su indizi generici: reputazione, impressioni, similarità con altre esperienze Su base esperienziale Durata e frequnza di interazioni limitata Specificazione ambiti di fiducia limitata Durata e frequenza interazioni elevata Specificazione ampia Fiducia in senso stretto Su base esperienziale Durata e frequnza interazioni elevata Estensione generalizzata della fidicia 12 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Legami deboli e legami forti La forza dei legami deboli nelle reti La forza di un legame è la combinazione dell’ammontare di tempo, intensità emotiva, mutua confidenza e servizi reciproci che caratterizza il legame A B Legame forte 13 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Mutuo adattamento ed investimenti specifici Gli investimenti nella relazione possono renderla più efficace, accrescere la fiducia tra le parti e sviluppare capacità di controllo sugli interessi comuni: - Esborsi finanziari - Disponibilità di risorse umane - Impiego di risorse tangibili - Definizione di procedure per lo scambio di informazioni - Sviluppo di relazioni sociali 14 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Il mutuo adattamento è il risultato di ricerca di risoluzione di problemi nella relazione, di sviluppo di soluzioni di maggiore conoscenza reciproca. Gli investimenti effettuati, i processi di adattamento ed I rapporti sociali instaurati determinano legami stabili e forme di interdipendenza tra le imprese Se la dipendenza è reciproca e bilanciata non vi sono problemi ma se è sbilanciata I benefici realizzabili con la relazione possono essere più difficilmente conseguibili 15 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Potere e dipendenza A dipende da B e dunque B ha più potere su A a seconda di: 1) quanto A ha bisogno delle risorse di B 2) quanto è difficile procurarsi altre risorse da altri attori (relazioni di scambio alternative) In sostanza, il potere dipende dalla diepndenza dalle risorse. Nella misra in cui le risorse alternative sono disponibili nell’ambito della rete la dipendenza è inferiore 16 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Tanto maggiore è il potere di un’organizzazione tanto maggiore risulta l’influenza nella relazione (e nella rete) relazione bilanciata: se la dipendenza di A da B è uguale alla dipendenza di B da A relazione sbilanciata: A o B hanno un vantaggio di potere 17 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Collegamenti tra relazioni a livello di network Due relazioni sono collegate tanto più quanto la frequenza e l’ampiezza dello scambio nella prima relazione è funzione dello scambio nella seconda. Il collegamento può essere positivo o negativo: positivo, se l’aumento della frequenza in una relazione aumenta la frequenza nell’altra negativo se l’aumento della frequenza in una relazione diminuisce la frequenza dell’altra 18 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Posizioni di potere nelle reti E B1 D C A B2 F A ha la posizione di maggiore centralità ed è in posizione più potente anche sulla periferia D, E, F = potere strutturale o posizionale B1, B2 e C hanno potere sulle periferiche perchè unici mediatori Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 19 Se modifichiamo le frecce …. E D, E, F divengoono fonti di entrata di risorse importanti E nel sistema, il maggior potere passa ai mediatori B1 D C A B2 F Il potere dunque dipende sia dalla dipendenza da risorse ma anche dalla posizione strutturale 20 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Come A può bilanciare il potere di B 1) Diminuire il valore della risorsa che acquisisce da B 2) aumentare le alternative di attori cui accedere (ampliare il network) 3) Aumentare il valore di una risorsa detenuta per B 4) ridurre le alternative aperte a B, alleandosi con altri 21 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Cooperazione e conflitto cooperazione e competizione cooperazione e conflitto cooperazione e tensione Modalità di risoluzione dei conflitti: -Negoziazione -Adattamento reciproco -Dominanza 22 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Il ciclo di vita delle relazioni Si identificano 4 situazioni in funzione dell’intensità dell’investimento motivazionale sia del venditore che del compratore: 1.mantenimento bilaterale della relazione 2.relazione mantenuta dal venditore 3. relazione mantenuta dal compratore 4. scambio isolato 23 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 Il ciclo di vita della relazione Le relazioni si sviluppano attraverso 5 fasi generali: 1. La consapevolezza 2. L’esplorazione, che prevede l’attenzione, la comunicazione e contrattazione, lo sviluppo e l’esercizio del potere, lo sviluppo di norme, lo sviluppo di aspettative 3. L’espansione 4. Il coinvolgimento 5. La separazione 24 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007 I vincoli delle relazioni La perdita di controllo L’indeterminatezza I costi di adattamento L’esclusività La vischiosità con altri contesti relazionali 25 Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2006/2007