A CUI DARE UNA RISPOSTA 1. 2. 3. 4. 5. 6. I “barbari” o “Germani” sono davvero dei nemici? Chi sono questi “barbari”? Perché “invadono” l’Impero romano? Chi sono, esattamente, gli Unni? Chi è il famigerato Attila? Gli ultimi imperatori (Teodosio, Onorio e Romolo Augstolo) fanno qualcosa per evitare la catastrofe? Come fa Odoacre, generale barbaro, a diventare “re delle genti germaniche in Italia”? 2. È proprio vero che l’Impero romano “cade” nel 476? 3. Che cos’è il Medioevo? 1. I barbari furono invasori “violenti” o “pacifici”? 2. Perché erano “diversi” dai Romani? Che cos’avevano di “strano”? 3. Quando “cade” l’Impero, che cosa nasce al suo posto? 4. Che fine fanno le genti romane? Vengono sterminate? Vengono ridotte in schiavitù? 1. PROVA A SOTTOLINEARE SUL LIBRO LE RISPOSTE A TUTTE QUESTE DOMANDE. SE VUOI, USA UN COLORE DIVERSO PER CIASCUNA SOMANDA. PROVA POI A SINTETIZZARE CIASCUNA RISPOSTA SUL QUADERNO: POCHE RIGHE MA CHIARE! DI CUI CONOSCERE IL SIGNIFICATO ANARCHIA TASSA INFLAZIONE GUERRA CIVILE BARBARO MONGOLO POPOLI E CITTÀ “FEDERATE” PAGANO CONVERSIONE RELIGIOSA MARTIRE VESCOVO CERCA SUL LIBRO IL SIGNIFICATO DI TUTTE QUESTE PAROLE. SE NON C’È, O NON LO TROVI, CERCALO SUL DIZIONARIO. NELLA QUARTULTIMA O QUINTULTIMA PAGINA DEL TUO QUADERNO, SCRIVI IL SEGUENTE TITOLO: “GLOSSARIO DI STORIA”. RICOPIA CIASCUNA PAROLA NEL TUO GLOSSARIO SCRIVENDONE (ANCHE SINTETIZZANDOLO) IL SIGNIFICATO. DA RICORDARE 476 1492 EVIDENZIA SUL LIBRO LE DATE IMPORTANTI. BARBARI: UNA MINACCIA O UNA RISORSA? Germania di Tacito, I secolo d.C.: i Barbari sono forti ma hanno armi rozze, cavalli goffi, riti pagani, case “sparse” e brutte, indumenti poveri. Sarcofago di Portonaccio, fine II secolo d.C., Roma: i guerrieri germanici sono forti ma rozzi, armati di clave e bastoni, non hanno elmo ma un berretto “frigio” (un cappuccio di pelle). Rerum gestarum (“Storia dei fatti accaduti”) di Ammiano Marcellino, IV secolo d.C.: gli Unni sono forti ma selvaggi (si scorticano le guance, mangiano carne cruda, si vestono con pelli di topo, sono nomadi). Ci lasciano una ricca eredità “genetica” e culturale...