Dalla conquista al governo….
Per governare non basta conquistare.
Occorre innanzitutto dare sicurezza ai sudditi e questo si ottiene
con un grande esercito , ben addestrato.
Bisogna poi permettere ai sudditi di godersi a pieno della
pacificazione interna: spostarsi, commerciare, visitare la capitale o i
luoghi importanti dell’ impero ; garantire quindi le comunicazioni.
Inoltre bisogna dare ai sudditi, che spesso parlano lingue diverse e
credono in una miriade di dèi, un solo obiettivo comune. Questo si
ottiene costruendo una ideologia imperiale: la condivisione di
appartenere a un popolo eletto, più civile degli altri, la cui missione
è quella di portare a tutto il mondo la luce della civiltà.
Un popolo unito sotto il comando del suo capo, l’imperatore - dio.
Per realizzare ciò si procedette con il sistema delle legioni.
Durante il periodo imperiale erano trenta e dislocate lungo i confini
imperiali e le regioni più a rischio.
Si trasformò poi il Mediterraneo in una gigantesca autostrada, lungo
la quale migliaia di navi potevano pacificamente trasportare grano,
vino, olio e altre merci da una sponda all’altra.
Vennero costruiti 80 mila chilometri di strade, per consentire i
commerci e il rapido spostamento delle legioni .
L’impero , infine, finanziò una gigantesca impresa culturale: radunò
i più grandi poeti, gli scrittori più intelligenti ed efficaci, gli architetti
e gli scultori più ammirati perché costruissero e diffondessero la
leggenda dell’ impero:
Una società nuova, voluta dagli dei stessi, che da Roma aveva il
compito di governare tutto il mondo, punendo i ribelli, ma
risparmiando generalmente chi si sottometteva.
Le relazioni con i barbari…
A nord e a sud dell’impero si
estendevano le terre degli uomini
cosiddetti
«senza civiltà» .
Vivevano in villaggi coltivando la
terra oppure erano pastori
nomadi. Erano organizzati in tribù
più o meno grandi.
Le
genti
degli
imperi
li
chiamavano in vari modi . In
Occidente erano i «barbari»
balbettanti , «uomini che non
sanno parlare». Non sempre era
un epiteto dispregiativo . A volte
significava
semplicemente
«
straniero».
I barbari intrattenevano relazioni
intensissime con gli imperi :
commerciali e non.
Chi era considerato Barbaro?
Per i greci «barbaro» era lo straniero. Per i cinesi , lo straniero è un
«tataro» mentre gli arabi chiamano «berberi» i nomadi dell’Africa
settentrionale. La parola barbaro ha però cambiato significato nel
corso del tempo. Durante la guerra contro i persiani, i greci la
caricarono di un significato spregiativo. I persiani non godevano di
libertà e vivevano come servi sotto la tirannia di uno solo; barbari
appunto. Per gli ateniesi, addirittura, barbari furono anche i greci
che non avevano una Costituzione democratica. Per i romani erano
tutti coloro che non abitavano nell’impero. Ma non li ritenevano
incivili e rozzi. Molti ammiravano la semplicità dei loro costumi, la
loro lealtà e onestà.
Quando le popolazioni del Centro Europa invasero l’impero
romano,
barbaro cambiò ancora significato:
i termini
«longobardo» «franco» «visigoto» divennero i nomi con cui si
designava l’èlite dominante, mentre il termine «romano» tendeva
ad indicare le popolazioni assoggettate.
PRESSIONE AI CONFINI E CRISI ECONOMICA, MILITARE
E POLITICA .
A partire dal III secolo d.C. l’Impero romano cessò di
espandersi ed entrò in crisi:
 Crisi politica ( in 50 anni si alternarono una quarantina di
imperatori….) Diocleziano divise così l’Impero .
 Pressione delle genti del barbaricum sui confini ( a volte gli
spostamenti erano pacifici altre volte incontrollabili e
accompagnati da saccheggi e violenze ).
 Crisi economica e ambientale :i capricci del tempo ridussero
la resa dei raccolti favorendo carestie e pestilenze .
 Aumento delle tasse per finanziare le spese per l’esercito e
la difesa.
Le città vetrina erano diventate insicure e inospitali a causa
delle scorrerie, delle rivolte, della peste, delle difficoltà di
rifornimenti alimentari . La popolazione si spostò nelle
campagne.
Anche il numero degli abitanti dell’Impero d’Occidente diminuì.
L’impero si divide ……..
Crisi religiosa e cristianesimo:
Le guerre civili, le invasioni, il peggioramento climatico,
la peste , fu angoscioso per i popoli dell’impero.
Molti cercarono rifugio nella religione e soprattutto un
una nuova fede monoteista , il cristianesimo, che
partendo dalla Palestina, nel giro di circa due secoli si
diffuse nella parte orientale dell’impero , ma anche
nella penisola Italica e in Africa del nord.
In principio il cristianesimo fu perseguitato ma nel 313
Costantino concesse la libertà di culto e nel 380
Teodosio proclamò il cristianesimo religione ufficiale
dello Stato.
Invasioni barbariche e fine dell’impero romano
d’occidente………
All’interno dei nuovi regni, non si svolse un confronto
fra i romani e i barbari, ma si trattò piuttosto di un
laboratorio interetnico in cui le genti di lingua e
tradizioni diverse si incontrarono e provarono a
convivere. Ad esclusione del Regno franco questa
coesistenza fu gestita dai re barbarici:
• I barbari erano guerrieri e avevano il comando .
• I romani si occupavano dell’amministrazione civile .
Le tradizioni religiose erano diverse ( i barbari erano
pagani o ariani) e i matrimoni incrociati proibiti.
In conclusione, i Regni romano-barbarici del
continente europeo furono un laboratorio interetnico
che mostra , ancora oggi , come genti di lingua e
tradizioni che fino ad allora si erano ignorate si
incontrarono e cercarono di convivere.
In conclusione………
l’Impero romano terminò nel 1453 d.C. , quando la sua
capitale Costantinopoli venne conquistata dai turchi .
L’impero cinese ebbe vita lunghissima , plurimillenaria .
Terminò nel 1911 , quando una rivoluzione rovesciò
l’ultimo imperatore e impose un governo repubblicano .
Gli imperi intermedi di Persia e India furono meno longevi
ed esposti alle conquiste delle popolazioni circostanti.
L’impero romano era una potenza dell’antichità che
tutti pensavano invincibile!!!!!!!!!!
Gli Stati Uniti , oggi, si sentono un poco come l’Impero romano del
mondo contemporaneo, con gli stessi compiti di allora: portare la
civiltà, garantire l’ordine; forse anche con gli stessi problemi di un
tempo, perché non sempre gli eserciti funzionano come dovrebbero .
Anche l’Italia durante il fascismo, si presentò come un nuovo Impero
romano del Novecento, con il compito di portare civiltà e ordine nel
Mediterraneo.
Ma l’Impero romano cadde .
Noi viviamo in quella parte del mondo -l’Occidente- caratterizzata
da prosperità e ricchezza , circondata da una periferia misera e
povera. Potrà accadere un’altra volta che le periferie - i barbariinvadono il mondo ricco e lo distruggano?
Grazie a tutti gli alunni
della 5 B
ARRIVEDERCI
ORISTANO 30 MAGGIO 2015
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