Relazione sul convegno:
“Partecipare e imparare navigando”
la via creativa
alla cittadinanza digitale
Terni, 4 maggio 2001
Partecipante:
ins. Antonio Cristiano
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Coordinatore: Carlo Infante
Intervenuti, tra gli altri:
• Alida Nardini, assessore Cultura e Istruzione
del Comune di Terni;
• Carmela Lo Giudice, Direttore generale
dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria;
• Roberto Maragliano doc. Tecnologie
dell’Istruzione.
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Il convegno si è tenuto nella sala blu di
palazzo Gazzoli.
Erano presenti numerose classi di scuola
Media e Superiore con gli insegnanti.
Poco numeroso il pubblico adulto.
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Temi e problemi
presentati dagli oratori
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Carlo Infante
esperto di teatro e media
 La multimedialità applicata alla didattica
trova fondamento nel fatto che il nostro modo
di apprendere non è mono-mediale ma multimediale (utilizza più sensi).
Si va oltre la sola lettura di testi, mediante
foto, disegni, animazioni,voci, suoni e filmati,
utilizzati in modo interattivo.
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 La multimedialità diventa facilmente gioco,
che però deve essere il più possibile libero
(play), che è molto più proficuo del gioco
competitivo (game) ai fini dell’apprendimento.
 La “cittadinanza digitale”, come capacità
di usare consapevolmente i nuovi strumenti
tecnologici, diventerà presto indispensabile
per essere inseriti in modo attivo in tutte le
attività lavorative, comunicative, sociali.
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 Entrando nell’ottica del mondo digitale, si
accede alle nuove forme di interazione, che
non è più solo fisica, ma anche digitale.
 Questo avviene con l’utilizzo degli
strumenti digitali, che non sono solo i
computer, Internet e la posta elettronica, ma
anche il telefono di casa, i cellulari, le carte di
credito e il bancomat: una realtà in cui siamo
già immersi.
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 Si allarga così quasi all’infinito la
possibilità di comunicazione tra individui.
 Si crea un canale che rende più efficace la
comunicazione con le istituzioni.
Attualmente si sta registrando uno squilibrio
nella società: l’offerta di tecnologia non è
bilanciata da sufficiente richiesta di
tecnologia. Questo è stato presentato dagli
oratori come un problema.
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Alida Nardini
assessore “Cultura e istruzione” al Comune di Terni
Il computer, divenuto strumento didattico,
non è più soltanto questo. Si sta trasformando
in uno strumento di uso quotidiano, al pari di
un elettrodomestico, ma con implicazioni
infinitamente maggiori.
Si tratta di un mezzo tipicamente interattivo, a
differenza della televisione, che è
unidirezionale.
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Mette in comunicazione con tutto il mondo,
vicino e lontano.
In questo contesto, cambiano le modalità di
insegnamento. Bisogna sfatare la convinzione
che la tecnologia sia contraria alla creatività: i
nuovi strumenti invece possono sollecitarne lo
sviluppo e l’applicazione.
La creatività, che nel mondo scolastico viene
curata solo nella scuola elementare; poi è
abbandonata, dispersa.
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 L’informazione diventerà merce. La
Rivoluzione industriale ha creato ricchezza
mediante la produzione di oggetti. Da adesso
ciò avverrà attraverso il controllo delle
comunicazioni. Ci saranno ricchi e poveri di
informazione.
 Sarà necessaria una gestione dinamica
della comunicazione, per poter selezionare,
nella massa di informazioni da cui siamo
sommersi, quelle che ci interessano.
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ESPERIENZE SCOLASTICHE
Alcuni insegnanti espongono le loro
esperienze.
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Olimpia Francese
ITC “Cesi” di Terni
• alfabetizzazione informatica e navigazione
in Internet, rivolti all’Università della terza età
e ai genitori.
• costituzione di reti di scuole per laboratori
linguistici, biblioteche on line, iniziative di
didattica e ricerca, documentazione di progetti
e percorsi.
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Le attività, diffuse attraverso cd-rom,
perseguono le seguenti finalità:
• imparare ad imparare
• far acquisire abilità operative multimediali
• documentare il lavoro
• interagire in rete
Si ribadisce l’importanza di attivare nelle
scuole percorsi didattici con l’uso delle nuove
tecnologie e di addestrare gli insegnanti al
loro uso.
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Manuela Torroni
Direzione didattica “San Giovanni” di Terni
Sull’uso del computer a scuola:
• offre al bambino la possibilità di
apprendimento immediato, che coinvolge
anche l’emotività;
• è un mezzo gratificante per tutti i bambini.
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Le attività di Laboratorio Informatica sono
organizzate in modo che l’insegnante esperto
faccia da mediatore tra quello di classe e gli
strumenti.
Organizzano corsi di alfabetizzazione di 20
ore.
Producono anche materiale tipografico.
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INTERVENTO DEL “PROVVEDITORE”
E’ necessario trovare una via di mezzo tra chi
intende estendere al massimo le tecnologie
nuove e chi le rifiuta in blocco.
L’uso che ne va fatto deve servire a migliorare
la qualità dell’insegnamento, per tutte le
discipline.
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ALTRI INTERVENTI
• Il mondo tecnologico è in continua
evoluzione. Si sta per realizzare un’altra
rivoluzione nelle comunicazioni: l’avvento
dell’era UMTS, che offre potenzialità sempre
più grandi.
• Internet è uno spazio libero e tale deve
rimanere.
• La vera ricchezza della rete deve essere la
comunicazione orizzontale, tra utenti.
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• Internet è una realtà estremamente
democratica, nella sua organizzazione gli
incarichi decisivi vengono assegnati con
elezioni.
• E’ auspicabile l’avvento di sistemi operativi
e programmi di uso gratuito, che esistono, ma
sono schiacciati dai grandi monopoli.
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Prof. Roberto Maragliano
doc. Tecnologie dell’Istruzione.
• Le resistenze degli insegnanti rispetto
all’applicazione dell’informatica nella
professione sono dovute al fatto che per gli
adulti è difficile entrare nella logica delle
nuove tecnologie; è semplice per i ragazzi.
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• Internet può interessare tutti, perché contiene
informazioni sugli argomenti più disparati.
E’ una gigantesca enciclopedia, ma la rete è
anche punto di incontro di persone e
possibilità di condividere conoscenze.
• Coloro che hanno cominciato a lavorare con
i computer, lo hanno fatto per interesse
personale, senza né sollecitazioni, né aiuti.
E’ necessario che ogni insegnante abbia a casa
un computer con Internet, in quanto strumento
di lavoro indispensabile. Si dovrebbe favorire
questa diffusione.
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Vindice Deplano
coordinatore didattico e formatore di docenti
• Il “divario digitale” è essenzialmente
psicologico; è una barriera che gli insegnanti
devono superare.
• La nostra mente lavora in modo reticolare:
Internet è un collegamento “reticolare” tra
intelligenze.
• Necessità di formazione continua basata su
esperienze pratiche.
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Antonino Saggio
docente università di Roma
• Bisogna agire nella consapevolezza
dell’inizio di un’epoca nuova; tutti i parametri
sono cambiati rispetto alla fase industriale.
• “Battesimo forzato dell’informatica” per gli
studenti del suo corso (e-mail, pagina web).
• L’ingresso nel digitale segna per gli adulti
l’inizio di una nuova vita, una nuova pubertà.
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