Martedì 7 gennaio 2014 il Giornale dell’Umbria
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terni
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Polo chimico, ecco la “rivoluzione”
sull’energia
Venerdì il convegno
Addio a Edison, Lucos e Asm
realizzeranno piccole centrali
per le aziende. Basell, attesa una svolta
TERNI - «Crescita e politica industriale. Quali strumenti per la
reindustrializzazione del Paese?». Un interrogativo a cui cercherà di rispondere il convegno
promosso dal gruppo del Pd al
Senato che si terrà venerdì a
partire dalle 16 all’hotel “Valentino”. Tra l’introduzione del
senatore democratico Gianluca
Rossi e le conclusioni del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, si articolerà il confronto
con il mondo imprenditoriale e
sindacale. Interverranno Corrado Diotallevi di Invitali e Luigi
Rossetti coordinatore dell’area
Impresa-Lavoro della Regione
Umbria che parleranno de “La
strumentazione pubblica nazonale e regionale”. “Innovazione, internalizzazione e ricerca»,
sarà invece il tema che affronterà nella sua relazione il presidente di Confindustria Terni,
Stefano Neri. Danilo Valenti di
Legacoop Umbria e Leonardo
Nafissi di Fedart Fidi si occuperanno di “Accesso al credito,
garanzie e mercato dei capitali”
mentre di “Buona crescita e occupazione” diranno la loro il segretario della Cisl Umbria, Ulderico Sbarra e quello della Cgil
di Terni, Attilio Romanelli.
TERNI - Nodi sciolti malgrado tut- lo insegna - il condizionale resta
to, altri da sciogliere. Tra scelte da d’obbligo.
prendere e incognite si apre il nuoIntanto il 2014 per il polo chimico
vo anno per la chimica ternana, uno si apre con un’altra “svolta” sul
dei settori più in difficoltà dell’eco- fronte delle cosiddette “utilities”.
nomia locale ma anche quello dove Le aziende (Bfit, Novamon, Treopotrebbero esserci le “carte” giuste fan, Meraklon) hanno infatti disdetper giocarsi un futuro di sviluppo. to i contratti con la centrale elettrica
Chiusa, non senza difficoltà e sacri- a turbogas da 100 mw di Edison, infici, la questione Meraklon, dopo terna al polo, rendendosi autonome
circa tre anni il punto di interrogati- nella produzione di vapore, aria
vo più grande riguarda ancora il de- compressa, acqua demineralizzata
stino delle aree Basell sulle quali con singoli impianti per ciascun stamolte di queste “carte” andranno
bilimento gestiti però in maniera
giocate. Di rinvio in rinvio,
centralizzata. L‘energia
ora il mese di gennaio
elettrica viene invece
potrebbe portare qualacquistata sul mercache novità sulla tratto e arriva dalla centativa tra la multinatrale Edison solo in
zionale olandesealcune ore della
I lavoratori
americana e la corgiornata consenimpiegati
data formata da Notendo di risparmianelle aziende
vamont e Cosp sotto
re qualcosa in terla regia della Regiomini economici sui
del polo chimico
ne. I periti incaricati
costi di vettoriamenternano
dalle due parti avrebbero
to, il “trasporto” per ininfatti terminato le analisi
tenderci. Ma il 2014 sarà
sui costi di bonifica delle aree la cui un anno di scelte sul fronte energestima inciderà sulla definizione del- tico. L’orizzonte è quello che dola trattativa. Il prezzo, da quanto vrebbe portare ogni singola azienda
trapela, si dovrebbe avvicinare più del polo a dotarsi di piccole centrali
all’offerta di Novamont e soci (cir- che dovrebbero essere realizzate da
ca 6,5 milioni di euro) anziché alla Lucos, la società partecipata da
richiesta di Basell (oltre 17) e que- Terni Energia, in collaborazione
sto potrebbe segnare il punto di con l’Asm. Uno scenario, quello
svolta. Anche se - la lunga vicenda dell’autonomia nella produzione di
600
Si cambia La centrale elettrica della Edison all’interno del polo chimico
utilities «per abbassare i costi e ottenere un vantaggio competitivo,
che aveva tracciato soltanto qualche settimana fa il portavoce delle
aziende del polo chimico in seno a
Confindustria nonché presidente
della Treofan, Roberto Mariani.
Tutto questo apre un altro interrogativo ovvero il mantenimento della centrale Edison che impiega 17
lavoratori. L’ipotesi di una chiusura, vaticinata in questi mesi di incer-
Dal 2009 a oggi sono stati
2600 i pazienti che si sono
rivolti all’ospedale di Terni
da tutta l’Umbria
casi è presente il fattore maschile.
Ma l’infertilità nella maggior parte
dei casi può essere curata e quindi il
primo passo fondamentale da fare è
una diagnosi accurata e precoce attraverso la quale, una volta individuato l’eventuale “contributo” maschile all’infertilità della coppia,
potrà essere impostato un adeguato
piano terapeutico. «Il problema riguarda decine di migliaia di persone in Italia - spiega Riccardo Calafiore, direttore della struttura dipartimentale di Andrologia medica
e Endocrinologia della riproduzione - Basti pensare che, dall’inizio
della sua attività nel 2009, hanno
avuto accesso circa 2.600 pazienti
provenienti da tutta l’Umbria e anche da regioni limitrofe. L’esigenza di un laboratorio dedicato alla
seminologia è nato dalla oggettiva
necessità che l’analisi del liquido
seminale, che rappresenta l’indagine di base per la valutazione della
fertilità, sia effettuata secondo gli
standard attualmente accettati a livello internazionale».
Il nuovo laboratorio - coordinato
da Roberto Biondi, responsabile
della Struttura semplice dipartimentale di Diagnostica e Ricerca
applicata al Laboratorio Biomedico dell’azienda ospedaliera ed inserito nel Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio ed immunotrasfusionale diretto da Piero Napoleoni - oltre ad eseguire l’esame del
liquido seminale con i più attuali
standard diagnostici, fornirà tutta
una serie di indagini di secondo livello alcune delle quali non sono
eseguibili in nessun altro laboratorio della nostra regione. Al laboratorio di seminologia si accede tramite semplice prescrizione medica
e prenotazione Cup.
V. C.
Liberati: accertare le responsabilità. Teatro Verdi, TernIdeale raccoglie le firme e incalza il Comune
Mosaici della fontana, Italia Nostra chiede la convocazione
dell’assemblea della Fondazione Carit
Infertilità maschile,
al “Santa Maria” un nuovo
laboratorio per la diagnosi
TERNI - Un laboratorio dedicato
alla diagnostica seminologica per
l’infertilità maschile. Sarà attivo da
giovedì presso l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni. Quello
dell’infertilità è un problema che
nei paesi industrializzati, secondo
l’Organizzazione Mondiale della
Sanità, coinvolge circa il 15-20%
delle coppie e in almeno il 50% dei
tezze, dovrebbe essere scongiurata
da un investimento di circa 1 milione di euro su una nuova caldaia che
consentirebbe, a minori costi di gestione, un collegamento alla rete
nazionale “su richiesta” della Borsa
energetica. Resta da verificare, tuttavia, quanto questo quadro possa
reggere nel tempo e se le preoccupazioni possano essere solo rimandate.
Crescita, il Pd
si confronta
con industriali
e sindacati
I mosaici della fontana
TERNI - Fermate quei progetti. Dalla fontana di piazza Tacito al teatro
Verdi l’appello unisce Italia Nostra
e TernIdeale che tornano a incalzare
l’amministrazione comunale. Dopo
il rapporto stilato dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale di Torino sui mosaici della fontana di piazza Tacito, oggi Italia Nostra chiederà ufficialmente che l’assemblea dei soci della Fondazione
Carit, che finanziata il progetto di recupero, sia «urgentemente convocata»
«Ribadiamo - dice il presidente
Andrea Liberati - che la Fondazione,
soggetta a una disciplina molto severa relativamente alla conservazione del proprio patrimonio, non può
intervenire come un bancomat, con
ingenti somme di denaro, se esisto-
LA POLEMICA
Smog, tornano le targhe alterne
Sel: servono interventi strutturali
TERNI - Targhe alterne e spazzamento delle strade. Queste le misure
che - con ogni probabilità dal 13 gennaio - il Comune si appresta a mettere in campo per combattere l’inquinamento e i continui sforamenti
dei livelli di pm10 nell’aria. «Interventi che incideranno in minima
parte sul problema», tuonano da Sel chiedendo interventi «strutturali». I vendoliani elencano così una serie di cosa da fare per limitare lo
smog in città. Tra queste le domeniche senza auto, l’istituzione di “zone 30”, il collegamento fra le piste ciclabili già realizzate «che presentano però pericolose discontinuità e tratti mancanti», l’ampliamento
delle aree verdi e la creazione dei “boschi urbani”, potenziare e incentivare l’uso dei mezzi pubblici, adeguare e regolamentare la viabilità
per i mezzi pesanti che attualmente transitano per le vie cittadine diretti alle acciaierie «indirizzandoli verso lo svincolo della Terni-Rieti», riprendere i progetti di teleriscaldamento. «Solo pianificando politiche organiche e continuative si può pensare di affrontare un problema complesso come la qualità dell’aria», concludono da Sel.
no, come esistono, precise e altrui
responsabilità al riguardo. Si congeli pertanto la fase del restauro del decoro musivo fino a quando non saranno ufficialmente chiarite le colpe
di tale vergogna mentre la dirigenza
della Fondazione sembra aver deciso di andare avanti lo stesso nonostante sia certamente mancata
un’adeguata analisi preventiva del
quadro generale, nonostante non si
sia mai registrata la necessaria manutenzione programmata negli anni,
nonostante il suo stesso assordante
silenzio dinanzi al crescendo di atti
vandalici perpetrati nel tempo contro quella stessa fontana che oggi si
vorrebbe recuperare. Fin quando
non si cambierà metodo, facendo
anzitutto pagare chi ha sbagliato,
siamo autorizzati a pensare che
quanto accaduto potrà ripetersi, tanto nessuno mai risponderà. L’assemblea dei soci deve pertanto riunirsi anche per delimitare severi
confini –materiali e morali- rispetto
ai propri, futuribili, nuovi interventi». Italia Nostra ricorda poi «che
non è possibile demolire i mosaici,
se non attraverso l’autorizzazione
del Ministero», eventualità cui «ci
opporremo con forza». Propende invece per il rifacimento tal quale dei
mosaici TernIdeale che invita il Comune a pubblicare la relazione
dell’istituto torinese. Ma l’associazione prosegue la sua battaglia anche per il teatro Verdi e sta promuovendo in diversi locali pubblici ed
esercizi della città una raccolta di firme con la quale chiede al Comune di
bloccare l’attuale progetto di restauro «sbagliato, inutilmente costoso
dannoso per la sua irreversibilità».
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