Qual’ è il ruolo della
Scuola dell’Infanzia
nel percorso formativo?
A cura di Lia Sisti
Aimc 19 gennaio 2013
DOVE SI
COLLOCA LA
SCUOLA
INFANZIA
Documenti:
La scuola dell’infanzia, liberamente scelta
dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini
dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al
loro diritto all’educazione.
Indicazioni
FIORONI 2007
Nelle indicazioni Moratti:
«La Scuola dell'Infanzia concorre all'educazione
armonica e integrale dei bambini e delle bambine l
che, attraverso la famiglia, scelgono di
frequentarla dai due anni e mezzo fino
all'ingresso nella scuola primaria..»
DOVE SI
COLLOCA LA
SCUOLA
INFANZIA
Documenti:
Indicazioni
FIORONI 2007
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
Essa è oggi un sistema pubblico
integrato in evoluzione che rispetta le
scelte educative delle famiglie e realizza il
senso nazionale e universale del diritto
all’istruzione.
I bambini
A CHI SI
RIVOLGE
Centralità della
persona declinata
secondo tratti di
concretezza: originalità
e singolarità, identità
articolata, capacità e
potenzialità, ma
soprattutto colta nel suo
essere “persona che
apprende”, collocata
nel qui e ora, con
precise domande
esistenziali e in ricerca
di orientamenti di senso
I bambini sono attivi, amano costruire,
giocare, comunicare e fin dalla nascita
intraprendono una ricerca di senso che li
sollecita a indagare la realtà. Oggi la
crescita di ciascun bambino e bambina è
resa ardua dalle innumerevoli sollecitazioni
comunicative, dai riferimenti identitari e
relazionali plurimi, ….
da Indicazioni Fioroni 2007
I bambini
A CHI SI
RIVOLGE
Concetto di
«persona» pensata
non come
individuo, ma
soggetto inserito in
una relazionalità
che favorisce ed è
condizione dello
stesso apprendere.
Giungono alla scuola dell’infanzia con
una storia: hanno appreso i tratti
fondamentali della loro cultura……
Tra i tre e i sei anni incontrano e
sperimentano diversi linguaggi,
scoprono attraverso il dialogo e il
confronto con gli altri bambini
l’esistenza di diversi punti di vista,
pongono per la prima volta le grandi
domande esistenziali, osservano e
interrogano la natura, elaborano le prime
ipotesi sulla lingua, sui media e sui
diversi sistemi simbolici.
da Indicazioni Fioroni 2007
I bambini
 ruolo della Scuola
come comunità
educante
 collegialità come
elemento di
corresponsabilità e
co-gestione delle
scelte educative
 Alleanza tra
scuola e famiglia
tra culture, ecc.
Le loro potenzialità e disponibilità
possono essere sviluppate o inibite,
evolvere in modo armonioso o
disarmonico, in ragione
dell’impegno professionale degli
insegnanti,
della collaborazione con le famiglie,
dell’organizzazione e delle risorse date
alla scuola per costruire contesti di
apprendimento ricchi e significativi.
da Indicazioni Fioroni 2007
Ambiente di apprendimento
COME
Idea della scuola come:
“COMUNITÀ” (di
pratiche, di dialogo,
di diversità, di
persone) che
costituisce il terreno di
coltura dello stesso
curricolo, …
“COMUNITÀ” come
contesto educativo e
professionale in
continuo divenire e
con ruolo non
marginale nella crescita
di ciascuno (sia alunno
che professionista)
La scuola dell’infanzia si propone come
contesto
 di relazione
 di cura
 di apprendimento
nel quale le sollecitazioni che i bambini
sperimentano possano essere analizzate, discusse
ed elaborate e nel quale i bambini, i genitori, gli
insegnanti possano ritrovare la trama che ne
evidenzia l’intenzionalità pedagogica e la
prospettiva di sviluppo. Propone una pedagogia
attiva e delle relazioni che si manifesta
nella capacità di ascolto
e di attenzione a ciascun bambino,
nella cura dell’ambiente, dei gesti e delle cose e
nell’accompagnamento verso forme di
conoscenza sempre più elaborate e consapevoli.
da Indicazioni Fioroni 2007
Premessa della scuola infanzia
PERCHE’
Finalità
Per ogni bambino o bambina, la
scuola dell’infanzia si pone le
seguenti finalità:
il consolidamento dell’identità;
la conquista dell’autonomia;
il riconoscimento e lo sviluppo della
competenza;
l’acquisizione delle prime forme di
educazione alla cittadinanza, a partire
dalle prime esperienze di convivenza
responsabile.
da Indicazioni Fioroni 2007
COME
CURRICOLO ESPLICITO
CURRICOLO IMPLICITO
La scuola dell’infanzia
organizza le proprie
proposte educative e
didattiche che espandono e
organizzano le esplorazioni e
le prime scoperte dei
bambini vale a dire il
curricolo esplicito…
….basandosi su un curricolo
implicito costituito da costanti
che definiscono l’ambiente di
apprendimento e lo rendono
specifico e immediatamente
riconoscibile:
spazio accogliente,
tempo disteso,
documentazione,
stile educativo,
partecipazione.
da Indicazioni Fioroni 2007 - L’ambiente d’apprendimento
Lo spazio
Lo spazio viene
organizzato al fine di
facilitare l'apprendimento
delle diverse dimensioni
dello sviluppo, ma
soprattutto per consentire
una ricchezza di
stimolazioni e di occasioni
educative al fine di
facilitare l’incontro di ogni
bambino con le persone,
gli oggetti e l'ambiente. La
strutturazione per angoli
consente inoltre di
sviluppare l’autonomia e il
senso di responsabilità
dell’alunno all’interno di
piccoli gruppi.
Curricolo implcito
lo spazio accogliente, caldo, curato,
orientato dal gusto, espressione della
pedagogia e delle scelte educative di
ciascuna scuola che parla dei bambini,
del loro valore, dei loro bisogni di gioco,
di movimento, di espressione, di intimità
e di socialità attraverso l’ambiente fisico,
la scelta di arredamenti e oggetti capaci
di creare una funzionale e invitante
capacità di abitarla e di appropriarsene.
da Indicazioni Fioroni 2007 – L’ambiente d’apprendimento
Il tempo
Marcatura del tempo attraverso
connotazione cromatica dei giorni
della settimana. Attività varie e
giornaliere: aggiornamento del
tabellone con scritta del giorno
(riconoscibile dal colore del
giorno e/o altro simbolo
associato; il numero del giorno, la
connotazione del tempo
meteorologico, i bambini assenti
e/o presenti (le foto vengono
spostate dalla casella della casa a
quella della scuola a seconda dei
casi). Nel calendario sono
annotati, con foto o disegni,
anche gli eventi che hanno
cadenza settimanale.
Le attività didattiche e di routine
della giornata e il loro susseguirsi
con metodo e regolarità
favoriscono l’orientamento
temporale e la percezione della
ciclicità del tempo stesso.
Curricolo implicito
Il tempo disteso nel quale è possibile
per il bambino esplorare, dialogare,
osservare, ascoltare, approfondire,
crescere con sicurezza e nella tranquillità,
sentirsi padrone di sé e delle attività che
sperimenta e nelle quali si esercita, di
scoprire e vivere il proprio tempo
esistenziale senza accelerazioni e senza
rallentamenti indotti dagli adulti.
da Indicazioni Fioroni 2007 – L’ambiente d’apprendimento
Curricolo implcito
 La documentazione, come processo che
produce tracce, memoria e riflessione che
rende visibili le modalità, i percorsi e
permette di valutare i progressi
dell’apprendimento individuale e di gruppo.
 Lo stile educativo fondato sull’osservazione e
l’ascolto, sulla progettualità elaborata
collegialmente, sull’intervento indiretto e di
regia.
 La partecipazione come dimensione che
permette di stabilire e sviluppare legami di coresponsabilità, di incoraggiare il dialogo, la
costruzione della conoscenza e le scelte
comuni
da Indicazioni Fioroni 2007 – L’ambiente d’apprendimento
La scuola dell’infanzia sperimenta con libertà la propria
organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni
e le attività di intersezione a seconda delle scelte
pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e
delle risorse umane e ambientali delle quali può
disporre.
Continuità
nella
discontinuità
E’ la tappa conclusiva del percorso
educativo tra 0 e 6 anni e opera in
coerenza con la famiglia , l’asilo nido e la
scuola primaria favorendo esperienze di
sviluppo e di discontinuità equilibrata.
 Il curricolo riconosce grande
Curricolo
esplicito
Il curricolo:
Ordina i saperi tenendo
conto delle loro
intersezioni
Costruisce nodi,
intersezioni e relazioni.
Opera per decisioni ed
errori, esperienze,
narrazioni e storie.
E’ negoziato condiviso e
mutevole.
importanza all’universo delle
esperienze e all’elaborazione dei
significati a partire dal protagonismo
attivo del soggetto impegnato a
costruire competenze spendibili e
utilizzabili lungo l’arco della vita.
 La costruzione del curricolo diventa
un processo che sviluppa modi di
guardare il mondo, modi che non
appartengono ad una sola disciplina,
ma sono piuttosto reticolari e
sistemici.
da Indicazioni Fioroni 2007 – L’ambiente d’apprendimento
Curricolo esplicito: CAMPI D’ESPERIENZA
Organizzazione
Del Curricolo: Campi D’esperienza
Indicazioni Fioroni 2007
I campi di esperienza sono costruzioni
culturali e portano il segno dell’intenzionalità.
Hanno il compito di aiutare i bambini a dare
ordine alla molteplicità degli stimoli che il
contatto con la realtà fornisce. Gli insegnanti
predispongono occasioni di apprendimento
orientate e strutturanti per favorire nei
bambini l’organizzazione di ciò che vanno
scoprendo. L’esperienza fatta, il gioco, il
procedere per tentativi ed errori permettono
al bambino, opportunamente guidato di
approfondire e sistematizzare gli
apprendimenti e di avviare, processi di
simbolizzazione e formalizzazione. Pur
nell’approccio globale che caratterizza la
scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano,
dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi
dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.
Indicazioni 2012
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed
estendono le curiosità, le esplorazioni, le
proposte dei bambini e creano occasioni di
apprendimento per favorire l'organizzazione
di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L'esperienza diretta, il gioco, il procedere per
tentativi ed errori, permettono al bambino,
opportunamente guidato, di approfondire e
sistematizzare gli apprendimenti. Ogni
campo di esperienza offre un insieme di
oggetti, situazioni, immagini e linguaggi,
riferiti ai sistemi simbolici della nostra
cultura, capaci di evocare, stimolare,
accompagnare apprendimenti
progressivamente più sicuri. Nella scuola
dell'infanzia i traguardi per lo sviluppo della
competenza suggeriscono all'insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel
creare piste di lavoro per organizzare attività
ed esperienze volte a promuovere la
competenza, che a questa età va intesa in
modo globale e unitario
I campi d’esperienza
Indicazioni Fioroni 2007
Indicazioni 2012
 IL SE’ E L’ALTRO
 IL SE’ E L’ALTRO
Le grandi domande, il senso morale, il vivere
insieme
 IL CORPO E IL MOVIMENTO
Identità, autonomia, salute
 LINGUAGGI, CREATIVITA’,
ESPRESSIONE
Gestualità, arte, musica, multimedialità
 I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione, lingua, cultura.
 LA CONOSCENZA DEL
MONDO
Ordine, Spazio, Tempo, Natura
 IL CORPO E IL
MOVIMENTO
 IMMAGINI, SUONI,
COLORI
 I DISCORSI E LE PAROLE
 LA CONOSCENZA DEL
MONDO (Oggetti, fenomeni,
viventi- Numero e spazio)
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Qual` è il ruolo della Scuola dell`Infanzia nel percorso formativo