Trattamento farmacologico dell’aggressività Alessandro Serretti MD, PhD Institute of Psychiatry University of Bologna Italy Argomenti Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: principi e linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali Argomenti Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: principi e linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali Epidemiologia 10% dei pazienti ricoverati manifesta comportamenti aggressivi Maggiore incidenza nei soggetti giovani di sesso maschile con diagnosi di schizofrenia, alcolismo, disturbi mentali organici, ritardo mentale, epilessia, disturbi di personalità, bipolari in fase maniacale, disturbo borderline di personalità Praticamente tutte… Epidemiologia (USA) Circa 40% degli operatori è stato vittima nel corso della carriera di violenza fisica L’aggressione avviene con armi di offesa naturale (pugni e calci, 72% dei casi), uso di oggetti (23%), minacce con coltello e/o con armi bianche o oggetti contundenti (5%) Valutazione dell’aggressività nello studio PERSEO MOAS (MODIFIED OVERT AGGRESSION SCALE): • Registra la comparsa di episodi di aggressività e la loro gravità • Compilabile da personale paramedico per monitorare gli episodi di aggressività nel periodo di osservazione specificato • Valuta 4 forme di aggressività - aggressione verbale - aggressione verso le proprietà - autoaggressione - aggressione fisica verso le altre persone • Ogni sottoscala presenta 5 items in ordine di gravità crescente (punteggio da 0 a 4) Studio PERSEO 2325 pz valutabili per la scala MAOS (ingresso e dimissione) 46.4%: MOAS score > 0 all’ingresso 37.8%: aggressione verbale 20.5% : aggressione verso le altre persone 18.3%: aggressione verso le proprietà 15.7%: autoaggressione Diagnosi più frequente: schizofrenia 92% pz violenti hanno precedenti ricoveri alle spalle Studio PERSEO • The most frequent diagnosis among FPA patients showing aggressive behaviors was schizophrenia (32.4% of aggressive patients) • No difference in aggressive behaviours emerges when comparing results from the overall PERSEO population with those reported in the subgroup of patients at their first psychiatric admission. Epidemiologia NB Le aggressioni vengono denunciate raramente; si suppone che i dati reali siano circa 5 volte superiori ai dati ufficiali Problematiche “metodologiche” definizione non univoca di “comportamento violento” strumento di rilevamento? intralci burocratici, tempi lunghi Problematiche “personali” sentimenti di colpa timore di accusa di negligenza e/o inadeguata professionalità ansia per possibili indagini sul “come” e sul “perché” è avvenuto il comportamento aggressivo o sulle modalità della propria difesa, ecc. Argomenti Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali Complexity of acute diagnosis aggressive symptoms Substance misuse Bipolar Schizophrenia Alzheimer & dementias Acute anxiety and panic Borderline personality disorder Due Due to to the the direct direct effect effect of of aa general condition medicalmedical condition Associated with a disturbance in consciousness and other cognitive deficits and characterized by a fluctuating course Associated with multiple cognitive deficits (including memory impairment) Occurring in a pattern rapresenting a change from previous personality pattern DELIRIUM DUE TO A GENERAL MEDICAL CONDITION DEMENTIA DUE TO A GENERAL MEDICAL CONDITION with behavioral disturbance PERSONALITY CHANGE DUE TO A GENERAL MEDICAL CONDITION MENTAL DISORDER DUE TO A GENERAL MEDICAL CONDITION Due to the direct effect of a substance In excess of that usually encountered with intoxication or withdrawal SUBSTANCE INTOXICATION/ WITHDRAWAL Other SUBSYANCE INDUCED DISORDER (e.g. SUBSTANCE INDUCED DELIRIUM) In the context of delusion or hallucination PSYCHOTIC DISORDER In the context of elevation of mood MANIC or MIXED EPISODE in BIPOLAR DISORDER, SCHIZOAFFECTIVE DISORDER (e.g. SCHIZOPHRENIA, MOOD DISORDER WITH PSYCHOTIC FEATURES) Condizioni associate con la violenza • • • • • • • • • • • • Stato confusionale acuto Psicosi organica acuta Abuso, dipendenza, intossicazione da alcool Abuso, dipendenza, intossicazione da sostanze Disturbo antisociale di personalità Disturbo Bipolare, mania Disturbo Borderline di personalità Disturbo delirante Demenza Traumi cranici Ritardo mentale Schizofrenia Differential Diagnosis Mood disorders “Functional” disorders Schizophrenia “spectrum” disorders P S Y C H O S I S Substance induced “organic” mental disorders Delirium Dementia Amnestic d/o Treatment of aggressive behavior, or cure of aggressive brain? Agitation, aggression and violence are not just behaviors, but correlates to neurobiological alteration of several neurotransmitters. Hypthesized orbitofrontal cortex involvement in the expression of aggressive behavior Hypothesized that pathological aggression, as complex behavioral disorder, may in part involve polymorphisms of the dopaminergic system. Pietrini P et al, AJP 2000 Chen TJ et al, Med Hyp 2005 Correlati biologici dell’aggressività Goracci et al. Giorn Ital Psicopat 2005; 11:195-206 Situazioni Associate alla Violenza Assenza di vie di fuga Staff non preparato Presenza di oggetti contundenti Carenza di osservazione Carenza di personale Fattori scatenanti episodi di violenza • • • • • • • • • • • Ansia Rifiuto di una richiesta di ricovero da parte del pz Mancanza di rispetto (reale o immaginaria) Paura Frustrazione Ospedalizzazione coatta Rabbia Perdita del lavoro Lunga attesa Rumore Dolore Deprivazione di sonno Possibili Presentazioni delle Urgenze APERTA: il paziente presenta evidenti alterazioni del comportamento COPERTA: il paziente può presentare oppure no un’alterazione evidente del comportamento tuttavia ha un’alterazione significativa del pensiero o dell’umore (es: ideazione suicidaria, umore depresso, gravi sintomi ossessivi, ansia acuta) VALUTAZIONE Nella situazione di emergenza non è facile: valutare le potenzialità aggressive di un pz calcolare le probabilità di un comportamento violento Spesso tale valutazione si fonda su impressioni aspecifiche o su un giudizio clinico intuitivo Argomenti Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: principi e linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali Needs for an Acute Treatment What should I think about: Impact of acute treatment Target of acute treatment Available options of acute treatment Risks of acute treatment Agitazione psicomotoria Obiettivi del trattamento (1/2): prevenire che il paziente possa determinare danno a sé o ad altri limitare comportamenti anomali potenzialmente pericolosi ridurre l’intensità dei sintomi psicotici ridurre l’intensità dei sintomi comportamentali determinati dalla crisi psicotica (agitazione, aggressività, sintomi negativi, sintomi affettivi) Agitazione psicomotoria Obiettivi del trattamento (2/2): determinare i fattori che hanno portato all’evento psicotico acuto determinare il ritorno al funzionamento psicosociale dello stato di benessere sviluppare alleanza terapeutica col paziente e coi familiari formulare piani di trattamento a breve e lunga scadenza mettere in contatto il paziente ed i familiari con le risorse terapeutiche ospedaliere e territoriali http://guidance.nice.org.uk/CG25 http://guidance.nice.org.uk/CG25 Storia remota di violenza: arresti, infrazioni nella guida, coinvolgimento in procedimenti legali, tendenza a punire i figli, o a seviziare gli animali in epoca infantile, problemi costanti con le autorità in epoca adolescenziale Gravità violenze precedenti: maggior rischio da le azioni violente compiute con mezzi fisici, poi, senza strumenti, fino a comportamenti verso gli oggetti). http://guidance.nice.org.uk/CG25 Abuso di sostanze o di alcool: intossicazione in atto o condizioni di astinenza Anamnesi medica e neurologica: danni neurologici, soprattutto del lobo frontale, vasculopatie cerebrali, demenza di Alzheimer o cerebropatia infantile Sistemi di supporto (famiglia, amici, gruppo religioso) http://guidance.nice.org.uk/CG25 Comportamento durante il colloquio (crescendo progressivo dell’attività psicomotoria durante il colloquio da aggressività verbale a turpiloquio ad atteggiamenti comportamentali, fino all’atto di violenza). http://guidance.nice.org.uk/CG25 Aggresive and Violent Patients: Risk Assessment Porta el al 2007 http://guidance.nice.org.uk/CG25 • Designated area or room for the purpose of reducing arousal and/or agitation. • Use de-escalation techniques before other interventions. Continue to use verbal deescalation even if other interventions are necessary. • One staff member should assume control of a potentially disturbed/violent situation. This staff member should: – manage others in the environment (for example, removing other service users from the area, getting colleagues to help and creating space) and move towards a safe place – explain to the service user and others nearby what they intend to do, giving clear, brief, assertive instructions – ask for facts about the problem and encourage reasoning (attempt to establish a rapport; offer and negotiate realistic options; avoid threats; ask open questions and ask about the reason for the service user’s anger; show concern and attentiveness through non-verbal and verbal responses; listen carefully; do not patronise and do not minimise the service user’s concerns) – ensure that their own non-verbal communication is non-threatening and not provocative. http://guidance.nice.org.uk/CG25 Approccio al pz agitato Dove incontrare il paziente • • • • • • Ambiente adeguato: evitare spazi ristretti, corridoi frequentati da altri pz Allontanare familiari o altri pz agitati Avere SEMPRE una via di fuga: posizionarsi tra il paziente e la via d’uscita Porta aperta o colleghi che osservano la scena Evitare la presenza a portata di mano o sulla scrivania/tavolo/ripiano di armi potenziali (biro, siringhe, forbici, vetreria, oggetti contundenti, ombrelli, sedie leggere) Evitare di avere addosso oggetti “da vittima”, utilizzabili come appigli o armi (lunghi portachiavi, ciondoli, forbici, cravatte) Approccio al pz agitato Come avvicinarsi al paziente • • • • Non ci si deve inoltre avvicinare al paziente con modalità rapide e decise in senso frontale, poiché può essere percepito come un atteggiamento di confronto, di sfida Evitare il contatto diretto e prolungato nello sguardo degli occhi del paziente Sorridere o ridere può essere interpretato da parte dal paziente in senso aggressivo e dispregiativo Avvicinarsi al lato del paziente in posizione laterofrontale porgendo sempre il proprio emicorpo, riducendo così la superficie che può essere oggetto di aggressione Approccio al pz agitato Atteggiamento Inutile far attendere un pz in ‘escalation’ di aggressività Attenzione al linguaggio non verbale Mai voltare le spalle ad un pz potenzialmente violento, MAI PERDERE IL CONTROLLO VISIVO Consentire uno spazio fisico maggiore del normale (distanza consigliata circa 1,5 mt-fino a 4) DIMOSTRARE SICUREZZA Riconoscere quando la violenza è imminente Se c’è una sensazione di ansia è giusto seguire il proprio istinto e proteggere la propria sicurezza personale Evitare da parte del minacciato qualsiasi manifestazione di perdita di controllo emotivo e motorio Approccio al pz agitato Colloquio Restare calmi, con atteggiamento tranquillo e accogliente Parlare lentamente, a basso volume, con frasi corte, concetti semplici e concreti Incoraggiare la verbalizzazione Lasciare tempo al paziente per esprimere e descrivere i sentimenti Fornire al pz la possibilità di scegliere qualcosa (es luogo del colloquio) Avvertire che la violenza non sarà tollerata e che sarà considerato responsabile delle azioni commesse, offrendo aiuto (es sedativi) nel caso in cui non sia in grado di controllarsi TRASFORMARE LA SITUAZIONE DI EMERGENZA IN UN CONTESTO IN CUI SIA POSSIBILE PARLARE E NON AGIRE Approccio al pz agitato Colloquio: cosa non fare MAI interrompere il pz in modo autoritario e minaccioso utilizzando la mano, il dito puntato, alzando il volume della voce, avvicinandosi sino a sfiorarlo fisicamente MAI esprimersi in modo provocatorio, emettere giudizi, fornire interpretazioni MAI formulare promesse che poi non possono essere mantenute (evitare il ricovero, non somministrargli farmaci o di rimandarlo a casa nell’immediatezza) Approccio al pz agitato Pz minaccioso: qualche suggerimento Deviare l’aggressività da una persona ad un problema più generale (“Non credo che lei voglia aggredire un semplice infermiere, ho avuto l’impressione che il problema di cui parlava fosse più importante”). Può essere tranquillizzato da una persona (il garante) di cui ha fiducia e la cui presenza serve a diluire la montata di ansia e di aggressività (familiari, medico) Familiarizzare col paziente (offrire una sigaretta, prepararsi un caffè, dividere e consumare del cibo, trovare interessi che uniscono, comunanze di gusti, aver vissuto uguali esperienze) Essere individualizzati può permettere al paziente di provare quell’empatia che può essere un freno inibitorio Approccio al pz agitato E’ FONDAMENTALE… SAPERE QUANDO INTERROMPERE IL COLLOQUIO Quando il trattamento farmacologico è necessario Quando il TSO è necessario, se qualsiasi altro intervento è impossibile Aggressive and Violent Patients: Acute intervention goals http://guidance.nice.org.uk/CG25 http://guidance.nice.org.uk/CG25 Come i pazienti vedono l’intervento farmacologico.. Si rilassi! sono solo 20mg • Oral medication should be offered before parenteral medication, oral and intramuscular medications should be prescribed separately and the abbreviation of o/i/m should not be used. D • The Medicines and Healthcare products Regulatory Agency has warned against the use of risperidone or olanzapine in the treatment of behavioural symptoms of dementia, due to increased risk of stroke and death. B • Sufficient time should be allowed for clinical response between oral doses for rapid tranquillisation. B http://guidance.nice.org.uk/CG25 • If parenteral treatment proves necessary, the intramuscular route (i/m) is preferred over intravenous (i/v) from a safety point of view • Sufficient time should be allowed for clinical response between intramuscular (i/m) doses of medications for rapid tranquillisation. B • The use of two drugs of the same class for the purpose of rapid tranquillisation should not occur. D http://guidance.nice.org.uk/CG25 • If immediate tranquillisation is essential then intravenous administration may be necessary. If it is used, staff should be appropriately trained to recognise symptoms of respiratory depression, dystonia or cardiovascular compromise (such as palpitations, significant changes in blood pressure, or collapse). D • In very exceptional circumstances, which should be specified and recorded, i/m haloperidol in combination with i/m promethazine, or i/m midazolam alone may be considered as an alternative to intravenous administration of benzodiazepines or haloperidol. http://guidance.nice.org.uk/CG25 http://guidance.nice.org.uk/CG25 http://guidance.nice.org.uk/CG25 http://guidance.nice.org.uk/CG25 http://guidance.nice.org.uk/CG25 Remedial measures in rapid tranquillisation Problem Remedial measures Acute dystonia (including oculogyric crisis) Give procyclidine 5-10 mg IM or IV or benzatropine 1-2 mg IM. Reduced respiratory rate (<10/min) or SaO2 (<90%) Give oxygen, raise legs, ensure pts is not lying face down. Give flumazenil if BDZ-induced respiratory depression suspected. If induced by any other sedative agent: transfer to a medical bed and ventilate mechanically. Irregular or slow pulse (<50/min) Refer to a specialist medical care immediately Fall in blood pressure (>30 Have patient lie flat, tilt bed towards head. mmHg orthostatic drop or <50 Monitor closely. mmHg diastolic) Increased temperature Withhold antipsychotics: (risk of NMS and perhaps arrhytmia). Check creatinine kinase urgently. Guidelines for the use of Clopixol Acuphase (zuclopenthixol acetate) Acuphase has no place in rapid tranquillisation: its action is not rapid. It should be used only after an acutely psychotic patient has required repeated injections of short-acting antipsychotic drugs such as haloperidol or olanzapine, or sedative drugs such as lorazepam. Acuphase should be given only when enough time has elapsed to assess the full response to previously injected drugs: allow 15 min after IV injections; 60 min after IM. Acuphase should never be administered: in an attempt to “hasten” the antipsychotic effect of other antipsychotic therapy for rapid tranquillisation (onset of action is too slow) at the same time as other parental antipsychotics or BDZ (may led to oversedation which is difficuly to reverse) as a “test dose” for zuclopenthixol decanoate depot to a patient who is physically resistant (risk of intravasation and oil embolus). Acuphase should never be used for, or in, the following: patients who accept oral medication patients who are neuroleptic naïve patients who are sensitive to EPSE patients who are unconscious patients who are pregnant patients with hepatic or renal impairment patients with cardiac disease Rapid tranquilization: the American expert consensus THE EXPERT CONSENSUS PANEL FOR BEHAVIORAL EMERGENCIES 2005 Allen et al 2005 CONDITION PREFERRED OPTIONS (FIRST LINE) ALTERNATE OPTIONS •No data available BDZs Atypical antipsychotic (SGA) or haloperidol but no single SGA emerges as a nonspecific replacement for haloperidol • Acute psychosis, violent and incontrollable patients Haloperidol (ECG?) + BDZs Haloperidol alone, when patients medically compromised • Agitazion in schizophrenia or mania (oral treatment) Oral Haloperidol alone or + BDZs Oral Risperidone alone or + BDZs Oral Olanzapine alone or + BDZs Divalproex + risperidone or olanzapine or haloperidol Oral ziprasidone Quetiapine Perphenazine Droperidol Chlorpromazine • Agitazion in schizophrenia or mania (i.m treatment) I.M. haloperidol or ziprasione +BDZ I.M. olanzapine I.M. ziprasidone I.M. BNZs I.M. Haloperidol I.M. Perphenazine I.M. Droperidol I.M Chlorpromazine •No specific treatments •Specific benefits (intoxication) American expert consensus Opzione migliore Opzione alternativa Migliore scelta per diminuire lo stato di agitazione Droperidolo (non in commercio in Italia) Lorazepam Aloperidolo Antipsicotici atipici Farmaci con più alto profilo sedativo Lorazepam Droperidolo (non in commercio in Italia) Aloperidolo Antipsicotici atipici Più rapida efficacia Somministrazione endovenosa o intramuscolare di midazolam, lorazepam, aloperidolo, droperidolo Somministrazione intramuscolare di clorpromazina, tioxanteni, loxapina, diazepam Somminitrazione per os di antipsicotici a dispersione orale o di antipsicotici in formulazione liquida Emergency treatment in state of agitation or violence oral single dose and maximum daily dose Mean recommended Maximum daily dose single dose (mg) (mg) 1 – 2.5 7.5 10 60 50 – 100 200 Haloperidol 5 – 10 40 – 60 (??) Risperidone 2 12 Olanzapine 10 40 compound Lorazepam Diazepam Levomepromazine Benkert und Hippius 2005 Emergency treatment in state of agitation or violence parenteral single dose and maximum daily dose compound Mean Maximum daily dose recommended (mg) single dose (mg) Lorazepam (i.m. or i.v.) 2–4 7.5 Diazepam (i.m. or i.v.) 5 – 10 60 Haloperidol (i.m. or i.v.) 5 – 10 40 – 60 Levomepromazine (i.m. only) 25 – 50 200 Olanzapine (i.m. only) 10 20 Ziprasidone (i.m. only) 10 – 20 40 Benkert und Hippius 2005 Antipsicotici Non > 1000 mg clorpromazina equivalenti Antipsicotici La scelta del farmaco antipsicotico è guidata da: Elementi anamnestici: Es: a quale trattamento il paziente ha risposto in passato ? Quali effetti collaterali ha avuto ? Ci sono importanti malattie concomitanti (epilessia per esempio) ? Elementi di laboratorio: Es: disionemie, ECG … Antipsicotici È’ importante: Utilizzare la minima dose efficace Evitare le politerapie con l’eccezione del trattamento AP + BDZ Evitare le somministrazioni a dosi superiori a quelle consigliate Dosi basse in caso di: Verosimili alterazioni farmacocinentiche (es: paziente con ipofunzionalità organi emuntori, pz anziano …) Versomili alterazioni farmacodinamiche (malattie concomitanti, stato di disidratazione) Possibili interazioni farmacologiche (attenzione se il paziente fa delle politerapie) Farmaci antipsicotici Dose raccomandata giornaliera (mg/die) (tratto da [Lehman, 2004]) Clorpromazina equivalenti (mg/die) (dose in mg con stessa potenza di 100 mg di clorpromazina) Equivalenti a 1000 Emivita mg si (ore) Clorpromazina (mg/die) Antipsicotici di prima generazione Fenotiazine Clorpromazina 300 – 1000 100 1000 6 Flufenazina 5 – 20 2 20 33 Mesoridazina 150 – 400 50 500 36 Perfenazina 16 – 64 10 100 10 Tioridazina 300 – 800 100 1000 24 Trifluoroperazina 15 – 50 5 50 24 5 – 20 2 20 21 Loxapine 30 – 100 10 100 4 Molandone 30 – 100 10 100 24 Butirrofenoni Aloperidolo Altri Antipsicotici di seconda generazione Aripiprazole 10 – 30 - - 75 Clozapina 150 – 600 50* 500* 12 Olanzapina 10 – 30 2,5* 25* 33 Quetiapina 300 – 800 100* 1000* 6 Risperidone 2–8 1,1* 11* 24 Ziprasidone 120 – 200 - - 7 > 1000 mg equivalenti In caso di superamento delle dosi consigliate è necessario: Eseguire un ECG prima delle somministrazioni di alte dosi di farmaco Ripetere l’ECG periodicamente Aumentare lentamente le dosi Attenzione alle interazioni farmacologiche Regolari EO che includano i parametri cardiaci e del funzionamento del SNC Antipsicotici Promazina (talofen) Nel trattamento adiuvante a breve termine dell’agitazione psicomotoria: 100 – 200 mg 4 volte al giorno (20 – 50 nell’anziano) 1 fl talofen 2ml = 50 mg Antipsicotici Levomepromazina (Nozinan) 12.5 – 50 mg ogni sei ore in caso di grave agitazione. Antipsicotici Clotiapina (entumin) 100 – 120 mg/die per via im Max 360 mg/die I fl entumin 4 ml = 40 mg Mortalità iatrogena Sindrome maligna da neurolettici Tossicità cardiaca Mortalità iatrogena? A 43-year-old physician entered the emergency department, having driven himself to the hospital. He reported to the triage nurse that he had taken 100 lithium tablets and 40 imipramine tablets within the last 15 minutes. He also gave her the name of his treating psychiatrist. Because the patient was so coherent, and perhaps because he identified himself as a physician, standard triage protocols were ignored. The patient's vital signs were not recorded, and the nurse reported the information she had obtained to the emergency physician. The emergency physician also overlooked normal protocols, and proceeded to call the patient's psychiatrist. While he was on the telephone awaiting a response, the patient collapsed and was resuscitated only after strenuous efforts by the emergency department staff. Mortalità iatrogena? A 39-year-old patient was brought to the emergency department stating that she was the “bionic woman.” She did not further clarify that description, but said that her primary concern was her difficulty unlocking the door when she arrived at work that morning. She thought that she should be evaluated by a doctor. Her vital signs were reported as within normal limits, including a temperature of 35°C, blood pressure of 100/40 mm Hg, and a respiratory rate of 15 per minute. Because she looked somewhat disheveled and seemed to be an unreliable historian, the decision was made to hospitalize her on the psychiatric unit of the general hospital, where she received her first physical examination. She was noted to have sparse body hair (she had been wearing a wig), her vital signs were as reported, and she had distinctly hypoactive reflexes. She also had a 14-inch well-healed horizontal scar at the base of her neck, which she said was a result of a thyroidectomy some 20 years earlier. Laboratory studies confirmed that she had virtually no endogenous thyroid hormone. Thyroid replacement led to complete recovery. Sindrome maligna da neurolettici Insorge dopo pochi giorni dall’inizio del trattamento con neurolettici Raggiunge l’acme in poche ore e può durare da 5 a 10 giorni Può portare a morte il paziente Si calcola che abbia un’incidenza dello 0.5 % Soggetti a rischio sono maschi giovani, non schizofrenici, con danni cerebrali, alcolisti, tossicodipendenti. Condizioni generali scadute sono un fattore di rischio. Marcata rigidità muscolare Iperpiressia Alterazione dello stato di coscienza Tachicardia, labilità della PAO Incontinenza urinaria, scialorrea, dispena, discinesia Elevati livelli di CPK (range normale 1-250 U/L, possono arrivare a 10.000 o più) Leucocitosi (> 10.000 / mm3) Alterata funzionalità epatica ( vedi prossima) Rabdomiolisi (> 55 ng/ml) Esami funzionalità epatica Parametro Valori di riferimento Proteinemia Albuminemia bilirubina totale 6,5-7,5 g/100mL 3,5-4,5 g/100mL massimo 1,2 mg/100mL GOT / AST 10-50 U/L GPT / ALT 10-40 U/L GAMMA GT 7-33 U/L ALP 80-260 U/L TRATTAMENTO Sospensione del NL Monitoraggio condizioni vitali (PAO, respirazione) Idratazione e bilancio idrolitico FARMACI DANTROLENE inibisce la liberazione di Ca ++ (DANTRIUM 400 mg/die) AMANTADINA dopaminoagonista (MANTADAN 200 – 300 mg/die) BROMOCRIPTINA dopaminoagonista (PARLODEL 5mg/4h) Tossicità cardiaca Evento abbastanza frequentemente associato all’uso in cronico dei farmaci antipsicoici Miocarditi Miocardiopatie Patologie cardiache associate ad aumento di peso ed ipertrigliceridemia / ipercolesterolemia Alterazioni della conduzione elettrica Le alterazioni più temibili in acuto sono le alterazioni della conduzione miocardica L’allungamento del tratto QTc è elemento a rischio di aritmia ma non è associato ad aritmia in modo assoluto Altri elementi elettrocardiografici ad alto rischio di aritmie sono gli “early after depolarization” ed il fenomeno della dispersione del QT L’allungamento del QTc va pertanto considerato insieme a tutti gli altri fattori di rischio che sono di diversa natura e vengono distinti in controllabili e non controllabili Fattori di rischio per aritmie Fattori di rischio controllabili Malattia coronarica Attacco cardiaco Diabete Elevati livelli di colesterolo; elevata pressione arteriosa Fumo di sigaretta Abuso di alcol o di droghe Elevato BMI Stile di vita sedentario. Eventi stressanti Interventi chirurgici cardiaci Alterazioni elettrolitiche Trattamenti farmacologici Fattori di rischio non controllabili Fattori genetici Storia familiare di patologie cardiache Patologie cardiache congenite Età avanzata Genere Meccanismi molecolari Gli antipsicotici possono alterare il ritmo di polarizzazione e ripolarizzazinoe dei miociti legandosi ai canali ionici delle membrane cellulari Studi in vitro hanno dimostrato che l’allungamento del QT (uno degli indici più sensibili per il rischio di eventi aritmici) è direttamente proporzionale alla concentrazione del farmaco e alla forza di legame molecolare tra il farmaco e i canali ionici Meccanismi molecolari Antipsicotico Funzione del canale ionico inibita dal legame con il farmaco Antipsicotici a basse dosi Piccole variazioni all’ECG Meccanismi molecolari Antipsicotico Funzione del canale ionico inibita dal legame con il farmaco Antipsicotici ad alte dosi Ampie variazioni all’ECG Cosa accade all’ECG? NORMAL ECG QTc = QT/ √RR < 450ms M< Cosa accade all’ECG? ECG normale: la fasi di depolarizzazione sono determinate dall’azione orchestrata dei diversi canali ionici Cosa accade all’ECG? Quando la funzione dei canali ionici è inibita, l’onda di depolarizzazione cambia Cosa accade all’ECG? La forma dell’onda di depolarizzazione cambia in modo specifico a seconda di quale canale è implicato dall’azione del farmaco. L’allungamento dell’onda è il fenomeno più frequente. Cosa accade all’ECG? Quando l’onda di depolarizzazione si allunga, si allunga anche il QT all’ECG L’allungamento del QT è un fattore di rischio per eventi aritmici. Un modo migliore per indicarlo è “QTc” (QT corretto per la frequenza cardiaca) Cosa accade all’ECG? QTc=500 – 520 ms Fibrillazione ventricolare Torsade de pointes Ritorno al normale ritmo sinusale Dalle molecole alla clinica L’allungamento del QTc non è un fattore predittivo certo di aritmia L’allungamento del QT può essere considerato un fattore di rischio per eventi aritmici Altre variabili sono implicate e sono altrettanto iportanti Pharmacovigilance Working Party Public Assessment Report on Neuroleptics and Cardiac safety: GUIDELINES Caution in patients with cardiovascular disease or family history of QT prolongation Baseline ECG prior to treatment (Not in all Guidelines!) During therapy, the need for ECG monitoring should be assessed on an individual patient basis Whilst on therapy, reduce dose if QT is prolonged and discontinue if QTc is >500ms Periodic electrolyte monitoring recommended Avoid concomitant neuroleptics RISK FACTORS CONTRIBUTING TO QTC INTERVAL PROLUNGATION Risk Level Agent Highest Risk: -ECG required or strongly recommended; • Thioridazine; • Mesoridazine; • Droperidol; • Pimozide; • Haloperidol in large doses; Mild to Moderate Risk: when prescribed alone or with a metabolic inhibitor • Quetiapine; • Ziprasidone; • Chlorpromazine; Little or no risk when prescribed alone or with a metabolic inhibitor; • Haloperidol (oral) • Olanzapine; • Risperidone; • Clozapine; • Aripiprazole; Antipsicotici: Warning AIFA: 28 febbraio 2007 I farmaci antipsicotici: Aloperidolo, Amisulpride, Bromperidolo, Clorpromazina, Clotiapina, Clozapina, Dixirazina, Droperidolo Flufenazina, Levomepromazina, Levosulpiride, Perfenazina, Periciazina, Pimozide, Proclorperazina, Promazina, Quetiapina, Risperidone, Sulpiride, Tiapride, Trifluoperazina, Veralipride, Zuclopentixolo sono a rischio di allungamento del QT e di precipitazione di eventi aritmici Punti principali Tutti i farmaci antipsicotici possono modificare il tratto QT. Nel soggetto sano, in genere, questa alterazione non è tale da determinare conseguenze gravi. Soggetti anziani di sesso femminile sono tendenzialmente più a rischio, specie quando vengono utilizzati alti dosaggi. [Tay, 2007; Lin, 2004] Antipsicotici tipici Tioridazina - (Melleril) (300-800 mg/die; t1/2=20h) Fenotiazina Black box da parte della FDA nel 2001 Ritirata dal commercio in tutto il mondo nel giugno 2005 Provoca un allungamento consistente del QT 50 mg 23 ms; 300mg 35.6 ms Antipsicotici tipici Aloperidolo (Haldol, Serenase) - - - Alte dosi di somministrazione, soprattutto IV sono associate a forti aumenti del tratto QT e possibilità di Tdp ed exitus 70 mg in 2.5h +43ms (35fiale da 2mg / 14fiale da 5mg) 35 mg in 1.8h +204ms (17.2 fiale da 2 mg / 7 fiale da 5 mg) Cut off: 35mg / 24h; 15mg 4.7ms – 8.9ms Usualmente non c’è alterazione del tratto QT quando l’aloperidolo è somministrato per os Antipsicotici atipici Clozapina (150-600mg/day; t1/2=12h) - Scarsi effetti sul QT, anche se un allungamento dose – dipendente è stato rilevato [Merrill, 2005; Haddad, 2007] Risperidone (2-8 mg/day; t1/2=24h) - 4-12 mg +2ms 16mg +11.6ms Non > rischio di allungamento del QTc quando utilizzato insieme alla clozapina, ma nemmeno risultati terapeutici migliori [Anil Yagcioglu, 2005] Olanzapina (10-30 mg/day; t1/2=33h) - Inizia ad avere effetti sul QT a dosi maggiori di 15 mg/die 20 mg +6.8ms - +15ms Antipsicotici atipici Quetiapina (300-800 mg/day; t1/2=6) - 750 mg +19.7ms (open study) Studi casi controllo hanno riportato assenza di effetto sul QT Aripiprazolo (10-30 mg/day; t1/2=75h) - Il suo uso non è stato associato ancora ad alterazione del QT 40 35 Allungamento del QTc associato all’uso di diversi antipsicotici (sinopsi di 4 review) 30 25 20 Welch 2000 William 2007 Potkin 2003 Harrigan 2004 15 10 5 0 aripiprazolo 15 olanzapina 20 quetiapina 750 mg mg mg -5 ziprasidone risperidone 16 tioridazina 300 mg mg aloperidolo 15mg sertindolo Acute management of psychosis COCKTAIL APPROACH Two or more medications given at about the same time. Used by approximatively 55% medical directors Caution! CHASER APPROACH One medication given in repeated doses if necessary and followed later by a second medication. Used by approximatively 15% medical directors An “universal” drug for the acute phase does not exist The agitation requires clinical experience for establishing hierachic targets of intervention: Sedation Stabilization Aggressive/dysphoria reduction Psychotic symptoms reduction Agent selection in acute phase of treatment critical to long-term compliance and wellness of patient. Try to make procedures flexible and simple as possible; Try to use a monotherapy, avoiding if possible to use several medications; A combination of an antipsychotic and benzodiazepine may be an effective treatment in patients for whom monotherapy will be insufficient Behavioral, psychological, and pharmacological interventions should be use simultaneously for the treatment of acute psychotic patient Guidelines: Pros and Cons E’ successo che fare? POSSIBILI REAZIONI La prima reazione è la rabbia per non essere stati protetti dalla struttura, dai medici, dai colleghi e il desiderio di rappresaglia Scarsa soddisfazione nel lavoro Ansia Scarsa concentrazione Diniego Insicurezza Sentirsi turbato Cambiamento di lavoro Autocolpevolizzarsi Paura di occuparsi di pazienti graviRifiuto di identificarsi con i pazienti Irritabilità Rabbia Cefalea Depressione E’ successo che fare? Sessioni di ‘debriefing’ di tutta l’equipe immediatamente dopo l’episodio sono utili per tutti Ricavare una descrizione precisa di cosa è successo Valutare i sentimenti di rabbia e impotenza che possono emergere Discussione su come prevenire il ripetersi dell’episodio Le vittime di episodi di violenza sono a rischio di sviluppare un Disturbo Post Traumatico da Stress! Argomenti Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: principi e linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali Spettro d’azione degli antipsicotici Schizofrenia Psicosi Depressione con manifestazioni psicotiche Mania Alcuni disturbi di personalità (es. Borderline) Demenza Antipsicotici Tipici o prima generazione (clorpromazina, aloperidolo …) Atipici o seconda generazione (risperidone, olanzapina, clozapina …) Antipsicotici Tipici fenotiazine: – clorpromazina (alifatica) – tioridazina (piperidina) butirrofenoni: – aloperidolo – droperidolo (non in commercio in Italia) tioxanteni: – flupentixolo – clopentixolo benzamidi: – sulpiride Azioni degli Antipsicotici Tipici Blocco recettori dopaminergici nel sistema mesolimbico Effetti collaterali mediati dal blocco dei recettori nigrostriatali Proprietà anti-emetiche dovute all’antagonismo DA Notevoli effetti collaterali acuti e cronici Antipsicotici Atipici Clozapina (Leponex) Risperidone (Risperdal) Olanzapina (Zyprexa) Quetiapina (Seroquel) Aripiprazolo (Abilify) Ziprasidone (Geodon) Maggiormente usati in quanto più tollerati e più efficaci in certi aspetti (es. Sintomi negativi) Risposta alla terapia antipsicotica Primi giorni di trattamento: effetto calmante e riduzione dell’eccitabilità La risposta vera e propria è variabile, di solito: inizio di risposta terapeutica dopo una settimana di terapia una piena risposta terapeutica durante le prime 6 settimane Una dose terapeutica per un adeguato periodo di tempo (per esempio aloperidolo 10 mg/die per sei settimane) produce : una buona risposta 1/3 dei pazienti una risposta parziale 1/3 terzo una minima o nessuna risposta in 1/3 pazienti Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664 Grado di sedazione e potenza antipsicotica I vecchi, tradizionali, farmaci si differenziano usualmente per il grado di sedazione che inducono L’opposto si verifica per la potenza antipsicotica la clorpromazina è il più sedativo la trifluoperazina il meno sedativo i farmaci più sedativi sono meno potenti dei non sedativi Composti ad alta potenza: trattamento degli adulti con disturbi psicotici acuti Composti a bassa potenza: quanto l’agitazione è prominente o laddove sono desiderati effetti sedativi Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664 Risposta alla terapia antipsicotica Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664 Clinical Efficacy and Dopamine D2 Blockade Promazine Trazodone Clozapine 10-8 IC50 (M) Chlorpromazine Molindone Thioridazine Moperone Prochlorperazine Trifluperazine Thiothixene Haloperidol Fluphenazine Droperidol 10-9 Trifluperidol Pimozide Benperidol 10-10 Spiroperidol 0.1 1 10 100 Average Clinical Dose (mg/d) Seeman P, Synapse 1987:1:133 1000 Dopamine Receptor Subtypes D1 Family D1 and D5 receptors Poor correlation with antipsychotic activity D1 family may modulate effects of D2 family D2 Family D2, D3, D4 receptors High correlation with antipsychotic activity D4 is prominent in limbic structures, but absent from extrapyramidal pathways Atypical antipsychotics have high D4 affinity Dopamine Hypothesis Subcortical Dopamine Excess Prefrontal Dopamine Deficit D2 Hyperstimulation Positive Symptoms D1 & D2 Hypostimulation Cognitive & Negative Symptoms Dopamine and Antipsychotics 65% D2 receptor occupancy is required for efficacy 80% D2 receptor occupancy is correlated with EPS Shorter time of D2 receptor occupancy is correlated with lower EPS Second-Generation Antipsychotics: Clozapine 1980- 1990s Introduction of Clozapine–The First “Atypical Antipsychotic ” Efficacy Reduction of positive and negative symptoms Improvements for patients considered treatment-refractory Kapur and Remington. Annu Rev Med. 2001;52:503. Inoue and Nakata. Jpn J Pharmacol. 2001;86:376. Side Effects Low EPS, TD Risk of agranulocytosis Risk of significant orthostatic hypotension Risk of respiratory/cardiac arrest Moderate-to-high weight gain Potential for seizures Anticholinergic adverse effects Second-Generation Antipsychotics: D2/5-HT2A Antagonism 1990s- 2001 Introduction of risperidone, olanzapine, quetiapine, ziprasidone Efficacy Reduction of positive and negative symptoms Some improvement of cognition Broad range of efficacy (eg, dementia and mania) Kapur and Remington. Annu Rev Med. 2001;52:503. Inoue and Nakata. Jpn J Pharmacol. 2001;86:376. Side Effects Low rates of EPS, TD Few anticholinergic effects Emergence of drug-specific adverse effects (eg, pronounced weight gain, diabetes, QTc prolongation) Limitations of Current Second-Generation Antipsychotics Gaps in efficacy remain Cognitive function Negative symptoms Depressive symptoms Incomplete response Relapse Better tolerated than first-generation antipsychotics, but limited by drug-specific side effects Need for new agents Kapur and Remington. Annu Rev Med. 2001;52:503. Intrinsic Activity at D2 Receptors Intrinsic Activity Describes the Ability of a Compound to Stimulate Receptors D2 receptor Full receptor activity Full agonist (dopamine) Antagonist (haloperidol, etc) Partial agonist (aripiprazole) Tamminga. J Neural Transm. 2002;109:411. No receptor activity Partial receptor activity Pharmacological Properties “Atypical” antipsychotics: different receptor binding profiles but they all tend to be less potent at D2 receptors than chlorpromazine or halperidol more potent at 5HT2 and D4 receptors Aripiprazole is a partial agonist at DA2 and 5HT1a receptors, claimed to represent a “new generation” of antipsychotics Pharmacological Properties Blocking D2 receptors alleviates positive symptoms of schizophrenia (tension, hostility, hyperactivity, combativeness, hallucinations, delusions, insomnia, and anorexia) Blocking D4 and 5HT2 receptors may alleviate negative symptoms (apathy, withdrawal, unresponsiveness). Profilo di Binding Recettoriale degli Antipsicotici Recettore Olanzapina Risperidone Quetiapina (Zyprexa) (Risperdal) (Seroquel) Clozapina Aloperidolo (Leponex) (Serenase) D1 31 430 455 85 210 D2 11 4 160 126 0.7 49 27 >10,000 4 23 19 7 1.9 10 9 210 0.5 25 0.7 20 >10,000 340 1600 2800 295 1500 7 11 120 473 35 875 16 16 7 6 1.9 2 3 1100 45 >10,000 6 440 >1500 D3 D4 5-HT1A 5-HT2A 5-HT2c 1 H1 M1 O L A N Z A PI N A S E R TI N D O LO C L O Z A P INA QUETIAPINA A L O P E RI D OLO Z I P R A SI D O N E RIS P E RI D O N E D1 D2 D4 5HT 2A 5HT2C Mus c 1 2 H1 A livello corticale e subcorticale esiste un bilanciamento tra le concentrazioni di acetilcolina (Ach) e dopamina (DA) Ach DA La via nigrostriatale Neurone motorio Neurone Ach Neurone dopaminergico La dopamina INIBISCE l’attività colinergica La via nigrostriatale Neurone Ach Neurone dopaminergico Neurone motorio Recettori D2 Antipsicotico tipico Se la dopamina è bloccata l’acetilcolina diventa IPERATTIVA inducendo quindi disordini motori Pharmacological Properties CNS effects Cortex: little known Limbic system: antipsychotic effects EEG changes antipsychotic effects Combine with cortical effects to produce psychomotor slowing and affective indifference (emotional quieting and sedation). Basal ganglia: antidopaminergic action appears to be responsible for Parkinson-like extrapyramidal effects. Pharmacological Properties CNS effects (cont.) Hypothalamus: increased prolactin secretion; temperature regulations Medullary chemoreceptor trigger zone (CTZ) antiemetic action DMV – increased eating Pharmacological Properties Peripheral effects Autonomic nervous system Endocrine peripheral cholinergic block, -adrenergic block alterations in the secretion of many hormones Cardiovascular system direct depressant effect on heart direct vasodilation plus indirect effects due to ANS effects Drug interactions – potentiate the effects of opioids, barbiturates, and ethanol Therapeutic uses: Psychoses All agents improve positive symptoms. Atypicals also improve negative symptoms. CATIE Trial (NEJM 9/22/05) suggests atypicals may not be much better than less expensive typicals, just different. Relationship between Medication Dose and Relapse 1 Year of Haloperidol Decanoate Treatment 70 60 50 % of Patients Relapsed 40 30 20 10 0 200 mg 50 mg Dose Every 4 Weeks Davis JM, et al., J Clin Psychiatry 1993;54(Suppl):24 25 mg Intermittent Dosing Therapeutic Principles 5 principles when using antipsychotic drugs: 1. The targeted symptoms should be defined. 2. An antipsychotic that has worked for the patient in the past should be used again, otherwise the antipsychotic is usually chosen based on the adverse effect profile. 3. If the trial (4-6 weeks) is unsuccessful a different antipsychotic drug can be used. If a severe negative initial reaction occurs, the antipsychotic drug can be switched in fewer than 4 weeks. Therapeutic Principles cont. 4. 5. The administering of more than one antipsychotic drug at a time occurs rarely, if ever; however, combining an antipsychotic with other drugs may occur especially in treatmentresistant patients. The dosage of the medication should be kept at the lowest possible effective amount for the patient. Initial Workup Because antipsychotic drugs are remarkably safe, they can be administered (excepting clozapine) in an emergency without a physical or laboratory examination. A complete blood count with white blood cell indexes, liver function tests, and an electrocardiogram Dose dei farmaci antipsicotici Non c’è evidenza che alte dosi conducano a una più rapida risposta o ad una maggiore efficacia nella maggior parte dei pazienti Possono condurre invece ad una alta incidenza di effetti collaterali e potrebbero essere associati ad una morte cardiaca improvvisa Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664 Definition of the ‘optimal’ haloperidol dose for acute psychosis treatment Ina Giegling(a), Antonio Drago(b), Annette M. Hartmann(a), Hans-Jürgen Möller(a), Dan Rujescu(a), Alessandro Serretti(b) a) Department of Psychiatry, Ludwig Maximilians University, Munich, Germany b) Institute of Psychiatry, University of Bologna, Italy Major Contraindications 1. 2. 3. 4. 5. A history of serious allergic response Possibility the patient has ingested something that would interact with the antipsychotic medication to cause CNS depression or anticholinergic delirium Presence of a severe cardiac abnormality High risk of seizures from an organic or idiopathic causes Presence of narrow-angle glaucoma if antipsychotic to be used has significant cholinergic activity. Agents Used in Treatment of Psychoses Drug Advantages Disadvantages Chlorpromazine Generic, inexpensive Many adverse effects, especially autonomic Clotiapine Clozapine ‘like’ profile, sedative, inexpensive EPS, sedation Fluphenazine Depot form also available (enanthate, decanoate) Increased tardive dyskinesia Perphenazine generic, inexpensive moderate risk of EPS, sedation Haloperidol Parenteral form also available; generic Severe extrapyramidal syndrome Agents Used in Treatment of Psychoses Drug Advantages Disadvantages Clozapine May benefit treatment- May cause resistant patients; little agranulocytosis in up extrapyramidal toxicity to 2% of patients; weight gain, hyperglycemia, diabetes, dyslipidemia Risperidone Broad efficacy; little or no extrapyramidal system dysfunction at low doses May cause extrapyramidal syndrome or hypotension with higher doses; weight gain, hyperglycemia, diabetes, dyslipidemia Agents Used in Treatment of Psychoses Drug Advantages Disadvantages Olanzapine Effective against Weight gain, negative as well as hyperglycemia, positive symptoms; diabetes, dyslipidemia little or no extrapyramidal system dysfunction Quetiapine Little or no Weight gain, extrapyramidal system hyperglycemia, dysfunction diabetes, dyslipidemia; cataracts (?) Agents Used in Treatment of Psychoses Drug Advantages Disadvantages Ziprasidone less weight gain than other atypicals prolongs Q-T interval; somnolence, some EPS Aripiprazole little or no EPS, less weight gain, or Q-T changes Akathesia, insomnia, anxiety, activation. Caution in patients with epilepsy or Alzheimer’s Immediate versus gradual suspension of previous treatments during switch to aripiprazole: results of a randomized, open label study Chi-Un Pae, Alessandro Serretti, Alberto Chiesa, Laura Mandelli, Hyunkook Lim, Changuk Lee, Chul Lee, Jungjin Kim, Diana De Ronchi, Inho Paik La durata convenzionale di un trattamento per un primo episodio di schizofrenia è da uno a due anni dopo la completa remissione dei sintomi Per episodi ripetuti di psicosi, è raccomandato proseguire il trattamento per almeno 5 anni ed in alcuni casi per tutta la vita Tratto da: SR Pathare, C Paton, ABC of mental health:Psychotropic drug treatment, BMJ, 1997; 315:661-664 Treatment of Refractory Illness In the acute state, nearly all patients eventually respond to repeated doses of an antipsychotic drug. If they do not an organic lesion should be considered. Noncompliance and insufficient time for the trial are often reasons for a failed drug trial. The dosage should not be increased and the antipsychotic medication should not be changed during the first 2 weeks of treatment. Treatment of Refractory Illness cont. If there is no change in the patient after 2 weeks, the reasons for drug failure should be considered. Plasma levels of antipsychotic drugs provide only a gross measure of compliance, absorption, and metabolism. Neurological adverse effects are often a reason for noncompliance, so the atypical agents with more favorable adverse effects may yield improved compliance. Treatment of Refractory Illness cont. dose inducente EPS (mg/die) Aloperidolo Risperidone Olanzapina Sertindolo Quetiapina Clozapina 5 - 20 5 - 20 24 - 96 100 - 400 800 - 3200 > 5000 dose terapeutica (mg/die) 5 - 20 4 - 12 5 - 20 12 - 24 300 - 750 150 - 900 Antipsychotic Augmentation Strategies Augmentation strategies have generally shown modest results No one strategy is generally accepted Mood stabilizers Benzodiazepines Antidepressants Antipsychotic combinations ECT Other Drugs Combination therapy using an antipsychotic drug with an adjuvant drug may be tried if trials with one antipsychotic drug are unsuccessful. The adjuvant drugs with the best data are lithium, two anticonvulsants (carbamazepine and valproate), and the benzodiazepines. Lithium It further reduces psychotic symptoms in up to 50 percent of patients. It is typically taken with antipsychotic medication the patient is already taking, but it may be an alternative for patients who can’t take any of the antipsychotic medication. It also helps schizophrenia patients with mood swings. Anticonvulsants Carbamazepine or valproate is usually used with lithium or an antipsychotic. They reduce episodes of violence but have not been shown to reduce psychotic symptoms on their own. They affect blood levels because of effect on hepatic enzymes. Effetti Collaterali Sedazione, Compromissione cognitiva, Sonnolenza, Nervosismo Secchezza fauci, Ritenzione urinaria, Disturbi visione, Sudorazione Ipotensione ortostatica, Disfunzione erettile, Disturbi Eiaculazione Aumento Peso, Galattorrea, Ginaecomastia Disgregolazione temperatura corporea Aritmie, Prolungamento tratto QT Pigmentazione cutanea Neurological Side Effects of Antipsychotic Drugs Reaction Features Time of Maximal Risk Proposed Mechanism Treatment Acute dystonia Spasm of muscles of tongue, face, neck, back; may mimic seizures; not hysteria Akathisia Motor restlessness: not anxiety or “agitation” 1 to 5 days unknown Many treatments can alter, but effects of antimuscarinic agents are diagnostic and curative.* 5 to 60 days unknown Parkinsonism 5 to 30 days antagonism of dopamine Reduce dose or change drug; antimuscarinic agents, dephenhydramine, benzodiazepines, or propranolol ++ may help Antimuscarinic agents helpful+ Bradykinesia, rigidity, variable tremor, mask facies, shuffling gait *Many drugs have been claimed to be helpful for acute dystonia. Among the most commonly employed treatments are dephenhydramine hydrochloride, 25 or 50 mg IM, or benztropine mesylate, 1 or 2 mg IM or slowly IV, followed by oral medication with the same agent for a period of days to perhaps several weeks thereafter. ++ Propranolol is often effective in relatively low doses (2080 mg per day). Selective b1-adrenergic antagonists are less effective Neurological Side Effects of Antipsychotic Drugs Reaction Features Time of Maximal Risk Proposed Mechanism Treatment Neuroleptic Malignant syndrome catatonia, stupor, fever, unstable blood presure, myoglobinemia; can be fatal weeks; can persist for days after stopping neuroleptic antagonism of dopamine may contribute stop antipsychotic immediately; dantrolene or bromocriptine may help§; antimuscarinic agents not effective Perioral tremor (“rabbit” syndrome) perioral tremor (may be a late variant of parkinsonism) after months or years of treatment unknown Antimuscarininic agents often help+ Tardive dyskinesia oral-facial dyskinesia; widespread choreoathetosis or dystonia after months or years of treatment (worse on withdrawal) up regulation of striatal D2 receptors prevention crucial; clozapine or olanzapine may help § Despite the response to dantrolene, there is no evidence of an abnormality of Ca+2 transport in skeletal muscle; with lingering antipsychotic effects, bromocriptine may be tolerated in large doses (10-40 mg per day). Effetti Collaterali degli Antipsicotici Effetto ALO ARI ZIP RIS CLZ OLA QTP Sintomi Extrapiramidali +++ + + ++ 0 + + Discinesia Tardiva +++ 0 0 + 0 + + Eff. Anticolinergico + 0 0 + +++ ++ ++ Ipotensione + + + ++ +++ + ++ Alterazioni AST/ALT + + + + + + + Sedazione + + + + +++ ++ ++ Allungamento QTc + 0 + + ++ + + Sindrome Metabolica + + + ++ +++ +++ ++ Diabete + 0 0 + +++ +++ ++ Aumento di Peso + + + + +++ +++ ++ Alterazioni Prolattina +++ 0 0 +++ 0 + 0 Alterazioni Lipidiche + 0 0 + +++ +++ ++ Agranulocitosi 0 0 0 0 +++ + 0 Alto (+++), Medio (++), Basso (+), Molto Basso (0) Cambiamento Peso (kg) Antipsicotici e aumento di peso 6 5 4 3 2 1 0 -1 -2 -3 Allison et al. Am J Psychiatry. 1999;156:1686. Esempio di Terapia da evitare SERENASE aloperidolo 4mg SEROQUEL Quetiapina 400mg AKINETON R Biperidene 4mg NEUROLETTICI ANTIPARKINSONIANO DALMADORM Flurazepam 30mg TAVOR Lorazepam 7,5 mg BENZODIAZEPINE CIPROXIN Ciprofloxacina 1000mg ANTIBIOTICO DAKTARIN ORAL GEL Miconazolo ANTIMICOTICO LAEVOLAC Lattulosio LASSATIVO Argomenti Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: principi e linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali http://guidance.nice.org.uk/CG25 “Della pazzia in genere, e in specie” 1793 “…allorché si riscontra nei Maniaci un furore intollerabile, una ripugnanza indomabile a giacere nel letto…o finalmente si vedono attentare contro di sé stessi, son posti giacenti nel letto, ma colle spalle, e capo molto elevato, e quivi son legati per le braccia, gambe, e spalle per mezzo di fascie di panno di bambagia raddoppiato.. Ve ne vogliono ordinariamente quattro per Maniaco..” Contenimento fisico Agitation: A Major Clinical Challenge Mechanical Restraint 8.5% of all psychiatric emergency patients require mechanical restraints for agitation (Currier 2000); Mean duration of restraint is 6 hours (Currier 2000); 111 fatalities over 10 years in New York facilities due to restraints (Sundram 1994); Estimates of 50 - 150 deaths per year nationwide due to restraints (Allen 2000) • l’unica fonte normativa che espressamente regola la materia è, ad oggi, rimasto l’art. 60 del R.D. 16 agosto 1909, n. 615 Contenimento fisico Modalità che va ristretta all’uso previsto dallo stato di necessità. viene messa a repentaglio l’integrità fisica del paziente o delle persone che gli stanno vicino. Contenzione fisica In ambito psichiatrico va usata quando: Gli altri metodi sono falliti. La condotta aggressiva deriva da una condizione medica o psichiatrica. Il paziente ha urgente bisogno di aiuto medico o psichiatrico. Il comportamento del paziente rappresenta un rischio per la sua salute e per quella delle persone che gli sono vicino. Termini legislativi Articolo 54: stato di necessità << Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al Termini legislativi Articolo 40: rapporto di causalità << Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l'evento dannoso o pericoloso, da cui dipende la esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione. Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo >> Diminuire la contenzione fisica Prevenzione delle crisi attraverso l’identificazione dei sintomi prodromici Atteggiamento contenitivo e sicuro da parte dell’equipe terapeutica Ascolto e semplici rassicurazioni Proposta di terapia per os Attiva ricerca della collaborazione dei familiari del paziente Come si fa la contenzione fisica Il leader della squadra indica i ruoli di ciascuno prima di avvicinare il paziente. Prima di avvicinare il paziente la sicurezza personale di ciascun elemento della squadra è garantita. Tenere i farmaci sedativi pronti per essere utilizzati, così come il flumazenil e strumenti per la rianimazione. Come si fa la contenzione fisica Il paziente va bloccato velocemente da almeno cinque persone, una per ciascun braccio e due per ciascuna gamba, il paziente è in posizione supina. Il farmaco va somministrato per via im. Se la sedazione non interviene in tempo si può rendere necessario il contenimento meccanico. Come si fa la contenzione fisica A sedazione avvenuta vanno controllati: Saturazione O2 Stato di coscienza Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria Pressione sanguigna Per almeno i primi 15 minuti ogni minuto, e poi a intervalli regolari (10 min) per almeno un’ora. Importante Durante il contenimento le condizioni mediche e psichiatriche del soggetto vanno valutate periodicamente per sospendere il contenimento non appena sia possibile. Somministrare Clexane 4000UI/die Al paziente va spiegato quello che sta succedendo Il contenimento fisico è stressante per chi lo attua. Una sessione al termine del trattamento dovrebbe essere tenuta. Uso degli anticoagulanti nel paziente allettato Tromboembolia trombosi delle vene profonde embolia polmonare CLEXANE (ENOXAPARINA SODICA) 6SIR 4000UI 0,4ML. INR = (PT paziente / PT media controlli)ISI= 0.8 – 1.2 Rischio di sanguinamento (1.5-2=basso; 22.5=medio; > 2.5=alto) Anticoagulanti •UFH pazienti con severa insufficienza renale (clearence creatinina < 30 ml/min) •La dose del farmaco va tarata sul INR e non sul BMI del paziente. •Un regime di tempo di 7 – 10 giorni è sufficiente per prevenire TVP Fattori di rischio Effetti degli anticoagulanti Direttiva DSM 28/10/2009 Le pratiche di contenzione fisica devono essere limitate ai casi di estrema necessità II paziente contenuto va in ogni caso considerato come un paziente che necessita di alta intensità assistenziale. La contenzione non è un atto sanitario, ma un provvedimento d'urgenza finalizzato a prevenire seri rischi. Direttiva DSM 28/10/2009 In SPDC deve esservi apposito registro con pagine numerate e timbrate dalla Direzione Sanitaria nel quale devono essere annotati i seguenti elementi relativi ad ogni atto di contenzione: nome e cognome della persona sottoposta a contenzione problema per il quale viene determinata la contenzione valutazione medica inclusiva dell'esame delle opzioni tecniche ed organizzative alternative ora di inizio misure assistenziali richieste, con indicazione dell'operatore incaricato di effettuarle ed orari di effettuazione misure mediche adottate per la profilassi delle complicanze ora di cessazione della contenzione Direttiva DSM 28/10/2009 Le stesse informazioni devono essere anche segnate in cartella (diario clinico), Tutte le contenzioni che si prolungano oltre le 24 ore: devono essere segnalate alla Direzione Sanitaria di Presidio o Aziendale ed alla UO Gestione del Rischio. Va attivata possibilmente entro 12 ore, e comunque non oltre le 48 ore se la contenzione ricade in giorni prefestivi o festivi, una riunione di audit clinico con personale della UO Gestione del rischio e del DSM-DP non appartenente al SPDC, al fine di esaminare tutte le opzioni alternative; Direttiva DSM 28/10/2009 Tutte le contenzioni devono essere riesaminate ogni sei mesi in una riunione apposita, da parte del gruppo di lavoro che ha redatto e mantiene le procedure, con il contributo di personale dei DSMDP esterno al SPDC, della Direzione Sanitaria e della UO Gestione del Rischio; Minori sottoposti a contenzione fisica. Nel caso ipotetico in cui ciò si rendesse necessario, è opportuno coinvolgere sempre nella decisione un medico della UO NPIA e darne comunicazione al Giudice Tutelare Direttiva DSM 28/10/2009 Le Aziende devono inviare annualmente un rapporto al Servizio Salute Mentale, Dipendenze Patologiche e Salute nelle Carceri della Regione, indicando: numero totale delle contenzioni effettuate numero delle contenzioni prolungatesi oltre le 24 ore date delle riunioni di verifica semestrale eventi indesiderati occorsi durante la contenzione ogni altro elemento utile al monitoraggio del fenomeno. Argomenti Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: principi e linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali La responsabilità professionale dello psichiatra fra malpratice e posizione di garanzia Malpractice “errore per colpa” Responsabilità dello psichiatra Posizione di garanzia Cass.Pen. sez. IV, 1.12.04/11.3.05 n. 9739 I professionisti sanitari sono tutti ex lege portatori di una posizione di garanzia, espressione dell'obbligo di solidarietà costituzionalmente imposto dagli articoli 2 e 32 della Costituzione nei confronti dei pazienti, la cui salute essi devono tutelare contro qualsivoglia pericolo che ne minacci l’integrità Art.2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art.32:La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. La posizione di garanzia “art.40 c.p.: nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l’evento dannoso o pericoloso, da cui dipende l’esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione o omissione”. II° cpv: “non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo” Obbligo per lo psichiatra di salvaguardare l’integrità fisica e psichica del paziente Lo psichiatra, al pari di qualsiasi altro medico, è in posizione di garanzia per le possibili conseguenze dell’evoluzione delle patologie per le quali il paziente è in cura In base a che ”…chi è tenuto ad evitare un danno è responsabile anche in caso di inazione o di azione insufficiente (art.40 c.p.)…(ergo) anche lo psichiatra può incorrere in censure quando il proprio paziente subisce danni per sé o, in conseguenza della propria malattia, commette reati contro gli altri”. Posizione di garanzia… Finalizzata alla protezione del bene salute del malato (dato certo) Finalizzata alla neutralizzazione del malato di mente come soggetto pericoloso (? punto di criticità) Mandato sociale ambivalente, che da un lato richiede promozione di salute e dei diritti del malato, sviluppo di autonomia e contestualmente richiede garanzie di sicurezza sociale ed obblighi di custodia Responsabilità per fatti commessi dal proprio paziente Se è indubbia la funzione terapeutica del lavoro dello psichiatra non bisogna però dimenticare che la salute tutelata è quella di tutti indistintamente i consociati e che tale riconoscimento è dato dalla Costituzione dall’art. 32 non solo come “fondamentale diritto dell’individuo” ma anche come “interesse della collettività”. Deve dunque concludersi che, nella lettura del II capoverso dell’art.40 c.p., lo psichiatra è tenuto a realizzare non solo tutti gli interventi terapeutici necessari in vista della funzione primaria, che è quella del miglioramento delle condizioni di salute mentale del paziente, ma non è venuta meno la sua responsabilità limitatamente ad eventi dannosi commessi in conseguenza della omessa prevenzione che la specifica funzione terapeutica richiedeva. Bilancetti, 2005 Custodire e contenere Esiste la posizione di garanzia a carico dei medici della struttura (SPDC), in quanto l'art. 34, co. 4, della legge 833/78 stabilisce le condizioni in presenza delle quali è consentito il trattamento sanitario obbligatorio per malattia mentale….. …in tali casi, dunque…. è consentita la limitazione della libertà personale a tutela del paziente stesso (ed in via riflessa, eventualmente, dei terzi), e tale tutela, a fronte di una situazione di gravità estrema e di mancata collaborazione del soggetto che non aderisca ad un trattamento volontario, non può non effettuarsi che attraverso la custodia del soggetto e, se del caso, attraverso la contenzione. Cass.Pen. Sez.IV, 12.1.2005 Non . negare il ruolo “accessorio” di controllo sociale, o la propria “competenza” rispetto ad alcune espressioni di violenza del paziente psichiatrico, auto o etero-dirette, Non prioritario o confliggente rispetto agli obiettivi di tutela della salute, di promozione dell’autonomia, a pena di stravolgere del tutto ruolo dello psichiatra, modalità ed obiettivi di cura. Conclusione Epidemiologia Cause e fattori scatenanti Trattamento in acuto: principi e linee guida Trattamento in cronico Il problema della contenzione Aspetti medico-legali