La Nascita della Scienza
Moderna e il problema del
metodo
Bacone
Galilei
Cartesio
Francesco Bacone
(1561 -1626)
Una Scienza lucifera
e fructifera
Il fine della Scienza è
Comprensione dei segreti che la natura
nasconde;
Manipolazione delle cose per farne
prodotti utili all’uomo;
La magia può svolgere una funzione a
patto che si configuri come pratica
pubblica.
L’utilità è il criterio di verità
della Scienza
“Ciò che è più utile in
pratica è più giusto in
teoria”
La riorganizzazione
del sapere
La riorganizzazione del
sapere
LE FACOLTÀ UMANE
sono
MEMORIA
FANTASIA
Storia
(raccolta dei fatti
necessari alle scienze)
Poesia
naturale
civile
RAGIONE
Filosofia prima
(scienza degli assiomi
comuni a
più scienze)
Scienza di Dio
Scienze particolari
Scienza della Natura
Scienza dell'uomo
La costruzione di un nuovo
metodo impone:
la critica del metodo aristotelico
poiché sterile e improduttivo;
la critica dei pregiudizi o idòla
“Non si vince la natura se
non obbedendole”
Francesco Bacone
Vi sono 4 tipi di pregiudizio
idoli della tribù: questi pregiudizi derivano
dall’insufficienza dei sensi;
idoli della spelonca: sono legati alle
inclinazioni proprie di ciascun individuo;
idoli del foro: sono il risultato dell’influenza
della società e del linguaggio;
idoli del teatro: sono costituiti dalla
tradizione culturale.
Il metodo induttivo
Bacone: il metodo induttivo
I DATI
sono ordinati
nelle
presentiae
TABULAE
absentiae
consentono
graduum
LA VINDIMIATIO
si passa a
L'EXPERIMENTUM CRUCIS
con cui si giunge alla
FORMA
consiste in
SCHEMATISMUS LATENS
PROCESSUS LATENS
La forma è il principio
costitutivo della realtà.
Essa è:
In primo luogo, il principio realizzato,
l’organizzazione della materia di un corpo,
la sua struttura e composizione
interna (schematismus latens).
In secondo luogo, è un processo
latente (processus latens), un
impercettibile movimento di modifica del
corpo.
La Nascita della Scienza
Moderna e il problema del
metodo
Galileo Galilei
(1564 - 1638)
“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che
continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico
l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a
intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto.
Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli,
cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è
impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è
un aggitarsi vanamente per un oscuro laberinto”.
L’immagine della Natura
Secondo Galilei, la Natura:
Si afferma come ordine oggettivo e
necessario, matematicamente strutturato
e, come tale, razionalmente ricostruibile
dalla scienza. Ricostruibile nelle sue
connessioni causali.
Connessioni causali
=
leggi uniformi di
svolgimento
La Scienza non si occupa
più delle essenze o dei fini
ultimi (aspetti qualitativi),
bensì degli aspetti
quantitativi, misurabili
della realtà.
Si afferma così una nuova immagine
del Mondo:
il meccanicismo
=
ogni singolo componente della realtà
è caratterizzato da relazioni causali,
omogenee, misurabili e
reciprocamente connesse
Conoscere la realtà
significa ridurla a
Quantità e Movimento
Si modificano anche le procedure
di indagine scientifica.
La Scienza non può limitarsi a
formulare ipotesi (Bacone).
La raccolta dei dati è solo il
primo passo verso la conoscenza.
Il Sapere
è
Sperimentale
&
Matematico
La scienza galileiana
La scienza moderna galileiana
rinuncia a
opera
si limita a
la conoscenza
delle
essenze
una selezione tra
gli aspetti manifesti
della realtà naturale
le proprietà manifeste
dei corpi
naturali
considera
ignora
gli aspetti quantitativi
(moto, quiete, figura, grandezza,
collocazione spazio-temporale)
gli aspetti qualitativi
(sapori, odori, colori, suoni...)
che sono
che sono
misurabili
oggettivi
non misurabili
soggettivi
Il metodo di Galilei
Il metodo di Galilei
Momento risolutivo
(analitico-induttivo)
 Osservazione
 Analisi e individuazione
degli elementi da
misurare
 Misurazione
Momento compositivo
(sintetico-deduttivo)
 Formulazione dell’ipotesi
 Deduzione matematica delle
conseguenze
necessariamente derivanti
dall’ipotesi
 Cimento, verifica
sperimentale di tali
conseguenze e quindi della
validità dell’ipotesi
La combinazione di questi due
momenti rende possibile la
formulazione della legge
scientifica
La Nascita della Scienza
Moderna e il problema del
metodo
René Descartes
(1596 - 1650)
“Ho considerato in generale tutte le nozioni chiare e distinte che
possono essere nel nostro intelletto riguardo alle cose materiali;
non avendone trovate altre, se non quelle che abbiamo delle
figure, delle grandezze e dei movimenti, e delle regole, secondo le
quali queste tre cose possono essere diversificate l’una dall’altra,
le quali regole sono i principi della geometria e delle
meccaniche, ho giudicato che necessariamente bisognava che
tutta la conoscenza che gli uomini possono avere della natura
fosse tratta solo da quello; poiché tutte le altre nozioni che
abbiamo delle cose sensibili, essendo confuse ed oscure, non
possono servire a darci la conoscenza di nessuna cosa fuori di
noi, ma piuttosto possono impedirla”.
Un nuovo edificio del
sapere
Per Cartesio:
Il primo passo da compiere è la
demolizione di tutte le false
conoscenze che caratterizzavano
l’idea di cultura (di sapere) per i
suoi contemporanei.
Fondamentale è la dimostrazione
dell’inadeguatezza di molte
discipline.
Inadeguata è la Teologia:
Poiché è ancorata
unicamente ai dogmi e a
verità rivelate, considerate
“superiori alla nostra
intelligenza”.
Inadeguata è la Filosofia:
Poiché, al contrario, è
lacerata da dispute
continue, e dunque
incapace di raggiungere
conoscenze certe.
A tal proposito, Cartesio
nota:
“non si può immaginare nulla di tanto strano e poco
credibile che non sia stato detto da qualche filosofo”.
Inadeguata è la Matematica:
O meglio, inadeguato è
stato l’uso che, delle
conoscenze (certe)
ottenute da tale disciplina,
è stato fatto. L’apporto
della Matematica è stato,
per così dire sottovalutato.
Inadeguate l’alchimia,
l’astrologia e la magia
“Scienze” di dubbio valore,
poiché fondate su
fondamenta malferme e su
false credenze (imposture).
Inadeguata la logica
aristotelica:
Poiché “capace” soltanto di
spiegare quel che già si sa,
o peggio, di parlare di ciò
che non si sa.
Vi è dunque la necessità di
un nuovo e più solido
fondamento del sapere.
Ma quale
?
Secondo Cartesio, questo
fondamento è:
La
Ragione
Perché
?
Perché la Ragione è uguale
per natura in tutti gli
uomini.
Questo presupposto
consente di porla alla base
del sapere.
Nasce però un’obiezione, e
cioè:
Se la Ragione è uguale in tutti
gli uomini per natura, come si
spiegano aspetti come le
differenze di giudizio, gli
errori, l’ignoranza che
caratterizzano alcuni uomini
piuttosto che altri?
La risposta di Cartesio è
netta e inequivocabile:
Il problema sta nel metodo
che ogni singolo individuo
adotta nella ricerca della
verità.
“Non basta avere un buon ingegno: quel che
più importa è usarlo bene”
Le Basi del metodo di
Cartesio
L’obiettivo che Cartesio si propone
di perseguire è l’unità del sapere.
Questo fine può essere realizzato
attraverso una diversa concezione
della matematica. Il rinnovamento
di tale disciplina, configura una
nuova immagine del mondo.
L’introduzione della geometria
analitica, la combinazione cioè di
geometria e algebra consente la
costruzione di quella che Cartesio
definisce:
Mathesis Universalis
Mathesis Universalis
=
la realtà materiale studiata dalla
fisica è essenzialmente un ordine
matematico, traducibile in numeri,
figure e movimenti.
L’esigenza di conoscere la realtà
ricostruendo l’unità del sapere
determina il bisogno di affidarsi a
cognizioni che siano, allo stesso
tempo chiare e distinte.
Per questo motivo, il metodo
richiede rigore e concretezza.
Il fondamento metodico poggia
su due elementi essenziali:
Intuito
L’intuitus mentis è un atto
mentale con il quale il
concetto viene colto in
modo evidente.
Deduzione
La deduzione muove
dall’intuito e, sulla base di
un procedimento
rigorosamente e
necessariamente logico,
date certe premesse ne
deduce le conseguenze.
Spiegare
=
Dedurre
Sotto questo profilo, l’esperienza
ha per Cartesio una funzione
eminentemente di controllo della
correttezza di un processo logicorazionale.
Le Regole del metodo di
Cartesio
Cartesio individua 4 Regole
fondamentali:
1) Evidenza
“non accogliere mai nulla per
vero che non conosca esser tale
con evidenza”.
Il cammino della conoscenza
muove da idee chiare e
distinte.
2) Analisi
Riduzione di un problema
complesso ai suoi
elementi costitutivi.
In altre parole, si tratta di
smontare il problema
allo scopo di renderne
così più facile la
soluzione.
Cartesio individua 4 Regole
fondamentali:
3) Sintesi
4) Enumerazione e
Revisione
Si tratta di una conduzione
Viene effettuato un attento
ordinata dell’indagine nella
controllo (logico) dei
quale il pensiero muove,
procedimenti adottati,
per gradi e in tutte le sue
assicurandosi che
articolazioni, dagli oggetti
nessun passaggio sia
più semplici agli oggetti più
stato saltato o alcun
complessi.
elemento omesso.
FONDAMENTALE
L’esperienza sensibile non
figura tra le 4 regole d’oro
del metodo cartesiano.
Dal dubbio metodico al
cogito
Una premessa essenziale
La solidità del fondamento
teorico del sapere dipende
dal suo assoluto contenuto
di Verità.
Come costruisco questa
certezza
?
Esiste una Verità
assolutamente certa
?
Paradossalmente, per
rispondere a questi quesiti
dobbiamo affidarci al
Dubbio.
Il dubbio riguarda:
Le percezioni
sensibili
che sono messe in crisi dal
sogno.
Le conoscenze
matematiche
che sono messe in crisi sia
dagli inganni della
memoria, che
dall’ipotetica presenza di
un genio maligno che ci
spinge a credere vero ciò
che è in realtà falso.
Di fronte all’apparente fallimento
di ogni certezza vi è il rischio di
cadere in quello che Cartesio
definisce dubbio iperbolico
In altre parole, l’assoluta
impossibilità di concepire la
Verità.
Ma è proprio così
?
Se analizziamo attentamente i
casi fin qui elencati possiamo
scorgere l’esistenza di almeno un
dato assolutamente certo.
In tutti questi casi, infatti, vi è un
elemento che permane e che non
è mai messo in discussione...
IO
“Cogito ergo sum”
Il soggetto dotato di ragione e
certo della propria esistenza
è
il fondamento della verità
La Nascita della Scienza
Moderna e il problema del
metodo
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