Strumenti compensativi e misure
dispensative nella normativa di riferimento
e nelle discipline scolastiche: Italiano- Storia
Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia- esperta,
consulente CTI Como Lago
Interazione comunicativa per approfondimenti ed interventi
specifici, con il contributo della relatrice e della docente esperta
A. Colombo – Matematica /Scienze
Sede: Istituto Comprensivo Porlezza
Dirigente scolastica: dott.ssa L. Spagnolo
Lunedì 12 maggio 2014 ore 15.00-18.00
1
Strumenti compensativi e misure
dispensative nella normativa di riferimento
e nelle discipline scolastiche:
Italiano- Storia
Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia
2
Legge 8 ottobre 2010 n°170
“Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “
Art. 5- Prevedere l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata. Misure educative
e didattiche di supporto:provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità
didattica; caratteristiche peculiari dei soggetti…; misure dispensative da alcune
prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; Lingue
straniere; le misure devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per
valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi
3
Legge 8 ottobre 2010 n°170
“Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “
Art. 5- Misure educative e didattiche di supporto
comma 1 Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti
dispensativi e compensativi di flessibilità didattica .
comma 2b
Introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le
tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai
fini della qualità dei concetti da apprendere;
comma 2c
per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la
comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche,
ove
risulti utile, la possibilità dell'esonero.
comma 3
Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per
valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
comma 4
Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione
scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto
concerne gli esami di
Stato …
4
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
Articolo 4 Misure educative e didattiche
- Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego di opportuni strumenti
compensativi , compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le
tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni
non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere, curando
l’acquisizione delle competenze .
- L’adozione di misure dispensative finalizzate ad evitare situazioni di
affaticamento e di disagio, senza ridurre il livello degli obiettivi di
apprendimento previsti nei percorsi di
individualizzazione/personalizzazione
5
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
Articolo 5 Misure educative e didattiche
- Redazione di un Piano Didattico Personalizzato ( PDP) con l’indicazione
degli strumenti compensativi e misurare dispensative...
- Le Linee guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più
recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici
individualizzati e personalizzati, nonché per utilizzare gli strumenti
compensativi e per applicare le misure dispensative .
6
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
4.3 Scuola secondaria di I e di II grado
4.3.1. Disturbo di lettura
Alcune strategie riguardanti le modalità della lettura.
Per uno studente con dislessia, gli strumenti compensativi sono primariamente
quelli che possono trasformare un compito di lettura (reso difficoltoso dal
disturbo) in un compito di ascolto.
A tal fine è necessario fare acquisire allo studente competenze adeguate nell’uso
degli strumenti compensativi.
Si può fare qui riferimento:
- alla presenza di un tutor che legga gli items dei test, le consegne dei compiti, le
tracce dei temi o i questionari con risposta a scelta multipla;
-
a sintesi vocale, con i relativi software per la lettura di testi più ampi e per una
maggiore autonomia;
-
all’utilizzo di libri o vocabolari digitali.
- alla proposta di nuovi contenuti attraverso il canale orale piuttosto che attraverso
7
lo scritto, consentendo anche la registrazione delle lezioni.
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
4.3 Scuola secondaria di I e di II grado
4.3.1. Disturbo di lettura
Alcune strategie riguardanti le modalità della lettura.
- impiego di mappe concettuali, di schemi, che possono sia facilitare la
comprensione sia supportare la memorizzazione e/o il recupero delle
informazioni.
In merito alle misure dispensative, lo studente con dislessia è
dispensato:
- dalla lettura a voce alta in classe;
- dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo
livello di abilità;
- da tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione valutata.
In fase di verifica e di valutazione, lo studente con dislessia può usufruire di tempi
aggiuntivi per l’espletamento delle prove e comunque nell’ambito degli obiettivi
disciplinari previsti per la classe, di verifiche con minori richieste.
Nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione si
dovrà tenere conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente.
8
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
4.3 Scuola secondaria di I e di II grado
4.3.2. Disturbo di scrittura
Alcune strategie riguardanti le modalità di scrittura.
Gli studenti potranno avvalersi di:
- maggior tempo nella realizzazione dei compiti scritti.
La valutazione si soffermerà soprattutto sul contenuto disciplinare piuttosto
che sulla forma ortografica e sintattica.
-
mappe o schemi nell’attività di produzione per la costruzione del testo;
-
computer (con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura)
per velocizzare i tempi di scrittura e ottenere testi più corretti;
- registratore per prendere appunti.
9
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
4.3 Scuola secondaria di I e di II grado
4.3.2. Disturbo di scrittura
Alcune strategie riguardanti le modalità di scrittura.
Per quanto concerne le misure dispensative:
-tempi più lunghi per le verifiche scritte o a una quantità minore di
esercizi;
-gli alunni con disgrafia e disortografia sono dispensati dalla
valutazione della correttezza della scrittura e, anche sulla base della
gravità del disturbo, possono accompagnare o integrare la prova
scritta con prova orale attinente ai medesimi contenuti
10
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
4.3 Scuola secondaria di I e di II grado
4.3.3. Area del calcolo
Analisi dell’errore per capire quale confusione cognitiva l’allievo abbia
consolidato in memoria e scegliere la strategia didattica più efficace
Strumenti compensativi e misure dispensative;
-calcolatrice, la tabella pitagorica, il formulario personalizzato,
Riguardo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative, valgono
i principi generali secondo cui gli strumenti sono di supporto, ma non di
potenziamento, in quanto riducono il carico ma non aumentano le
competenze.
11
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
4.3 Scuola secondaria di I e di II grado
4.3.4. Didattica lingue straniere
Maggiore importanza allo sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle
scritte.
Strumenti compensativi:
- audio-libri e di sintesi vocale con i programmi associati. La s.v. può
essere utilizzata sia in corso d’anno che in sede di esame di Stato.
Misure dispensative:
- tempi aggiuntivi;
- adeguata riduzione del carico di lavoro;
- in caso di disturbo grave è possibile in corso d’anno dispensare dalla
valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere
una prova orale sostitutiva di quella scritta.
DISPENSA evita la frustrazione collegata alla dimostrazione della
propria difficoltà e creazione di clima accogliente e, sentita la famiglia
interessata,avviare adeguate iniziative per condividere con la classe le
ragioni degli strumenti e delle misure previste.
12
D.M. n°5669 del 12/07/2011
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA
6.7. Gli Atenei
- concessione di un tempo aggiuntivo fino a un massimo del 30% in più
rispetto a quelli definiti.
13
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con
 bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica”.
BES normativa
C. M. N°8 del 6 marzo 2013 Indicazioni operative
NOTA MIUR – Dipartimento per l'istruzione 22/11/2013
"Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali"
a.s. 2013/2014 Chiarimenti direttiva 27/12/2012 sui B.E.S.
DOCUMENTO DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 17147 Milano, 4 dicembre 2013
14
BES normativa
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con
 bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica”.
15
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con
 bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica”.
BES normativa
1.5 Adozione di strategie di intervento per i BES
Esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e
considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, consentono alla
Istituzioni scolastiche (con determinazioni assunte dai Consigli di Classe)
di potersi avvalere per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli
strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle
disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011 e allegate
Linee guida).
16
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con
 bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica”.
2.4.6 Portale
Portale come ambiente di apprendimento–insegnamento e scambio di
informazioni e consulenza.
BES normativa
Mappa completa dei CTS e dei CTI, con eventuali siti ad essi collegati.
Contributi nelle azioni di informazione/sensibilizzazione /formazione , con
particolare riguardo alla documentazione di buone pratiche e all’attività di
ricerca-azione
17

C. M. N°8 del 6 marzo 2013Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
Indicazioni operative
Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale
BES normativa
Carattere transitorio e attinente ad aspetti didattici delle misure
dispensative e scelta di strategie educative e didattiche attraverso
percorsi personalizzati.
Riferimento al DPR n. 89/2009 : utilizzo delle 2 ore di insegnamento della
seconda lingua comunitaria per potenziamento della lingua italiana
18
“STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”:
CONCETTI CHIAVE E ORIENTAMENTI PER L'AZIONE
USR Lombardia, dicembre 2013
BES normativa
4. Ruoli e compiti a livello di singola istituzione scolastica
19
“STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”:
CONCETTI CHIAVE E ORIENTAMENTI PER L'AZIONE
USR Lombardia, dicembre 2013
4. Ruoli e compiti a livello di singola istituzione scolastica
4.1 Il Team Docenti / Consiglio di Classe e il PDP
Il Consiglio di Classe (Cdc)
BES normativa
-Delibera l’adozione di strategie didattiche personalizzate e di misure
dispensative e l’uso di strumenti compensativi da parte degli studenti.
Rispetto alle misure dispensative, si raccomanda un’attenta riflessione.
-Elabora collegialmente e corresponsabilmente il PDP
PDP:
- Definizione condivisa dei tempi, scelte metodologiche, strumenti e
misure (indicando se hanno carattere stabile o transitorio)
20
“STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”:
CONCETTI CHIAVE E ORIENTAMENTI PER L'AZIONE
USR Lombardia, dicembre 2013
4. Ruoli e compiti a livello di singola istituzione scolastica
BES normativa
4.3 Strumenti compensativi e misure dispensative
Richiamo alla legge 170/2010 art.5 lettera b
“l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di
apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure
dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei
concetti da apprendere.”
Uso degli strumenti compensativi, concordati con la famiglia e/o con
l’alunno.
Strumenti compensativi per controbilanciare le carenze e concentrare
l’attenzione sui compiti cognitivi più complessi
(A titolo esemplificativo: tavola pitagorica, tabella delle misure e delle formule,
calcolatrice, PC, i dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori ecc…)
21
“STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”:
CONCETTI CHIAVE E ORIENTAMENTI PER L'AZIONE
USR Lombardia, dicembre 2013
4. Ruoli e compiti a livello di singola istituzione scolastica
4.3 Strumenti compensativi e misure dispensative
Misure dispensative per evitare attività di sicuro fallimento
BES normativa
(A titolo esemplificativo : tempi più lunghi per le prove scritte, flessibile
raccordo tra gli insegnanti; organizzazione di interrogazioni programmate,
assegnazione di compiti a casa in misura ridotta …)
22
“STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”:
CONCETTI CHIAVE E ORIENTAMENTI PER L'AZIONE
USR Lombardia, dicembre 2013
6.2.3 Esame di Stato
A) Utilizzare tutti gli strumenti compensativi indicati nel
PDP già utilizzati per le verifiche in corso d’anno o comunque
ritenuti idonei per il positivo svolgimento dell’esame (art. 5 del DM
BES normativa
5669/2011
B) Accedere alla decodifica delle consegne delle prove scritte
attraverso tre modalità, l’una alternativa all’altra:
-Testi trasformati in formato MP3 audio
- Lettore umano
-Trascrizione del testo su supporto informatico da parte della
Commissione e suo utilizzo attraverso un software di sintesi
vocale
C) Tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove. In generale, i
tempi aggiuntivi sono quantificabili nel 30% in più del tempo previsto
per il gruppo classe.
23
“STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”:
CONCETTI CHIAVE E ORIENTAMENTI PER L'AZIONE
USR Lombardia, dicembre 2013
6.3 Alunni con altre situazioni BES
BES normativa
L’uso di strumenti compensativi e, solo se necessarie, di misure dispensative
non deve generare alcuna dipendenza da parte dell’allievo, aggravando la sua
peculiare difficoltà. L’uso di tali dispositivi deve anzi metterlo nella condizione
di superare eventuali ritardi e/o problematicità e/o complicanze afferenti
l’apprendimento.
24
“STRUMENTI D’ INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA”:
CONCETTI CHIAVE E ORIENTAMENTI PER L'AZIONE
USR Lombardia, dicembre 2013
7. Le risorse e l'organizzazione territoriale a supporto
dell'attuazione della Direttiva
CTS
BES normativa
CTI
RETI di Scuole
25
ITALIANO E STORIA
Strumenti compensativi e misure
dispensative nelle discipline
scolastiche:
Italiano- Storia
26
ITALIANO E STORIA
Strumenti compensativi e misure
dispensative nelle discipline
scolastiche:
Italiano- Storia
A partire dalla riflessione su:
- Apprendimento significativo
- Stile d’apprendimento
- Metodo di studio
- Metodo didattico
- Riflessione sulla lezione
27
28
Apprendimento significativo
ASPETTI SIGNIFICATIVI PER L’APPRENDIMENTO EFFICACE
•Motivazione dell’alunno e sua scelta di imparare
Apprendimento significativo
•Comprensione ed utilizzo funzionale di ciò che l’allievo conosce e dello stile di
apprendimento
•Scelta di metodologie e strategie facilitanti: organizzazione e possibile
rappresentazione (sequenze, schemi, mappe, diagrammi a V) dei contenuti disciplinari
in rapporto agli obiettivi/competenze
•Attenzione al contesto, alle relazioni, alle idee e sentimenti dello studente
•Facilitazione di compiti autentici
•Realizzazione di valutazioni formative per accertare apprendimenti, progressi e
motivare ulteriormente gli allievi
29
Stile d’insegnamento
Apprendimento significativo
Stile d’apprendimento
Ripensare il ruolo dell’insegnante
Riappropriarsi della professionalità docente
Accettare la sfida dell’alunno DSA/BES
30
Metodo di studio
•È uno strumento compensativo da affiancare a tutti gli altri e da costruire con gli alunni in
classe.
Apprendimento significativo
•Un insieme strutturato di strategie che riguardano le fasi e i contenuti dell’apprendimento
•È la conoscenza della strada più efficace più economica per realizzare attività di studio per le
quali si utilizzano: motivazione,strategie, volontà, razionalità, valori ed emozioni (Cornoldi)
•Insieme di corrette abitudini di pensiero supportate da una forte dose di motivazione
personale, in merito all’efficacia di risultati avrà rafforzato la stima personale e quindi il
desiderio di apprendere.
•Insegnare un metodo di studio metacognitivo significa attivare strumenti di consapevolezza e
quindi di costruzione delle conoscenze sia personale che collettiva; per ogni disciplina
accostarsi al metodo che le è peculiare, ai nuclei concettuali e agli strumenti che le sono propri
(V. Zappaterra)
31
Apprendimento significativo
Metodo didattico
• Metodo didattico come insieme di tecniche coerentemente
organizzate, sorrette da un fondamento sistematico con cui si esplica
la pratica dell’insegnamento, si propone di attuare la relazione tra
struttura conoscitiva dell’alunno, struttura della conoscenza da
acquisire, le operazioni che l’alunno deve compiere .
32
Modello di lezioni: riflessioni
3 Fasi: 1.iniziale -2.conduzione - 3.conclusione
Apprendimento significativo
Fase 1:iniziale
MOTIVAZIONE Di che tipo di motivazione il docente si avvale
OBIETTIVI In che modo prende in considerazione gli obiettivi.
PREREQUISTI/PRECONOSCENZE In che modo il docente richiama
i concetti/principi/ contenuti necessari per il nuovo apprendimento
33
Modello di lezioni: riflessioni
Fase: 2.conduzione
Apprendimento significativo
MEDIATORI quali mediatori proposti e utilizzati
SPIEGAZIONE : metodi e strategie.
Struttura del contenuto
matrice cognitiva degli
allievi
COMPRENSIBILITÀ
In che modo il docente adegua e rende comprensibili
gli specifici linguaggi
INTERESSE/SOSTEGNO
Come il docente rinforza e sostiene gli studenti nelle azioni e
nei comportamenti : CLIMA
34
Verifica e valutazione
VALUTAZIONE: criteri principali
Apprendimento significativo
ASSOLUTA (comparazione dei risultati del singolo studente con uno
standard prestabilito)
RELATIVA (comparazione dei risultati del singolo studente con la
media dei risultati del gruppo classe)
INDIVIDUALE (comparazione dei risultati del singolo studente con
la sua situazione iniziale)
35
Verifica e valutazione
Apprendimento significativo
Verifica : Momento tecnico che coincide con la misurazione, il controllo
della prestazione
Valutazione: Momento educativo. Descrizione dello sviluppo dell’alunno.
Confronto fra risultati ed obiettivi, in riferimento al Piano
Didattico Personalizzato
Descrizione qualitativa e quantitativa del comportamento,
secondo giudizi di valore (standard). Riguarda, l’allievo,
l’insegnante, l’organizzazione scolastica
“Rimane un processo, in gran parte soggettivo, anche se può divenire sempre più attendibile per
la correttezza metodologica adottata” M. Pellerey
36

Metodi e Strategie nelle Discipline Scolastiche:
ITALIANO E STORIA
ITALIANO e STORIA
37

ITALIANO E STORIA
METODO
Modo, criterio sistematico e funzionale di procedere in un'attività teorica
o pratica, oculatamente finalizzata al raggiungimento dell'esito prefissato
(es. apprendimento significativo, didattica inclusiva).
STRATEGIA
Insieme di mezzi e/o accorgimenti e/o iniziative concepiti ed utilizzati per
raggiungere un determinato scolpo (nello sport, per ottenere vittoria).
Apprendere attivamente vuol dire attivare metodi e strategie per
affrontare un compito.
Le strategie sono variabili e modificabili.
38

Per la progettazione ed attuazione delle attività
pedagogico/didattiche disciplinari:
1)Conoscenze dei bisogni formativi degli studenti
ITALIANO E STORIA
2) Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in
particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole dell'Infanzia
e del primo ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012
3) Conoscenza approfondita delle caratteristiche delle discipline Italiano
e Storia.
4) Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la mediazione
pedagogica/didattica finalizzata all'apprendimento - conoscenza delle
caratteristiche e degli stili cognitivi.
5) Altro - Significativo per la classe ed i singoli bisogni educativi
39

Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in
particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole
dell'Infanzia e del primo ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012
ITALIANO E STORIA
PIANO DI LAVORO DI ITALIANO Classe terza
Docente
a.s. 2013-14
riferimento normativo
indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
16 novembre 2012
ITALIANO E STORIA

COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
N° alunni (maschi e femmine)
N° ripetenti
N° nuovi iscritti
N° alunni BES
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo,
rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici
IMPARARE A IMPARARE
Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità
COMPETENZE DISCIPLINARI
Prerequisiti riferiti alla disciplina
Ascoltare e parlare
Ledere e comprendere
Scrivere e produrre testi
Riflettere sulla lingua
ITALIANO E STORIA


TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI
ITALIANO
AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
ITALIANO E STORIA
L'alunno
-…
- ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia, l'intenzioni dell'emittente;
-…
- legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti;
- scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati
a situazione, argomento, scopo, destinatario;
-produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e
sonori;
- comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di altra
disponibilità);
- riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso;
adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori,
realizzando scelte lessicali adeguate;
-riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico,
sociale e comunicativo;
padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,
all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze
metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.

UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA'
Campi di sapere. Ascolto e parlato. Lettura. Scrittura. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e
produttivo. elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua.
Unità di apprendimento Conoscenze
Abilità
…
Leggere e comprendere
a) …
d)
Romanzo
formazione
ITALIANO E STORIA
Il testo scritto
di Storia e caratteristiche strutturali del genere. Distinguere il romanzo di formazione
Brani a scelta tratti da opere famose del genere dagli altri generi,
del romanzo di formazione
riconoscere
e
commentare
le
tematiche adolescenziali e i valori
propri di ciascuna collettività (identità,
rapporti con i coetanei, con gli adulti,
riti di iniziazione).
Testi di vario tipo: narrativo; informativo; Saper scriver correttamente testi di
argomentativo, espositivo; riassunto; parafrasi; diverso tipo applicando le procedure
commento; relazione; recensione.
di
pianificazione,
progettazione,
revisione.
Saper correggere e migliorare un testo
scritto
Conoscere e utilizzare le tecniche per
comporre diversi tipi di testo.
Elementi di
grammatica esplicita
e riflessione sugli usi
della lingua
La struttura del periodo:
proposizione principale; la coordinazione; la
subordinazione; le proposizioni subordinate
sostantive, relative, circostanziali; il periodo
ipotetico; il discorso diretto e indiretto.
Saper riconoscere la struttura
sintattica di un periodo e i suoi
elementi costitutivi,.ù
Saper individuare la proposizione
principale e riconoscerne la funzione.
Saper riconoscere la funzione della
coordinazione e saperla utilizzare.
Saper riconoscere la funzione della
subordinazione ed utilizzarla per
stabilire rapporti logici all'interno del
periodo.
Saper esprimere condizioni e ipotesi.
Saper riconosce ed utilizzare il
discorso diretto ed indiretto.
METODI
ITALIANO E STORIA

Saranno favoriti
momenti di libera
espressività,
promuovendo
discussioni,
approfondimenti
individuali.
Lezioni frontali, uso di
testi, audiovisivi, uso di
mezzi multimediali, uso
e produzione di schemi,
scrittura di appunti,
scambio di idee,
approfondimenti su
argomenti trattati con
possibili collegamenti
interdisciplinari,
tecniche per la stesura
delle diverse tipologie
testuali, esercizi di
applicazione delle
regole grammaticali,
uso del vocabolario,
utilizzo dei testi della
biblioteca scolastica,
lavori di gruppo,
ricerche ed
approfondimenti
personali, costante
correzione dei compiti
discussione sugli errori
più frequenti.
STRUMENTI
Libri di testo in adozione,
schede mirate, schemi guida,
quaderni di lavoro,
dizionario, sussidi
multimediali.
MODALITA' DI VERIFICA- TEMPI
Le verifiche, orali e scritte, verranno
effettuate a conclusione di ogni
attività svolta. le verifiche scritte
consisteranno: in produzione su
traccia, comprensione del testo
scritto e orale, esercizi di analisi
grammaticale e logica, le verifiche
saranno di vario tipo in base alle
esigenze formative dei ragazzi e alla
specificità degli obiettivi
d'apprendimento che si vogliono
perseguire, le verifiche avranno come
scopo la valutazione costante del
processo di apprendimento degli
alunni e l'efficacia dell'insegnamento
del docente,.
INDICATORI PER
LA
VALUTAZIONE
ascoltare e
parlare
leggere e
comprendere
scrivere e
produrre
testi
riflettere sulla
lingua
ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO

ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO
ITALIANO E STORIA
Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto),
laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione
Data _____________
Firma __________________________________

PIANO DI LAVORO DI STORIA
Classe terza
Docente
a.s. 2013-14
ITALIANO E STORIA
riferimento normativo
indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
16 novembre 2012

COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
N° alunni (maschi e femmine)
N° ripetenti
N° nuovi iscritti
N° alunni BES
SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
ITALIANO E STORIA
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo,
rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici
IMPARARE A IMPARARE
Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità
COMPETENZE DISCIPLINARI
Prerequisiti riferiti alla disciplina
Conoscere gli eventi storici e i fondamenti delle istituzioni e della vira sociale civile e politica
Comprendere e utilizzare linguaggi e strumenti specifici della disciplina
Stabilire relazioni tra fatti storici e differenti culture
ITALIANO E STORIA


TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI STORIA
AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
L'alunno
si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali;
produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi;
comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio;
espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le proprie riflessioni;
usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture
diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo;
comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e
di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con
possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;
conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea,
anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;
conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione
industriale, alla globalizzazione;
conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente;
conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni
storici studiati.

ITALIANO E STORIA


UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA'
Campi di sapere Uso delle fonti. Organizzazione delle informazioni. Strumenti
concettuali. Produzione scritta e orale.
Unità
di Conoscenze
Abilità
apprendimento
ITALIANO E STORIA
La Restaurazione
Il ’48 e la Prima guerra di
Indipendenza
La Seconda guerra di Indipendenza
L’Italia unita
L’incerta civiltà dell’Italia unita
Il Risorgimento
Esporre conoscenze e concetti
acquisiti sui movimenti di
liberazione e indipendenza,
utilizzando la terminologia
specifica e fonti di diverso
tipo.
Conoscere alcuni concetti
storiografici, interpretativi e
storici fondamentali.
Collocare la storia locale in
contesti nazionali e
internazionali.
Conoscere il patrimonio
culturale collegato con i temi
affrontati.
ITALIANO E STORIA

METODI
STRUMENTI
MODALITA' DI VERIFICA- INDICATORI PER
TEMPI
LA VALUTAZIONE
Lezione frontale, lettura
del testo, individuazione
dei concetti fondamentali,
individuazione dei termini
specifici, individuazione
dei rapporti di causaeffetto,
lettura
e
discussione in classe di
documenti
di
approfondimento,
esercitazioni variamente
strutturate orali e scritte,
stesura
di
riassunti,
schemi, mappe mentali,
lavori di gruppo e
individuali.
Libri
di
testo
in
adozione, schede mirate,
schemi guidati, mappe,
carte
storiche,
documenti iconografici e
scritti,
strumenti
audiovisivi,
uso
del
quaderno,
sussidi
didattici libri e/o riviste
di consultazione, lavagna
interattiva multimediale
Almeno due verifiche orali e/o
scritte a quadrimestre. Le
verifiche saranno di vario tipo in
base alle esigenze formative dei
ragazzi e alla specificità degli
obiettivi d’apprendimento che si
vogliono perseguire, conterranno
questionari a risposta multipla o
aperta, costruzione di mappe e
cronologie,
vero/falso,
ma
maggiore importanza verrà data
al colloquio disciplinare al fine di
valutare
la
competenza
comunicativa degli alunni e le
conoscenze acquisite. Avranno
come scopo la valutazione
costante
del
processo
di
apprendimento degli alunni e
l’efficacia dell’insegnamento del
docente.
Le verifiche sommative verranno
effettuate alla fine delle unità
d’apprendimento programmate.
Potranno essere svolte anche
verifiche in itinere per valutare le
varie
fasi
d’apprendimento
relative ad una stessa unità.
Gli alunni saranno sempre
informati circa i criteri di
valutazione delle diverse prove di
verifica e gli argomenti trattati.
1.Conoscere gli eventi
storici e i fondamenti
delle istituzioni della vita
sociale, civile e politica.
2. Comprendere e
utilizzare linguaggi e
strumenti specifici della
disciplina.
3. Stabilire relazioni tra
fatti storici e differenti
culture.
ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO

ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO
ITALIANO E STORIA
Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto),
laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione
Data _____________
Firma __________________________________
ITALIANO E STORIA

Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la
mediazione pedagogica/didattica finalizzata
all'apprendimento
Conoscenza delle caratteristiche e degli stili
cognitivi.
ITALIANO E STORIA
Per Italiano
a) Comprensione di un testo: Romanzo di formazione (testo-speciale Dislessia Ed. Capitello
pagg.32/33)

ITALIANO E STORIA

b) Elaborazione di un testo - Sviluppo di un tema (Testo - DSA Strumenti per una didattica
inclusiva. Ed. A,. Mondadori Scuola pagg. 95-96-97)
ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

c) elementi di grammatica esplicita e riflessione sull''uso della Lingua(testi - mapper per recupero DSA. Ed.
A. Mondadori Scuola) pag 18, 21, 32
ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

Strumenti per una didattica inclusiva. A,. Mondadodri Scuola , da pag. 81 a pag 88 con verifica metacognitiva pag. 91
ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

Materiali significativi: Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo
www.insegnaregrammatica.it
STORIA AID- Prima Guerra Mondiale pag. 153/154
ITALIANO E STORIA

ITALIANO E STORIA

Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la mediazione
pedagogica/didattica finalizzata all'apprendimento
Conoscenza delle caratteristiche e degli stili cognitivi.
ITALIANO E STORIA

75
Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la mediazione
pedagogica/didattica finalizzata all'apprendimento
Conoscenza delle caratteristiche e degli stili cognitivi.
ITALIANO E STORIA

76

Materiali per un approccio didattico metacognitivo
•conciso: sintetico/incisivo senza concetti superflui e/o non essenziali
per l'apprendimento
ITALIANO E STORIA
•chiaro: termini e strutture delle frasi immediatamente comprensibili e
riconoscibili
•significativo: strumenti di lavoro mettono in relazione nuove
informazioni con conoscenze possedute dal'alunno (didattica
costruttivista)
•efficace forma grafica e contenuto dei testi caratterizzati da
"leggibilità".
Importanza della scelta del libro di testo. Deve rispettare sia le
caratteristiche della disciplina sia metodi e strumenti di mediazione
didattica
77

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
- L'apprendimento significativo, J. Novak Ed. Centro Studi Erickson
-Studio efficace per i ragazzi con DSA,. AA,.VV., ed. Centro Studi Erickson
-Valutare le competenze. Percorsi e strumenti. M. Castoldi, ed. Carocci
- La speciale normalità. D. Janes, ed.Centro Studi Erickson
http://www.darioianes.it/slide/s_normalita.pdf
Bibliografia
- Le indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola Secondaria di Primo
Grado con le prove INVALSI di Italiano e Matematica (dal 2009 al 2011)
A. Martini - S. Porzio Ed. Zanichelli
Materiali significativi:
Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo www.insegnaregrammatica.it
78
Scarica

Relazione Dott.ssa Civitavecchia