L’innovazione nei comuni di area INTERREG e la nuova programmazione 2007-2013 16 maggio 2008 Palazzo delle Stelline Conclusioni e prospettive Alberto Ceriani, IReR Alcune costanti che riceviamo dai contesti locali • Non è prevalente una situazione di criticità o di marginalità frontaliera • Lo stato di salute finanziario è adeguato pur con segnali di differenziazione di scala • I contesti locali quando si attivano producono impegno di rafforzamento su importanti dimensioni delle politiche locali • Possibile e necessario un confronto tra ordinamenti La particolarità del modello ticinese Le aree Interreg riflettono nuove domande generali • • • • Come affrontare i cambiamenti nella domanda sociale Come valorizzare territori Come costruire relazioni istituzionali di nuovo tipo Quali soluzioni istituzionali, organizzative o societarie impostare • Come raggiungere più certezza nella dotazione di risorse Vantaggio della relazione transfrontaliera • Domanda più appropriata: – come può il Comune consolidare il ruolo di “attore di crescita e sviluppo nei territori di confine”? I differenziali nell’innovazione • Tra ideazione e implementazione • Tra diversi livelli di integrazione degli attori locali (anche per tradizioni diverse di abitudini cooperative) • Tra effettiva presenza e ruolo di attori privati • Tra visioni di sviluppo • Nella sintonia tra livello locale e livelli “sovraordinati” Riflessioni per il futuro • Assumere i limiti come tratti distintivi di una diversa programmazione e mitigarli con gli aspetti più convincenti • Asimmetria tra ideazione e implementazione – – – – – Forza dei soggetti proponenti Relazioni Capacità di mobilitazione Strutture di sostegno Continuità e tempi adeguati Riflessioni per il futuro • Visione dello sviluppo – Possibilità di attenuare le componenti difensive e di puntare invece su elementi strutturali – Favorire i progetti che fanno leva sui tratti distintivi di qualità dei territori – Poco utili i progetti omologanti – Verifica diretta sul grado di integrazione settoriale e intersettoriale Riflessioni per il futuro • Ruolo degli attori – Locali: rapporto diverso con i privati progetti che aiutano a costruire condizioni di rendimento generale accettare un confronto sull’integrazione – Sovraordinati (Province, Regione) ruolo anche per l’ente intermedio ruolo di forte qualità (confronto di visioni, favorire la crescita del capitale umano; leva della formazione professionale; confronti internazionali; scambio di esperienze; accompagnamento) continuità tra cicli di programmazione cogliere le sfide del confronto tra ordinamenti – Ricerca e Università: aggiornare la lettura del Comune e dei territori di confine buoni strumenti per la nuova programmazione Riflessioni per il futuro • Buone strumentazioni: – Benchmarking di posizionamento e rafforzamento, in particolare per i progetti che possono rafforzare gli assi forti dello sviluppo locale – Strumenti nuovi per sostenere la qualità delle implementazioni dei processi e dei prodotti (anche buone rendicontazione di caso) – Strumenti per verificare i passi avanti (integrazione, capacità di sviluppo)