DSA
Una sindrome unitaria e
ecologica
Dott.ssa Sasanelli Lia Daniela
Perché non apprende
• In presenza di uno scarso rendimento scolastico
generale, oppure di settoriali ambiti di prestazioni
insufficienti quali il leggere, lo scrivere, il contare e
l’incolonnare operazioni, l’indagine diagnostica dispone
di una pluralità di possibili condizioni causali.
… Si tratta di stati che, singolarmente o compresenti nella
medesima persona, talvolta nello stesso gruppo
familiare, possono indurre esitazioni, frequenza di
errori, rifiuti o costanti insufficienze nel padroneggiare
competenze, che si conviene di riconoscere in termini
aspecifici come difficoltà di apprendimento
Le difficoltà di apprendimento
possono risalire ad una serie di
tipicità individuali
a. Ritardo mentale
b. Disturbo della simbolizzazione
c. Forte demotivazione
d. Forte diversita’ culturale
e. Scarsa competenza linguistica
f. Disturbi del comportamento
Diversamente…
… Si hanno disturbi di apprendimento di carattere
specifico, identificabili in forma propria, quale
sindrome primaria non espressione derivata di
altre condizioni patologiche o disabilità. Ci
riferiamo quindi a disturbi specifici, nel senso di
primari o essenziali.
LA DIFFUSIONE
- Fenomeno emergente già nel 1968,
- Si sono susseguite stime di diverso tenore, da
quella americana del DSM-IV attestata intorno
al 4% della popolazione infantile a molteplici
affermazioni epidemiologiche che spingono la
rilevazione oltre il 10%.
Mucchielli e Bourcier la identificano come maladie
du siècle
Struttura e Patogenesi dei DSA
Attualmente le opinioni differiscono relativamente alla natura
unitaria o meno dei DSA.
G. Stella , ritiene che prima il disturbo sia pervasivo ed includa tutte
le manifestazioni( dislessia,disgrafia e discalculia) mentre poi
diventerebbe settoriale, o specifico, e pertanto che tali
associazioni diventino più deboli nel corso dello sviluppo
E. Profumo conferma che il 100% dei soggetti dislessici sono anche
disortografici
Riscontri neuropsicologici e rilevazioni derivate dalla nostra
esperienza clinica, nonché il confronto con la tradizione degli
studi sulla letto-scrittura e sul pensiero, sui relativi processi di
apprendimento, confortano una visione della sindrome da DSA,
che concentrano dislessia, disgrafia e discalculia, quindi una
SINDROME UNITARIA ED ECOLOGICA
DSA come DISORDINE
FUNZIONALE
In tutti i casi di dislessia, disgrafia e discalculia allorché specifici, si
rinviene una condizione di disordine funzionale….
….pertanto si manifesta come un disturbo che investe globalmente
le condotte umane e la stessa personalità, e che riconosciamo
come condizione parzialmente pervasiva, ovvero condizione ecologica.
Dunque, a vario livello di intensità e di continuità,
nei DSA insistono:
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dislessia;
disgrafia;
discalculia;
disordini motori;
disprassie;
disordini percettivi;
disordini linguistici;
disordini spaziali;
disordini temporali;
forme di disordine della lateralità;
disordini della memoria;
disturbi Non Altrimenti Specificati
Da questo deriva
- Una concezione della dislessia-disgrafia-discalculia come
disordine funzionale, a carico dei processi coordinativi ed
organizzativi delle funzioni esecutive, che oramai in più sedi si
riconoscono come processi cognitivi.
- un’estensione globale o pervasiva, anziché selettiva dei DSA
nell’ambito delle funzioni umane esecutive (motorie,
percettive, linguistiche, mnestiche, spazio-temporali, ecc.).
[
Concetto di “Funzioni esecutive”
Processi di ideazione, attivazione, controllo e
coordinazione dell’agire umano intenzionale e
del funzionamento del sistema cognitivo che si
esplicano fondamentalmente nella regolazione
delle funzioni umane (motorie, percettive,
emotive, motivazionali, comunicative,
intellettive, linguistiche, relazionali, operative).
DISTURBO DI APPRENDIMENTO come
DISTURBO RELATIVAMENTE PERVASIVO
… perché insistente sulla globalità delle condotte
umane coordinate nel tempo e nello spazio,
onde il soggetto dislessico appare sempre, a
qualche livello, anche disgrafico, discalculico e
disordinato in genere
DISTURBO DI APPRENDIMENTO come
SPECIFICO
…. l’attributo specifico, ai disturbi di
apprendimento non reca il significato di
settoriale, bensì va riservato alla sua consistenza
di disturbo primario, non espressione di altre
patologie
QUINDI
ESSENZIALE
PARADIGMI
PROPEDEUTICI
CONCETTI DI:
• CATENA CAUSALE
• DISTURBO SPECIFICO
• DEFICIT O DISORDINE
• DISTURBO QUALITATIVO
• SINTOMATOLOGIA PRIMARIA E SECONDARIA
• SEGNALI PRECOCI
• FISIOLOGIA E PATOLOGIA
• TRATTAMENTO EDUCATIVO
CONCETTO DI CATENA
CAUSALE
CONCETTO CHE INDICA LA DOPPIA
NATURA DI CAUSA- EFFETTO DI UN
PROCESSO CAUSALE
CONCETTO DI DISTURBO
SPECIFICO
- PRIMARI ( diretta espressione di una
patologia/menomazione)
- SECONDARIO( per effetto di altre patologie o
minorazioni)
CONCETTO DI DISORDINE/DEFICIT- DISTURBO
QUALITATIVO/QUANTITATIVO
VI° DIAGRAMMA DELLA
PEDAGOGIA SPECIALE
DISTURBO:
A - QUANTITATIVO = MINORITA’ = DEFICIT
B - QUALITATIVO = DIVERSITA’ = DISORDINE
I DISTURBI QUALITATIVI
-NON SONO MISURABILI
-SONO APPREZZABILI
- SONO DESCRIVIBILI
- SONO NARRABILI
CONCETTO DI
SINTOMATOLOGIA PRIMARIA
• SINTOMI PRIMARI: inerenti alla funzione
disturbata
• SINTOMI SECONDARI: disfunzioni minori
che corredano il disturbo
CONCETTO DI SEGNALI
PRECOCI
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Ricercare con attenzione prima dei 5 anni segnali deboli a carico di:
Schemi motori rapidi e crociati
Equilibrio e controllo dello spazio
Sintesi percettive
Percezioni di figure in movimento
Coordinamenti sequenziali
Pronuncia di parole trisillabe
Ricezione di enunciati verbali
Percezione di consegne verbali
Esecuzione di prassia in sequenza
CONCETTO DI FISIOLOGIA E
PATOLOGIA
….Non è possibile comprendere la natura di un
deficit funzionale, senza conoscere il normale
funzionamento della medesima funzione
CONCETTO DI TRATTAMENTO
EDUCATIVO
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