PATOLOGIA DEL RENE
E DELLE VIE URINARIE
PATOLOGIA DEL RENE
E DELLE VIE URINARIE
• SINDROME NEFRITICA
• SINDROME NEFROSICA
• INSUFFICIENZA RENALE
(Acuta/Cronica)
• Patologie benigne (Infezioni/Calcolosi)
• Patologia NEOPLASTICA
SINDROME NEFRITICA
Quadro clinico caratterizzato da
ipertensione, encefalopatia, oliguria,
ritenzione di sodio e di liquidi con edemi,
iperazotemia, ematuria, modesta
proteinuria
Esempio: Glomerulonefrite
GLOMERULONEFRITI
Patologie che coinvolgono la funzione di
filtrazione del glomerulo
- PRIMITIVE: in genere in corso di processi
flogistici batterici o virali.
- SECONDARIE: malattie del collageno,
vasculiti, malattie infettive batteriche, virali
o neoplastiche.
GLOMERULONEFRITI
La maggior parte delle glomerulonefriti ha
una patogenesi immunologica.
• Forme da immunocomplessi circolanti
(IC con depositi nel filtro glomerulare
sottoendoteliale, sottoepiteliale e
mesangiale )
• Forme da anticorpi anti-menbrana basale
del glomerulo.
GLOMERULONEFRITI
Forme da immunocomplessi circolanti:
malattia da siero acuta e cronica.
Forme con anticorpi leganti antigeni batterici o
virali (GN post streptococcica, da
toxoplasma, in corso di epatite virale…)
Forme da anticorpi leganti antigeni neoplastici
Forme leganti antigeni sconosciuti come nella
nefrite di Berger (depositi mesangiali IgA)
GLOMERULONEFRITI
• Forme da anticorpi diretti verso la
membrana basale glomerulare: antigene
glicoproteico presente sull’epitelio
glomerulare e sull’orletto a spazzola delle
cellule tubulari.
• Quadro anatomo patologico di GN
menbranosa con depositi di IgG e
complemento.
PATOLOGIA DEL RENE
E DELLE VIE URINARIE
• SINDROME NEFRITICA
• SINDROME NEFROSICA
• INSUFFICIENZA RENALE
(Acuta/Cronica)
• Patologie benigne (Infezioni/Calcolosi)
• Patologia NEOPLASTICA
SINDROME NEFROSICA
Sindrome idiopatica o legata all’assunzione di
farmaci, presenza di neoplasie, malattie
ereditarie o sistemiche.
Quadro clinico: proteinuria (>3,5 g/24h )
Ipoalbuminemia e edemi - Ipovolemia
Dislipidemia (perdita di enzimi lipolitici)
Carenza di transferrina con relativa anemia
Fenomeni emorragici o trombotici
Carenze ormonali
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• SINDROME NEFRITICA
• SINDROME NEFROSICA
• INSUFFICIENZA RENALE
(Acuta/Cronica)
• Patologie benigne (Infezioni/Calcolosi)
• Patologia NEOPLASTICA
INSUFFICIENZA
RENALE ACUTA (IRA)
Definizione:
Brusca riduzione della funzione emuntoria
renale sufficiente a dar luogo a ritenzione
di composti azotati, (urea e creatinina) non
sempre associata ad oliguria (<500ml /die)
o anuria (< 50 ml/die)
Insufficienza Renale Acuta
La riduzione della filtrazione glomerulare,
provoca oliguria, ritenzione di scorie azotate
(iperazotemia ed ipercreatininemia) riduzione
della clearence della creatinina, squilibri
elettrolitici con ritenzione di Na, K, fosfati, acido
urico, comparsa di acidosi metabolica e
riduzione del Na urinario.
L’azione dell’Aldosterone, l’incremento della
renina e dell’antidiuretina (ADH) risulta
fondamentale nella ritenzione di acqua e Na
IRA: CAUSE - I
Pre-RENALI:
comprendenti tutte le cause di ridotta
perfusione renale funzionale che diventa
organica se si protrae (ipovolemia in corso
di emorragie o di cirrosi epatica, edemi in
corso di insufficienza cardiocircolatoria,
ipotensione arteriosa, ustioni, sindromi da
schiacciamento, abuso di diuretici…)
IRA: CAUSE - II
RENALI:
Presenza di riduzione del parenchima
funzionante come in corso di vasculiti,
necrosi tubulare acuta, glomerulonefriti,
nefropatie tubulo-interstiziali, azione di
fattori nefrotossici
IRA: CAUSE - III
Post-RENALI:
Presenza di ostacolo al deflusso urinario
con aumento della pressione all’interno
della capsula di Bowman (Es. masse di
natura neoplastica o formazioni litiasiche)
Insufficienza Renale Acuta
NECROSI TUBULARE ACUTA
Quadro particolarmente grave di IRA in cui lo
sfaldamento dell’epitelio dà luogo alla formazione
di cilindri granulosi che occludono il lume tubulare
per cui tutte le sostanze tosssiche contenute nella
preurina retrodiffondono nel sangue.
Cause più frequenti sono: ischemie renali e
prerenali, farmaci (aminoglicosidi,cisplatino)
rabdomiolisi e aumento della mioglobina.
INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA (IRC)
Definizione:
La riduzione della funzione renale
graduale ed irreversibile può evolvere
verso IRC, in mesi o anni, spesso
asintomatica o sub-clinica portando nella
fase terminale alla “Sindrome uremica”
INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA (IRC)
Cause:
glomerulonefriti, iprtensione arteriosa,
nefropatie tubulo-interstiziali, diabete
mellito, rene policistico, LES, mieloma,
amiloidosi, gotta, tubercolosi renale,
panarterite nodosa, vasculopatie...
INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA (IRC)
• La progressiva distruzione di nefroni porta
ad una iperfunzione compensatoria
secondo “la teoria del nefrone intatto”
• L’aumento dei soluti da eliminare porta ad
un iperafflusso di sangue ai glomeruli che
determina diuresi osmotica con aumento
del flusso urinario per incapacità di
concentrazione delle urine.
INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA (IRC)
• Oliguria a normale peso specifico urinario
(fase iniziale e molto breve)
• Poliuria iso-ipostenurica e nicturia (peso
specifico analogo a quello del plasma
filtrato)
• Perdita della capacità di diluire le urine
con comparsa di oliguria  ANURIA
INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA (IRC)
• Con l’aggravarsi del danno il rene non è
più in grdo di eliminare UREA e
CREATININA.
• Fosfati inorganici in eccesso nel sangue
(per deficit di filtrazione)
• I Fosfati in eccesso chelano il calcio
determinando IPOCALCEMIA che a sua
volta induce Iperparatiroidismo secondario
INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA (IRC)
• IPERPARATIROIDISMO (> PTH )
• Attivazione degli osteoclasti con
mobilizzazione di Ca dalle ossa
• Aumento dell’assorbimento di Ca
nell’intestino
INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA (IRC)
•
•
•
•
•
Dolori ossei
Debolezza del cingolo pelvico
Osteomalacia
Osteite fibrosa
Riassorbimento sotto-periostale falangi
distali
• Perdita della lamina compatta dei denti
• Alito uremico
Sindrome UREMICA
La mancata eliminazione dei prodotti azotati
e la riduzione della diuresi inducono:
• Ipertensione arteriosa
• Cardiomiopatia, pericardite uremica
• Dispnea, polisierosite tossica uremica,
edema polmonare, confusione mentale
• Anoressia, nausea,vomito, stomatite,
erosioni, sanguinamenti, anemia
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• SINDROME NEFRITICA
• SINDROME NEFROSICA
• INSUFFICIENZA RENALE
(Acuta/Cronica)
• Patologie benigne (Infezioni/Calcolosi)
• Patologia NEOPLASTICA
INFEZIONI DELLE VIE
URINARIE (IVU)
• Rappresentano più del 20% delle
patologie urologiche ambulatoriali
• Vengono definite tali quando sono presenti
almeno 100.000 colonie/ml di urine
• Via di penetrazione dei germi più
frequente è l’uretra (via ascendente).
• Frequenza maggiore nelle donne
IVU – Fattori predisponenti
• Ostruzioni cervico-uretrali
(tumori, calcolosi, ipertrofia prostatica )
• Cateterismi
• reflusso vescico-uretrale
• Diabete mellito
• Gravidanza
• Vescica neurologica
• Malattie renali (gotta, nefrocalcinosi…)
IVU – Classificazione
In base alla sede distinguiamo:
• Infezioni delle vie urinarie superiori
(pielonefriti,nefriti)
• Infezioni delle vie urinarie inferiori (uretriti,
cistiti, epididimiti ).
IVU – Sintomi
• Pielonefrite: dolore lombare,febbre con
brivido, pollachiuria, urgenza minzionale.
• Cistite: pollachiuria con scarsa emissione
di urine, tenesmo vescicale con dolore
sovrapubico, ematuria.
• Uretrite: disuria, secrezione uretrale.
• Epididimite: dolore acuto, tumefazione
dell’epididimo
IVU – Diagnosi
• Urinocoltura (Antibiogramma)
• Spermiocoltura (utile per diagnosi di
prostatite, vescicolite ed epididimite)
• Esame colturale del liquido prostatico
(diagnosi di uretro-prostatiti ed uretriti)
• Tampone uretrale
• Ecografia
Terapia antibiotica e rimozione della causa
CALCOLOSI - urolitiasi
Definizione: presenza di formazioni derivanti
dalla precipitazione e dall’aggregazione di
soluti presenti nelle urine.
• In relazione alla sede si riconosce:
- renale (calico-pielico)
- ureterale
- vescicale
- uretrale.
• Meccanismo patogenetico: primitiva,
secondaria, metabolica, da infezione.
CALCOLOSI - urolitiasi
La sintomatologia può essere sfumata,
assente oppure eclatante (colica renale).
Ciò è dovuto alla posizione ed alla
grandezza del calcolo.
I sintomi tipici sono:
- Dolore lombare gravativo
- Colica
- Ematuria
- Febbre
Accentuazione con lo sforzo fisico
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E DELLE VIE URINARIE
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• INSUFFICIENZA RENALE
(Acuta/Cronica)
• Patologie benigne (Infezioni/Calcolosi)
• Patologia NEOPLASTICA
NEOPLASIE del Rene
Tumori del parenchima:
Epiteliale: adenocarcinoma (tumore di
Grawiz)
Mesenchimale: fibrosarcoma, miosarcoma,
angioendotelioma.
Tumori misti: nefroblastoma(tumore di
Wilms ).
Tumori della capsula: fibrosarcoma,
miosarcoma, liposarcoma.
NEOPLASIE del Rene
L’istotipo più frequente è l’adenocarcinoma.
La diagnosi è quasi sempre incidentale.
Ematuria-dolore-massa palpabile (10-15%)
Diagnosi con: Ecografia, TAC e RMN (stadiazione),
Arteriografia, Scintigrafia ossea.
Terapia chirurgica escissionale
NEOPLASIE della VESCICA
Età maggiormente colpita tra la sesta e l’ottava
decade di vita.
L’incidenza è quattro volte superiore negli uomini
che nelle donne.
L’istotipo più frequente (90-95%) è rappresentato
dal carcinoma a cellule Transizionali (urotelioma o
papilloma),
Meno frequenti: carcinoma epidermoide (2-3%)
adenocarcinoma (2-3%) e carcinoma
indifferenziato (1%)
NEOPLASIE della VESCICA
A seconda del grading, grado di anaplasia si stadiano in:
G0: assenza di cellule neoplastiche
G1: tumore ben differenziato
G2: tumore mediamente differenziato
G3: tumore scarsamente differenziato
Classificazione TNM considera l’estensione:
Tis = tumore in situ
T1 = tumore che invade il connettivo sottoepitelile
T2 = tumore che invade il muscolo detrusore superf.
T3 = tumore che invade il muscolo detrusore in profondità
T4 = tumore che invade la prostata, l’utero o la vagina
N0 = assenza di invasione linfonodale
N1,N2,N3 = interessamento linfonodale
M0 = assenza di metastasi
M1 = metastasi a distanza
CANCRO DELLA PROSTATA
L’adenocarcinoma è attualmente, per incidenza, la seconda
neoplasia nell’uomo.
La possibilità di effettuare una diagnosi precoce permette
che sia curabile con una sopravvivenza dell’85% a 5 anni.
In una prima fase asintomatico; in seguito si possono avere
sintomi da ostruzione. Nelle fasi avanzate anche fratture
patologiche per metastasi ossee.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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