II
Indicatori congiunturali 2
Gli indicatori qualitativi
e gli indicatori compositi (misti)
Cogliere i cambiamenti in anticipo …
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
2
Fedele De Novellis
… ed in particolare i punti di svolta
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
3
Fedele De Novellis
Indicatori qualitativi
• Gli indicatori qualitativi sono ricavati da indagini svolte presso
gli operatori. Si suddividono essenzialmente in due tipologie:
 Indagini presso le famiglie
 Indagini presso le imprese
• Gli intervistati rispondono ad alcuni quesiti senza fornire una
quantificazione precisa del fenomeno sul quale vengono
interrogati. In tal modo, le risposte si prestano ad essere
classificate in genere in maniera ordinale attraverso classi del
tipo: valutazione positiva (“alto”, “in aumento”), valutazione
intermedia ( “medio”, “sufficiente”, “invariato”) o valutazione
sfavorevole (“basso”, “insufficiente”, “in diminuzione”).
• I risultati possono essere oggetto di una riaggregazione che
restituisce una serie storica delle risposte: ad esempio, la
percentuale delle risposte favorevoli registrata ogni mese,
oppure il saldo fra le risposte favorevoli e quelle sfavorevoli.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
4
Fedele De Novellis
Indicatori qualitativi
Hanno il pregio di una maggiore tempestività nella diffusione
dei dati (in genere l’indagine è condotta ad inizio mese ed
il dato è disponibile entro la fine del mese). Ad esempio, a
fine febbraio conosciamo il clima di fiducia delle imprese
di febbraio, mentre l’indice di produzione industriale è
ancora fermo a dicembre). Solitamente si tratta di dati con
frequenza mensile.
• La disponibilità di dati molto aggiornati spiega perché
questi indicatori siano guardati con grande attenzione dai
mercati.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
5
Fedele De Novellis
... Capacità di “anticipare i fenomeni”
• In generale, gli indicatori qualitativi vengono diffusi nella
forma di un indice “generale” che sintetizza diversi
sottoindici.
• Alcuni dei sottoindici possono avere proprietà di
anticipazione degli andamenti di breve di altre variabili
quantitative.
• Ad esempio: conosciamo la produzione industriale al
tempo t, xt ,, e disponiamo delle indagini presso le imprese
industriali del mese t+1 e t+2, st+1 e st+2 Se s anticipa x di
due mesi, potremo fare previsioni su xt+1 , xt+2 , xt+3 , xt+4 .
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
6
Fedele De Novellis
... Capacità di “spiegare i fenomeni”
• Le inchieste sono effettuate attraverso questionari che si
soffermano su diversi aspetti che possono caratterizzare i
comportamenti e le opinioni degli intervistati.
• Dalle risposte a ciascuna domanda si ottengono
informazioni utili non solo per descrivere determinati
fenomeni, ma anche per interpretarli. In questo senso, le
indagini forniscono un contenuto aggiuntivo rispetto agli
indicatori quantitativi.
• Ad esempio, dai risultati delle indagini presso le imprese
industriali potremo non solo ottenere indicazioni
sull’andamento della produzione, ma anche sapere quali
sono gli andamenti della domanda interna ed estera
sottostanti le attese sui livelli produttivi, oppure quali sono
le aspettative riguardo all’andamento dell’occupazione ad
esse associate.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Fedele De Novellis
7
Indici di fiducia dei consumatori - USA
• Gli indici di fiducia dei
consumatori sono delle buone
rappresentazioni sintetiche
dello stato del ciclo.
• Non hanno però particolari
proprietà quali anticipatori
dei comportamenti.
• In effetti, tendono a risentire
molto delle condizioni del
mercato del lavoro e la
disoccupazione è un
indicatore ritardato dello stato
del ciclo economico.
• Negli Stati Uniti - esistono
due survey principali
 Conference Board
 University of Michigan
Usa - Indice di fiducia dei consumatori
150
130
110
90
70
50
30
90
92
94
96
98
00
02
04
06
survey Conference Board
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
8
Fedele De Novellis
Indici di fiducia dei consumatori - USA
Usa: fiducia consumatori e tasso di
disoccupazione
Usa: consumi e fiducia consumatori
Consumi privati (1)
Fiducia consumatori (2)
disoccupazione
6.0
150
5.0
130
fid consumatori (1)
9.0
160
8.0
140
7.0
120
6.0
100
5.0
80
4.0
60
4.0
110
3.0
90
2.0
70
1.0
50
0.0
-1.0
30
90
92
94
96
98
00
02
(1) var % anno su anno; (2) scala ds.
04
3.0
40
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
(1) scala ds.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
9
Fedele De Novellis
05
Indici di fiducia dei consumatori - UE
•
•
•
•
In Europa ciascun paese realizza
inchieste congiunturali presso le
famiglie.
Principali survey presso le famiglie
per i maggiori paesi europei paesi
europei
 Ifo
- Germania
 Insée
- Francia
 Isae
- Italia
Le inchieste nazionali sono utilizzate
dalla Commissione europea, che
rielabora i dati per uniformare i
criteri metodologici adottati nei
diversi paesi.
La Commissione, oltre a diffondere
le statistiche relative ai diversi paesi,
produce indicatori aggregati per area,
ad esempio relativi all’Unione
europea, oppure all’area dell’euro.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Area euro - Clima di fiducia delle famiglie
5
0
-5
-10
-15
-20
-25
-30
-35
-40
Jan-88
Jan-92
Jan-96
Jan-00
Jan-04
Jan-08
Survey consumatori Commissione europea
10
Fedele De Novellis
Ciclo Italiano e indice di fiducia delle
famiglie (IFC)
20
5
IFC
15
4
10
3
5
2
0
1
-5
0
-10
-1
-15
PIL (VT)
-20
-2
-3
86
88
90
92
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
94
96
98
11
00
02
04
06
08
Fedele De Novellis
Ciclo Italiano e fiducia dei
consumatori
La relazione causale è tuttavia difficile da definire: è l’indice di
fiducia che influenza i consumi e quindi il ciclo, o viceversa?
Dependent Variable: VTPILNEW
Method: Least Squares
Date: 03/03/09 Time: 18:18
Sample (adjusted): 1986Q1 2008Q4
Included observations: 92 after adjustments
Variable
Coefficient
Std. Error
t-Statistic
Prob.
C
CC_ISAE
-12.17915
0.121789
1.594461
0.013986
-7.638414
8.707982
0.0000
0.0000
R-squared
Adjusted R-squared
S.E. of regression
Sum squared resid
Log likelihood
Durbin-W atson stat
0.457272
0.451242
1.139483
116.8580
-141.5442
0.460956
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Mean dependent var
S.D. dependent var
Akaike info criterion
Schwarz criterion
F-statistic
Prob(F-statistic)
12
1.666792
1.538216
3.120526
3.175348
75.82896
0.000000
Fedele De Novellis
Ciclo Italiano e fiducia dei
consumatori
Inserendo un termine AR(1) si ottiene peraltro una buona
approssimazione tra la dinamica dell’IFC e quella del PIL.
Dependent Variable: VTPILNEW
Method: Least Squares
Date: 03/03/09 Time: 18:26
Sample (adjusted): 1986Q2 2008Q4
Included observations: 91 after adjustments
Convergence achieved after 6 iterations
Variable
Coefficient
Std. Error
t-Statistic
Prob.
C
CC_ISAE
AR(1)
-7.242626
0.076069
0.827414
3.040819
0.027138
0.073181
-2.381801
2.802978
11.30647
0.0194
0.0062
0.0000
R-squared
Adjusted R-squared
S.E. of regression
Sum squared resid
Log likelihood
Durbin-Watson stat
0.778536
0.773503
0.730576
46.96923
-99.03122
1.502519
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Mean dependent var
S.D. dependent var
Akaike info criterion
Schwarz criterion
F-statistic
Prob(F-statistic)
13
1.647148
1.535091
2.242444
2.325220
154.6781
0.000000
Fedele De Novellis
Ciclo Italiano e fiducia dei
consumatori
Quando si inserisce il termine AR(1), peraltro, la miglior
correlazione tra dinamica dell’IFC e del PIL è quella in cui si
utilizzano le variazioni dell’indice, con un ritardo di un trimestre.
Dependent Variable: VTPILNEW
Method: Least Squares
Date: 03/03/09 Time: 18:31
Sample (adjusted): 1986Q3 2008Q4
Included observations: 90 after adjustments
Convergence achieved after 6 iterations
Variable
Coefficient
Std. Error
t-Statistic
Prob.
C
VTCC_ISAE(-1)
AR(1)
1.247318
0.077300
0.891412
0.732557
0.020341
0.059806
1.702690
3.800173
14.90498
0.0922
0.0003
0.0000
R-squared
Adjusted R-squared
S.E. of regression
Sum squared resid
Log likelihood
Durbin-Watson stat
0.795035
0.790323
0.704751
43.21065
-94.68694
1.268510
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Mean dependent var
S.D. dependent var
Akaike info criterion
Schwarz criterion
F-statistic
Prob(F-statistic)
14
1.634717
1.539078
2.170821
2.254148
168.7314
0.000000
Fedele De Novellis
Ciclo Italiano e fiducia dei
consumatori
Il fit della regressione è abbastanza buono; ma attenzione alle
previsioni (forecast) quando si utilizzano termini autoregressivi!!!
6
4
2
2
0
1
-2
0
-4
-1
-2
88
90
92
94
Residual
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
96
98
00
Actual
15
02
04
06
Fitted
08
Fedele De Novellis
Fiducia dei consumatori e crescita del
PIL
Anche con dati annuali si constata l’esistenza di una discreta correlazione tra
dinamica del PIL e fiducia dei consumatori, con l’indice sia in livelli sia in
variazioni percentuali (R2=0,46)
5
125
4
120
3
115
2
110
1
105
0
100
-1
95
90
92
94
96
98
VPILNEW
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
00
16
02
04
IFCNEW
06
08
Fedele De Novellis
Fiducia dei consumatori e crescita dei
consumi
Una correlazione analoga si ottiene con la dinamica dei consumi– ora però solo con
l’indice in livelli (R2=0,45), anziché nelle sue variazioni (R2=0,31)
4
130
3
125
2
120
1
115
0
110
-1
105
-2
100
-3
95
-4
90
90
92
94
96
98
00
DLOG(CFNEW)*100
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
17
02
04
06
IFCNEW
08
Fedele De Novellis
Indici di fiducia dei consumatori
• Le diverse inchieste si caratterizzano per la struttura
differente del questionario. I principali temi su cui vengono
raccolte le opinioni dei consumatori sono comunque in
generale condivisi, e sono sintetizzabili in tre gruppi:
 Intenzioni di spesa (enfasi sui durevoli)
 Risparmio e ricchezza finanziaria
 Opinioni su andamento economia (ciclo, occupazione,
prezzi)
• Nella tavola successiva si riportano le variabili della survey
presso le famiglie diffusa dalla Commissione europea. Vi
sono dodici quesiti ripetuti con cadenza mensile, oltre a tre
domande poste con cadenza trimestrale.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
18
Fedele De Novellis
Componenti della consumer confidence
Struttura della survey presso le famiglie, Commissione europea
Quesiti mensili
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Cambiamento della situazione finanziaria della famiglia nei 12 mesi precedenti
Cambiamento della situazione finanziaria della famiglia nei prossimi 12 mesi
Situazione economica generale nei 12 mesi precedenti
Situazione economica generale nei prossimi 12 mesi
Prezzi al consumo nei 12 mesi precedenti
Prezzi al consumo nei prossimi 12 mesi
Disoccupazione nei prossimi 12 mesi
Acquisti di beni di consumo durevoli, convenienza attuale
Programmi di acquisti di beni di consumo durevoli, nei prossimi 12 mesi
Risparmi situazione attuale
Intenzioni di risparmio nei prossimi 12 mesi
Situazione finanziaria della famiglia
Quesiti trimestrali
13
14
15
Acquisto di un'auto nei prossimi 12 mesi
Acquisto di una casa nei prossimi 12 mesi
Spese per migliorie dell'abitazione nei prossimi 12 mesi
•L’indice sintetico della consumer confidence è la media aritmetica
delle risposte alle domande 2, 4, 7, 11
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
19
Fedele De Novellis
Clima di fiducia delle famiglie,
comportamenti di spesa
Italia - Indice di fiducia dei consumatori e
consumi delle famiglie
Indice di fiducia (1)
Consumi (2)
5
0
-10
2.5
-20
0
-30
-2.5
-40
-5
85
88
91
94
97
00
03
06
• Di solito la consumer
confidence segue il ciclo del
consumi.
• Minimo ’92 più profondo di
2009
• Sfasamenti: 1997 (ciclo
auto) 2001 (cambio di
Governo)
09
(1) scala sin. (2) var % tendenziali, scala ds.; elaborazioni su dati Istat e
Commissione europea
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
20
Fedele De Novellis
Applicazioni: percezione dell’inflazione
•
Italia - Giudizi dei consumatori
sull'andamento dei prezzi e inflazione
Giudizi consumatori (1)
•
Prezzi (2)
80
10
60
8
•
6
40
•
4
20
2
0
 1985: controshock petrolifero
 1997: convergenza ai parametri di
Maastricht
 2002: introduzione fisica dell’euro
 2008: impennata quotazioni del
petrolio
0
-20
-2
85
88
91
94
97
00
03
06
09
(1) scala sin. (2) deflatore dei consumi delle famiglie; var %
tendenziali, scala ds.; elaborazioni su dati Istat e Commissione
europea
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Inflazione effettiva e “percepita”
dalle famiglie in Italia
Dalla componente della survey sui
giudizi circa i “prices in last months”
desumiamo una indicazione circa
alcuni fattori che potrebbero spiegare
i comportamenti delle famiglie.
Notate l’anomala divaricazione fra i
due indicatori avvenuta dopo
l’introduzione dell’euro
I giudizi delle famiglie
sull’andamento dei prezzi in genere
colgono i punti di svolta
21
Fedele De Novellis
......
Inflazione percepita ed inflazione
attesa dalle famiglie - area euro
Inflazione attesa
• Il disallineamento fra i
giudizi sull’inflazione
passata e quella futura ci
segnala come le famiglie
europee abbiano
percepito uno shock sui
prezzi, ma di carattere
transitorio.
Inflazione passata
70
60
50
40
30
20
10
0
-10
85
87
89
91
93
95
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
97
99
01
22
03
Fedele De Novellis
......
Inflazione percepita ed effettiva in Italia: 1997-2008
80
4,5
70
4
3,5
60
• Anche in Italia il
disallineamento
2,5
fra inflazione
2
percepita ed
effettiva ha
1,5
carattere
1
transitorio.
3
50
40
30
20
10
0,5
0
Inflazione percepita
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
2008m09
2008m05
2008m01
2007m09
2007m05
2007m01
2006m09
2006m05
2006m01
2005m09
2005m05
2005m01
2004m09
2004m05
2004m01
2003m09
2003m05
2003m01
2002m09
2002m05
2002m01
2001m09
2001m05
2001m01
2000m09
2000m05
2000m01
1999m09
1999m05
1999m01
1998m09
1998m05
1998m01
1997m09
1997m05
1997m01
0
Inflazione effettiva
23
Fedele De Novellis
Consumer confidence e confronti
internazionali
Un modo di utilizzare le survey è
anche quello di cercare di
cogliere se dati fenomeni hanno
una specifica connotazione
domestica
Giudizi dei consumatori sull'andamento dei prezzi nei
maggiori paesi europei
Ita
Fra
Spa
Ger
Uk
80
60
Circa gli effetti del changeover,
la percezione sull’andamento
dell’inflazione è aumentata
proprio nelle economie dove è
stato introdotto l’euro, non
essendovi invece andamenti nella
stessa direzione nelle altre
economie europee che non hanno
aderito alla moneta unica, come
il Regno Unito.
40
20
0
-20
-40
96
98
00
02
04
elaborazioni su dati Commissione europea
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
24
Fedele De Novellis
Indici di fiducia delle imprese
• Stati Uniti
• Ism (Institute for Supply
Management)
 Manufacturing
 Non-manufacturing
• Altre survey settoriali e
territoriali
 Es. Nahb (National
Association of Home
Builders)
 Philadelphia Fed –
Regional Manufacturing
 New York Fed – Regional
Manufacturing
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Stati Uniti: componenti della
survey ISM:
• PRODUCTION
• NEW ORDERS
• SUPPLIER DELIVERIES
• INVENTORIES
• EMPLOYMENT
• PRICES PAID
• EXPORT ORDERS
• IMPORTS
• BACKLOG OF ORDERS
25
Fedele De Novellis
Indici di fiducia delle imprese
• Area euro
• Indagini nazionali
Germania (Ifo)
Francia (Insée)
Italia (Isae)
• Altre survey settoriali e territoriali
• Commissione europea (armonizza serie nazionali)
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
26
Fedele De Novellis
Indici di fiducia delle imprese
Struttura della survey presso le imprese industriali, Commissione europea
Quesiti mensili
1
2
3
4
5
6
7
Livello della produzione
Livello degli ordini
Livello ordini esteri
Livello delle scorte di prodotti finiti
Attese di produzione
Attese sui prezzi di vendita
Attese sull'occupazione
Quesiti trimestrali
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Fattori che stanno ostacolando la produzione
Giudizi sulla capacità produttiva
Mesi di produzione assicurata
Tendenza degli ordini nei 3 mesi passati
Tendenza degli ordini esteri nei prossimi 3 mesi
Grado di utilizzo degli impianti
Cambiamento della posizione competitiva dell'impresa sul mercato nazionale
Cambiamento della posizione competitiva dell'impresa sul mercato europeo
Cambiamento della posizione competitiva dell'impresa sul mercato extra-europeo
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
27
Fedele De Novellis
Indici di fiducia delle imprese
Area euro - Grado di utilizzo della
capacità produttiva
•
L’indice sintetico della
industrial confidence è la
media aritmetica delle
risposte alle domande 2, 4,
5 (la 5 con segno invertito)
83
78
Area euro - Clima di fiducia
imprese manifatturiere
73
10
68
85
0
88
91
94
97
00
03
06
09
Fonte: Commissione europea
-10
-20
-30
-40
98
00
02
04
06
08
Inchieste Commissione Europea
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
10
L’indicatore del grado di utilizzo degli
impianti (quesito 13) presenta una
differenza dal punto di vista
metodologico, essendo l’unica
variabile per cui è richiesto alle
imprese di fornire una
quantificazione puntuale invece di
una risposta di carattere qualitativo.
28
Fedele De Novellis
Indici di fiducia delle imprese
•
Fattori che rappresentano un limite alla
produzione (quesito 8). Alle imprese
viene richiesto quali fattori ne stiano
ostacolando la produzione, con la
possibilità di declinare la risposta
secondo sei alternative: i) nessuno; ii)
insufficienza di domanda; iii) scarsità di
manodopera; iv) scarsità di materiali o
impianti, v) vincoli finanziari; vi) altro.
Questo tipo di risposta quindi aiuta a
collocare l’industria nelle diverse fasi
del ciclo; le due alternative più
importanti essendo la seconda e la
terza fra quelle elencate, con
l’insufficienza di domanda che tende a
rappresentare il principale ostacolo alla
produzione nel corso delle fasi cicliche
avverse, e la scarsità di manodopera
che invece costituisce il maggiore
ostacolo nelle fasi di picco del ciclo
economico.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Italia, survey imprese industriali: ostacoli
alla produzione
domanda (1)
manodopera (2)
7.5
50
6.0
40
30
4.5
20
3.0
10
1.5
0
0.0
90
95
00
05
(1) scala sin.; (2) scala ds. Survey Commissione europea
29
Fedele De Novellis
Survey imprese industriali: livello della
produzione
Indici di fiducia delle imprese
Ger
Ita
30
20
•
•
•
•
Un possibile utilizzo delle survey è costituito
anche dalla possibilità di confrontare il
comportamento di diverse economie.
Dall’andamento dei giudizi delle imprese
industriali sul trend recente della produzione
(domanda 1), per Italia e Germania fra il 1989
e il 1997.
consonanza nelle tendenze dei due indicatori,
risultato coerente con la elevata sincronia nei
cicli delle economie europee.
la sincronia nel comportamento delle due
economie non è perfetta. Dalla fine del 1990
l’Italia registrò l’inversione del ciclo prima
della Germania; questo perché mentre
l’industria italiana seguiva la tendenza del
ciclo internazionale, l’economia tedesca
evidenziava un ciclo temporaneamente sfasato
dal resto d’Europa per effetto della politica
fiscale fortemente espansiva del periodo
immediatamente successivo all’unificazione
delle due Germanie.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
10
0
-10
-20
-30
-40
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
(1) scala sin.; (2) scala ds. Survey Commissione europea
•
Nel periodo successivo l’Italia ha invece
generalmente seguito con un lag temporale di
qualche mese l’economia tedesca. Questo perché
nel periodo 1993-97 l’Italia ha avuto politiche di
bilancio e monetarie fortemente restrittive, che
hanno condizionato l’evoluzione della domanda
interna, e determinato fasi cicliche dell’industria
al traino delle fluttuazioni della domanda estera,
e questo ci ha portati a replicare con qualche
mese di ritardo i comportamenti ciclici dei nostri
maggiori partner.
30
Fedele De Novellis
Indici di fiducia delle imprese
•
Il carattere export-led del ciclo
italiano intorno alla metà degli anni
novanta fu amplificato dalla
svalutazione del tasso di cambio
della lira, che determinò condizioni
di competitività particolarmente
favorevoli alle imprese esportatrici.
Un modo per apprezzare tale
particolarità è quello di prendere in
esame l’andamento dei giudizi delle
imprese in relazione all’andamento
del portafoglio ordini esteri
(domanda 3 della survey). Dal
relativo grafico è possibile difatti
osservare come fra il 1993 e il 1995
l’Italia abbia mostrato per questa
variabile uno scostamento
significativo rispetto all’andamento
osservato in Germania.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Survey imprese industriali: portafoglio ordini
esteri
Ger
Ita
30
20
10
0
-10
-20
-30
-40
-50
-60
-70
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
(1) scala sin.; (2) scala ds. Survey Commissione europea
31
Fedele De Novellis
Applicazioni: indici di fiducia delle imprese
• Gli indicatori di fiducia delle imprese normalmente
forniscono una buona rappresentazione del ciclo.
G e r m a n ia : in d u s tr ia l c o n fid e n c e
Ita lia : in d u s tr ia l c o n fid e n c e e
e p r o d u z io n e
p r o d u z io n e
C o n fi d e n c e
P r o d u zi o n e i n d u s tr i a l e ( 1 )
C o n fi d e n c e
10
8 .0
5
6 .0
0
P r o d u zi o n e i n d u s tr i a l e ( 1 )
15
8 .0
6 .0
10
4 .0
4 .0
5
-5
2 .0
2 .0
-1 0
0
0 .0
0 .0
-1 5
- 2 .0
-2 0
- 4 .0
-2 5
- 4 .0
-1 0
-3 0
- 6 .0
-1 5
99
00
01
02
03
04
05
- 2 .0
-5
- 6 .0
- 8 .0
99
( 1 ) va r % te n d e n zi a l i ; s c a l a d s .
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
00
01
02
03
04
05
( 1 ) va r % te n d e n zi a l i ; s c a l a d s .
32
Fedele De Novellis
.....
Clima di fiducia delle imprese
Germania
20.0
20.0
10.0
10.0
0.0
0.0
-10.0
-10.0
-20.0
-20.0
-30.0
-30.0
-40.0
-40.0
89
92
95
• Nel confronto fra paesi è
consigliabile guardare
all’andamento delle variabili
piuttosto che al loro livello, che
può riflettere anche differenze
nella metodologia che diversi
paesi utilizzano per l’indagine.
Ad es. se rappresentiamo le due
variabili del grafico precedente
su una medesima scala,
potremmo ritenere che le
imprese italiane sono
sistematicamente più ottimiste
di quelle tedesche....
Italia
98
01
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
04
33
Fedele De Novellis
.....
Clima di fiducia delle imprese
Germania
Italia
4.0
4.0
3.0
3.0
2.0
2.0
1.0
1.0
0.0
0.0
-1.0
-1.0
-2.0
-2.0
-3.0
-3.0
-4.0
-4.0
70
73
76
79
82
85
88
91
94
97
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
00
03
• Se proprio si desidera disporre di
una misura che consenta di
confrontare gli indicatori di
confidence sui livelli (ad es.
perché si vogliono aggregare due
serie) si può procedere
“standardizzando” le serie
storiche (basta sottrarre a ciascuna
serie storica la propria media e
dividere per la propria deviazione
standard). Si ottiene una
rappresentazione come quella del
grafico a fianco. Si noti ancora la
forte correlazione fra il clima di
fiducia delle imprese italiane e
tedesche.
34
Fedele De Novellis
Indice di fiducia delle imprese
manifatturiere e ciclo in Italia
•
5
50
4
40
3
30
2
20
1
10
0
0
-1
-10
Variable
Coefficient
Std. Error
t-Statistic
Prob.
-2
-20
C
VTICI_ISAE(-1)
1.579601
0.100203
0.122996
0.012356
12.84271
8.109806
0.0000
0.0000
-3
-30
R-squared
Adjusted R-squared
S.E. of regression
Sum squared resid
Log likelihood
Durbin-Watson stat
0.424949
0.418488
1.170613
121.9599
-142.4473
0.307396
86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08
VTPILNEW
VTICI_ISAE(-1)
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Sembra esistere una buona
correlazione tra la dinamica
dell’indice di fiducia delle imprese
manifatturiere e quella del PIL, con
un trimestre di ritardo. L’IFIM è
dunque un indicatore leading.
Dependent Variable: VTPILNEW
Method: Least Squares
Date: 03/03/09 Time: 15:05
Sample (adjusted): 1986Q2 2008Q4
Included observations: 91 after adjustments
35
Mean dependent var
S.D. dependent var
Akaike info criterion
Schwarz criterion
F-statistic
Prob(F-statistic)
1.647148
1.535091
3.174666
3.229849
65.76896
0.000000
Fedele De Novellis
Indice di fiducia delle imprese
manifatturiere e ciclo
La relazione, come in precedenza, può essere migliorata, inserendo un termine
AR(1). I possibili problemi di distorsione dell’uso del termine AR(1) in fase di
previsione possono essere ridotti inserendo una dummy che colga i punti di
Dependent Variable: VTPILNEW
svolta ciclici.
Method: Least Squares
Date: 03/03/09 Time: 15:07
Sample (adjusted): 1986Q3 2008Q4
Included observations: 90 after adjustments
Convergence achieved after 7 iterations
6
4
2
1.5
0
1.0
0.5
-2
0.0
-4
-0.5
-1.0
-1.5
88
90
92
94
Residual
96
98
00
02
Actual
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
04
06
08
Fitted
36
Variable
Coefficient
Std. Error
t-Statistic
Prob.
C
VTICI_ISAE(-1)
DUSVOLTA
AR(1)
1.079911
0.077268
-0.559291
0.918862
0.743708
0.010449
0.081170
0.050059
1.452063
7.394873
-6.890359
18.35573
0.1501
0.0000
0.0000
0.0000
R-squared
Adjusted R-squared
S.E. of regression
Sum squared resid
Log likelihood
Durbin-Watson stat
0.893769
0.890064
0.510307
22.39553
-65.11181
1.761825
Inverted AR Roots
.92
Mean dependent var
S.D. dependent var
Akaike info criterion
Schwarz criterion
F-statistic
Prob(F-statistic)
1.634717
1.539078
1.535818
1.646921
241.1862
0.000000
Fedele De Novellis
Indicatori qualitativi delle imprese:
relazione tra produzione e occupazione
• Dal confronto fra le
componenti delle survey
relative alle aspettative
sull’andamento della
produzione e
dell’occupazione possiamo
apprezzare il lag temporale
che separa le decisioni di
produzione e le politiche
occupazionali delle imprese.
Area euro: tendenze della produzione
e dell'occupazione
prod. expectations
employment expect.
20
10
0
-10
-20
-30
-40
-50
91
92
93
94
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
Survey presso le imprese industriali
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
37
Fedele De Novellis
Indicatori qualitativi delle imprese:
relazione tra produzione e scorte
•
Area euro: tendenze della produzione
e giudizi sulle scorte
prod. expectations
I giudizi sul livello delle scorte sono un
indicatore rilevante. Non vanno però lette
come un indicatore delle consistenze
dello stock di prodotti finiti in
magazzino, quanto piuttosto come una
indicazione della loro adeguatezza
rispetto allo stato della domanda finale.
Nelle fasi basse del ciclo le imprese
ritengono di avere magazzini troppo
elevati. Pertanto cercano di soddisfare la
domanda ridimensionando lo stock di
scorte esistente. Quando le scorte
vengono giudicate insufficienti si
verificano effetti moltiplicativi. Si
produce per soddisfare la domanda finale
e per accrescere il magazzino.
stocks of finished goods, scala ds.
20
20
15
10
10
•
0
5
-10
0
96
97
98
99
00
01
02
03
04
05
Survey presso le imprese industriali
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
38
Fedele De Novellis
In conclusione
• L’utilizzo degli indicatori qualitativi non si esaurisce nella capacità
descrittiva di alcuni andamenti delle variabili quantitative.
• E’ molto importate utilizzare le singole componenti delle survey allo
scopo di trarne indicazioni utili per l’interpretazione dei fatti
economici rilevanti.
• Importante confrontare le singole componenti delle survey ed
effettuare confronti fra paesi.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
39
Fedele De Novellis
Indicatori sintetici (compositi – misti)
• Le diverse variabili economiche possono
essere aggregate per ottenere indicatori
sintetici (ad esempio nella precedente
analisi sulle survey avevamo visto come il
clima di fiducia delle famiglie o delle
imprese costituisca la sintesi di un insieme
di variabili contenute nella survey).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
40
Fedele De Novellis
Applicazione 4
• Per gli indicatori qualitativi è
pure possibile aggregare i
dati relativi a varie inchieste,
ottenendo così indicatori
composti, da utilizzare come
indicatore sintetico delle
attese. Ad esempio possiamo
aggregare (con il metodo
delle componenti principali o
utilizzando altri pesi) gli
indicatori di fiducia di
imprese diverse
(manifatturiere, costruzioni,
servizi) o di imprese e
famiglie (come nel caso
accanto).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Dependent Variable: VTPILNEW
Method: Least Squares
Date: 03/03/09 Time: 15:13
Sample (adjusted): 1986Q3 2008Q4
Included observations: 90 after adjustments
Convergence achieved after 6 iterations
Variable
Coefficient
Std. Error
t-Statistic
Prob.
C
VTCCANDICI_ISAE(-1)
DUSVOLTA
AR(1)
1.192316
0.105702
-0.531113
0.911540
0.674185
0.014637
0.082507
0.052869
1.768529
7.221477
-6.437165
17.24164
0.0805
0.0000
0.0000
0.0000
R-squared
Adjusted R-squared
S.E. of regression
Sum squared resid
Log likelihood
Durbin-Watson stat
0.891910
0.888139
0.514754
22.78756
-65.89270
1.569064
Inverted AR Roots
.91
41
Mean dependent var
S.D. dependent var
Akaike info criterion
Schwarz criterion
F-statistic
Prob(F-statistic)
1.634717
1.539078
1.553171
1.664274
236.5437
0.000000
Fedele De Novellis
Indicatori sintetici (compositi – misti)
• Varie istituzioni internazionali (es. OCSE, CEPR, USACB) o
enti di ricerca (es. ISAE, Unicredit, Ref) elaborano indicatori
sintetici dello stato del ciclo economico.
• Tali indicatori possono essere classificati in funzione della
loro scansione temporale rispetto all’andamento del ciclo
economico. Abbiamo così indicatori:
• Anticipatori (leading)
• Coincidenti (coincident)
• Ritardati (lagging) – poco rilevanti
• Ai fini della previsione economica gli indicatori più rilevanti
sono ovviamente quelli anticipatori (“saper cogliere in
anticipo i punti di svolta”).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
42
Fedele De Novellis
Indicatori sintetici (compositi – misti)
• Background teorico: Burns e Mitchell (1946)
• Il ciclo economico “consists of expansions, occurring at about
the same time in many economic activities, followed by similarly
general recessions, contractions and revivals”.
• Background metodologico applicato: Stock e Watson (1999)
• Diffusion indexes;
• Forecasting Inflation
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
43
Fedele De Novellis
Costruzione di un leading indicator
• Lo scopo è quello di anticipare, con un indicatore sintetico,
l’andamento di una variabile obiettivo y(t) (la componente
ciclica della produzione industriale, la componente ciclica del
Pil.. )
• attraverso una pluralità di variabili ritenute informative (x, z,
…) circa l’andamento della variabile obiettivo. Queste variabili
concorrono a formare il leading indicator.
• Di queste variabili occorre preliminarmente individuare se sono,
in modo statisticamente regolare, leading, coincidenti o lagging
rispetto alla variabile obiettivo
• Le variabili leading lo possono essere in senso informativo (es.
le tendenze della produzione dalle survey) o in senso causale
(ad es. il tasso di cambio reale).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
44
Fedele De Novellis
.....
• Alcune condizioni di base:
• le variabili abbiano frequenza omogenea (mensile,
trimestrale, …)
• le serie storiche coprano un ampio orizzonte temporale (ad
esempio 10 anni), essendo tali metodologie fondate sulla
robustezza statistica di regolarità storiche (preferibilmente
che coprano due cicli).
• le serie storiche siano composte dalla sola componente
ciclica, ovvero che siano già state depurate dalle
componenti stagionali, irregolari e di trend
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
45
Fedele De Novellis
......
• L’analisi di correlazione tra la variabile target y(t) e la
variabile esplicativa x(t) ha l’obiettivo - attraverso il calcolo
degli indici di correlazione - di individuare:
 se x(t) è ha un andamento prossimo a quello di y(t)
 se x(t) è un indicatore anticipatore, coincidente o ritardato
rispetto a y(t) e di quanti periodi
• Coefficiente di correlazione:  X ,Y 
 1   X ,Y  1
Cov( X , Y )
 x y
1 n
Cov( X , Y )   ( xi   x )( yi   y )
n 1
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
46
Fedele De Novellis
Tecniche di selezione delle variabili
• Analisi di Granger causality
• La valutazione delle capacità predittive della variabile x(t) può
essere effettuata facendo ricorso all’approccio di Granger che è
finalizzato a individuare quanto y(t) può essere spiegata dai
valori passati della variabile x(t).
• I test di encompassing
• Al fine di ottenere un indicatore anticipatore aggregato
“parsimonioso” è opportuno valutare se - all’interno di famiglie
di indicatori anticipatori affini - ognuno di essi presenta una
capacità informativa autonoma.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
47
Fedele De Novellis
Aggregazione
• Modalità di aggregazione
 Una volta individuate le variabili anticipatrici, si deve procedere
alla loro aggregazione in modo da ottenere un unico indicatore
sintetico. L’aggregazione prevede:
 che le serie vengano “fasate” sulla base del lag ottimale di
anticipazione individuato per ciascuna di esse
 che le serie vengano standardizzate e aggregate per:
 semplice somma
 somma ponderata, utilizzando (per esempio) come pesi della
ponderazione i coefficienti risultanti dalla stima della regressione
OLS: yt=a0+a1xt-p+…+akzt-p+et
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
48
Fedele De Novellis
Un esempio
• Il “superindice” Usa, costruito dal Conference Board aggrega
l’andamento di diverse variabili che si ritiene abbiano la proprietà di
anticipare il ciclo.
Usa: leading indicator e Pil
Pil
leading indicator sc. ds.
6.0
10.0
8.0
4.0
6.0
2.0
4.0
0.0
2.0
0.0
-2.0
-2.0
-4.0
-4.0
-6.0
-6.0
85
87
89
91
93
95
97
99
01
var % tendenziali
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
49
03
05
07
09
Fedele De Novellis
Indicatori leading, coincident, lagging
Usa: coincident indicator e Pil
Pil
Usa: lagging indicator e Pil
coincident indicator
Pil
lagging indicator
6.0
9.0
4.0
6.0
2.0
3.0
0.0
0.0
-2.0
-3.0
-4.0
-6.0
-6.0
85
87
89
91
93
95
97
99
01
03
05
07
09
-9.0
var % tendenziali
85
87
89
91
93
95
97
99
01
03
05
07
09
var % tendenziali
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
50
Fedele De Novellis
Le componenti degli indici compositi Usa (CB)
Componenti degli indici compositi del Conference Board per l'economia Usa
Leading Index
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Ore mediamente lavorate settimanalmente nel settore manifatturiero
Richieste di nuovi sussidi di disoccupazione
Nuovi ordini all'industria manifatturiera, beni di consumo e materie prime
Performance dei venditori - tempi di consegna
Nuovi ordini all'industria manifatturiera, beni di investimento, excl la difesa
Permessi di costruzione
Quotazioni mercato azionario
Offerta di moneta
Tassi d'interesse: spread Bond a 10 anni - tasso sui Fed funds
Indice di fiducia dei consumatori
Coincident Index
1
2
3
4
Occupati dipendenti; settore non agricolo
Redditi delle famiglie, al netto dei trasferimenti pubblici
Produzione industriale
Vendite, al dettaglio, all'ingrosso e alla produzione
Lagging Index
1
2
3
4
5
6
7
Durata media della disoccupazione
Rapporto scorte/vendite, settore manifatturiero e commercio
Costo del lavoro per unità di prodotto nell'industria
Prime rate
Prestiti bancari alle imprese
Rapporto fra credito al consumo e reddito delle famiglie
Indice dei prezzi al consumo dei servizi
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
51
Fedele De Novellis
Le componenti del coincident indicator Usa (CB)
• THE CONFERENCE BOARD'S COINCIDENT INDICATORS
INDEX
 EMPLOYED - NONFARM INDUSTRIES TOTAL (PAYROLL
SURVEY)
 PERSONAL INCOME LESS TRANSFER PAYMENTS
 INDUSTRIAL PRODUCTION
 BUSINESS (MANUFACTURING AND TRADE SALES) IN
CONSTANT DOLLARS
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
52
Fedele De Novellis
Le componenti del lagging indicator Usa
• THE CONFERENCE BOARD'S LAGGING INDICATORS
INDEX
 AVERAGE DURATION OF UNEMPLOYMENT (WEEKS)
 BUSINESS MANUFACTURING & TRADE
INVENTORIES/SALES RATIO
 6-MO CHNG (ANNUALIZED) IN INDEX OF MFG UNIT
LABOR COSTS
 PRIME RATE CHARGED BY BANKS
 COMMERCIAL & INDUSTRIAL LOANS OUTSTANDING
 RATIO OF CONSUMER CREDIT OUTSTANDING TO
PERSONAL INCOME
 6-MONTH CHANGE (ANNUALIZED) IN CPI FOR SERVICES
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
53
Fedele De Novellis
Il ruolo delle variabili finanziarie all’interno dei
leading indicators
• Si noti come nel leading indicator siano incluse anche alcune variabili
di carattere finanziario. In particolare, l’inclinazione della curva dei
rendimenti, sintetizzata attraverso lo spread fra i tassi a lunga ed i tassi
a breve
Usa: Pil e spread tassi a lunga - tassi a breve
Pil (1)
• Una curva dei tassi inclinata
positivamente implica attese di
tassi in aumento da parte dei
mercati. Queste possono essere
intese come aspettative di
ripresa del ciclo economico.
tassi d'interesse spread lungo-breve
6.0
4.0
2.0
0.0
-2.0
-4.0
-6.0
85
87
89
91
93
95
97
99
01
03
05
07
09
(1) var % tendenziali
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
54
Fedele De Novellis
...
Usa: Offerta di moneta M2 e Pil
Pil
M2 reale
10.0
7.5
5.0
2.5
\
0.0
-2.5
-5.0
71
76
81
86
91
96
01
var % tendenziali
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
06
La crescita dell’offerta di moneta (in
termini reali) può costituire un indicatore
sintetico delle condizioni monetarie di
un’economia e quindi anticiparne le
tendenze di breve. In ogni caso, non è
detto che la velocità di circolazione della
moneta resti stabile. Nella fase di
debolezza del ciclo d’inizio anni novanta,
la forte crescita della moneta sembra però
rispecchiare lo spostamento dei mercati
verso attività liquide, così come la
successiva decelerazione può essere
dovuta allo spostamento verso titoli a più
lunga scadenza. Nel 2009 la notevole
crescita dell’offerta di moneta non è stata
sufficiente per aumentare la disponibilità
di credito all’economia a causa del
comportamento delle banche che hanno
ricostituito riserve di liquidità e
dell’aumentata avversione al rischio.
55
Fedele De Novellis
“The stock market has predicted nine out
of the last five recessions” (P.Samuelson)
Usa: borsa e crescita
Pil
Borsa indice s&P500, scala ds.
10
50
8
40
30
6
20
4
10
2
0
0
-10
-20
-2
-30
-4
-40
-6
-50
71
76
81
86
91
96
01
06
var % tendenziali
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
56
• I corsi azionari possono
essere considerati come
una sintesi dei profitti
attesi dal mercati. La
prociclicità dei profitti
induce a ritenere che la
Borsa tenda ad anticipare
il ciclo. Secondo questa
chiave di lettura la Borsa
“è un previsore”, ovvero
un anticipatore del ciclo.
E’ ragionevole peraltro
ritenere che anche la
stessa Borsa influenzi il
ciclo via l’effetto
ricchezza sui consumi e
l’effetto fiducia sugli
investimenti.
Fedele De Novellis
Indicatori coincidenti
• Sono rilevanti, nonostante non siano anticipatori, perché
forniscono informazioni sulla dinamica del PIL in tempo
reale (mentre i dati sul PIL hanno un ritardo di 2-3 mesi)
• Le principali applicazioni empiriche:
• I due più famosi esempi di indicatori coincidenti di
attività economica con frequenza mensile sono il
Chicago Fed National Activity Index (CFNAI) per gli
Stati Uniti e l’Eurocoin per l’Area Euro (Altissimo et
al.);
• In Italia l’Osservatorio RegiosS propone un indicatore
coincidente con frequenza mensile per l’Italia e per
ciascuna regione del Paese.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
57
Fedele De Novellis
Il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI)
• Il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI) è
l’indicatore coincidente di attività economica con
frequenza mensile realizzato dalla Federal Reserve Bank of
Chicago;
• Il CFNAI descrive l’andamento del ciclo economico
americano. L’indicatore rappresenta lo scostamento della
dinamica del PIL rispetto alle tendenze di lungo periodo
(standardizzate a zero).
• Il CFNAI è una singola misura di attività economica
costruita come la media ponderata di 85 indicatori
macroeconomici. La tecnica utilizzata è l’analisi per
componenti principali, che permette di sintetizzare in
un’unica variabile l’informazione contenuta nelle 85 serie
storiche originarie (fonte: Stock and Watson 1999).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
58
Fedele De Novellis
IL CFNAI (composizione del dataset)
Le 85 serie storiche utilizzate per la costruzione del CFNAI possono
essere suddivise in cinque categorie:
• Produzione e reddito: i dati si riferiscono al tasso di crescita della
produzione industriale nei diversi settori e per categoria di prodotto.
Inoltre, si considerano indici compositi come il Purchasing Managers
Index (PMI), il grado di utilizzo della capacità produttiva e il tasso di
crescita del reddito;
• Mercato del lavoro: tasso di occupazione, di disoccupazione e il totale
delle ore lavorate;
• Consumi delle famiglie e l’indice di costruzione di nuove case;
• Vendite industriali e commerciali (vendite all’ingrosso e al dettaglio);
• Ordini e scorte.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
59
Fedele De Novellis
IL CFNAI dagli anni Settanta ad oggi
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
60
Fedele De Novellis
Eurocoin (CEPR – Banca d’Italia) …
L’Eurocoin è l’indicatore coincidente per l’Area dell’Euro
proposto dal CEPR in collaborazione con la Banca d’Italia.
•
• Per la costruzione dell’Eurocoin si considerano le seguenti
serie storiche relative a Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi
Bassi e Belgio:
− Il PIL (fonte: Eurostat);
− La produzione industriale (fonte: Eurostat);
− Customer Survey (fonte: Eurostat, ISAE, Insee);
− Business Survey (fonte: Eurostat, Ifo, ISAE, Insee, Markit).
− Stock prices (fonte: Datastream Thompson Financial)
− Esportazioni di beni (fonte: Eurostat, Insee, Deutsche
Bundesbank, ISTAT, Ine).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
61
Fedele De Novellis
… Eurocoin (CEPR – Banca d’Italia)
•
L’Eurocoin è il risultato di un procedimento di
aggregazione di serie macroeconomiche lungo e complesso
(Altissimo et al., 2001, A Real Time Indicator of the Euro
Area Business Cycle, Tema di Discussione n. 436, Banca
d’Italia).
•
L’Eurocoin è un classico esempio di “indicatore misto”,
dato che è ottenuto utilizzando variabili quantitative (il
PIL, le esportazioni e i prezzi delle azioni) e altre
qualitative (le Business e Customer Survey della
Commissione Europea).
• Come per l’indice CFNAI, l’Eurocoin mostra la dinamica
tendenziale del PIL, come scostamento rispetto al trend di
lungo periodo (normalizzato a zero).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
62
Fedele De Novellis
L’Eurocoin dal 2003 ad oggi (febbraio 2010)
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
63
Fedele De Novellis
Lo studio del ciclo economico italiano
• Lo studio del ciclo economico secondo la metodologia
dell’NBER è stato introdotto per la prima volta in Italia
dall’ISCO (ora ISAE) alla fine degli anni Cinquanta.
• Altissimo et al. (2000) propongono un indicatore
coincidente ed uno anticipatore dell’economia italiana, in
grado di aiutare gli economisti a prevedere l’evoluzione
delle condizioni economiche di breve periodo del Paese.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
64
Fedele De Novellis
L’indicatore coincidente per l’Italia (ex ISAE –
Banca d’Italia; oggi disgiunto)
• Sono analizzate 183 serie storiche (mensili o
trimestrali) considerate potenzialmente rilevanti nella
descrizione del comportamento ciclico dell’economia
italiana.
• Le variabili presentano diversa fonte e fanno
riferimento al mercato del lavoro, all’output e alla
capacità di utilizzo degli impianti, alle condizioni
della domanda, ai prezzi, al costo del lavoro e ai
salari, agli aggregati monetari e ai tassi di interesse, al
commercio estero ed alle principali variabili
internazionali.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
65
Fedele De Novellis
La costruzione dell’indicatore coincidente per il
ciclo italiano (1)
• Le variabili macroeconomiche sono destagionalizzate (quando
necessario) e rese stazionarie. Inoltre, le serie storiche sono
filtrate per identificare e analizzare la componente ciclica di
ciascuna di esse.
• La selezione delle variabili utilizzate per la costruzione
dell’indicatore coincidente avviene stimando le proprietà di
comovimento attraverso la tempistica dei punti di svolta (punti di
picco – punto di depressione) di ciascuna serie con la cronologia
ufficiale pubblicata dall’ISCO (ora ISAE) negli anni Sessanta.
• Per l’identificazione dei punti di picco e di depressione si ricorre
alla Bry-Boschan routine, un processo iterativo che definisce la
durata minima di un ciclo e di una singola fase (espansione o
recessione) pari a quindici e cinque mesi rispettivamente.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
66
Fedele De Novellis
La costruzione dell’indicatore coincidente per il
ciclo italiano (2)
•
Vengono in questo modo scelte sei serie storiche che
verranno effettivamente utilizzate per la costruzione
dell’indicatore composito, ossia:
1.
La quota di ore di straordinario sul totale delle ore
lavorate negli stabilimenti industriali;
L’indice di produzione industriale;
Il trasporto ferroviario di beni;
Il valore aggiunto nei servizi;
Gli investimenti in macchinari;
Le importazioni di beni di investimento.
2.
3.
4.
5.
6.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
67
Fedele De Novellis
La costruzione dell’indicatore coincidente
per il ciclo italiano (3)
• Si procede applicando un filtro alle variabili selezionate
per eliminare le oscillazioni ad alta frequenza. Vengono
calcolate le variazioni percentuali usando la classica
formula simmetrica, dato che permette di trattare allo
stesso modo le variazioni positive e negative.
• Le variabili vengono aggregate attraverso opportuni fattori
standardizzati (la standardizzazione evita che le serie con
ampie fluttuazioni cicliche dominino i movimenti
dell’indicatore composito).
• Le risultanti variazioni mensili sono poi cumulate,
ottenendo così l’indicatore coincidente composito.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
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Fedele De Novellis
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
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apr 1995
set 1994
feb 1994
lug 1993
dic 1992
mag
ott 1991
mar
ago 1990
gen 1990
Indicatore coincidente per l’economia italiana
(ex ISAE – Banca d’Italia)
130
125
120
115
110
105
100
95
90
85
80
La costruzione dell’indicatore anticipatore (ISAE,
Banca d’Italia) per il ciclo italiano (1)
• Si considera l’indicatore coincidente descritto in
precedenza come variabile di riferimento.
• Inoltre, si studiano non solo le proprietà di
comovimento delle serie storiche, ma anche il loro
potere predittivo. Una variabile è considerata
anticipatrice se aiuta a prevedere il tasso di
crescita della serie di riferimento (Stock e Watson,
1991).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
70
Fedele De Novellis
La costruzione dell’indicatore anticipatore (ISAE,
Banca d’Italia) per il ciclo italiano (2)
•
Le serie storiche selezionate per la costruzione dell’indicatore
anticipatore del ciclo economico italiano sono le seguenti:
1.
2.
3.
4.
5.
Le ore di cassa integrazione ordinaria nel settore manifatturiero;
Le aspettative sull’andamento della produzione industriale;
Le scorte di prodotti finiti industriali;
Gli ordini interni dei beni di consumo;
Il clima di fiducia delle famiglie (Households’ Confidence
Climate);
I depositi bancari intermini reali;
Il premio sui differenziali dei tassi di interesse;
Le importazioni;
L’indice della produzione industriale tedesca
6.
7.
8.
9.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
71
Fedele De Novellis
La costruzione dell’indicatore anticipatore (ISAE,
Banca d’Italia) per il ciclo italiano (3)
• Le serie storiche sono trasformate e elaborate secondo la
stessa procedura adottata per la costruzione dell’indicatore
coincidente.
• L’indicatore anticipatore viene
direttamente con quello coincidente.
così
confrontato
• Si ribadisce che l’indicatore anticipatore è un indicatore
misto, dato che è ottenuto considerando variabili sia
qualitative (le aspettative sull’andamento della produzione
industriale e il clima di fiducia delle famiglie) sia
quantitative.
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Fedele De Novellis
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L’indicatore anticipatore del ciclo italiano
(ISAE, Banca d’Italia)
130
125
120
115
110
105
100
95
90
85
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Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Coincidente
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Anticipatore
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L’indicatore anticipatore e quello
coincidente a confronto
Indicatore coincidente e anticipatore ISAE
130
125
120
115
110
105
100
95
90
85
80
L’indicatore anticipatore come previsore
del PIL
L’indicatore
anticipatore sembra
essere ben correlato
con la dinamica del
PIL con un anticipo di
un trimestre (il ritardo
più significativo) o
anche di uno e due
trimestri insieme,
come si può osservare
dalla regressione
riportata a lato.
Dependent Variable: DLOG(PIL10,0,4)
Method: Least Squares
Date: 03/29/10 Time: 21:30
Sample (adjusted): 1990Q2 2009Q4
Included observations: 79 after adjustments
Convergence achieved after 9 iterations
C
DLOG(LEADISAENEW(-1),0,4)
DUSVOLTA
DU0809
AR(1)
R-squared
Adjusted R-squared
S.E. of regression
Sum squared resid
Log likelihood
F-statistic
Prob(F-statistic)
Std. Error
t-Statistic
Prob.
0.002806
0.304705
-0.003672
-0.016744
0.870306
0.005242
0.035020
0.001107
0.004343
0.061311
0.535277
8.700943
-3.316589
-3.855347
14.19493
0.5941
0.0000
0.0014
0.0002
0.0000
0.924439
0.920355
0.005698
0.002403
298.7244
226.3361
0.000000
Inverted AR Roots
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
Coefficient
Mean dependent var
S.D. dependent var
Akaike info criterion
Schwarz criterion
Hannan-Quinn criter.
Durbin-Watson stat
0.009267
0.020192
-7.436061
-7.286096
-7.375980
1.826089
.87
75
Fedele De Novellis
Ulteriori applicazioni: gli indicatori
coincidenti RegiosS - Unicredit
• Brasili e Federico (2006) elaborano un indicatore
coincidente per l’Italia, la Germania e l’Austria. La
tecnica adottata rispecchia le scelte per la costruzione
del CFNAI.
• Si ricorre alla analisi per componenti principali e si
considera il primo fattore comune come un indicatore
di attività economica, dato il peso rilevante in esso di
tutte le variabili che rappresentano l’attività reale.
• L’indicatore coincidente di attività economica per
l’Italia viene costantemente aggiornato e reso
pubblicamente disponibile dall’Osservatorio RegiosS
(www.regioss.it).
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
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Fedele De Novellis
L’Indicatore coincidente di attività economica per
l’economia italiana
(gennaio 2000 – dicembre 2009)
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
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Fedele De Novellis
L’Osservatorio RegiosS
• Sulla scia dei più recenti sviluppi dello studio delle
economie regionali negli Stati Uniti [Carlino e Sill (2001);
Crone e Clyton-Matthews (2004)], l’Osservatorio RegiosS
pubblica un indicatore di attività economica coincidente
per ogni regione italiana.
• L’obiettivo è quello di verificare l’andamento del ciclo
economico di ciascuna regione rispetto all’evoluzione della
congiuntura nazionale ed internazionale.
• A differenza dell’indicatore nazionale, gli indicatori
regionali mostrano le variazioni tendenziali del PIL,
piuttosto che gli scostamenti di queste ultime rispetto al
trend.
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
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Fedele De Novellis
L’Osservatorio RegiosS: un esempio di
indicatore regionale – la Lombardia
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
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Fedele De Novellis
Un altro esempio di indicatore
coincidente per l’Italia: l’indicatore Ref
Gli indicatori congiunturali 2: Gli indicatori qualitativi
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Fedele De Novellis
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Indicatori qualitativi