Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2012-13 Lezione del 27 febbraio 2013 prof.ssa Elisa Giomi [email protected] Ricevimento Mercoledì h 18,00 stanza 346 Informazioni su Contenuti corso, modalità esame, bibliografia ecc.su Prof. Blog! d!alla home page di Lettere e Filosofia Schema evoluzione teorie Inizio '900fino anni' 50 D. McQuail M. Sorice: due gruppi paralleli In termini di “Effetti dei media” (cap. 4) Paradigma dominante Teorie della trasmissio ne Fino ad anni '30: Teorie dei “media onnipotenti”/effetti forti (Qui Teoria dell'ago ipodermico) Anni ‘40-‘50: Verifica dei media onnipotenti sviluppo ricerca empirica (“paradigma effetti limitati”) (o Mass Communicatio n Research) e Basate su sociologia funzionalista e su comunicazione come trasmissione Dai '60 Paradigma critico/altern ativo Teorie del dialogo (in ombra) Atra sociologia Comunic come processo cooperativo Riscoperta della “altra sociologia” e (teorie del dialogo) Riscoperta potere dei media Dai '70: Influenza negoziata dei media Gli sviluppi registrati nelle teorie della comunicazione di massa dagli anni '60/70 sono determinati da: -In sociologia rottura epistemologica con il costruttivismo - Sviluppo semiotica e modelli testo-lettore - Sviluppo dell'Audience Research (Analisi del pubblico), con attenzione a contesto - Le elaborazioni dei Cultural Studies “Verifica dei Media Onnipotenti” '40 e '50 (Ancora entro Paradigma dominante) • Ricerca empirica di questi anni (NB: in parallelo a scritti che fondano Paradigma dominante) • “Variabili intervenienti” tra messaggi media e pubblico (“Fattori di mediazione”: rispetto al pubblico/al messaggio) • Sono alla base dello sviluppo delle “Teorie dell'Influenza selettiva” • Apriranno al “Paradigma degli Effetti limitati” (1960, Klapper; sgombera definitivamente campo dalla Teoria Ipodermica) Studi fondamentali in questa direzione • 1948, Lazarsfeld, Berelson, Gaudet, “The people's choice. How the voters make up their mind in a Presidential Campaign” • 1955, Lazarsfeld e Katz, “Personal influence. The role played by the individuals in mass communication flow” • Sono studi collocabili entro le Teorie della Trasmissione e appartengono al Paradigma dominante • Sono commissionate da partiti (amministrativa) e concentrate su ricerca effetti • Comunicazione come trasmissione di messaggi • Ma finiscono per superare il semplicismo delle prime ricerche (media onnipotenti, pubblico passivo, ricezione uniforme, risposte immediate e dirette ecc.) 1948, The People's Choice • Ricerca condotta sulla campagna presidenziale del 1940 (Willkie vs. Roosvelt) • Effetti radio e stampa su decisioni di voto in Ohio • Ancora in ottica funzionalista: misurare effetti comunicazione, comunicazione come intenzionale e come trasmissione, ma getta le basi del suo superamento • 53% rafforza opinioni pregresse; 26% passa da indecisione a scelta o viceversa • Solo nel 5% dei casi c’è conversione • Emerge rilevanza dei contatti personali (più influenti delle comunicazioni di massa nelle decisioni di voto): riscoperta “gruppo primario” • Emerge correlazione tra interesse per campagna elettorale e esposizione ai media 1948, The People's Choice • Perché queste evidenze iniziano a mettere in crisi assunti teoria ipodermica e modello “asimmetrico” della comunicazione teorizzato da Lasswell con 5 W? • Rilevanza dei contatti personali: vs. idea “individui isolati” entro il pubblico • Correlazione interesse/esposizione: “barriere” che gli individui possono frapporre tra sé e la comunicazione mediale (variabile interveniente: “esposizione selettiva”) • Vs idea pubblico passivo e uniformità ricezione • Solo 5% conversione (“effetto”): no media onnipotenti come in ago ipodemico • • • • • • 1955, Personal Influence Riprende ricerca 1948 (contatti personali più influenti dei media) Studia opinion leaders (loro rapporto con altri soggetti e loro consumo mediale) Leader di opinione no per parametri socioeconomici ma perché competenti in determinati ambiti (autorevolezza anche da consumo media) I leader di opinione sono più esposti ai media: agiscono come “cancelli” della comunicazione mediale Flusso della comunicazione in due steps (da media a opinion leaders e da loro a gruppo sociale di riferimento) Fonti autorevoli nella scelta anche dei media (selettività pubblico) • 1960, Joseph Klapper, Gli effetti della comunicazione di massa sancisce “Paradigma effetti limitati” • Cita ricerche 1948 e 1955: i media non hanno il potere di cambiare le opinioni degli individui, solo il potere di rafforzare opinioni già esistenti • Dato ben accetto perché coerente con idea società americana=ideale. In partic. ‘Personal influence’ • Coerente con idea soc. “sana”, dotata di meccanismi integrativi, basata su libertà espressione, partecipazione, democrazia • Importanza gruppo sociale: conferma radicamento individui nell'ambiente sociale e nelle sue strutture relazionali (basata su libera formazione idee, partecipazione ecc.) • Dimostra meccanismi selettività e influenza personale • Paradigma effetti limitati sarà giudicato “affrettato” • C’è in effetti tendenza a esaltare risultati di queste ricerche • C’è ansia incoscia di sfatare effetti strapotenti media e mostrare che la società non funziona come “società di massa” Teorie del dialogo • Importanti in direzione pubblico “attivo” e studio “consumo mediale” (Cultural Studies) • Alcune contemporanee a teorie trasmissione, altre anni '60 (Modelli semiotici) • Vengono da approcci disciplinari molto diversi ma hanno denominatori comuni: 1. attenzione alla variabile del contesto 2. riconoscimento del ruolo attivo del destinatario e attività interpretativa 3. consapevolezza della natura “negoziale” del processo di comunicazione (costruzione di significati) Schema evoluzione teorie Inizio '900fino anni' 50 D. McQuail M. Sorice: due gruppi paralleli In termini di “Effetti dei media” (cap. 4) Paradigma dominante Teorie della trasmissio ne Fino ad anni '30: Teorie dei “media onnipotenti”/effetti forti (Qui Teoria dell'ago ipodermico) Anni '30-'40: Verifica dei media onnipotenti sviluppo ricerca empirica (“paradigma effetti limitati”) e Basate su sociologia funzionalista e su comunicazione come trasmissione Dai '60 Paradigma critico/altern ativo Teorie del dialogo (in ombra) Atra sociologia Comunic come processo cooperativo Riscoperta della “altra sociologia” e (teorie del dialogo) Riscoperta potere dei media Dai '70: Influenza negoziata dei media Gli sviluppi registrati nelle teorie della comunicazione di massa dagli anni '60/70 sono determinati da: -In sociologia rottura epistemologica con il costruttivismo - Sviluppo semiotica e modelli testo-lettore - Sviluppo dell'Audience Research (Analisi del pubblico), con attenzione a contesto - Le elaborazioni dei Cultural Studies Tra Teorie della trasmissione e Teorie del dialogo “Terre di mezzo” (cap. 4) 1. Modelli di Schramm, Newcomb, Gerbner. 2. Approccio Usi e Gratificazioni 3. The Social Uses of Television Usi e gratificazioni • • • Ben illumina la “terra di mezzo” tra T. trasmissione e T. dialogo Tappa fondamentale nel percorso verso una concezione di pubblico attivo e verso la nascita di tradizioni di ricerca orientate allo studio del consumo mediale Ma rileva di impostazione tipica del PD e ricerca amministrava • “Infanzia” della teoria ('40 e '50), poi “Maturità” (metà '70) • Postula che a guidare scelte di consumo mediale esistano specifici bisogni che gli individui rivolgono ai media e specifiche gratificazioni che vi trovano • Approccio “deterministico”, forte influenza dell'analisi prodotta dalla sociologia funzionalista • Anche il consumo mediale viene interpretato come tentativo di trovare risposta (gratificazione) ad un insieme di bisogni • Incidenza motivazioni al consumo nonè novità…(“barriere”, esposizioni selettive) • Già tra le ricerche del PD • Lazarsfeld e Katz (1948 The People choice): correlazione tra l'interesse per la campagna elettorale e l'esposizione ai media • Mentre alcuni continuano a lavorare sugli effetti, altri adottano il modello degli Usi e Gratificazioni • InfIanzia approccio U&G in questa fase, ci si occupa esclusivamente di mettere in relazione specifici contenuti mediali con specifiche gratificazioni cercate/ottenute dagli individui • Es. Herzog 1944 sulle ascoltatrici di quiz e soap opera radiofoniche, “What do we really know about radio day-time serials listeners?” in Lazarsfeld e Stanton, “Radio Research” (committente preciso: RCA) Funzioni di relax, funzioni di creazione di terreno comune per contatti sociali, funzione di alleggerimento delle tensioni, “scuola sociale” Secondo Katz, Blumler e Gurevitch 1974 infanzia approccio presenta aspetti critici: 1) Individua connessione solo tra specifici contenuti mediali e gratificazione (no gratificazioni derivanti dall’esposizione a un determinato medium) 2) Mancanza di analisi delle origini psicologiche e sociali dei bisogni (cioè, nessun ancoraggio al contesto)