LOGICA La logica è lo studio del ragionamento. La logica matematica è lo studio dei ragionamenti utilizzati dai matematici e si occupa dei linguaggi formali, introducendo regole che garantiscono la correttezza dei ragionamenti. Nei linguaggi si distinguono : LA SINTASSI LA SEMANTICA ENUNCIATI O PROPOSSIZIONI INSIEME DELLE REGOLE CON LE QUALI COLLEGARE PAROLE O SIMBOLI PER OTTENERE FRASI CORRETTE INSIME DEI SIGNIFICATI DA ATTRIBUIRE ALLE PAROLE E ALLE FRASI ESPRESSIONI LINGUISTICHE DALLE QUALI SI PUO STABILIRE SE UNA COSA È VERA O FALSA LOGICA BIVALENTE O BINARIA PRENDE IN CONSIDEREAZION E UNA PROPOSIZIONE CHE PUÒ ESSERE VERA O FALSA: NON SONO POSSIBILI ALTRI CASI ENUNCIATI ENUNCIATI ELEMENTARI COIMPLICAZIONE DI DUE ENUNCIATI ENUNCIATI COMPOSTI IMPLICAZIONE DI DUE ENUNCIATI NEGAZIONE DI UN ENUNCIATO DISGIUNZIONE DI DUE ENUNCIATI CONGIUNZIONE DI DUE ENUNCIATI ► ENUNCIATI ELEMENTARI Sono costituiti da un predicato e da uno o più nomi detti argomenti. Es. 5 è maggiore di 4 oppure in forma simbolica 5>4 p: il numero 3,2 (argomento) è un numero razionale (predicato) q: 5 (argomento) è maggiore (predicato) di 4 (argomento) ☼ ENUNCIATI COMPOSTI Due o più enunciati semplici sono uniti da connettivi che sono: …. e …. () ….o….() se ….allora….() ….se e solo se….() ☼ NEGAZIONE DI UN ENUNCIATO Si indica con p e si legge “non p” oppure “p negato” è l’enunciato che è falso se p è vero ed è vero se p è falso. La doppia negazione si indica con p p V F p F V p V F ESEMPI DI NEGAZIONE E DOPPIA NEGAZIONE p: 5 è un numero pari FALSO p : 5 non è un numero pari VERO p: 5 è minore di 10 VERO p: 5 non è minore di 10 FALSO p: non è vero che 5 non è minore di 10 VERO ☼ CONGIUNZIONE DI 2 ENUNCIATI Si definisce congiunzione di 2 enunciati p e q e si indica con pq l’enunciato che è vero se p e q sono contemporaneamente veri,mentre è falso in ogni altro caso. p V V F F q V F V F pq V F F F ☺ DISGIUNZIONE DI 2 ENUNCIATI Si definisce disgiunzione di 2 enunciati p o q e si indica con pp l’enunciato che è vero se almeno uno dei 2 enunciati è vero, ed è falso se entrambi gli enunciati sono falsi. La scrittura “p o q” oppure “p vel q”. p q pq V V V V F V F V V F F F ☺ ESEMPI DI CONGIUNZIONE E DISGIUNZIONE a:12 è divisibile per 3 b:12 è divisibile per 2 ab: 12 è divisibile per 3 e per 2 VERO p:3 è maggiore di 7 q:3 è divisibile per 2 pq 3 è maggiore di 7 o è divisibile per 2 VERO VERO VERO VERO VERO ☼ IMPLICAZIONE DI 2 ENUNCIATI Si definisce implicazione di 2 enunciati p e q e si indica con pq e si legge “se p allora q”, l’enunciato che è falso nel caso in cui p sia vero e q falso ed è vero in tutti gli altri casi. p q pq V V V V F F F V V F F V ☻ COMPLICAZIONE DI DUE ENUNCIATI Si definisce p q pq complicazione di due enunciati p e q e si indica con pq e si legge “p se e solo se q” l’enunciato che è vero nel caso in cui i due enunciati siano entrambi veri o entrabi falsi ed è falso negli altri casi. V V V V F F F V F F F V ☻ ESEMPI DI IMPLICAZIONE E COMPLICAZIONE p:12 è divisibile per 4 q:12 è un numero pari pq: se 12 è divisibile allora è un numero pari p:8 è un numero primo q:8 è divisibile per 5 pq 8 è un numero primo se e solo se è d divisibile per 5 VERO VERO VERO FALSO FALSO VERO ☼ TAUTOLOGIE Una tautologia è una formula enunciativa vera qualunque sia il il valore di verità degli enunciati elementari che la compongono. Le tautologie sono dette anche leggi della logica. CONTRADDIZIONE Una contraddizione è una formula che risulta falsa qualunque sia il valore di verità degli enunciati elementari che la compongono. pp (legge dell’identità) LOGICA DEI PREDICATI Un espressione linguistica che dipende da una o più variabili,appartenenti ciascuna a un prefissato dominio, si dice predicato o anche enunciato aperto. Es.: “x è un numero primo” con x N (dominio) QUANTIFICATORI Il simbolo si chiama quantificatore universale e si legge per ogni o per tutti. Sia p(x) un predicato e sia D il dominio della sua variabile. L’espressione x (p(x)) si legge “ per ogni x è vero p(x)” o anche “per tutti gli x del dominio, è vero p(x)” oppure “per qualsiasi x appartenete a D è vero p(x)” Il simbolo si chiama quantificatore esistenziale e si legge esiste o esiste almeno uno. Se p(x) è un predicato e D è il dominio della sua variabile l’espressione x(p(x)) si legge “esiste almeno un x per cui è vero p(x)” oppure “esiste almeno un x dell’insieme D tale che è vero p(x)” ESEMPI DI QUANTIFICATORI Esempio: x (x>5) xN “esiste almeno un numero naturale maggiore di 5” VERO. Esempio: n (2n +1 è pari) nN FALSO perché n è un numero naturale, 2n è pari, quindi, 2n+1 è sempre dispari. Esempio: x (x2≥0) xQ “per ogni x razionale, x2≥0” VERO. Esempio: x (x2>1) xQ FALSO perché afferma che qualsiasi numero razionale al quadrato è maggiore di uno. CONDIZIONI NECESSARIA E SUFFICIENTE Condizione sufficiente: Consideriamo due predicati: s(x): x è un multiplo di 6 xN p(x): x è pari Tutti i valori di xN che rendono vero s(x) rendono vero anche p(x). Dunque se è vero s(x) allora è vero anche p(x). x(s(x)→p(x)) CONDIZIONI NECESSARIA E SUFFICIENTE Condizione necessaria: Consideriamo due predicati: s(x): x è un multiplo di 6 xN p(x): x è pari Essere pari, per un numero naturale, non è sufficiente per essere divisibile per 6. possiamo affermare che essere pari è necessario per essere multiplo di 6. p(x)s(x) Questa presentazione è stata realizzata da: Menini Samuele & Soliani Mirco